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Autore: eleanor89    16/11/2010    17 recensioni
Questa storia racconta dei Malandrini e di tutte le persone venute a contatto con loro a Hogwarts e negli anni successivi; tanti pezzi di vita che possono avere un significato importante nelle loro esistenze o essere episodi di normale quotidianità.
Avanti e indietro nel tempo, momenti di gioia e di dolore: ecco a voi una lunatica e pessimista Lily Evans, Un Frank Longbottom calmo e che non si lascia influenzare dai suoi pazzi amici, una Alice sportiva e dura, una Mary McDonald civettuola e allegra, e naturalmente Severus Snape, Regulus Black, i Lovegood, tutto l'Ordine della Fenice, compresi i magnifici Prewett, la spaventosa Dorcas, e tanti altri ancora.
Ultimo capitolo: Come Alice soprannominò James "Capitano": "James individua Alice da sola il giorno dopo Natale e pensa che avrebbe preferito non aver stampato sulla fronte il segno di una delle pantofole pelose di Remus, che Sirius gli ha lanciato quando ha ripreso a cantare. Le pantofole sono state trasfigurate da lui – ed è abbastanza sicuro che Remus le preferisca così – ed è ingiusto che siano state usate per tentare di stroncare la sua futura carriera."
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie '70's students.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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La moglie di Moony [giugno '97 – giugno 6° anno]




«Non posso credere che tu abbia tirato fuori quel discorso proprio in un momento come questo...» borbottò Remus, incredulo quanto frustrato, «E tutti gli altri come possono dare ragione a te? È una pazzia...»
Spostò lo sguardo sul Lago Nero, immobile anche quella notte, illuminato dalla luna, a breve piena, che anche in quel momento gli permetteva dolorosamente di vedere i capelli spenti della donna dietro di lui. Si fermò accanto all'albero, al loro albero, e si voltò indietro verso Ninfadora.
Lei lo seguiva in silenzio, con le mani nelle tasche della veste e la testa bassa, ma ancora con l'espressione torva ben visibile.
«Che vuoi che ti dica? È una pazzia solo per te.» ribatté lei, alzando lo sguardo. Gli occhi le bruciavano di rabbia e per un istante gli ricordò Lily.
Lily e di conseguenza James.
Erano proprio sotto quell'albero, quasi vent'anni prima, a parlare della sua futura moglie. Cos'aveva detto James?
Riusciva a ricordare solo le loro risate.
«No, è una pazzia e basta.»
«E allora sono pazza! Cosa vuoi che mi importi?»
«Non sei pazza...» cominciò lui, rassegnato. Strinse i pugni che ancora tremavano dallo shock, Dumbledore era morto neanche un'ora prima.
Dumbledore sarebbe stato più felice di chiunque altro se avesse pensato che c’è un po’ più di amore al mondo.”
Ma non era così semplice, nonostante le parole di incitamento che erano arrivate da ogni dove e stranamente persino da Minerva.
Dora non poteva...
Sarà una pazza.”
James.
«Sì, anzi, sì, lo sei.» si corresse e gli sfuggì un sorriso nel dirlo. Al solo vederlo i capelli di Ninfadora diedero un guizzo rosa prima di tornare color cenere, «Sei assolutamente pazza, Dora, e sei anche brillante e allegra e mi fai sentire simpaticissimo o qualcosa del genere.»
«Che cosa?» domandò lei, ovviamente confusa e con le labbra leggermente piegate in un sorriso nel vederlo all'improvviso così vitale. Remus le andò incontro e le prese una mano.
«Sei sicura? Sei davvero sicura? Anche se sono un lupo mannaro e non ho nulla da offrirti?»
Gli occhi di lei brillarono mentre i capelli passavano a un bruciante rosso.
«Hai te da offrirmi.» rispose speranzosa.
«Lo sai che sono molto più vecchio-»
«Più maturo.» lo interruppe lei, spazientita.
«E non ho denaro-»
«C'è un motivo se non ci provo con Lucius Malfoy.» si squadrarono per un secondo, «Beh, in effetti più d'uno.»
