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Autore: biondich    20/09/2010    1 recensioni
Wesley scambiò un’occhiata veloce con Angel e capì che era decisamente affar loro.
 “Fra le sette vittime c’era un Osservatore . Questo ci riguarda eccome, non credi?”- proseguì il vampiro dopo l’inopportuna interruzione. Il gruppo rimase in ascolto.
 “E se c’è un Osservatore, in genere, c’è anche la sua cacciatrice …”- ragionò Fred.
“Che potrebbe essere in pericolo. Forse chi ha ucciso l’Osservatore ora le da la caccia.”- disse Gunn .
 “Precisamente. Dobbiamo trovarla ed assicurarci che non le accada nulla. Poi ci occuperemo di trovare il responsabile degli omicidi”- asserì Angelus con determinazione.
cross-over Angel/Buffy
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Angel, Spike
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Vado avanti postando il terzo capitolo^^ Fatemi sapere cosa ne pensate:) baci,

Francesca

 

Nonostante gli occhi gonfi per via del pestaggio subito, distinse la figura di una ragazza molto giovane. Non che da quella posizione riuscisse a capire molto ,ma sembrava piuttosto alta e con un fisico snello e longilineo. Aveva una pelle chiara e dall’aspetto delicato, lineamenti leggiadri ed eleganti, labbra dall’aspetto morbido e carnoso. Non riuscì a distinguere il colore dei grandi occhi della ragazza. Il viso era incorniciato da una folta chioma di capelli mossi, color grano.

 Era bella, pensò.

Sentì la punta di quello che con tutte le probabilità era un paletto, fare maggior pressione sul torace.

 “Siamo dalla stessa parte, sai?”- le disse cercando di temporeggiare. Se avesse compiuto un gesto troppo avventato, lei lo avrebbe ridotto in cenere. “Sei un vampiro, un assassino. Non abbiamo niente in comune, non ci provare.”- rispose duramente lei mantenendo salda la presa sul manico del paletto.

 “Eppure poco fa, tu mi hai salvato la vita. Un gesto un po’ contraddittorio, non credi?”- le fece osservare . Sorrise sprezzante.

“Fa silenzio. Non sei nelle condizioni di poter ribattere.”- rispose freddamente la giovane Cacciatrice.

“Allora sbrigati a farmi fuori, dolcezza.Ma prima dimmi, chi sei?”- proseguì l’affascinante vampiro biondo.

“Non è affar tuo chi sono io. A cosa ti servirà sapere chi sono se fra poco sarai ridotto in cenere?”- chiese retoricamente la giovane.

 “Beh , avrò bisogno di un nome da maledire giù all’inferno, bambolina.”- rispose sarcastico il vampiro.

Per questa battuta, Spike ricevette un forte pugno in piena faccia. Fu costretto a sputare per l’eccessiva quantità di sangue che ormai gli si era fermata in bocca. Sorrise divertito dalla situazione.

 “Perché quel gruppo i vampiri ti ha attaccato?”- domandò seria in viso la giovane.

 “Ero venuto in soccorso di una ragazza che era stata circondata da quella banda di idioti. Te l’ho detto , siamo dalla stessa parte. Potresti anche mettere via quel coso..”- disse indicando con lo sguardo il paletto .

Per tutta risposta, la Cacciatrice spinse il paletto sul torace e , bucando la maglietta, punse la pelle del vampiro. Spike deglutì nervosamente.

“Tu hai un’anima. Come è possibile?”- domandò con tono interessato. La giovane alzò lo sguardo e scorse un movimento dietro un cassonetto presente nel vicolo.

 “Si, beh, è una storia lunga. Ho faticato per ottenerla, oh se ho faticato!”- cominciò a raccontare il vampiro.

La Cacciatrice lo ignorò completamente e ritirò il paletto. Si rialzò e si mosse verso il cassonetto. Spike la guardò perplesso e smise di parlare. Si rialzò anche lui da terra e rimase ad osservare.

