Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Fuyu    20/10/2010    1 recensioni
I tempi erano oscuri e tetri, vigeva la legge del più forte e nessuno osava andare contro la legge. Il sovrano temeva i maghi, per i loro poteri e le loro stregonerie come le chiamava lui. Solo i cacciatori, esseri scelti, potevano uccidere un mago, solo le loro armi potevano debellare i poteri di tali esseri per poi ucciderli definitivamente. I cacciatori venivano selezionati grazie ad un fattore nel loro DNA, totalmente contrapposto a quello dei maghi che permetteva loro di trovarne uno. Solo chi possedeva tale fattore poteva essere chiamato cacciatore e venire addestrato. La gente era atterrita dai maghi, non si potevano riconoscere ad un'occhiata, erano come loro d'aspetto, quindi potevano trovarsene davanti uno senza saperlo. Kurogane era un cacciatore molto esperto, da tre anni faceva quel lavoro e adesso gli avevano affidato un novellino da addestrare. Ragazzo sveglio, ma molto imbranato, sopratutto nelle relazioni interpersonali (di cuore).
"Muoviti ragazzo, non ho alcuna intenzione di stare ad aspettarti!" esclamò il moro prendendo la sua fedele Katana. Ogni cacciatore aveva la sua arma, in quell'epoca molto sviluppata si poteva accedere ad armi, come pistole laser o bombe fantasma, ma lui preferiva la classica lama che affondava
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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cacciatori contro maghi 3

Il terzo capitolo. BUONA LETTURA.
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III°

SEGRETI NASCOSTI

Da quando erano arrivati al "Quasi" baciarsi, non si parlavano molto e, a parte le solite fesserie da parte del biondo e le incazzature di Kurogane, si poteva dire che l'aria era un po' tesa. Questo nonostante nessuno dei due parlasse dell'accaduto. La telefonata, era per avvisare di un raduno dei cacciatori. Il sovrano aveva nuovi ordini.
Kurogane, quella mattina, sarebbe uscito presto quindi, sarebbe tornato nel pomeriggio.
"Kuro-Pu, io non ci sarò quando tornerai!" esclamò Fay tranquillamente. Ora, detta così poteva sembrare che Fay se ne andasse per sempre e a Kurogane venne da sputare la colazione sul tavolo. Gli aveva rotto le scatole per una settimana, onde mettere in ordine la sua roba, e adesso se ne usciva con quella frase. "Tutto bene?" chiese, fintamente preoccupato il musicista.
"Te...te ne vai?" domandò l'altro per ripicca. Fay sbatté le palpebre tre volte prima di rimuginare sul senso che aveva dato alla frase.
"Oh, Kuro-Chi! Hai paura che ti lasci, mi vuoi già così bene?" scherzò il biondo, sedendosi e guardando il suo ospite con uno sguardo, tra il sadico e l'ebete. Kurogane non l'avrebbe mai ammesso, in fondo erano solo sette giorni che convivevano, sotto lo stesso tetto e mostrare "Amicizia" in quel momento poteva essere fatale.
"Per niente! Vorrei solo sapere se posso dormire, finalmente, in pace" fece il moro, evitando lo sguardo del biondo, il quale rise.