«E potrei fare un'altra di quelle che tu chiami scenate da un momento all'altro, nel panico.» terminò Remus.
«Ci sono abituata, vivevo con Andromeda Black Tonks.» replicò lei facendo spallucce.
«E mi sposeresti?»
«Certo che...», Ninfadora si bloccò, spalancando gli occhi, «Sei serio?»
«Ti amo.» rispose lui, «E voglio stare con te. Tu sei l'unica...»
E mentre Ninfadora gli saltava addosso facendolo cadere indietro e quasi accecandolo con i suoi capelli che cambiavano colore ogni secondo, Remus per un istante pensò a James.
Maledetto, avevi ragione su tutto anche allora.
Remus era steso a pancia in giù e guardava il lago illuminato dagli ultimi raggi del sole morente, senza divisa e con le maniche della camicia arrotolate lungo le braccia; poco sotto il suo viso giaceva il libro di Pozioni con le pagine che venivano sfogliate del vento leggero e i capelli gli sfioravano la fronte, raccolti un codino un po' sfatto.
Ci mise qualche minuto a rendersi conto che era troppo strana la pace che si era andata a creare e si voltò a guardare James, Sirius e Peter che erano misteriosamente ammutoliti.
Scoprì che lo stavano fissando tutti e tre.
Si schiarì la gola, assottigliando gli occhi con perplessità: «Ragazzi?»
«Ma voi...» cominciò James, con i capelli spettinati in un modo che era ridicolo anche per lui, la cravatta legata sulla fronte che gli pendeva da un lato della faccia e con un tono così serio che contrastava col resto e che lo fece preoccupare a morte; «Come la vedete la futura moglie di Moony?»
Remus gelò mentre Sirius scoppiava a ridere così forte da cadere indietro.
«Era la stessa identica cosa che stavo pensando io!»
Peter ridacchiò mentre anche James rideva allegro.
«Una secchiona!» strillò Sirius, con un sorriso incredibilmente felice, «Tipo la Evans ma meno aggressiva!»
«Lily non è aggressiva!» protestò James.
«Io la vedo come una timida e profonda, di quelle a cui piacciono le poesie. Una che avrebbe apprezzato tantissimo vederlo così con lo sguardo perso verso l'orizzonte...» dichiarò Peter solenne.
Le sopracciglia di Sirius si levarono verso l'alto, dandogli un'aria di sorpreso scetticismo: «Ma a quel punto nessuno dei due si darebbe una mossa!»
«Scusatemi, io sarei qui.» ricordò loro Remus, mettendosi a sedere, «E per la cronaca, Wormtail, se ti stai offrendo, non sei il mio tipo
«Ma che schifo!» ribatté lui, arrossendo indignato mentre gli altri ridevano.
«Ma Peter non è neanche profondo!» fece presente Sirius.
«Ehi!»
«Sì, ma dà l'idea di avermi osservato per bene.» replicò Remus, portandosi una mano al colletto e stringendolo con espressione piena di virgineo oltraggio, «Mi sento violato.»
«Piantala!» ululò Peter mentre James si schiantava contro la spalla di Sirius dal gran ridere e l'amico dava quasi una testata all'albero.
«Omofobico, Worm?» domandò innocentemente Remus, «O è coscienza sporca?»
«Guardalo, il Prefetto! Guarda come diventa un Malandrino appena si parla di donne!» rise Sirius.
«Non è quando si parla di donne, è quando mi si dà fastidio.» lo corresse Remus, «E non voglio una secchiona a meno che non sia molto bella.»
«Ma come? E l'amore cieco?»
«Anche l'occhio vuole la sua parte. È un detto babbano ed è molto vero, dovreste imparare da loro.» disse lui altezzosamente.
«Superficiale! Quindi sarà una ragazza molto carina e sicuramente una Ravenclaw.» riepilogò Sirius.
«Di sicuro non Slytherin.» aggiunse Peter.
«Nessuno la vorrebbe Slytherin.» commentò James, «Ma per lui non va bene neanche Gryffindor, sono troppo spaventose. Comandano loro, non va bene, già Remus non riesce a imporsi a noi... ed è Prefetto...»
