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Autore: Martilla92    24/06/2010    2 recensioni
La vendetta di Aphrodite non aveva per nulla intenzione di fermarsi a quel punto. Psiche era sistemata, ora toccava ad Eros. E sapeva benissimo come fare.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Promessa


Castità fissò Eros come instupidita-Che cosa hai detto?-gli chiese, sperando di aver capito in modo sbagliato la frase appena pronunciata dal dio
-Hai sentito benissimo...io...-balbettò egli, distogliendo gli occhi da quelli dell'amica-Sì, vorrei baciarti. Me lo concedi?-
-Eros-riprese la dea-Tu ami Psyche, che senso avrebbe posare le tue labbra sulle mie?-
-Lo credevo. Credevo di amarla. Come pensavo allo stesso modo di amare tutte le altre donne che mi ero preso. Ma no. Con nessuna di loro ha provato quello che sto provando ora con te-sentenziò- E' qualcosa di diverso. Non c'è solo amore e passione, ma anche affetto. Dimmi, come posso contrastare la tempesta che si sta svolgendo dentro di me?-
Castità sorrise, era felice che anche Eros stesse provando esattamente ciò che stava sentendo lei stessa. Non aveva mai pensato che simili sentimenti potessero sfiorarla, era stata creata per opporsi alle passioni e non per fomentarle dentro di sé.
Ma Eros, con la sua bellezza e la sua anima, ci era riuscito. Ora ella non vedeva altri che lui e, se fosse stato per quello che le diceva il suo cuore, si sarebbe lasciata baciare da quelle labbra così invitanti senza la minima preoccupazione.
Questo, tuttavia, era un sogno e tale doveva rimanere.
-Eros-riprese Castità-non credere di essere il solo ridotto in questo stato. Io stessa lo sono. Ma non possiamo. Guardaci, cosa rappresentiamo? Siamo l'antitesi l'uno dell'altra. Perché esistiamo? Tu, per dare gioia a chi si rifugia troppo nel mio culto, e io, per consolare coloro che le tue frecce fanno soffrire. Dimmi tu, adesso, è giusto che per un nostro capriccio altra gente, inclusa quella ragazzina che ha scatenato le ire di tua madre, debba essere privata di piacere e conforto?-tacque, perché in quel momento la tristezza le impediva di andare oltre.
Eros la ascoltava pieno d'ammirazione. Era sicuro che anche lei, a modo suo, lo amasse con la sua stessa intensità. Sarebbe rimasto con lei per sempre, qualora glielo avesse chiesto. Un'illusione, certo, ma pur sempre bellissima.
-Hai ragione- le rispose Eros, con voce spezzata dal dolore-Ma io non posso nascondere quello che sento per te. Dev'essere un difetto di creazione. O forse è semplicemente l'Amore, che è abituato a prendersi quello che vuole senza chiedere niente a nessuno e io rappresento tutto questo. Però ora non è giusto. Ti rispetto troppo per recarti un torto e se questa è la tua decisione non posso fare altro che accettarla.-
Castità gli poso teneramente la mano sulla spalla-Un modo di amarci ci è stato concesso-gli sorrise
Eros la guardò sbalordito-Quale?-
-Essendo amici-gli rispose, dolcissima-In fondo, credo che anche nell'amicizia si celi un rapporto d'amore, due anime che non possono fare a meno l'una dell'altra. Vorrei chiederti un favore.-
-Parla-la incitò il dio, stringendo la mano della ragazza nella sua
-Torna da Psyche-sentenziò, seria-E' lei che hai sposato. Fa' in modo che sia una cosa onesta, come se fossi io al suo posto. Ama soltanto lei. Esaudisci questa mia richiesta e sarà un modo per non dimenticarmi. Per ricordarti di noi.-
Il dio la fissò ammutolito. Ripensare a Psyche gli faceva venire in mente qualcosa di sbagliato, ma che era ormai irreparabile.
-Va bene, Castità-riprese pochi istanti dopo-Te lo prometto.-

Aphrodite accarezzò la guancia di Hermes, stanco per il rapporto carnale che era appena avvenuto. Erano stesi vicini e lui la stringeva a sé con un caldo abbraccio.
-Da quanto tempo non facevamo più l'amore, Hermes?-le chiese lei, con una voce che racchiudeva malizia e dolcezza
-Mi era sembrato un periodo interminabile-le rispose, baciandole le labbra
-Mi è piaciuto-gli disse soddisfatta-Sì. Mi è proprio piaciuto.-
Un sorriso compiaciuto si dipinse sul volto di Hermes-Ma lo sai cosa mi piacerebbe in egual modo?-riprese la dea-Andare a spiare mio figlio per vedere di persona quello che gli ha fatto quella sciattona-si lasciò sfuggire un ghigno
-Non ti sembra di aver esagerato?-la rimproverò-In fondo è nella sua natura innamorarsi e...-
-Innamorarsi di quella che vorrebbe prendere il posto di sua madre!-esclamò Aphrodite, mettendosi seduta di scatto
-Non credo che una mortale ardisca a tanto-riprese Hermes- Ed Eros l'avrebbe punita a dovere se avesse avuto il minimo sospetto che quello che dici tu è la verità, dopotutto è sempre un dio.-
-Accompagnami-lo esortò di nuovo la dea-Metà del lavoro l'hai fatto tu, quindi è giusto che ti gusti i suoi frutti-
-E chi l'avrebbe fatta la prima metà?-anche il messaggero degli dei si sedette di scatto, perplesso per ciò che aveva appena pronunciato l'amante
-Io!-replicò Aphrodite, come se la risposta fosse stata ovvia-Ho progettato io questo piano o mi sbaglio? No! Tutta opera mia!-
'Donne' pensò egli, sbuffando-Forse ne vale la pena come dici tu-si alzò e prese il chitone che era finito sul pavimento, per rivestirsi
La dea lo guardò soddisfatta, pensando fra sé e sé.
-Non eri tu quella che aveva fretta?-la rimproverò Hermes, riportandola alla realtà