Dopo colazione Kurogane si diresse a caccia. Gli ordini del re erano categorici, uccidere più magi possibile, in minor tempo. Un suicidio, a parere di Kurogane, sopratutto se si contava il fatto che, la maggior parte dei cacciatori esperti, erano all'accademia per far finire prima il corso ai novellini.
"Allora Kurogane! Come va la caccia?" chiese Fuuma, al moro. Fuuma era il fratello minore del generale Seishiro: Rispetto al fratello era più alto e sembrava più vecchio, esuberante e schietto. Per Kurogane era una mina vacante, anche se non alla stregua del musicista.
"Non te ne deve fregare niente!" rispose acido. Già aveva Fay a rompergli ogni sera, con quelle domande assurde. E di mogliettina in pensiero gliene bastava una.
"Quanto siamo scorbutici, oggi! Hai litigato con i tuo coinquilino?" chiese. Nella capitale, tenere un segreto, equivaleva a farlo sapere a mezzo mondo. Tutti erano a conoscenza del nuovo arrivato e anche del fatto che convivenìsse con il più scorbutico della città, dopo il sovrano. Naturalmente le voci giravano, ed erano anche poco normali, sopratutto le donne. Si divertivano a fantasticare su una possibile relazione, come se la cosa fosse all'ordine del giorno. Kurogane non sapeva nemmeno quanti anni avesse e loro fantasticavano sul fatto che stessero assieme.
"Non sono affari tuoi!"
"Risposte molto simili, devi essere fuori di te! Va be, capita l'antifona, me ne vado!" proclamò per poi andarsene. Fuuma era bituato a certe uscite del collega, in fondo aveva a che fare con suo fratello, che per certi versi era peggio. Kurogane scosse la testa e prendendo la katana andò nel bosco a cacciare. Kurogane abitava nella capitale, la quale era all'estremo nord del continente. Il bosco, al centro del continente, era la base dei maghi e solo i cacciatori osavano entrarci. Il moro stava cacciando e nel mentre si chiedeva cosa avesse di così importante da fare quell'idiota, per non ritrovarlo a casa al suo ritorno. Per la verità si era abituato al ritrovare qualcuno che l'accogliesse a casa con la cena già pronta, ma non l'avrebbe mai amesso.
"Vorrei tanto sapere perchè penso a certe cose, o perchè mi preoccupo! In fondo è un idiota" si convinse, andando per la sua strada.


Fay, nel mentre, se ne andava per la città. Aveva appuntamento con una persona particolare, quel pomeriggio e non poteva mancare. Quindi per il momento si sarebbe fatto un giro di ricognizione. La capitale era immersa in un'atmosfera morta. Niente alberi, fiori o qualsivoglia animale o colore. Le case erano grigie e i tetti, di un rosso spento, facevano ricordare la meraviglia che erano, con rammarico. Come se i cittadini dovessero essere tristi all'infinito.
"Com'è tetro quì!" esclamò Fay. Già alla prima vista si poteva capire che, l'assenza di felicità non dava noia, anzi: sembrava che le persone fossero abituati a tale situazione.
"È così da quando i maghi, sono stati esiliati" spiegò Seishiro.
"Seishiro-San!" trasalì Fay, ritrovandosi il generale dietro le spalle.
"Nessun nomignolo per me?" chiese, quasi geloso Seishiro. Fay sorrise a quella domanda, molto cordialmente, come se avesse capito il sottofondo di sadicità.
"Non credo ne uscirei vivo" disse "Comuque, perchè quì? Non dovrebbe essere a uccidere maghi?" chiese con riluttanza.
"Forse, ma in questo momento ti devo invitare, ufficialmente a palazzo! Il re vuole conoscerti!"
"Ah....... Ecco, vede! Il fatto è che, io avrei un appuntamento per questo pomeriggio... anzi è già tardi, quindi.... Facciamo per un'altra volta?" propose il biondo.
"Appuntamento?! E con chi, se è lecito chiedere?"
"Si dice il peccato, ma non il peccatore!" rise Fay andandosene. Seishiro lo salutò con il solito sorrisino sadico, ma gioviale, però appena Fay fu fuori dalla sua visuale divenne serio e arrabbiato. Fay, intanto, si stava dirigendo all'uscita della città. Le guardie che sorvegliavano l'ingresso erano dei cacciatori scelti, i quali avevano visto il biondo, già una settimana fa, quando entrò per la prima volta in città.
"Buon giorno!" esclamò uno dei due, più per cortesia che, per vero e proprio augurio. Alto, capelli lunghi e neri con la sua spada alla cinta.
"Dove va a quest'ora?" chiese l'altro. Una donna, capelli neri corti senza armi, apparenti. Fay sorrise e ricambiò il saluto.
"Diciamo che è un segreto! Anzi, se vedete Kuro-Chi, non ditegli che sono passato di quì!" I due si guardarono stupiti, ma comunque non era affar loro.
"Stia attento al bosco! Li ci vivono i maghi" lo avvisò La donna, preoccupata, stile mammina apprensiva. Fay fece segno con la mano, di aver capito, per poi continuare a camminare.


