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Autore: Lione94    24/06/2010    2 recensioni
Sono passati dieci anni da quando l'Olandese Volante è tornato dalle acque dei morti e ha terminato il suo compito, e ben venti anni da quel giorno memorabile della vittoria dei pirati sulla Compagnia delle Indie Orientali.
Adesso la volubile dea Calipso regna incontrastata su tutti i mari ma una ragazza comparsa dal nulla la sfiderà, coinvolgendo nelle sue avventure i più famosi pirati dei Caraibi, tra cui il capitano Sparrow, Barbossa e i coniugi Turner.
Dal terzo capitolo:
- Sapevo che la calma non sarebbe potuta durare per sempre - sospirò William Turner.
- Pensi che la tempesta sia stata per causa sua? - chiese Elizabeth perplessa.
Il Capitano annuì, serio.
- Oh andiamo, Will. Siamo pirati. La calma non fa per noi - ribadì la moglie, allegramente - Questa sarà un’altra avventura - sorrise e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra.
Will sorrise di rimando, anche se non ancora del tutto sicuro di voler affrontare una nuova avventura.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 16: La furia di Calipso








- Braccia in trinchetto, issate le gabbie! Pronti a fare fuoco! -
James correva sul ponte della Medusa urlando gli ultimi ordini prima di entrare nella battaglia che infuriava davanti a loro. Mancava solo la nave ammiraglia e la Perla Nera per completare la flotta della Fratellanza contro gli schiavi di Calipso.
- Capitano! - lo chiamò un uomo dall’aria molto preoccupata - Le vele si stanno per strappare! Calipso ci sta mandando contro la sua furia! -
James notò che il vento, da quando il cielo era si era oscurato, era cambiato e non era più in loro favore anzi soffiava più forte che mai contro la loro direzione. Era sicuramente opera della malefica dea.
- Ammainate le vele! La battaglia ci raggiungerà presto - urlò allora il giovane Turner osservando alcune navi che venivano verso di loro tra cui c’era anche la nave del francese Chevalle.
Sentì montare la rabbia. - Dirigetevi verso la Fancy, nostromo Boot! - ordinò ansioso di scontrare la sua lama con quella del corsaro che la volta prima lo aveva sconfitto e aveva osato minacciare Kendra.
- Attento ragazzo, l’orgoglio rende gli uomini poco prudenti - gli disse Jack vicino.
James stupito lo vide toccarsi preoccupato il petto dove nascondeva chissà quale segreto.

Intanto la Perla Nera dove si trovavano Barbossa ed Elizabeth si era scontrata con una nave nemica contro la quale l’equipaggio stava già combattendo.
- Barbossa! Dietro di te! - Elizabeth si lanciò in un affondo oltre Barbossa per uccidere un corsaro alle sue spalle.
Un’altra bordata colpì la fiancata di tribordo. Il fumo oscurava la vista e le schegge di legno volavano dappertutto mentre il colpo scuoteva il ponte e faceva ondeggiare pericolosamente l’albero maestro la cui vela era già strappata in più punti per via dei colpi. Le navi combattevano molto vicine tanto che sembravano toccarsi e scricchiolavano rumorosamente.
All’improvviso una terza nave spinta dalle onde sbatté contro la Medusa danneggiandole la cambusa.
Elizabeth si rialzò in piedi dopo essere caduta a causa dello scontro e il suo cuore perse un battito quando osservò la nave che li avevano colpiti più grande della Medusa: l’Olandese Volante. La sua nave. Strinse spasmodicamente la spada combattuta tra la voglia di correre tra le braccia di Will o quella di affrontarlo perché era uno Schiavo.
Dal fumo si udì un fruscio e diversi arpioni con delle corde si attaccarono alla fiancata. Dei pirati saltarono sul ponte ed Elizabeth schivò per un soffio le loro spade affilate. Per scappare usò uno dei stessi arpioni dei nemici e finì sull’Olandese Volante.
Nella confusione generale nessuno fece caso a lei, anche se intercettò lo sguardo meravigliato del vecchio Sputafuoco Bill. Probabilmente si stava chiedendo come riuscisse ad essere ancora viva.
Corse lungo il ponte diretta verso poppa da dove riusciva a vedere la Medusa che si scontrava contro un brigantino ma una spada oltre l’albero di mezzana la fermò ostruendole il cammino. Parò il colpo, saltò per schivare la lama e stava per attaccare quando il suo nemico si fermò all’improvviso.
- Elizabeth! -
Alzò lo sguardo e incontrò quello caldo e familiare di William Turner, suo marito.
- Will - sussurrò immobilizzandosi.
- Dov’è James? - le domandò Will senza staccare lo sguardo dal suo nemmeno per un istante. Elizabeth percepì il suo tono preoccupato.
- E’ sulla nave ammiraglia, sulla Medusa - rispose la piratessa mentre le loro spade si abbassavano sempre di più.
Una bordata scosse la nave ed Elizabeth finì addosso a Will. Da quanto non erano così vicini?
- Che cosa aspetti, capitano Turner? Colpiscila - sussurrò una voce suadente nell’orecchio dell’uomo.
Will accarezzò il volto di Elizabeth con la mano libera dalla spada e la rimise in piedi. I due si guardarono attenti: sapevano che nessuno avrebbe colpito l’altro senza ferire prima se stesso.
Il pirata non avrebbe mai colpito Elizabeth, sarebbe stato come pugnalare il suo stesso cuore. Come in risposta dei suoi pensieri il cielo tuonò infuriato. Calipso aveva perso due dei suoi migliori capitani, i suoi Schiavi si stavano riprendendo la libertà.
- Capitano! Una nave si avvicina da Nord! - esclamò Sputafuoco correndo con un po’ di fatica e l’andatura zoppicante verso la fiancata.
-E’ l’Aurora! -

