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Autore: Niky McGregor    10/12/2010    2 recensioni
Questa storia è ambientata dal tra il 5 e il 6 anno a Hogwarst. ci sarà qualce sorpresa inaspettata! Buona lettura!Perfavore visto che è il primo capitolo ditemi se devo continuare oppure se mi conviene scappare grazie ciao
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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5. SCOPERTE E GELOSIE

Sabato.10 di mattina. Sala comune dei Grifondoro mezza piena di ragazzi insonnoliti. Due ragazzi erano seduti ad un tavolino e giocavano a scacchi. Nessuno dei due spiccicava parola, anzi entrambi erano assorti nei propri pensieri. All’improvviso come a spezzare un incantesimo il ragazzo dai capelli rossi aprì bocca. -Harry, ma tu che faresti se la tua migliore amica continua a dirti frasi con doppio significato, se te questi doppi sensi li capisci ma al contrario ti attira un ragazzo?- Ron fissò l’amico con uno sguardo intimidito e speranzoso allo stesso tempo. Purtroppo Harry non lo fissava neanche. Sembrava trovarsi in un altro mondo. Ron gli mosse una mano avanti al viso. Harry si riscosse e lo guardò. -Cosa? Sì, sono d’accordo con te, bisognerebbe andare a fare colazione, ma prima devo fare una cosa!- disse alzandosi e dirigendosi verso l’uscita della sala comune. -Io non ho detto questo! Harry, dove stai andando??-urlò Ron dietro all’amico. -Ma che cavolo…-imprecò quando vide che l’amico era già sparito. Nell’ultimo periodo sia lui che Hermione si comportavano in un modo davvero strano. Intanto stava di nuovo fissando Seamus che si era riaddormentato su una poltrona. Si ritrovò a pensare che era la cosa più bella che avesse mai visto. Decise di spostare lo sguardo e vide che Lavanda gli si stava avvicinando con un sorriso stupendo sulle labbra. Si sentì in colpa per quello che stava facendo, ma era l’unico modo per non pensare a Seamus in quel modo così poco adatto. -Buongiorno Ron!- gli disse lei amichevole. -Buongiorno Lav!- rispose lui sorridendo. Si abbracciarono e poi entrambi andarono verso l’uscita per andare a fare colazione. Durante il tragitto parlarono animatamente. Una volta a tavola, Ron vide Hermione seduta da sola che mangiava con aria assorta. Vedendola si sentì vergognare perché la sera precedente, avevano litigato pesantemente a causa di Lavanda. Infatti dopo aver corteggiato Lavanda la ragazza aveva preso ad evitarlo. Poi Hermione era uscita e lui l’aveva seguita. Lì era iniziata una litigata tremenda ed Hermione gli aveva urlato che lui era un doppiogiochista e che non potevano più essere amici. Lui aveva riflettuto a lungo sulla litigata ed era arrivato alla conclusione che Hermione gli nascondeva qualcosa di importante. Cercò il suo sguardo, ma lei, come se avesse percepito la sua presenza, continuava a tenere lo sguardo basso. Ron soffocò il suo senso di colpa e sorridendo a Lavanda si sedette a tavola.

 

