Care,anzi
carissime lettrici!!!
Non
mi pare vero di pubblicare un nuovo capitolo! Dopo l’inizio
del liceo,poi lo
sport,gli amici e la famiglia, alla fine mi sono detta
“cavolo,Martina,le lasci
così?! le abbandoni sul
più bello?”
NO!
Quindi eccovi un nuovo capitoletto,pronto per essere letto.
Per
chi abbia letto il terzo libro della saga,questo oblio vi ricorda
niente? :D
Ringrazio
LadyVampira93 che ad ogni capitolo mi lascia una recensioncina molto
apprezzata,e concludo.
Buona lettura!!
Marty occhiblu
Kait
& Gabriel
capitolo
11
TRA
VITA E MORTE,SOLO UN’ISTANTE
Nero.
Solo nero. Questo era tutto
ciò che
vedevo,un nome tutto ciò che ricordavo di me.
Fluttuavo in un universo fatto di
niente-
cercando freneticamente qualcosa,come quegli incubi dove ti disperi per
trovare
un oggetto che neanche ricordi. Intanto quel nome mi stava
sfuggendo,cercando
asilo nell’oscurità per farla finita,annullarmi
del tutto e tornare alla
normalità. Ah,niente da ridire. Tanto non lo voglio
più questo tormento,questa ansia
lacerante. Ecco,vai pure piccolo nome,sei libero… sentivo il
bisogno
sparire ma… un pizzicorio
acuto,un bruciore che proveniva
dal torace-avevo un torace? Avevo un corpo??- e tornai in me,Kaitlyn
Fairchild.
Mi
accorsi che cercavo l’aria,ne avevo disperatamente
bisogno,così riacquistai le
capacità motorie e l’oblio divenne uno strano
grigio,il grigio degli occhi
chiusi. Tossii violentemente e li aprii di scatto,assaporando
l’aria che
scorreva veloce nei miei polmoni.
<<
Il battito è tornato! Presto, una maschera di ossigeno!
>> mi
avevano appoggiato qualcosa sulle labbra. Wow…
questa sì che era aria!
<<
Come ti senti,Kaitlyn? Tesoro? >> una donna con un camice
azzurro mi
guardò preoccupata.
<<
Mmm? Sì… sì sono io Kaitlyn Fairlchild
e sto bene. >> gracchiai e tossii.
<<
Oh,meno male. >> sospirò.
Un’ora
dopo ero seduta su un letto ospedaliero a piangere. Mi avevano spiegato
che
insieme a me,nello studio avevano trovato due uomini e che nessuno dei
due si
era ripreso,entrambi in coma profondo. Quella piccola frase aveva
risvegliato
tutta la storia dietro al piccolo incidente nell’ospedale ed
ora mi disperavo
perché Gabriel era
in coma,e a parere
dell’anziana infermiera,non si sarebbe ripreso, mentre Rob
era sulla via della
guarigione.
Diverse
volte e in quel momento, avevo tentato di contattarlo mentalmente,
invano, come
tentare di afferrare il fumo di una sigaretta: lo sfioravi, percepivi
il suo
calore e tuttavia ti sfuggiva. La mente di Gabriel c’era,
sì è vero , ma era
vuota, nell’oblio che aveva minacciato di inglobare anche me.
Non era stato
abbastanza forte,distrutto dal dolore.
Per
quanto riguardava Rob… ah,non ci volevo pensare,lasciai fare
ai medici e solo
dopo,forse gli avrei rivelato la
verità.
Quindi
piangevo.
Ero
talmente sconvolta che un gentile dottore mi propose di prendere un
sedativo,
più volte. Alla fine accettai.
“ Oh,ancora?
Accidenti… ” mormorai
guardandomi attorno. Anzi,non potevo guardare nulla poiché
ero nuovamente
caduta in coma, nello strano sogno nero, con la differenza che non ero
alla
disperata ricerca di qualcosa.
“ Kaitlyn?Sei tu?
” chiese una flebile
voce. Non potendo sussultare – cosa che mi risultò
molto strana – fui solo
stupita nello
scoprire che c’era qualcun
altro insieme a me. “ chi è?Chi è che
sussurra il mio nome? ”
“ Non lo so. Tu sei
Kait,vero? ”
“ Sì,certo,ma
tu come fai a non
ricordarti chi sei? ”
“Non trovo più
il mio nome,è fuggito e
si è nascosto. ” Ok, quella situazione cominciava
a diventare patetica. Eppure c’ero
passata anche io,quando quella parolina voleva scappare da te ed essere
libera.
Per ora la tenevo strettastretta assieme
a tutti me stessa. Ma… Sarei finita anche io
così?
“ Da quanto tempo ti
trovi qui? E… dove
sei? ” chiesi.
“ Qui. ” un
piccolo-minuscolo- bagliore
dorato apparve da qualche parte e potei localizzarlo.
“ Non so da quanto
tempo… non
lo so,non ricordo come sia il
giorno o la notte, qui non esistono. ”
Provai compassione per quella
piccola luce.
“ Ti aiuterò
io a trovare te stesso ” Già
un passo avanti! Era sicuramente un uomo,si capiva.
“ Grazie .”
disse sollevato.
“ Nulla.
Allora… come sai come mi
chiamo? ”
“ Oh,conosco tutto di
te,dove abiti,i
tuoi capelli fiammanti, il tuo viso,la tua voce…il tuo
potere psichico,i tuoi… ”
parlava ispirato come un artista parla della proprio arte. Ma dovetti
interromperlo.
“ Aspetta! Hai detto potere psichico?
”
“ sì,sei una
veggente,giusto? ” questo
restringeva il campo a due sole persone!!
Ma dato che Rob stava rinvenendo,la
lucina doveva essere per forza…
“ Gabriel!! Oh,sei VIVO! ”
esclamai. D’un tratto il nome venne fuori, il bagliore se ne
riappropriò e …
<<
GABRIEEEL!! >> gridai,
anche
telepaticamente. Una giovane donna fece un gridolino spaventato.
<<
Oddio che colpo!si sente bene,signorina? >>
esclamò ansante per lo
spavento.
<<
Come non mai,grazie,ma ora devo andare >> dissi con le
lacrime agli occhi
mentre mi alzavo dal lettino.
“ Sto
arrivando amore mio ” dissi telepaticamente.
“
Ti amo,Kait,ed è solo grazie a te che posso dirtelo di
nuovo. Mi hai salvato la
vita, ”
“
Tu SEI la mia vita,Gabriel,non scordarlo mai. ”