Il giorno dopo ero tesa come e più di una corda di violino. Sapevo infatti che quel giorno sarei morta. Non sapevo come, ne quando, ma lo sapevo.

Ogni mio gesto, ogni minima cosa, dal timer della sveglia, all’acqua della doccia, bastavano a farmi rabbrividire.

Salutai Clara per l’ultima volta. << Quando ti rivedrò? >> mi chiese, con aria innocente. << Tra poco tornerò >> le risposi, sapevo di mentire, ma volevo farla felice.

Raggiunsi Diego e Blanca che erano appena arrivati, mentre mi trascinavo la valigia, questa volta la statuetta era nel mio zainetto. Ce l’avevo messa al sera prima, ero certissima che questa volta non sarebbe scomparsa.

<< Blanca, Diego >> li salutai. Diego mi aiutò a mettere la valigia nel portabagaglio della sua macchina, mentre Blanca andò ad occuparsi di Clara.

Diego guidò in silenzio, mentre io ero immersa nei miei pensieri.

< > mi disse all’aeroporto. Mentiva ne ero certa. << Anche per me. Ti scriverò >> risposi, avevo risposto a una menzogna con un’altra menzogna.

Prima di fare il check-in decisi di ricontrollare. Aprì il mio zainetto. La statuetta era scomparsa per l’ennesima volta.

Questo era troppo, troppo, io stavo per uscire di senno.

Mi ricomposi e mi avviai verso il gate che mi era stato assegnato.

L’aero partiva alle 20:09, erano le 19:45 e ancora ero viva. Forse avevano ragione Diego e Blanca, forse quella di Malcolm era solo una leggenda alla fine.

Così pensavo mentre mi sedevo al mio posto e aprivo il giornale.

Dopo un po’ mi annoiai e aprì lo zainetto par sentire la musica. Rimasi pietrificata dal terrore: era lì, di nuovo, nella stessa posizione in cui l’avevo messa ventiquattro ore prima.

Rimasi calma, era troppa la paura, avrei voluto urlare, avrei voluto piangere, avrei voluto scappare via; e invece ero lì, ferma e immobile.

Non era possibile, non poteva essere vero, non doveva essere vero.

Estratto dal Times:

Giovane donna muore per un colpo al cuore

Sono ancora sconosciute le cause reali della morte della giovane Karen McCormack. La ragazza, originaria di Edimburgo, era appena tornata in patria dopo un viaggio in Argentina. All’aeroporto aveva manifestato un comportamento anomalo, ma la tragedia è avvenuta dopo. Appena scesa la giovane, aveva solo 23 anni, ha iniziato a correre e a urlare. Vani sono stati i tentativi di calmarla.

Giunta vicino al recupero bagagli è stata colta da un infarto che l’ha uccisa.

La ragazza era sanissima, secondo il parere di un medico che si trovava nelle vicinanze, ma era stata di recente costretta a uno sforzo nervoso eccessivo.