Kendra scese dalla coffa stringendo forte al petto il Forziere Fantasma, così tanto che le sembrava che l’organo che aveva nel petto battesse come quello rinchiuso del capitano Turner, quasi come un solo cuore.
- Nostromo Sang, rotta 25 gradi Sud-Ovest! -
- Ma capitano, è dritto davanti a noi! - protestò il corsaro strabuzzando gli occhi per la paura.
- Sì, nostromo Sang. Al centro della battaglia -.
Kendra si voltò a guardare verso il mare dove due navi erano sormontate da un cielo plumbeo da cui cadevano in acqua dei potenti fulmini che illuminavano le vele scure e quelle scarlatte dei due brigantini.
- Bordata proveniente da est! - urlò un corsaro correndo al riparo.
Il sibilo precedette il colpo che colpi la murata di babordo facendo ondeggiare pericolosamente la nave, ma quella continuò imperterrita la sua avanzata raggiungendo la battaglia ed affiancandosi alla Fancy.
- Fuoco al mio segnale! -
Quando l’Aurora fu perfettamente allineata alla nave francese, Kendra urlò il segnale e i cannoni colpirono la nave nemica sorprendendo i corsari nemici.
Kendra artigliò il forziere per impedire che lo perdesse di mano ad ogni scossa che faceva tremare la nave. Afferrò una sartia decisa a raggiungere la Fancy: doveva arrivare a James prima di Calipso!
Attraversò il fumo denso mentre le urla degli uomini che combattevano e i boati dei tuoni le martellavano le orecchie e atterrò sul ponte della Fancy. Le schegge di legno provenienti dai pennoni spezzati volavano dappertutto confondendosi con i colpi di pistola. Uno ferì Kendra all’avambraccio facendola gemere dal dolore e facendole cadere di mano il forziere. Si tuffò a terra senza esitazione e lo raggiunse a carponi provando un enorme sollievo ma quando alzò lo scuro sguardo e impallidì per la scena che si presentava davanti ai suoi occhi.
James combatteva furiosamente contro il capitano Chevalle che sembrava avere la meglio su di lui.
Il cuore iniziò a battere veloce a causa della ritrovata vicinanza con il ragazzo e la paura che potesse essere preso dallo Schiavo di Calipso.
Poi accadde tutto in un attimo.
Qualcuno tentò di colpirla ma delle braccia l’afferrarono e la tirano in piedi. Lanciò un urlo per la sorpresa e per il dolore al braccio facendo voltare James verso di lei che così fu disarmato e si ritrovò la spada di Chevalle alla gola.
La piratessa si districò dalle braccia che l’avevano stretta e vide Jack osservare con cupidigia ciò che aveva tra le braccia insanguinate. Ma fu solo un lampo nel suo sguardo perché poi, dopo averle lanciato uno sguardo insieme agitato e preoccupato, riprese a combattere contro i nemici per proteggerla dalle loro spade.
- Kendra! -
Il capitano Chevalle udendo il suo nome si voltò seguendo lo sguardo di James e puntò i suoi grigi e freddi occhi sulla giovane piratessa.
- Ah, capitano Margan - esordì con la sua voce strascicata - Finalmente ci rincontriamo e a quanto pare avete qualcosa che le appartiene -
Kendra capì che era arrivato il momento decisivo.
- Kendra? - sussurrò James guardando confuso quello che aveva tra le mani - Ma quello è il forziere di mio padre! -
La ragazza lo guardò spaventata mentre Chevalle spingeva la punta sella sua lama sulla gola dl giovane. - Acuto signor Turner - ghignò il pirata.
- Kendra dammi il forziere - le disse Jack avvicinandosi ma la piratessa si allontanò tornando a guardare James mentre un lampo di delusione animava il suo sguardo.
Il cielo già scuro divenne ancora più nero quando un’ennesima nave si affiancò alla Fancy. Le vele nere resero ancora più buio il ponte della nave francese e una voce familiare echeggiò nel fumo denso.
- Avanti luridi cani! Fatevi sotto, vi appenderò tutti all’albero maestro! -
Barbossa comparve insieme al suo equipaggio sulla Fancy e incurante dei dolori che lo perseguitavano iniziò a combattere per dare man forte agli uomini dell’ammiraglia della Fratellanza.
- Avanti capitano Margan rispettate il vostro patto o strapperò il mare dal petto del vostro amato giovane - la minacciò Chevalle glaciale puntando la spada al petto di James.
- NO! -
Kendra corse verso il nemico evitando Jack che cercò di fermarla e lanciò il forziere a Chevalle. Il pirata lo prese e lasciò andare James, Kendra si gettò tra le sue braccia piangendo silenziosamente.
- Finalmente la mia padrona avrà il controllo incontrastato di tutti i mari -
Chevalle lasciò cadere il forziere nell’acqua agitata e si udì un suono terribile.

