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Autore: alaal    05/11/2010    2 recensioni
Abbiamo lasciato Ash e Pikachu sulla strada tra Pallet Town e Viridian City. Cosa accadrà ai nostri amici durante la loro avventura? E soprattutto... cosa penserà Pikachu del suo allenatore, dopo la tremenda esperienza con gli Spearow?
Genere: Commedia, Introspettivo, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pikachu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pokemon Prima Serie - Indigo Plateau'
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Eccomi qui, con la seconda parte del secondo capitolo! Buon divertimento! ^__^

-Da quanto tempo vi conoscete?- La voce roca della donna poliziotta quasi mi spaventa. Il ritmo regolare del mezzo di locomozione (da cui ho appreso il nome tecnico di “motocicletta”), la pernacchiosità del motorino, l’imbrunire rapido del cielo e il respiro regolare del mio allenatore mi avevano quasi fatto addormentare. Il vento serale, inoltre, hanno contribuito a conciliarmi il sonno e il ritorno alla realtà è più triste che mai. I lampioni, ai lati della strada, scorrono velocissimi davanti ai miei occhi, come se fossero uno attaccato all’altro. I palazzi della città sembra che abbiano le gambe, si muovono lentamente e si allontanano o si avvicinano alla mia vista.
-Da stamattina. Sono partito da Pallet con Pikachu, me lo ha regalato il Professor Oak…- La donna annuisce, sempre concentrata sulla strada davanti a sé. Ogni tanto sbuca una luce provenire dal senso contrario di marcia dove noi stiamo proseguendo con la motocicletta a pernacchia.
-Beh, è abbastanza logico. Ma dimmi, come mai sei così sporco di terra? E come mai il tuo Pikachu è ridotto in queste condizioni?- Ricordare i terribili momenti accaduti nel primo pomeriggio, sulla strada tra Pallet Town e Viridian City, non deve essere così allettante per Ash. Percepisco un altro brivido percorrergli il corpo, come se fosse passato in lui una scarica elettrica.
-Sulla strada tra Pallet e Viridian City, durante un tentativo di catturare un Pokémon, per sbaglio ho colpito uno Spearow. Pensai di avere colpito un Pidgey, ma sfortuna volle che mi imbattei in uno Spearow davvero bellicoso! Con un grido ha chiamato i suoi simili e…noi fuggimmo a gambe levate. Purtroppo ci raggiunsero e ci attaccarono, e per poco non ci uccidemmo con la bicicletta! Pikachu li ha scacciati con un attacco elettrico, ma ciò lo ha provato di molte energie…- La donna rimane in silenzio per un lungo periodo di tempo. Mi chiedo cosa stia pensando dopo avere ascoltato la storia un po’ frammentaria del mio allenatore.
-Degli Spearow… conosco il luogo dove siete capitati. È un miracolo che tu e Pikachu siate arrivati qui sani e salvi. Se non fosse per il tuo amico elettrico, caro ragazzino, a quest’ora non saresti più con noi. Hai corso un bel rischio, lo sai?- Ma che bel discorsetto! Non capita tutti i giorni di poter assistere ad una bella lavata di capo in cui il rimproverato non sono io. È sempre divertente ed esaltante vedere qualcuno fare la ramanzina a qualche altra persona, lo trovo molto istruttivo.
-Ecco l’ospedale!- Voltando la testa più che posso, riesco ad intravedere il palazzo… il grande… l’immenso… il gigantesco… il mastodontico… ma quanto sta diventando grande?! È proprio in fondo alla strada, e la stradina asfaltata sta iniziando ad andare in discesa. L’architrave dell’edificio è costituito da un semicerchio delimitato da un rigonfiamento verde, diviso in più righe. Il centro è costituito da una sfera rossa, molto luminosa e visibilissima a chilometri di distanza.
-Quello è un Centro Medico per Pokémon? Ma è davvero enorme!- E come dare torto al mio pseudo-allenatore? Avvicinandoci, noto che c’è un rialzo proprio davanti all’entrata dell’ospedale, determinato da tanti piccoli scalini.
-Qui è pericoloso, tieniti molto forte! Via, si va!!- La motocicletta a pernacchia, dopo avere assunto maggiore velocità (il vento mi graffia la faccia con maggiore violenza), assume una strana posizione. Inizia pericolosamente ad inclinarsi all’indietro, e come fosse stato un razzo diretto nello spazio, prende il volo. Ma che cosa sta facendo?! Sta tentando di ucciderci definitivamente per caso?! L’impatto delle gomme con il terreno è devastante, percepisco solo il grido del mio allenatore e lo stridere incessante delle gomme sul selciato. Kami, fate che tutto questo finisca presto… una luce abbagliante mi inonda il volto, tutto si ferma e non sento più alcun rumore. Tutto si è fermato improvvisamente. Che sia giunta la mia ora e che sia arrivato in paradiso?
-…qui non si può entrare in moto!- …oh! Che voce celestiale! Ma di chi è questa meravigliosa voce? È forse quella di un angelo? Se fosse così, stai a vedere che sono capitato davvero in paradiso.
-…ma questa è un’emergenza, non lo vede?- -…vi prego, aiutatemi!- Ah no, sento le voci della donna poliziotto e quella del ragazzino con il cappello. Vuole dire che sono ancora su questa terra. Non so se rallegrarmi per questa scoperta oppure scoppiare in lacrime per la disperazione.
-…sembrerebbe un Pikachu! Beh, faremo il possibile!- La ragazza dalla voce angelica sembra proprio che sia posizionata dietro ad un bancone. Vedo che si sta spostando abbastanza velocemente, e che con i polpastrelli delle sue mani pigia convulsamente i pulsanti della tastiera del computer che stava lì accanto.
-Mi serve una barella per un piccolo Pokémon elettrico, presto!- Wow… sta parlando di me! Vuole dire che ci sono solo io al centro dell’attenzione della ragazza dalla voce angelica. Mi sento davvero lusingato. In lontananza riesco a percepire con le orecchie il procedere pigro e monotono di ruote di metallo che avanzano verso di noi. Riesco a sentire inoltre il verso di due Chansey. Ma che c’entrano i due Chansey?
La ragazza dalle mani vellutate – ehi! Mi sta sfiorando! – mi afferra per i fianchi (no, ahi! Fai piano, per favore!!) e mi adagia su un lettino con un cuscino immacolati. Oh Kami, non posso sopportare l’odore delle lenzuola d’ospedale, mi dà praticamente il voltastomaco. Tutti sono riuniti vicino a me: i Chansey, la ragazza dai capelli rossi, il mio allenatore e la donna poliziotta.
-Andrà tutto quanto bene. Portate subito questo Pokémon al reparto casi gravi.- I Chansey obbediscono al comando della ragazza dalla voce d’angelo ed iniziano a spostare la barella dove io sono disteso. Le ruote cigolano che è un piacere sul pavimento. Riesco ad osservare l’infermiera che indossa dei guanti rosa sulle sue mani vellutate e dire al mio allenatore: -Inizieremo subito il trattamento!-
-Oh…-
-E tu chi sei?-
-Lui si chiama Ash, ed è l’allenatore di questo Pokémon.-Questa è la voce gracchiante della donna poliziotto.
-Mi ascolti… se c’è qualcosa che posso fare me lo dica…- Questa invece del mio allenatore. Se c’è vicino Ash, allora mi sento sicuro.
-Potresti essere più responsabile!-
-Cioè…?-
-Se vuoi diventare un bravo allenatore, dovresti evitare di far combattere il tuo Pokémon finché si trova in queste condizioni!-
-Ma lei non sa quello che è successo!-
-Quel che è stato, è stato! Ora dobbiamo pensare a curare il tuo Pikachu.-
-E… che posso fare?-
-Lascia che sia io ad occuparmi di tutto.-
-La…ringrazio.-
-E’ nelle sue mani. So che presterà a questo Pokémon le migliori curi possibili.-
-L’avete portato qui appena in tempo!-
-Beh, questo è il mio lavoro! – il “beh!” della poliziotta è stato davveeeeeero acuto! Argh, le mie povere orecchie! – Ah, adesso che ci penso, ho lasciato parcheggiata la moto davanti al banco informazioni…-
-La prossima volta non entri con la moto…-
-Già…- La donna poliziotto si allontana, sento i tacchi delle sue scarpe allontanarsi dal luogo in cui mi trovo. Finalmente… evviva!
-Ash, dovresti accomodarti nella sala d’aspetto.-
-Ma non posso…- …che cosa succede? Perché non riesco più a percepire la voce del mio allenatore? Tutto ad un tratto non parla più. Che sia rimasto colpito da qualcosa? Mi volto per osservarlo e…
Sparito?!
Dov’è andato?!
Davanti a me si presenta una stanza completamente bianca, con un lettino simile al mio semovibile al centro della stanza, con al di sopra di questo lettino un grosso lampadario, con nove lampadine luminosissime già accese. Tutto intorno alla stanza, carrelli strapieni di vassoi di metallo, cotone, cerotti, bende, vari arnesi tra cui forbici, strani coltelli, fiale, siringhe… SIRINGHE?!??
Dove mi hanno portato…? Ma questa è una stanza chirurgica! Mi vogliono… mi vogliono operare! Ma dico, siamo impazziti per caso?! Non voglio fare nessuna operazione io! Ash, dove sei??
-Mettete Pikachu sul lettino.- I Chansey, obbedienti come cani da guardia, mi afferrano per i fianchi (ahhh! Ma mi volete davvero morto?) e per i piedi, e con una sola mossa, mi portano dalla barella al lettino di operazione. Oh Kami, oh Kami, oh Kami…

