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Autore: bambolinazzurra    20/11/2010    1 recensioni
E se qualcuno fosse riuscito a restituire uno scherzo a Fred e George? E se questo qualcuno rispuntasse dal passato a distanza di anni?
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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-  Cri! Sei bellissima! – esclamò un Davide con gli occhi un po’ arrossati, che era appena riuscito a isolare la sposa.
-  Da’! – esclamò lei – È meraviglioso rivederti! Mi sei mancato un sacco! –
Si abbracciarono con trasporto per un tempo indefinibile. Poi qualcuno accanto a loro si schiarì la voce.
-  Scusate l’interruzione – disse Charlie, un po’ brusco – Ma c’è chi mi accusa di aver lasciato a se stessa la mia sposina. Sei il famoso Davide, vero? – gli strinse la mano, anche se un po’ troppo forte.
-  Oh, si – disse lui, liberandosi dalla stretta e scuotendo l’arto dolorante. Poi si girò alla sua sinistra – E lui è Michael, il mio fidanzato
Cristina iniziò a chiacchierare con Michael mentre Charlie si lasciava sfuggire un “Ah!” di sorpresa, con un’espressione un po’ rammaricata, oltre che ridicolmente consapevole, sul viso.
Davide ridacchiò e gli tese nuovamente la mano, con un sorriso talmente amichevole che il nostro Weasley non poté fare altro che ricambiare.
In quel momento si fecero largo tra la folla altre due persone.
-  Rex! Annie! Che bello, siete riusciti a venire! –
-  Già, e ci è toccato fare quasi un mese di straordinari  per avere liberi un paio di giorni – sbuffò la bionda in tono per metà risentito e per metà divertito.
-  Dopotutto, Ann, noi non abbiamo amicizie nelle alte sfere – la prese in giro Dai.
-  Scusi? – fece la voce profonda di Kingsley, che nascondeva un sorriso nell’angolo della bocca.
Dai Llewellyn assunse un’accesa sfumatura di rosa mentre Annie ridacchiava.
-  Kingsley, non ti sarai mica commosso? – chiese Charlie con un ghignetto.
Prima che l’omone di colore potesse rispondere una voce molto più gracchiante si unì alle altre.
-  Fatemi passare, razza di Babbani irrispettosi, ho quasi 115 anni! – e un momento dopo videro l’irascibile e incredibilmente arzilla zia Muriel che veniva verso di loro agitando un orrido ombrellino verde acido ricoperto di paillettes.
-  Fa un caldo dannato in questo Paese, per essere fine aprile – brontolò  – Ma spero che il rinfresco sia decente, ragazza –
-  Ma certo, zia Muriel, vedrai che sarà tutto ottimo –
-  Ne dubito, sinceramente, non va mai tutto bene ai matrimoni! – e se ne andò.
-  Certo – sbuffò ironicamente George comparendo da chissà dove – Eppure non se ne perde mai uno! Funzione davvero commovente, cognatina, ho particolarmente apprezzato l’espressione sconsolata di tuo padre quando hai detto “Lo voglio”-
Charlie rise. Cristina scosse la testa, esasperata.
-  Allora, King, ti sei commosso? – tornò alla carica lo sposo – Non negare, vedo l’occhietto lucido… -
Kingsley, che credeva di averla scampata, si sentiva decisamente a disagio e cercò di buttarla sullo scherzo, ma fortunatamente fu salvato in extremis da una ragazza mora dagli occhi grigi che in quel momento aveva travolto la sposa, parlando in italiano a voce altissima con tale entusiasmo da far ridacchiare gli ex studenti di Italmagica e da strappare uno sguardo di rimprovero a zia Muriel.
Vedendo Cristina che stava per soffocare, Charlie si affrettò a proporre agli invitati di trasferirsi in sala.

“Bagnobagnobagnobagnobagno!” era la cantilena che rimbombava nella testa di Cristina mentre si dirigeva a passetti rapidi verso l’estremità opposta della sala per cercare il posticino salvatore: aveva fatto una gran fatica a far capire ad alcuni invitati che doveva proprio assentarsi.
Teste di Frullobulbo!” pensò accelerando il passo più che poteva. Ma ebbe una sorpresa appena varcata la porta dei servizi femminili.
Adam stava pomiciando allegramente (e in modo niente affatto casto) con la ragazza che l’aveva quasi strozzata dopo la cerimonia.
-  Nicole! – disse e tossicchiò per dissimulare una risatina assai poco delicata – Adam! Vi sembra il luogo adatto? –
Nicole si scollò dal ragazzo, palesemente imbarazzata mentre l’altro rispose come se nulla fosse:
-  Giusto! Troviamoci un altro posto, che ne dici? – e la trascinò via senza troppi complimenti.