Harry aveva raggiunto il bagno del corridoio del terzo piano e subito sentì un gruppo di ragazzi che ridevano sguaiatamente. Riconobbe la voce del suo acerrimo nemico e sentendo ciò che diceva si sentì gelare. -Ha! Ha! Insomma vedo questa lettera e noto che è stata scritta da Potter. Era una lettera d’amore, allora decido di rispondere alla lettera con parole speranzose e rimango in attesa. Poi mi vedo lo Sfregiato che corre per il corridoio incontro a quella cretina di Lunatica Lovegood! Avreste dovuto vedere la faccia di Potter quando si è accorto che la ragazza non capiva perché lui la volesse invitare! Ha!ha!ha!ha! Che ridere!- Harry respirò a fondo e uscì dal bagno per reprimere l'impulso di saltargli addosso. Doveva immaginarselo. Ma Draco Malfoy non l’avrebbe passata liscia!! Questo era poco ma sicuro! Si accorse di tremare, così si sedette per terra e aspettò di calmarsi. Una volta calmato si diresse in sala grande. Si sedette di fronte ad Hermione che non sembrava in vena di chiacchiere e rimuginò con calma su quanto aveva sentito. “Così la lettera l'ha scritta Malfoy. Mumble... devo pensare ad un modo di fargliela pagare, ma quale?? bé per lo meno le vacanze di Natale sono alle porte quindi basta parlarne con Ron...A proposito, cos'era che mi aveva detto stamattina? Ah sì qualcosa riguardo Hermione e un ragazzo che lo attrae...ma non può essere mi sarò sbagliato, poi loro due sono fatti per stare insieme, peccato che non lo capiscono...Ma forse Hermione lo ha capito, è Ron lo stupido!” pensava senza neanche accorgersi di ciò che infilava in bocca. Si accorse invece di Luna, che era appena entrata e gli stava sorridendo, sognante come sempre. Rispose al saluto in ritardo e si soffocò con il succo di zucca che inconsciamente stava bevendo. Luna ridacchiò e con un cenno si sedette al suo tavolo. Harry rimase a fissarla imbambolato, finché Ron , passandogli accanto non gli dette una pacca dietro la testa urlando: -Sveglia la mattina!- facendo voltare tutte le persone vicine, compresa Luna. Harry gli fece la linguaccia e dopo aver lanciato un'ultima occhiata a Luna lo seguì fuori dalla Sala Grande.

 

-Aspetta, fammi capire bene. Te avresti scritto questa lettera a Luna. Questa lettera l'ha letta Malfoy e lui ha risposto alla lettera facendoti capire che tu piaci a Luna- disse Ron lentamente. Harry sospirò. Erano alla Tana da due giorni per le vacanze natalizie e già da un po Harry cercava di farsi capire da Ron, che sembrava non voler capire. -Sì, cosa non ti è chiaro nel discorso?- -Luna, magari?- -Senti io sento di amarla! Ha una tenerezza e qualcosa che nessuno ha mai visto in lei. Lo so cosa pensi, ma non ti è mai capitato di amare qualcuno incondizionatamente, ti rendi conto che non è giusto ma continui ad amare?- disse il moro con tono sospirante. Stava guardando fuori dalla finestra della camera dell'amico, perciò non vide la reazione del rosso. Ron infatti era avvampato e gli avevano iniziato a tremare le mani. Aveva istintivamente pensato a Seamus e al suo modo di dormire così dolce, ma poi il volto di Hermione invase i suoi pensieri e quella incertezza che sembrava averlo abbandonato, tornò a perseguitarlo. Rimase in silenzio, mordendosi la lingua per non dire ciò che avrebbe tanto voluto confessare. -A quanto pare no! Ma per me è così, Ron, e non voglio rinunciare a lei, anche a costo di aspettare una vita intera!- mormorò Harry con determinazione, rivolto più a se stesso che con l'amico. Ron da parte sua stava ancora pensando a Seamus, e non prestava ascolto a Harry. -Ma non è questo il punto di cui volevo parlare. Tu mi devi aiutare a trovare un modo per farla pagare a Malfoy!