Wham.

L’Olandese Volante fu maledetto insieme al suo equipaggio per aver disubbidito alle leggi di Calipso.
- Will! - sussurrò Elizabeth osservando incredula il consorte.
Poggiò una mano sul volto ricoperto di squame, la barba e i capelli erano alghe marine, le mani maledette come quelle che un tempo erano state di Davy Jones.
- Elizabeth - una lacrima salata rigò la guancia del capitano - Ha il mio cuore, sono sotto il suo comando -

Barbossa si avvicinò a Jack evitando gli Schiavi ormai più forti e affiancati dai triplicannoni dell’Olandese Volante. I pirati erano in difficoltà è poiché Calipso adesso possedeva il Forziere Fantasma niente l’avrebbe fermata, tranne una cosa.
- Sono la nostra ultima speranza - Barbossa si aprì la camicia e diede a Jack il segreto affidatogli da Calipso che aveva custodito da prima dello scontro. - Andate! -
I due pirati si guardarono almeno per una volta non come nemici, ma come alleati.
Jack abbassò lo sguardo su ciò che Hector gli aveva affidato, gli s’illuminarono gli occhi e poi annuì solennemente al pirata. Sparando ad un nemico e parando un colpo con la sua spada raggiunse i due giovani e grazie ad una grisella li portò sulla Perla Nera.
Quando raggiunsero il ponte prese le Carte Nautiche che custodiva da tanto tempo tra il petto e la camicia e le completò grazie ai due anelli mancanti che Barbossa gli aveva dato. Girò e rigirò le mappe sotto gli occhi stupiti dei due pirati e quelli soddisfatti degli altri Jack e trovò quel che cercava.
Compose il disegno di un cuore con sotto una scritta: Custode del Cuore.
Il Verde Baleno investì la Perla Nera e la nave scomparve ai Confini del Mondo.



Ciao a tutti!! Eccomi qui, sono tornata con un nuovo capitolo! :D Spero che vi piaccia anche se la scrittura è molto veloce, ma d'altronde in una guerra non c'è molto tempo per riflettere quindi non mi sono soffermata a scrivere molto i pensieri dei personaggi. Purtroppo stiamo arrivando alla fine ç_ç Mi ero affezionata a Kendra e James ;D Mancano più o meno due o tre capitoli, dipende dall'ispirazione. Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che mi lascerete qualche recensione C:
Un ringraziamento speciale a chi ha aggiunto la storia tra le seguite, le ricordate  e le preferite e un grazie anche a chi mi segue silenziosamente.
Fannysparrow: Ciao carissima! Wow Grazie Davvero per i complimenti che mi hai fatto al precedente capitolo! Sono commossa *___* I tuoi per me valgono moltissimo dato che ho letto le tue splendide fanfiction e so quando sei brava a scrivere :D Spero che l'incontro tra Will ed Elizabeth ti sia piaciuto, mi piace molto scrivere sui loro sentimenti che non dimostrano quasi mai a parole ma con gesti e sguardi... o almeno così sembra a me C: Spero però di essere riuscita nell'intento. Con questo capitolo ho anche risposto alla tua domanda: Will ribellandosi si è beccato la maledizione stile Davy Jones. Però non riesco ad immaginarlo bene così brutto xD Un bacione. Sono ansiosa di sentire il tuo commento.
Rebecca Lupin: Eggià. Sinceramente nemmeno io mi fiderei di Barbossa, è pur sempre un Pirata u.u Eppure questa volta la scelta giusta coincide con ciò che è più conveniente per lui quindi puoi stare tranquilla. Kendra può aver fatto sia la scelta giusta aiutando James o quella sbagliata condannando Will. Boh sono punti di vista :D
Yunie992: Grazieee! Sì, in effetti non so nemmeno io come ho fatto a mettere tutti i personaggi xD Mmm come premio ti meriti questo nuovo capitolo! Ahah sempre meglio di niente, no? :D Oddio si è brav'uoMo e non brav'uoVo ahahaha quando me lo hai fatto notare ho riso per mezz'ora e poi lo cambiato subito. Povero Barbossa diventato Uovo xD Spero che questo capitolo ti sia piaciuto.
Un abbraccio a tutti e al prossimo capitolo! *___*
Chiara.


  
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