-Quindi il nostro è un addio?-riprese Eros, che non aveva alcuna intenzione di finire il loro primo e unico incontro troppo velocemente. Sapeva che probabilmente non l'avrebbe rivista mai più.
-Non avremo molte possibilità di incontrarci, lo sai-rispose Castità, tenendo gli occhi bassi-Ma è la promessa che mi hai fatto che ci unirà per sempre.-
-Se è l'unico modo per sentiti vicina farò tutto ciò che è in mio potere per mantenerla-le prese delicatamente il volto fra le mani, portandolo a breve distanza dal suo.
-Eros-gli sussurrò la ragazza-Prima mi hai chiesto un bacio. Prenditelo-
Il dio la fissò con occhi carichi di sorpresa e tenerezza- Lo vuoi davvero?-
Castità annuì.
-Le tue labbra-il dio posò il dito su di esse-Sono così fragili...se le baciassi si spezzerebbero. Ma ho trovato il giusto modo-e continuò ad accarezzarle teneramente la bocca.
La ragazza non si oppose, al contrario, provava quella sensazione così vicina all'estasi che l'amore doveva provocare in ogni essere.
Qualche istante dopo Eros compì esattamente lo stesso gesto, ma sulle proprie labbra- Hai visto? Non è stato difficile. Se ti avessi baciata in maniera tradizionale ti avrei ferita. Ma anche se il nostro è stato un modo come dire, inconsueto, io ho avvertito lo stesso trasporto che provo ogni qualvolta le mie labbra si incontrano con quelle di un'altra ragazza. Dopotutto, ho trovato una maniera un po' insolita, come del resto il nostro amore.-le sorrise, accarezzandole i capelli biondi.
Si sentì il rumore di una porta spalancarsi.
Eros e Castità si voltarono. Non avrebbero mai immaginato di trovarsi di fronte Aphrodite e Hermes che li guardavano con occhi pieni di stupore e incredulità.

-Oh costellazioni celesti! Ma cosa sta succedendo qui?-esclamò Aphrodite, fuori di sé-Voi due non potete! Non è possibile...io...io non ci credo!-
-Madre calmati!-disse Eros-non stavamo facendo nulla. L'unica che ha cercato di fare qualcosa sei tu!-
-Vedi di non prenderti certe libertà con me!-gli rispose la dea, ancora più in preda all'ira- Non stavate facendo nulla? Nulla? Tu lo chiami 'niente' dirsi quelle frasi d'amore, baciarsi con nuovi modi e chissà quant'altro? Che credi? Vi abbiamo sentiti, Hermes ed io, mentre facevate i vostri discorsi insensati da bambini immaturi quali siete!-
-Ci vuoi dire che ci stavate spiando?-intervenne Castità, contrariata.
-No-si aggiunse Hermes, che non voleva essere escluso dalla discussione-Cioè sì, ma siamo arrivati da poco. Aphrodite voleva vedere se tutto stava procedendo per il verso giusto. Avremmo fatto meglio a rimanere dov'eravamo, visti i risultati-concluse, sarcastico
-Hermes, tu sei sicuro di aver riferito a quella lì ciò che ti avevo chiesto?-la dea dell'Amore si rivolse all'amante con tono accusatorio
-No-intervenne Castità al posto suo- Lui non c'entra. Abbiamo fatto tutto da soli.-
-E non mi sembra che ci sia niente di male in tutto questo-disse Eros- Quindi vedi di non fare sempre la solita impicciona.-
-Ma certamente! Una relazione fra l'amore e la castità è la cosa più naturale del mondo. Mi domando come ho fatto a non pensarci prima!-urlò nuovamente Aphrodite-Ma dico, ti sei rammollito più di quanto pensassi! E' stata sicuramente quella inutile mortale a farti perdere la ragione e questa qui-si rivolse a Castità-non ha fatto altro che completare l'opera!-
-Se tu non avessi voluto punire tuo figlio per qualcosa di insensato, probabilmente non ci ritroveremmo a questo punto!-le rispose tagliente la sua antitesi- Ma non ha senso che ti preoccupi, io ed Eros non ci rivedremo più. Hai ragione che non siamo fatti per stare insieme, quindi ognuno tornerà alla sua vita-concluse
-Saggia decisione-disse Hermes-Su, Aphrodite, non ha senso che ti scaldi tanto. Li vedi? E' stata solo una debolezza. Se vuoi preoccuparti di qualcuno, preoccupati della mortale. Sempre se a tuo figlio interessa ancora-
-Sì, gli importa, E' l'unica ragazza che ama.-Castità precedette Eros nel replicare-Ma ora vorrei parlare con te di una questione, Aphrodite. In privato-
La dea dell'Amore acconsentì, e uscì per prima dalla stanza. Eros e Castità si rivolsero un ultimo sguardo d'intesa, carico di tutti quei sentimenti che in così poco tempo avevano capito di provare l'uno per l'altra.
Quegli istanti parvero loro infiniti, finché la ragazza non decise di raggiungere Aphrodite e di richiudere lentamente la porta dietro di sé.