-aggiunse Harry a voce più alta distogliendo Ron dai suoi pensieri intensi. -Scusate cos'è che volete fare? Vendicarvi di Malfoy? Possiamo aiutarvi se volete!- dissero due voci all'unisono. Harry si voltò di scatto e vide i due gemelli, uno accanto all'altro, sull'uscio della porta, con due ghigni identici stampati sulla faccia. Harry e Ron si sorrisero. Avevano appena avuto entrambi la stessa idea ed erano contenti di poter contare sui gemelli. Stavano per confessare la loro idea quando un'altra voce si intromise nei loro discorsi. -Harry caro, verresti giù un momento per favore? Dovrei parlarti!- urlò la signora Weasley dal piano inferiore. Harry guardò perplesso i tre fratelli, che con aria preoccupata fecero il gesto di non saperne nulla. Harry fece una piccola smorfia e uscì dalla stanza. Entrando in cucina, trovò la signora Weasley che sferruzzava un maglione seduta sulla poltrona preferita del marito, accanto al camino acceso. -Signora Weasley? Eccomi, mi voleva parlare?- disse lui piano per non spaventarla. Lei lo guardò sorridente e gli fece cenno di prendere una sedia e sedersi accanto a lei. Una volta fatto, lei fece evanascere il lavoro e lo fissò in silenzio e sospirò. -Harry caro, non ho potuto fare a meno di sentire i tuoi discorsi e, perdonami, mi sono permessa di fare qualche considerazione!- Harry avvampò di colpo e assunse un'aria imbarazzata. La donna ridacchiò in un modo che Harry non le aveva mai visto poi continuò il discorso. -Harry se questa ragazza ti piace veramente, non scrivere lettere, passa all'azione!- -Signora Weasley, io l'ho già portata a Hogsmead, non ha sentito quando l'ho detto a Ron?- chiese lui perplesso. Lei lo fissò accigliata per un po poi parve riprendersi perché ridacchiò di nuovo. -Oh Harry, Bravo, complimenti, ma non fare troppo il ragazzo timido in sua presenza, quando avrai altre occasioni! D'accordo?- -Sì signora Weasley!- rispose Harry guardandola mentre si alzava dalla poltrona per andare in cucina. Harry si commosse un po per quello che aveva detto la signora Weasley e facendo quello che gli suggeriva il cuore, si alzò dalla sedia e la raggiunse. All'improvviso l' abbracciò con calore da dietro. La signora Weasley si voltò e lo strinse forte a se. -Grazie signora Weasley, di tutto! Io non so come ringraziarla, ma appena troverò il modo, le assicuro che le sarò riconoscente!- le disse mentre la signora Weasley tirava su col naso. Lei gli prese la testa fra le mani, con fare materno e con gli occhi lucidi disse: -Oh, Harry caro! Sei davvero carino! Ma tu non ti devi preoccupare! Io lo faccio volentieri! Ora su, prima che mi diventi sentimentale, va su a dire a quei birbanti dei miei figli di venire giù ad apparecchiare!- Harry sorrise e annuendo si avviò verso le scale. Mentre era quasi a metà strada le signora Weasley urlò dalla cucina -E non dimenticare ciò che ti ho detto!- Harry si mise a ridere in risposta e, sempre col sorriso sulle labbra entrò nella stanza dell'amico. I fratelli stavano parlando sul letto di questo ma si interruppero non appena Harry entrò nella stanza. Fred lo guardò con aria interrogativa e preoccupata allo stesso tempo, ma poi vedendolo sorridere si calmò. -Allora cosa voleva la nostra mammina?- chiese George. -Niente, darmi qualche consiglio!- rispose Harry sul vago. -Ah! No, pensavamo... va be è lo stesso! Scommetto che ti ha detto di mandarci giù ad aiutare in cucina!- aggiunse Ron svogliato. Il sorriso di Harry gli fece capire di aver indovinato. Una volta che Ron e company furono usciti dalla stanza, Harry si sedette sul letto, e pensando a Luna, si concesse qualche minuto di riflessione.

