Elyon*
Ero una persona che
credeva nell'Amore, quello con la A maiuscola. Pensavo di averlo trovato in
Lucas, e probabilmente era vero, ma la vita tende a riprendersi troppo in fretta
i doni che ti fa. L'avevo superata con calma, grazie alla scuola e alla
solitudine, che mi aiutava a riflettere. A Chanel e Faith non avevo mai
veramente raccontato cosa era successo, anche perchè io non avrei potuto
rivedere quel maledetto incidente che mi aveva cambiato la vita. Senza Lucas
però non sarei qui, avvolta nel mio abito
da sposa, ferma e tremante davanti ad uno specchio.
Non sapevo se ce l'avrei
fatta, quel 25 agosto, a camminare per la navata e dire quel fatidico sì.
Non
che avessi paura, cioè sì, avevo paura, ma non di non amare quel ragazzo che
avevo imparato a conoscere con il tempo e che avevo deciso di condividere con le
mie migliore amiche...no, avevo paura del ricordo di Lucas. Avevo il timore
profondo che mi giudicasse, che lo ritenesse un tradimento...ricordo ancora
quando era apparso prima di un Natale ad Hogwarts.
-Non dovevi farlo Jen, non ne avevi il
diritto...te lo avevo detto che non volevo ricordare, ti avevo anche detto che
non sarebbero stati dei fantasmi, tanto meno quello di mia sorella, a impedirmi
di dimenticare!- aveva alzato la voce, come mai prima di
allora.
E io potrei impedirtelo?
Una stilettata al
cuore di Elyon che inizia a tremare. Una voce che non sentiva da quando era
giovane giovane, che non sentiva da quel giorno...da quella maledetta
notte!
Non ha il coraggio di girarsi, non ha la forza di farlo.
Un solo
nome affiora nella sua mente e poi dalle sue
labbra...
Lucas...
Quanto mi aveva fatto male rivederlo, ma
ancora più male mi aveva fatto vederlo triste, pochi attimi più
tardi.
-Vuoi dire, che siamo...immortali?-
A quanto
sembra... freddo, glaciale...volta le spalle alla scena.
Elly
capisce che gli fa male...gli fa male vedere quelle scene, di felicità, di
gioia, di cui lui non può essere partecipe.
-Lucas?- gli poggia una mano
incredibilmente fredda sul braccio.
Lui si volta e lei si perde, come ogni
volta, i quegli oceani profondi, in quel momento particolarmente
tristi.
-Andiamo via?-
Lui annuisce con gratitudine e
per la prima volta invece di prenderla per mano, la abbraccia da dietro,
respirando l'intenso profumo che la ragazza ha
addosso.
Hai cambiato profumo.
Non è una domanda, ma una
semplice affermazione.
-Si...- Elyon deglutisce, non sa come
spiegarsi, non sa cosa dire.
E vederlo andare via, le aveva dato il
colpo di grazie, per mesi aveva dubitato dei sentimenti che provava, essendo
arrivato lui a sconvolgerle la vita di nuovo. Perchè lei aveva rivelato di nuovo
a quel ragazzo quanto lo amasse, ma lui doveva andare...non era destinato a
rimanere con lei.
Lui è
spiazzato...non se lo aspettava, ma le sue braccia si richiudono intorno al
corpo fragile di lei, che tremante cerca di non
piangere.
El... è triste anche lui, non sa come
dirglielo.
Lei scuote la testa, ha capito, ma non vuole
ammetterlo.
-No ti prego...-
El devo andare, il mio tempo è
scaduto...
La allontana lentamente e vede quanto le abbia fatto
male, quanto le stia facendo male lasciandola di
nuovo.
-Ti prego non andare...-
Devo...ma ti giuro che se
potessi resterei qui per sempre.
Ricordi cosa rimase
nell'aria quel pomeriggio Elly? Tre parole...Ti amo El. Sentii gli occhi inumidirsi,
ma cercai di non piangere per non rovinare il trucco che le mie tesorine avevano
creato.
Elly,
tesoro, tutto bene?
La voce di Faith risuonò nella stanza e io mi
asciugai veloce con il dorso della mano quella lacrima che non aveva voluto
rimanere al suo posto.
Ma stai piangendo? Che succede? mi
chiese lei avvicinandosi.
Niente, niente...solo ricordi riaffiorati
all'improvviso. risposi io sorridendo.
Me la ritrovai davanti,
avvolta nel suo bellissimo abito
da damigella blu scuro, come i suoi occhi.
Li avevo fatti scegliere a loro i
vestiti, visto che non volevo obbligarle a indossare qualcosa che avevo scelto
io.
L'unica cosa, non li volevo nè bianchi, nè neri...li volevo colorati. Lei
sorrise, mi abbracciò stretta, e poi se ne andò, lasciando che fosse Chanel ad
entrare e correre ad abbracciarmi. Indossava un abito (immaginatelo grigio ù.ù) meraviglioso, di un grigio chiaro, che stava da dio
con i suoi occhi.
Sei
splendida...mi sussurrò mentre mi stringeva forte.
Sorrisi
ringraziandola.
Ah, dimenticavo, è arrivato quello per te. Indicò un
pacchetto e poi se ne andò.
Sfilai con delicatezza il biglietto che c'era
allegato.
El,
sono anni che ho questo pacchetto per te da parte. Lucas
me l'ha dato un giorno, dicendomi di conservarlo, per questo momento.
Felice
matrimonio tesoro...
Un bacio Beth
Ecco le lacrime arrivate
puntuali e le dita tramanti che aprono il rivelando una collana in argento con
un piccolo zaffiro attaccato.
Feci per allacciarla quando una voce
terribilmente familiare, ma che non avrei mai pensato di sentire, mi fece
prendere un colpo.
Posso allacciarla io? mi voltai probabilmente
bianca come un cencio.
Lui era lì, davanti a me, ma non aveva la consistenza
di un fantasma, era vivo e vegeto, di carne, era...vivo.
Annuii senza sapere
cosa dire e sentii le sue dita bollenti prendere la collana e allacciarla
sfiorando delicatamente il mio collo.
Sei bellissima El. mi disse guardandomi
dolcemente.
Luke...ero senza parole, con le lacrime che
stavano per abbattere la barriera e scendere lungo le guancie sei vivo.
Lui annuì con il
suo sorriso smagliante stampato in viso.
Non so come tesoro, ma sono vivo...e adesso sono qui, per
vedere la mia migliore amica sposare l'uomo che ama.
Andrew...il mio pensiero si focalizzò
sul suo viso e sorrisi involontariamente. Ormai nemmeno Lucas poteva sconvolgere
i sentimenti che provavo per Andrew, ma era stata comunque una sorpresa troppo
grande.
El...posso accompagnarti all'altare? mi chiese con
il suo sguardo da cucciolo, quello che aveva anche anni prima.
Sussurrai un
sì leggero e mi aggrappai al suo braccio, pronta ad andare, ma prima di entrare
in chiesa, lo feci voltare verso di me.
Te ne andrai di nuovo? Come
quella volta a Natale? avevo paura di perderlo di
nuovo.
No...questa volta resto...sempre che abbiate bisogno di uno
zio Lucas.
Sorrisi felicissima e percorsi quella navata, con la
certezza che la mia vita non sarebbe più stata rovinata.
Al momento del sì,
lo dissi veramente quel sì, e la mia promessa fu semplice.
Sempre e per
sempre.