Il terzo capitolo.
BUONA LETTURA.
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III°
SEGRETI NASCOSTI
Da quando erano arrivati al "Quasi" baciarsi, non
si parlavano molto e, a parte le solite fesserie da parte del biondo e le
incazzature di Kurogane, si poteva dire che l'aria era un po' tesa. Questo
nonostante nessuno dei due parlasse dell'accaduto. La telefonata, era per avvisare
di un raduno dei cacciatori. Il sovrano aveva nuovi ordini.
Kurogane, quella mattina, sarebbe uscito presto quindi, sarebbe tornato nel
pomeriggio.
"Kuro-Pu, io non ci sarò quando tornerai!" esclamò Fay
tranquillamente. Ora, detta così poteva sembrare che Fay se ne andasse per
sempre e a Kurogane venne da sputare la colazione sul tavolo. Gli aveva rotto
le scatole per una settimana, onde mettere in ordine la sua roba, e adesso se
ne usciva con quella frase. "Tutto bene?" chiese, fintamente
preoccupato il musicista.
"Te...te ne vai?" domandò l'altro per ripicca. Fay sbatté le palpebre
tre volte prima di rimuginare sul senso che aveva dato alla frase.
"Oh, Kuro-Chi! Hai paura che ti lasci, mi vuoi già così bene?"
scherzò il biondo, sedendosi e guardando il suo ospite con uno sguardo, tra il
sadico e l'ebete. Kurogane non l'avrebbe mai ammesso, in fondo erano solo sette
giorni che convivevano, sotto lo stesso tetto e mostrare "Amicizia"
in quel momento poteva essere fatale.
"Per niente! Vorrei solo sapere se posso dormire, finalmente, in
pace" fece il moro, evitando lo sguardo del biondo, il quale rise.
Dopo colazione Kurogane si diresse a caccia. Gli ordini del re erano categorici,
uccidere più magi possibile, in minor tempo. Un suicidio, a parere di Kurogane,
sopratutto se si contava il fatto che, la maggior parte dei cacciatori esperti,
erano all'accademia per far finire prima il corso ai novellini.
"Allora Kurogane! Come va la caccia?" chiese Fuuma, al moro. Fuuma
era il fratello minore del generale Seishiro: Rispetto al fratello era più alto
e sembrava più vecchio, esuberante e schietto. Per Kurogane era una mina
vacante, anche se non alla stregua del musicista.
"Non te ne deve fregare niente!" rispose acido. Già aveva Fay a
rompergli ogni sera, con quelle domande assurde. E di mogliettina in pensiero
gliene bastava una.
"Quanto siamo scorbutici, oggi! Hai litigato con i tuo coinquilino?"
chiese. Nella capitale, tenere un segreto, equivaleva a farlo sapere a mezzo
mondo. Tutti erano a conoscenza del nuovo arrivato e anche del fatto che
convivenìsse con il più scorbutico della città, dopo il sovrano. Naturalmente
le voci giravano, ed erano anche poco normali, sopratutto le donne. Si
divertivano a fantasticare su una possibile relazione, come se la cosa fosse
all'ordine del giorno. Kurogane non sapeva nemmeno quanti anni avesse e loro
fantasticavano sul fatto che stessero assieme.
"Non sono affari tuoi!"
"Risposte molto simili, devi essere fuori di te! Va be, capita l'antifona,
me ne vado!" proclamò per poi andarsene. Fuuma era bituato a certe uscite
del collega, in fondo aveva a che fare con suo fratello, che per certi versi
era peggio. Kurogane scosse la testa e prendendo la katana andò nel bosco a
cacciare. Kurogane abitava nella capitale, la quale era all'estremo nord del
continente. Il bosco, al centro del continente, era la base dei maghi e solo
i cacciatori osavano entrarci. Il moro stava cacciando e nel mentre si
chiedeva cosa avesse di così importante da fare quell'idiota, per non ritrovarlo
a casa al suo ritorno. Per la verità si era abituato al ritrovare qualcuno che
l'accogliesse a casa con la cena già pronta, ma non l'avrebbe mai
amesso.
"Vorrei tanto sapere perchè penso a certe cose, o perchè mi preoccupo! In
fondo è un idiota" si convinse, andando per la sua strada.
Fay, nel mentre, se ne andava per
"Com'è tetro quì!" esclamò Fay. Già alla prima vista si poteva capire
che, l'assenza di felicità non dava noia, anzi: sembrava che le persone fossero
abituati a tale situazione.
"È così da quando i maghi, sono stati esiliati" spiegò Seishiro.
"Seishiro-San!" trasalì Fay, ritrovandosi il generale dietro le
spalle.
"Nessun nomignolo per me?" chiese, quasi geloso Seishiro. Fay sorrise
a quella domanda, molto cordialmente, come se avesse capito il sottofondo di
sadicità.
"Non credo ne uscirei vivo" disse "Comuque, perchè quì? Non
dovrebbe essere a uccidere maghi?" chiese con riluttanza.