 

-Allora, figliola! Racconta come va a scuola?- .Bene papà! Non so perché ma sento che quest'anno sarà un anno meraviglioso!!- -Ma è fantastico tesoro mio, vuol dire che le radigorde ti seguono!- disse il signor Lovegood entusiasta. Luna sorrise raggiante. -Forse. Io mi sento così, così... libera!!- sospirò la ragazza, guardando fuori dalla finestra, assorta in pensieri che al padre non era dato sapere. Infatti stava pensando al suo fine settimana insieme a Harry, in cui avevano parlato tutto il tempo e lei era riuscita ad aprirsi sul serio, come non faceva da quando le era morta la madre. Aveva capito di essersi innamorata di quel ragazzo così dolce e con un passato così travagliato, come il suo d'altronde. -Cosa intendi dire con "libera" tesoro?- le chiese il padre- -Papà, tu ti ricordi la sensazione che provavi nei confronti di... di mamma, la prima volta che l'hai vista?- domandò Luna a sua volta. Il signor Lovegood deglutì a vuoto. Potevano anche definirlo un tipo strano, fuori dal comune, ma la sensazione di vuoto e perdita che provava al solo nominare della sua amata moglie, era comune a tutti. Attese un po prima di rispondere alla figlia, che al suo contrario amava parlare della madre. Sapeva che aveva indugiato prima di dire "mamma" perché voleva essere delicata e le era riconoscente. Amava sua figlia più di ogni altra cosa e sapeva che per Luna era la stessa cosa nei suoi confronti. -Beh il sentimento che provavo verso mamma era era amore, un amore forte! Insomma, pensavo sempre a lei e alla sua voce, ogni volta che mi era vicina o mi rivolgeva la parola, il mio cuore partiva in mille e sentivo le farfalle nello stomaco....- -Ok! Basta così! Ecco cosa intendevo con "libera"!- lo interruppe Luna emozionata, adorava quando il padre rievocava i ricordi dell'amore che provava per sua madre, e in quel momento non era da meno, soprattutto perché provava le stesse cose. Il padre la fissò sbalordito, come se avesse visto un Nargillo. Poi le si sedette di fronte e le prese una mano con fare paterno. -Oh, Luna tesoro! Ma tu sei innamorata!Speravo che accadesse più tardi ma... fa lo stesso! Ora la cosa importante è capire se il tuo Lui ricambia!- Disse entusiasta. -Ha! Ha! Ha! Papà! Ok, siamo seri... Insomma mi ha invitato ad un fine settimana a Hogsmead e abbiamo parlato. Ma forse è perché vuole essermi amico... non lo so!- rispose Luna con voce assorta e sguardo sognante, ingenuo. Il signor Lovegood sapeva perché sua figlia era così. Si era creta una maschera per celare il dolore per la perdita della madre e se l'era creata così bene da cambiare completamente carattere e punto di vista. Decise che era giunto il momento di far tornare sua figlia a quella di un tempo, quella forte, determinata e positiva, cosa che per anni aveva tentato inutilmente di fare, ma questa volta aveva gli strumenti giusti per riuscirci. -Tesoro non devi pensare così! Promettimi che quando tornerai a Hogwarst farai di tutto per capire cosa prova questo ragazzo per te, perché immagino sia un ragazzo vero?- -Certo papà che ti credevi una ragazza? Ha! Ha! Ha! comunque si te lo prometto!- rispose Luna ridendo e alzandosi dal tavolo per andare in cucina. Il padre la seguì. -Si può sapere chi è l'incantatore del tuo cuore?-le chiese l'uomo. -Harry Potter!-sospirò Luna mentre apriva il frigo e osservava cosa c'era dentro. Il signor Lovegood scoppiò a ridere come un matto, ricevendo un'occhiataccia dalla figlia. -Ha! Ha! Ha! Certo, e io allora sono un Gorgo-sprizzo!!- disse, piegato in due dalle risate. Non l'avesse mai fatto! La figlia assunse un'espressione seria e determinata, l'espressione di chi voleva difendere le proprie idee, quella determinazione che il padre attendeva da una vita. -Papà lo so cosa pensi! "Harry Potter è un partito troppo grande e pericoloso...", ma sai, io... io lo capisco e sento che per lui è la stessa cosa! Poi è la prima sensazione positiva che mi provoca da quando... sì hai capito e non ho intenzione di lasciar perdere!- ribatté Luna con forza. Il padre sorrise e provò un motto di allegria. Ci era riuscito! Sua figlia stava reagendo! Si annotò mentalmente di ringraziare Harry e i Maghi Riuniti per quel miracolo. -Brava figliuola! Hai ragione perdonami!!- disse l'uomo avvicinandosi alla ragazza per abbracciarla. Lei rise e gli scoccò un bacio sulla guancia, per poi stringersi al sicuro tra le braccia del padre. Ora che sapeva che il padre la appoggiava, si sentiva sicura e viva, come non si sentiva da 5 anni...