Ash, dove sei? Ho paura… non lasciarmi solo!

Alzo gli occhi per osservare le luci di quello strano lampadario fino a quando gli occhi non mi si arrossano ed iniziano a dolermi per una tendenza troppo prolungata alla luce artificiale. Tra i miei occhi ed il lampadario, all’improvviso, appare il volto dell’infermiera dai capelli rossi… ma come, prima così angelica e ora così diabolica? Come sono volubili i sentimenti umani…
-Non hai nulla da temere. Ti vedo teso, Pikachu. Concediti un momento di relax ed assapora questa aria di montagna!- In mano ha una strana mascherina verde, attaccata ad un tubicino dello stesso colore che si perde da qualche parte. Non riesco a sorgerne la fine. Che cosa vuole fare con quella mascherina, avvelenarmi per caso? Me la avvicina al muso e la applica tra naso e bocca.
Uhm… uhm…
Non è male…
Tutto ad un tratto, la vista mi si appanna e tutto inizia a farsi nero, buio come la pece. L’unica cosa che riesco ad osservare nitidamente è il volto del mio allenatore, dapprima felice per avermi incontrato, poi terrorizzato nel periodo in cui gli Spearow mi hanno colpito più volte al fianco, ora rattristato e preoccupato e per quello che mi è accaduto.

Preoccupato… per me….?
Nessuno… l’aveva fatto… prima d’ora….


Bene! Qui si conclude la seconda parte. Ho aggiunto qualche spezzone inedito al cartone animato, perché volevo analizzare più approfonditamente i pensieri di Pikachu quando questi non è inquadrato. Spero comunque che il lavoro sia di vostro gradimento.
A presto! ^__^
   
 
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