 La ragazza che era stata attaccata dal gruppo di vampiri si era rannicchiata dietro al cassonetto, troppo spaventata per riuscire ad allontanarsi. La Cacciatrice la aiutò ad alzarsi e ,sorreggendola, la fece spostare.

 “Per questa volta ti sei salvato, vampiro. La prossima volta non sarò così indulgente, sappilo.”-disse mentre , con la vittima dell’aggressione, si allontanava dal vicolo .

 “A presto, Cacciatrice”- disse il vampiro enfatizzando l’ultima parola.

 Suonava strano pronunciare quel nome non in presenza di Buffy.

Già, Buffy. Era lei la Cacciatrice ufficiale . E poi c’erano quelle potenziali.

 Eppure, Spike non ricordava di aver visto quella ragazza bionda tra le fila dell’esercito che qualche mese prima aveva combattuto contro il Primo nell’ennesima apocalisse. Che non avesse risposto alla convocazione?Eppure sembrava una tosta, non avrebbe mai negato il suo aiuto ad una causa così importante.

 Interruppe il flusso dei suoi pensieri e decise che era il momento di tornare a casa. Maledizione, aveva davvero definito casa quel posto pieno di dannati avvocati? “Patetico..”-disse scuotendo la testa. Rapidamente, tornò agli uffici della Wolfram & Hart.

 Prese l’ascensore ed attese di arrivare al suo piano. Le porte si riaprirono permettendogli di uscire. Vide Angel muoversi nella sua direzione quindi si fermò.

 “Spike che accidenti hai fatto?”- domandò il vampiro scuro vedendolo.

 “Sono andato a fare il tuo lavoro, ecco cosa ho fatto.”- rispose canzonandolo.

“Ero anche io di pattuglia ma, sai bene che non posso essere dovunque allo stesso tempo.”- disse Angel cercando di ignorare le provocazioni di Spike. “Basterebbe essere nel posto giusto al momento giusto, sai?”- disse il biondo con un ghigno stampato sul volto.

 Angel lo colpì violentemente allo stomaco.Non aveva bisogno della predica di un idiota. Spike aveva ragione ma, del resto, cosa poteva fare?

 “Sei un tipo piuttosto suscettibile, eh?”- ironizzò il biondo tenendosi premuta una mano sull’addome e cercando di recuperare fiato.

“Già, è un mio difetto. Adesso dimmi chi ti ha ridotto così”- rispose il vampiro moro con tono più tranquillo. Quel pugno era stato decisamente liberatorio. Forse avrebbe dovuto farlo più spesso.

 “Beh sai, le solite cose. Damigella in pericolo, brutti ceffi, un vicolo . Dieci vampiri. Li ho sistemati ed ho messo in salvo la ragazza”- raccontò.

Decise di omettere il particolare della Cacciatrice per il puro piacere di vedere la faccia di Angel incupirsi. Sapeva che al moro sarebbero venuti i sensi di colpa per non essere stato presente ed aver fatto la sua parte.

 Brutta faccenda quella di essere eroi, pensò.

 “È stato un bene che ci fossi tu , Spike.”- disse Angel piuttosto atterrito. “Grazie per aver dato una mano.”

In quel momento Wesley li raggiunse.

“Dovremmo parlare di una cosa, Angel.”- lo chiamò.

 “Notizie dall’Inghilterra?”- domandò interessato il vampiro scuro. Spike rimase spiazzato. Di che diavolo stavano parlando?

 “Si e No. È una questione particolare, dovremmo discuterne nel tuo ufficio. Gunn, Lorne e Fred sono già lì.”- proseguì Wesley.

 “Bene, allora andiamo. Spike vieni con noi, a questo punto, tanto vale che anche tu sia informato riguardo questa faccenda”- disse rassegnato.

 Gli doleva ammettere che forse, l’aiuto di Spike sarebbe stato determinante.

   
 
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