 

-Senti amore, bisogna fare qualcosa per nostra figlia! Da quando è tornata a casa non fa che starsene in camera a scrivere e a fissare il vuoto, e l'altro giorno l'ho anche vista piangere! Secondo me è quella scuola!- disse la signora Granger al marito. L'uomo la fissò serio poi sospirò e fece per parlare ma la voce di Hermione lo bloccò. -Non è la scuola! Io di lì non me ne vado! è solo un periodo un po così!- aveva una voce furiosa, accusatoria. La madre la fissò a sua volta con un cipiglio battagliero. -Hermione, così non va bene! Quella scuola...- -Smettila di dare la colpa alla scuola! I miei problemi ce li ho per un altro motivo, te lo già detto! Non togliermi l'unica cosa che mi rende felice!- urlò Hermione interrompendola. La madre fece per ribattere ma il padre le scoccò un' occhiata ammonitrice. -Tesoro, lascia perdere, sono gli ormoni!- le disse con voce tranquilla. -O te e tua figlia! In questa casa decidete tutto solo voi! Anche quando le è arrivata la lettera!! Allora sapete cosa? Non dirò più nulla, basta! Tanto decidete solo voi!!- infierì la donna dirigendosi a passo di carica verso le scale. Hermione fissò il padre preoccupata, e questo ridacchiò leggermente alzandosi dalla sedia in cucina, per seguire i passi della moglie. Passando fece l'occhiolino a Hermione. -Le passerà vedrai!- le sussurrò facendole una carezza sulla guancia. Hermione sorrise e calmatasi si diresse in camera sua. Sua madre aveva ragione... da quando era tornata a casa non faceva altro che studiare... per non pensare. Si buttò sul letto a pancia in giù e si mise a riflettere. Tutti i suoi pensieri ormai erano rivolti a Ron...possibile che non abbia ancora capito? Adesso ci si metteva anche quella Lavanda!! Doveva fare qualcosa... sì ma cosa? Proprio in quel momento si volto verso la finestra e vide un gufo planare proprio in quella direzione. Balzò giù dal letto e corse alla finestra per aprirla. Non poteva negare a se stessa che sperava in una lettera di Ron...ma dovette ricredersi. Il gufo che era arrivato non lo aveva mai visto prima. Il gufo lasciò che lei prendesse la busta, poi si voltò spiccò il volo. Hermione fissò imbambolata la busta che aveva nelle mani. Luna Lovegood che le scriveva? pensava. Aprì la busta e lesse la pergamena. Ciao Hermione, lo so cosa pensi! Ma che vuole sta qua? Ecco, sarò breve... Ti scrivo perché sono in crisi riguardo a Harry! Insomma io sento di essermi innamorata di lui, e ora non capisco se il fatto che quel fine settimana in qui siamo usciti insieme, sia stato un suo tentativo di farmi capire che gli piaccio, o se era solo per amicizia! Io non so come muovermi, perché non sono abituata a essere trattata come persona normale e non come la lunatica della scuola. Quindi vorrei chiederti un piccolo aiuto. Ah dimenticavo, un altro ragazzo credo mi vada dietro e non so come spiegargli la situazione. Scusa per il disturbo! Un bacio, Luna! Hermione sorrise complice. Allora Ron non era l'unico che non coglieva i segni... rispose alla lettera consigliando a Luna cosa fare. Dopo aver scritto decise di andare dalla madre a chiarire, magari poteva darle qualche consiglio...poi non voleva passare il resto delle vacanze sorbendosi le occhiatacce della madre...

 