-  Ma che si aspettano davvero che balliamo qualche canzone smielata? – fece Charlie con una faccia leggermente schifata, di fronte all’imminente prospettiva della danza d’apertura.
-  Certo che se l’aspettano! Ma qualcosa mi dice che saranno amaramente delusi – rispose Cristina con un sorriso in perfetto Stile Malandrino.
Charlie ghignò di rimando.
-  Mi sa che hai passato troppo tempo con George! –
-  Mi sa che hai proprio ragione! –
Con un colpo di bacchetta creò una misteriosa penombra nella sala.
Gli occhi di Roberta si dilatarono dallo stupore.
-  Vuole far saltare le coronarie a qualche vecchio moralista e a suo padre? – ansimò divertita.
-  Perché, cosa…? – ma Hermione non potè finire la domanda perché era già partita una musichetta esotica e il vestito della sposa, si notò in sala, era stato modificato per adattarsi ai movimenti della danza.
Charlie e Cristina avevano iniziato a ballare una sensuale lambada.
A Paolo andò di traverso il vino, ma nessuno ci fece caso. Zia Muriel cadde dalla sedia e rimase sul pavimento a guardare con i malevoli occhi ridotti a fessure gli improvvisati ballerini. Hagrid iniziò allegramente a battere il tempo con le mani sul tavolo. Gli amici degli sposi imitarono il Mezzogigante battendo le mani a tempo. Ginny e Hermione sorrisero, ammirate dall’audacia di quei due, in genere così discreti. Ron era così sbalordito che aveva addirittura smesso di abbuffarsi. George rideva a crepapelle per le reazioni degli invitati e sparava battute a raffica sui movimenti sensuali di Charlie, rivolto ad Angelina, che palesemente aveva una gran voglia di imitarli, trattenuta solo dal fatto che quel ballo era riservato agli sposi.
-  Secondo me – disse Charlie alla fine – Le lezioni di danza sono proprio servite –
-  Più che d’accordo – rispose Cristina – Eravamo due pezzi di legno all’inizio –
Quasi non fecero in tempo ad avere questo scambio di battute che furono travolti dai rispettivi genitori, che avevano anche sentito tutto. Molly insisteva per imparare questo “nuovo” ballo e anche Paolo, del tutto inaspettatamente, si complimentò coi due (non riuscendo proprio a evitare di guardare storto il genero).
-  È una cosa che avevamo deciso da tempo – spiegò Cristina alle sue amiche, più tardi – Nessuno dei due sapeva minimamente muoversi a ritmo e non potevamo certo rifiutarci di ballare, vi pare? –
-  E dopotutto – soggiunse Ginny – Non siete mai stati normali singolarmente, figurati in coppia! –
-  E io che avevo sognato per te un matrimonio dolcissimo e… -
-  … e assolutamente non da me, Roby! –

Mentre i novelli sposi intrattenevano insieme i parenti, durante una delle pause dal ballo, Carlo si avvicinò con fare guardingo e chiese a Cristina di seguirlo. Questa si trascinò appresso anche Charlie.
-  Perché l’hai portato? – le disse Carlo – Non so se potrà capire… -
-  Capire cosa esattamente? – chiese Charlie sospettoso.
-  Questo – e tirò fuori una scatola quadrata con un grosso nastro dorato.
-  Ma Carlo… -
-  Si, mi hai detto di non prendere niente – disse quello con un sorriso furbetto – Quindi per non presentarmi a mani vuote ti ho fatto un pensiero con le mie mani –
-  È un artigiano magico – spiegò Cristina a Charlie – Produce oggetti unici e bellissimi –
-  Aprilo –
Cristina lo aprì. Nella scatola era adagiato un librone con una copertina di seta color rubino cupo, che luccicava quando la si muoveva, con su un cerchio in rilievo formato da due serpenti, uno chiaro e uno scuro, che si mordevano la coda.
-  È antimacchia e indistruttibile, non porterà i segni del tempo e non si rovinerà per quante volte tu possa leggerlo – spiegò Carlo orgogliosamente.
-  “La Storia Infinita” – ridacchiò Charlie – Regalo azzeccatissimo! Grazie –
-  Quindi lo conosce? –
-  È così che mi ha chiesto di sposarlo – sospirò Cristina sorridendo.
-  E ti dirò di più – aggiunse Charlie ricordando improvvisamente – Ho avuto un altro bellissimo regalo ieri! Venite –
Li condusse in una stanza a parte, fino alla gabbietta contenente il Drago delle Nevi ricevuto da Adam.
-  È per la riserva, dato che purtroppo la legge impedisce di tenerlo come animale domestico – qui Charlie fece una smorfia – Comunque… Indovina come lo chiamerò! –
-  Fucur! –
-  Appunto –