«La finiamo con la storia del Prefetto?» domandò Remus stancamente, «E poi non mi impongo perché non voglio. Ed è un po' inutile parlare di moglie perché non ce ne sarà nessuna.»
«Se adesso ci dici che sei per la convivenza mi getto nel lago.» lo avvisò Sirius in tono ilare, ma i suoi occhi seri si posarono su di lui, «Se invece stai per tirare in ballo la licantropia ti prendo a pugni.»
«Il Piccolo Problema Peloso.» lo corresse James, sbadigliando, «Remus, sai che l'avrai, non insistere.»
«Una Ravenclaw.» proseguì Peter.
«O una Hufflepuff.» tentò James.
«Prongs, gli Hufflepuff sono... Voglio dire, è una casa quella?» sbottò Sirius, «Sarà sicuramente una Ravenclaw deliziosa che farà discorsi di cui non capiremo nulla.»
«Ma tanto tu le fisserai le tette e non capirai niente a prescindere.» precisò James.
«Sì, ovvio. Ma sono le tette che appartengono a Moony quindi cercherò di concentrarmi sulle parole e non capirò perché sarà un genietto. Più intelligente di noi quattro messi assieme.»
«Sorvolo su “mie tette” e mi chiedo: una ragazza così geniale starebbe mai con uno come me?» e prima che gli altri lo potessero interrompere aggiunse: «Uno che gira con gente cafona e imbarazzante come voi?»
«Oh, questa era crudele.» lo informò Peter.
«Bastardo irriconoscente.» si finse indignato Sirius.
«Ci adorerà, carogna.» commentò ovviamente James.
Remus sorrise, tornando a guardare il lago. Provò per un momento a immaginarsi con una donna ma poi pensò al proprio problema e al fatto che fuori il mondo sarebbe stato difficile e non avrebbe come minimo neppure avuto i soldi per comprarle un anello, e non riuscì a figurarsela.
Forse era meglio lasciare l'immaginazione agli altri tre e limitarsi a sperare che qualcuno di loro ci azzeccasse.
«James.» chiamò, senza più voltarsi e fissando le acque ferme e scure, «Tu non hai ancora detto la tua o sbaglio?»
Attese qualche secondo mentre i Malandrini tornavano silenziosi e poi James, anche lui solenne come Peter poco prima, disse: «Sarà una pazza. La adoreremo e ci adorerà ma sarà il tuo opposto, per questo starete così bene assieme. Tu hai bisogno di una che sia come noi per trovartici bene, così farai finta di essere il maturo di turno e cose del genere. Non sarà né secchiona né stupida, sarà...» si prese qualche altro secondo per pensarci, «Sarà brillante. E sarà allegra, senza dubbio, una tipa che ride un sacco e che ti farà sentire simpaticissimo. Qualcosa del genere. Per le tette, poi, non lo so.»
«Enormi.» disse Sirius.
«Sarà una donna stile Malandrino.» concluse James.
«Beh, almeno con lei non ti annoierai mai. Sarà divertente vedervi assieme.» commentò Peter in tono sognante.
«Questa è la descrizione più assurda che abbia mai sentito.» li informò Remus, sorridendo tra sé e sé, «A parte che una così non starebbe mai col noioso Moony, ma poi quando mai io starei con una pazza?»
«Noioso Moony? Come osi?»
«Tu non sei noioso! Sei divertentissimo!»
«Hai cercato di convincerci che Peter ti faceva sentire stuprato!»
«Avevo detto “violato”, Sirius, e poi quello è palese anche per voi.»
«Ripeto: che schifo!»
«Sarà Hufflepuff, comunque. Non Ravenclaw. Tanto per.»
«Falla finita, Prongs! In Divinazione fai pena!»







Allora, alle recensioni risponderò presto, il fatto è che ho la febbre perché ho la varicella ma non volevo mollarvi una settimana... comunque risponderò, dovessi farlo privatamente! E grazie tantissimo a tutti e tutte come sempre! Prossimo capitolo: Mary's Funeral [settembre '78].

   
 
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