"Forse, ma in questo momento ti devo invitare, ufficialmente a palazzo! Il
re vuole conoscerti!"
"Ah....... Ecco, vede! Il fatto è che, io avrei un appuntamento per questo
pomeriggio... anzi è già tardi, quindi.... Facciamo per un'altra volta?"
propose il biondo.
"Appuntamento?! E con chi, se è lecito chiedere?"
"Si dice il peccato, ma non il peccatore!" rise Fay andandosene.
Seishiro lo salutò con il solito sorrisino sadico, ma gioviale, però appena Fay
fu fuori dalla sua visuale divenne serio e arrabbiato. Fay, intanto, si stava
dirigendo all'uscita della città. Le guardie che sorvegliavano l'ingresso erano
dei cacciatori scelti, i quali avevano visto il biondo, già una settimana fa,
quando entrò per la prima volta in città.
"Buon giorno!" esclamò uno dei due, più per cortesia che, per vero e
proprio augurio. Alto, capelli lunghi e neri con la sua spada alla cinta.
"Dove va a quest'ora?" chiese l'altro. Una donna, capelli neri corti
senza armi, apparenti. Fay sorrise e ricambiò il saluto.
"Diciamo che è un segreto! Anzi, se vedete Kuro-Chi, non ditegli che sono
passato di quì!" I due si guardarono stupiti, ma comunque non era affar
loro.
"Stia attento al bosco! Li ci vivono i maghi" lo avvisò La donna,
preoccupata, stile mammina apprensiva. Fay fece segno con la mano, di aver
capito, per poi continuare a camminare.
Quel pomeriggio, Kurogane, passò esattamente dalla stessa porta, dove i
medesimi colleghi controllavano l'entrata e l'uscita. I turni erano
giornalieri e quindi era normale vedere sempre le stesse guardie sia di
giorno che di notte, a giorni alterni.
"Buona caccia Kurogane?" chiese l'uomo
"Non tanto Yasha! Ne ho uccisi solo due, in tutta la mattina" spiegò,
alquanto nervoso
"In effetti, il sovrano non sarà contento!" disse la donna,
preoccupata
"Grazie per avermelo ricordato Soma!" parlò ironico Kurogane,
passando oltre "A proposito, avete visto l'idiota?" chiese. L'idiota
era Fay: se uno usava nomi strambi, l'altro usava appellativi non tanto lusinghieri.
"Si, è passato di quà, ma tu non dovevi esserne al corrente" rispose
Yasha. Kurgane digrignò i denti, continuando a camminare, mentre mandava mille
accidenti a chissà chi.
"Perché glielo hai detto?" domandò Soma al collega.
"Mi fido di più di Kurogane, che di quel biondino!" rispose. Soma
soppesò la cosa e in effetti, la logica tornava. In fondo conoscevano il nuovo
arrivato, solo da sette giorni e anche se non era un mago era comunque ambiguo.
In ogni caso loro non avevano alcun motivo per dargli una mano a scappare dal
collega.
Quella sera Kurogane, sentì rincasare il biondo alle tre della sera. Fay cercò
di fare piano per non svegliarlo, ma Kurogane non era uno stupido, e visto che era
già sveglio decise di vederci chiaro.
"Dove sei stato?" chiese. Fay si girò, come un ladro scoperto sul
fatto e sorrise da ebete.
"Ti ho già detto, che è un segreto!" rispose, tornando sui suoi
passi.
"Non è una risposta!" rimpiccò il moro, fermandolo per un braccio.
"Ahi, mi fai male!" protestò Fay, facendo la voce da bambino.
Kurogane lo guardò male, come se Fay fosse una preda, un mago da distruggere.
Quando invece, il cacciatore lo sapeva, sapeva che il biondo non era un mago.
Eppure aveva la malsana voglia di tirargli un ceffone.
"Rispondi" continuò sulla sua strada Kurogane.
"Come già detto non posso dire niente" insistette il biondo,
diventando serio. Poi svicolò il polso dalla presa del coinquilino e, in fine,
si diresse alla sua camera chiudendosi dentro. Kurogane rimase di sasso, era la
prima volta che lo sentiva parlare senza fare lo scemo. Comunque neanche il
tempo di replicare e andarlo a riprendere che suonarono alla porta.
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Avevo promesso due volte a settimana, ma non ci riesco! Questa settimana ho
avuto già tre compiti e domani ne ho un'altro. Per non parlare che la prossima
settimana inizia il Lucca comics and games e sono indaffaratissima con i cosplay.
Quindi quando posto, posto! Non me ne volete, ma trovare il tempo è una fatica.
Grazie della cortese attenzione. L'ultimo capitolo della gita a Parigi lo posterò
domani ^^
SakuraX16: Come preannunciato, la vera storia inizierà solo tra qualche capitolo.
Diciamo che ce ne vorrà un'altro. Però sono felice che ti piaccia, alla
prossima.
ValeXAnime: Buona fortuna, mi sembra un augurio per un compito in classe. Spero
di essere all'altezza. Grazie dei complimenti e riguardo a Fay, basta leggere.
Alla prossima