Una volta arrivati in albergo, i nostri eroi si guardarono sorridendo, lei ancora in braccio a lui.
-  Pronto per la prima notte di nozze? – gli chiese maliziosa.
-  Puoi scommetterci, non desidero altro da quando siamo arrivati in sala –
Fu così che si spogliarono e si infilarono sotto le coperte, addormentandosi come angioletti. *

Il giorno dopo i Weasley (la cerchia più stretta) e la famiglia di Cristina erano seduti a fare colazione in albergo, dove i camerieri avevano unito 4 tavoli solo per loro.
-  Io prenderò solo un tè, grazie –
-  Non hai fame? –
-  Oh, no mamma, sono ancora piena da ieri – rispose Cristina.
-  Deludente – commentò George – E io che pensavo che Charlie ti avesse fatto smaltire tutto come si deve, ieri sera! –
Paolo sputò il caffè sul tavolo, cosicchè sulla tovaglia bianca si allargò una discreta macchia marrone. Ron continuò a mangiare uova e pancetta come se niente fosse. Cristina imburrò una fetta biscottata per Charlie, con gli occhi bassi per non avere la tentazione di guardare verso il cognato Malandrino, certa che facendolo avrebbe tradito il divertimento che provava in quel momento.
-  George! –
-  Uff. Che c’è ma’? –
-  Non si parla in questo modo ad una ragazza appena diventata donna! –
-  Chiedo venia, cognata – l’assecondò quello.
Charlie guardò di sottecchi suo suocero. Rosso in viso, fingeva di tentare di ripulirsi la camicia per non dover guardare figlia e genero. D’altra parte Cristina l’aveva avvertito che era un po’ all’antica…

-  Telefona presto, o scrivi, o quello che vuoi, l’importante è che ci mandi tue notizie –
-  Mammy, non sarò dall’altra parte del mondo. Verremo presto a trovarvi –
La Passaporta si attivò senza lasciar tempo di aggiungere altro. Arrivarono in un baleno nella loro casetta, dove tutte le cose di Cristina erano accatastate nell’ingresso.
-  Ti attende un lavoraccio – la stuzzicò Charlie.
-  Sei pazzo? Sono una strega! – e diede in una falsa risata satanica.

In poco tempo i due si abituarono alla vita matrimoniale e che le cose cambiarono poco tra loro.
Ma questa è un’altra storia, e si dovrà raccontare un’altra volta.
FINE

*Come sono perfida, muahahahahah!

Ebbene, siamo giunti alla fine della mia prima long fiction. Spero che non sia l’ultima, ma tutto dipenderà (oltre che dall’ispirazione) anche dall’accoglienza che sarà riservata a quest’epilogo. Ma anche no! :P
Niki, spero che tu abbia apprezzato una scena che ti richiama direttamente. XD
 A dire il vero quel pezzo in particolare era già presente nella trama originaria, ma mi mancava il personaggio femminile a cui affibbiare Adam (XD) e con Roberta non sarebbe stata la stessa cosa, no?! Grazie mille per aver recensito la mia storia, mi hai resa felice! :’D

Grazie anche a chi l’ha messa nelle seguite/ricordate/preferite, spero che mi direte cosa ne pensate dell’intera storia, così potrò migliorare il mio stile. In fondo la grammatica sono sicura di averla (ho notato io stessa qualche errore nei miei capitoli ogni tanto, e vi assicuro che sono errori di battitura -.-‘), ma lo stile si costruisce volta per volta…
Grazie ancora a tutti!
  
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