Shakespeare&Co
“Tu puoi imparare dai tuoi figli più di
quanto essi imparino da te. Attraverso te essi conoscono un mondo ormai
passato, tu in loro ne scopri uno nuovo che sta nascendo”
Johann
Michael Friedrich Ruckert
Harry Potter - Famiglia
Dai miei figli ho imparato tanto.
Ad un tratto la porta
della cucina si apre sbattendo, portando con sé un acuto strillo spaventato.
-Papà!- Lily sfreccia
dentro, cominciando a correre intorno al tavolo della cucina; i suoi lunghi
capelli rossi sono come una lingua di fuoco che si agita.
Subito dietro di lei
appare James con il suo ciuffo ribelle e un minuscolo, ma molto peloso ragno in
mano, che cerca di farle vedere cominciando a rincorrerla e urlando: -Lily, dai,
non trovi anche tu che sia proprio carino?- Un risata simile a un latrato esce
dalle sue labbra, risata che mi ricorda in modo impressionante quella di
Sirius.
Albus intento a
versarsi un po’ di succo di zucca a lato della tavola già preparata si blocca
con la bottiglia a mezz’aria cercando di non farla cadere a causa dei numerosi
giri dei due attorno alla tavola. I suoi occhi verdi brillano guardando il
gioco dei fratelli e sul suo viso compare un mezzo sorrisetto divertito.
Da Albus ho imparato l’effetto che può avere
una parola gentile e il sorriso che può scatenare.
Finalmente Lily ferma
la sua corsa aggrappandosi alle mie gambe e stringe così forte che penso non mi
lascerà più. Chiude gli occhi e la sua fronte si increspa come per
concentrarsi, le sue manine si aggrappano più salde ai miei pantaloni. La mia
mano destra va automaticamente a posarsi con dolcezza sulla sua spalla.
Da Lily ho imparato il senso di protezione
di un abbraccio, il significato di una carezza.
-Per la barba di
Merlino, Albus! Smettila subi…- La voce di Ginny irrompe nella stanza insieme
alla sua figura, ma lei non fa in tempo a terminare il rimprovero che la
bottiglia di succo di zucca si sposta dalla mano di Al a James e si svuota
proprio sulla testa di quest’ultimo.
James scuote la testa,
zuppo, spargendo succo ovunque, sbattendo ripetutamente le palpebre e sputacchiando
un po’.
-Lily, cosa...- Ma Ginny
è interrotta ancora una volta, la risata di James si diffonde ovunque per la
stanza, come il calore di un camino accompagnata poco dopo da quella di Al e
Lily.
Da James ho imparato l’importanza di una
risata e la magia che porta il buonumore.
Ginny mi guarda e
insieme osserviamo in nostri figli, e non possiamo fare a meno di ridere anche
noi.
Ma più di tutto dai miei figli ho imparato
che cosa vuol dire davvero famiglia.
[ 405 parole]
***
Ciao a tutti!
Innanzitutto vorrei
scusarmi per l’enorme ritardo dell’aggiornamento.
Detto questo due
paroline sulla shot: per la citazione in questione inizialmente avevo pensato a
Molly come personaggio, ma dopo aver riletto tutti i libri e in particolare l’epilogo
ho deciso di cambiarlo. E sinceramente mi piaceva l’idea che la raccolta fosse
una sorta di anello cominciato e concluso con il personaggio di Harry.
Le parti in corsivo
sono come dire una riflessione, invece il resto è semplicemente il racconto di
una qualunque scenetta famigliare in casa Potter. Nel racconto come si può
notare mi sono concentrata soprattutto sulla descrizione di Lily, Al e James.
Questa volta ho
decisamente sforato con le parole, però volevo chiudere in bellezza e quindi ho
deciso di non tagliare.
Questa è l’ultima shot
della raccolta, spero vi sia piaciuta. Mi raccomando recensite!
Un grazie di cuore a
chi ha commentato, letto e messo in preferiti la raccolta!
Per la cronaca tra poco
ne inizierò un’altra, quindi se vi andasse di dare un’occhiata mi farebbe molto
piacere!
Un bacione
daph