capitolo corto, lo so... spero che vi piaccia lo stesso

un saluto a laurakovac, grazie mille per il tuo appoggio =)

Rimasero a fissarsi per un lungo istante, prima che la mano di Jan mollasse la presa e facesse cadere la pistola sul selciato.

Il suo volto era una maschera, poi scatto'.

- Muoviti!

Semir lo segui' correndo nel magazzino, dove una pallida luce filtrava attraverso la finestrella, rivelando un corpo disteso a terra.

Il corpo di Hope. E aveva tutta l'aria di essere...

- Jan! Cosa ha fatto? Cosa le e' succ...

- Le ha iniettato un acido dritto nella carotide, quando eravamo privi di sensi.

Jan si prese la testa fra le mani, ma all'improvviso raggiunse la collega, che non fece il minimo rumore.

- Quello... L'ha resa cieca. E poi... la uccidera' se non le diamo l'antidoto entro settantadue ore.

Hope gemette in silenzio.

Poteva sentirli, aveva gli occhi aperti, che cercavano disperatamente la luce.

Non riusciva a parlare o a muoversi.

Senti' Jan sollevarla delicatamente, mentre la voce tremante di Semir urlava al telefono.

- L'ambulanza sta arrivando.

Jan era scosso da qualcosa di molto simile a un pianto silenzioso e senza lacrime, fissava atterrito Hope, senza capacitarsi che potesse morire. Un'altra volta.

Non riusciva a sopportarlo.

- Non la perderemo. - disse fermamente Semir.

Lui scosse la testa.

- Ho trovato questo, quando sono riuscito ad uscire di qui, dalla finestra, per chiedere aiuto. E' di Henselm, e' gia' una fortuna che l'abbia trovato, altrimenti le nostre sperane erano perse per sempre.

- Cosa vuoi dire?

Jan tese a Semi un foglietto stropicciato e scritto a penna.

- Sembrano coordinate. - disse - e vedi quella sigla in alto? - assomiglia, anche se e' scritta male, alla formula dell'acido usato da Henselm. Lo so perche' anni fa ho studiato chimica per un bel po', prima di intraprendere questa carriera.

Gli occhi di Semir registrarono il foglietto e lo esaminarono. Non c'era altro.

- Quell'acido ha un solo antidoto, rarissimo, Hensem lo sapeva e l'ha nascosto, credo nel punto detto dal foglietto.

- Non credi che sia strano che lasci incustodito una cosa cosi' preziosa?

Jan annui', deglutendo per togliersi un groppo in gola che aveva preso forma.

- Forse le coordinate sono sbagliate, forse non sono mai esistite, forse voleva darci un senso di illusione per poi distruggere tutto... Forse...

Semir gli mise una mano sulla spalla.

- Forse voleva solo che soffrisse, e non voleva ucciderla davvero.

Jan si alzo' di scatto e guardo Hope furioso.

- Se non voleva, l'ha comunque fatto. Perche' funzioni, l'antidoto ha bisogno di un ingrediente fondamentale.

Semir ebbe paura e chiederlo, ma Jan gli risparmio' la fatica.

- Una cellula del cervello della vittima. E non possiamo prelevarla senza uccidere Hope.