Quel pomeriggio, Kurogane, passò esattamente dalla stessa porta, dove i medesimi colleghi controllavano l'entrata e l'uscita. I turni erano giornalieri e quindi era normale vedere sempre le stesse guardie sia di giorno che di notte, a giorni alterni.
"Buona caccia Kurogane?" chiese l'uomo
"Non tanto Yasha! Ne ho uccisi solo due, in tutta la mattina" spiegò, alquanto nervoso
"In effetti, il sovrano non sarà contento!" disse la donna, preoccupata
"Grazie per avermelo ricordato Soma!" parlò ironico Kurogane, passando oltre "A proposito, avete visto l'idiota?" chiese. L'idiota era Fay: se uno usava nomi strambi, l'altro usava appellativi non tanto lusinghieri.
"Si, è passato di quà, ma tu non dovevi esserne al corrente" rispose Yasha. Kurgane digrignò i denti, continuando a camminare, mentre mandava mille accidenti a chissà chi.
"Perché glielo hai detto?" domandò Soma al collega.
"Mi fido di più di Kurogane, che di quel biondino!" rispose. Soma soppesò la cosa e in effetti, la logica tornava. In fondo conoscevano il nuovo arrivato, solo da sette giorni e anche se non era un mago era comunque ambiguo. In ogni caso loro non avevano alcun motivo per dargli una mano a scappare dal collega.


Quella sera Kurogane, sentì rincasare il biondo alle tre della sera. Fay cercò di fare piano per non svegliarlo, ma Kurogane non era uno stupido, e visto che era già sveglio decise di vederci chiaro.
"Dove sei stato?" chiese. Fay si girò, come un ladro scoperto sul fatto e sorrise da ebete.
"Ti ho già detto, che è un segreto!" rispose, tornando sui suoi passi.
"Non è una risposta!" rimpiccò il moro, fermandolo per un braccio.
"Ahi, mi fai male!" protestò Fay, facendo la voce da bambino. Kurogane lo guardò male, come se Fay fosse una preda, un mago da distruggere. Quando invece, il cacciatore lo sapeva, sapeva che il biondo non era un mago. Eppure aveva la malsana voglia di tirargli un ceffone.
"Rispondi" continuò sulla sua strada Kurogane.
"Come già detto non posso dire niente" insistette il biondo, diventando serio. Poi svicolò il polso dalla presa del coinquilino e, in fine, si diresse alla sua camera chiudendosi dentro. Kurogane rimase di sasso, era la prima volta che lo sentiva parlare senza fare lo scemo. Comunque neanche il tempo di replicare e andarlo a riprendere che suonarono alla porta.

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Avevo promesso due volte a settimana, ma non ci riesco! Questa settimana ho avuto già tre compiti e domani ne ho un'altro. Per non parlare che la prossima settimana inizia il Lucca comics and games e sono indaffaratissima con i cosplay. Quindi quando posto, posto! Non me ne volete, ma trovare il tempo è una fatica. Grazie della cortese attenzione. L'ultimo capitolo della gita a Parigi lo posterò domani ^^

SakuraX16: Come preannunciato, la vera storia inizierà solo tra qualche capitolo. Diciamo che ce ne vorrà un'altro. Però sono felice che ti piaccia, alla prossima.

ValeXAnime: Buona fortuna, mi sembra un augurio per un compito in classe. Spero di essere all'altezza. Grazie dei complimenti e riguardo a Fay, basta leggere. Alla prossima

   
 
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