-Che mi volevi dire?-chiese Aphrodite, non appena fu raggiunta da Castità
-Due cose. Primo, puoi tenerti le tue amiche. Non mi interessano-le rispose immediata
-Vorrei ben vedere! Non mi sembra che tu abbia fatto nulla per meritartele!-inveì di nuovo la madre di Eros
-Pensala come vuoi.-la giovane non le diede troppa importanza- Secondo, lascia stare tuo figlio e quella mortale. Ormai sono sposati, non impicciarti. E' la loro vita, tu non c'entri.-concluse, questa volta con tono di rimprovero
-Non sei certo tu a dirmi quello che devo fare, ragazzina.-replicò Aphrodite, infastidita dalle parole di Castità- Mettiti nei miei panni. Perché non posso avere il diritto di punire una mortale che mi ha offesa? Non è forse legge comune di tutti gli dei? E poi credo fermamente che mio figlio si meriti di più di quella Psyche. Una dea che la superi in bellezza e in saggezza. Preferirei perfino te a lei, se non fosse per le nostre divergenze.-
-Eros deve stare con Psyche-disse di nuovo Castità, più decisa
-Non che dirti, ci penserò-sospirò l'altra-Devi dirmi altro?-
-No, ho finito. Addio, Aphrodite-E sparì, lasciando la dea sconcertata e persa nei suoi più intimi pensieri

Hermes fissò Eros. Gli faceva pena, tanta pena. Era insolito vedere che il dio dell'Amore, come ogni altro essere vivente, era caduto vittima di un'unione impossibile.
Si avvicinò a lui e, appena gli fu davanti, gli posò una mano sulla spalla in segno di conforto.
Eros alzò gli occhi e gli rivolse uno sguardo di gratitudine, sforzandosi di mostrarsi felice. Non che non apprezzasse il gesto di Hermes, ma l'addio con Castità gli aveva provocato più dolore di quanto avesse immaginato.
-So che è banale da dire-il messaggero degli dei interruppe il silenzio-Ma mi dispiace. Queste faccende sentimentali colpiscono tutti prima o poi. Però vedrai, con il tempo supererai ogni cosa.-
-Ti ringrazio, Hermes. Non avrei mai pensato che ciò che io rappresento avesse un potere così immenso. E di questo non so se rallegrarmi o rattristarmi. Ma ora non mi resta che tornare da Psyche. Ho due promesse da mantenere.-disse Eros, provando a sorridere
-Ma con quella mortale ne hai preso solo uno di impegno, sposandola. Cos'altro hai fatto?-chiese Hermes, confuso.
Questa volta il dio dell'Amore sorrise sinceramente. Infatti lui non pensava al matrimonio che aveva celebrato con Psyche, ma alla promessa, fatta a Castità, che durante la sua immortalità avrebbe sempre mantenuto.


Note:

Eccoci alla fine, colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che hanno letto e che hanno lasciato commenti, sia positivi che negativi.
Aspettando che dai piani alti mandino di nuovo l'ispirazione, ci rivediamo alla prossima storia.
Visto che non l'ho ancora fatto, ringrazio Sakura2480 e Nelco per aver messo la storia nei preferiti e Naomi92 per averla messa tra i seguiti.

Ringraziamenti:

Naomi92: Innanzitutto ti devo ringraziare per i complimenti che mi fai sempre. Eh sì questo è l'ultimo capitolo, e devo dire che anche a me dispiace un tantino^^ Per quanto riguarda Eros, io me lo immagino un bravo ragazzo nonostante tutto, e quindi ho deciso di renderlo in questo modo. E sul fatto che sia affascinante, beh, mi sembra naturale. Se no chi si innamorerebbe?u.u Povera Aphrodite, in fondo è la sua natura essere sempre vittima e far vittime gli altri, In questo caso Hermes, delle sue passioni. Ancora grazie. Bacio.

Sakura2480: Non posso fare altro che ringraziare anche te per i complimenti che non hai mai smesso di farmi. Spero solo che ti sia piaciuto come i bucatini all'amatriciana XD. Bacio.

  
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