Ritorno a Hogwarst

-Neville, ti dovrei parlare!- disse Luna all'amico, mentre si trovavano in biblioteca -Ecco io so cosa provi per me e ti capisco, ma il problema è che sono innamorata di qualcun altro! Insomma sto cercando di dirti che sento di amare Harry!- disse Luna senza giri di parole. Il sorriso sulle labbra di Neville svanì all'istante. Quando Luna aveva detto "ti dovrei parlare" aveva creduto che lei avrebbe detto frasi come " Neville ti amo" o"mi piaci..." questo però non se l'era aspettato. Fece per ribattere ma proprio in quel momento vide Harry arrivare verso la loro direzione. Così decise di complicare le cose. Guardò Luna e silenzioso la abbraccio affettuosamente, mentre teneva d'occhio Harry. Il ragazzo infatti si era fermato a guardarli, per poi ricominciare camminare con più velocità di prima. Neville strinse di più Luna e le sussurrò all'orecchio: -Sta arrivando il tuo amore!!- Luna si allarmò e si staccò velocemente da Neville. -Luna! Perché non mi hai detto che stai con sto qua? Potevi dirmelo! Mi sento preso in giro!! Io cerco di essere carino con te, ora volevo dirti cose importanti, e tu mi nascondi questo? Io... ah, fa lo stesso! Ormai non ha più senso!! E tu! Ti credevo mio amico! Tutto ciò a causa di quel litigio? Credevo che mi avesti capito, Neville! Ero disposto a fare pace con te... ma vedo che non ha senso! Beh, divertitevi!!- disse Harry con tutto il fiato in gola, voltandosi verso il castello. Luna cercò di fermarlo ma Neville la bloccò. -Lascialo... oggi è il nostro pomeriggio, se non posso stare insieme a te, almeno concedimi questo pomeriggio per stare un po soli!- disse con voce lamentosa. Luna lanciò un ultimo sguardo disperato verso Harry per poi sorridere a Neville e sedersi al loro tavolo. Neville sorrise sornione e ricominciò a parlare ma Luna non lo ascoltava. "Che strana reazione! Hermione aveva ragione! Secondo me non gli sono indifferente!! Mio dio sembrava sul serio arrabbiato! e poi cosa voleva dirmi? o ma perché i ragazzi sono così complicati? ah! Cosa devo fare? mi sa che Neville ha complicato di più le cose! Perché diavolo doveva abbracciarmi? E poi di che litigio parlava Harry? Non è che hanno litigato a causa mia? Sarebbe terribile!! Faceva presto mio padre a elencare tutti i lati positivi del suo amore!! Ho deciso cercherò di parlare con Harry!!" pensava senza prestare attenzione a Neville. -E così gli ho detto... Luna mi ascolti?- disse Neville. -o certo certo continua!! è molto interessante!!!- rispose Luna in tono convincente. Sì avrebbe parlato con Harry, dopotutto era la cosa giusta da fare! Così si alzò e salutando Neville in modo frettoloso, corse verso la porta. Non aveva idea di dove andare, ma optò per la classe di Difesa Contro le Arti Oscure, dopotutto era la sua materia preferita...

 

"Maledizione, maledizione, maledizione!! Non è giusto! Io cretino che credevo di piacerle! Ma poteva almeno dirmelo di avere una relazione!! Le ragazze sono così complicate!! E adesso cosa faccio? Io la amo!!..." -Ei. Ti stai crucciando per niente, lo sai?- chiese una voce, facendolo sussultare. Alzò la testa verso la porta e vi trovò Luna appoggiata. -Oh, scusa non avevo visto che... non ti avevo sentito arrivare!!- rispose balbettando leggermente. Luna sorrise e gli si avvicinò. Prese una sedia e si sedette in modo di trovarsi di fronte al ragazzo. -Harry, tu hai frainteso tutto, sul serio! Ascolta io e Neville siamo amici, semplici amici! E lui lo sa! Non so perché ha voluto abbracciarmi, di sicuro per complicare le cose... ma ti posso assicurare che l'unico che io abbia mai considerato più di un amico... sei tu!- -Senti, io... cosa? Cioè tu vorresti dire che provi qualcosa per me?- chiese Harry incredulo, avvicinandosi di più a Luna. -Qualcosa? Harry, io ti amo e credo che sia importante che tu lo sappia!!- rispose lei. Harry rimase imbambolato. Poi si avvicinò ancora di più e le accarezzò una guancia fissandola attentamente negli occhi. -Oh Luna! Non sai da quanto tempo... anche io ti amo, ti amo dal primo istante che ti ho vista e non intendo mollare!- le sussurrò. Ormai le loro teste erano vicinissime e sarebbe bastato pochissimo perché quel bacio tanto atteso avvenisse. -Harry...- sussurrò la ragazza a sua volta. -Ti amo...- -Ti amo...- Harry avvicinò il viso a quello della ragazza e la baciò delicatamente. Dapprima fu un bacio lieve, cauto, poi l'amore fece la sua strada e il bacio divenne sempre più appassionato. Una volta finito quel momento tanto atteso, Luna sorrise a Harry in quel suo modo tipico e si avvicinò per dargli un ultimo bacio lieve. Harry sorrise a sua volta e la abbracciò. -Dì un po..adesso stiamo insieme vero? - -Certo Harry! Baciami ancora!- rispose luna sussurrando. Harry la baciò di nuovo e subito le loro lingue cominciarono una danza, una danza che seguiva un ritmo speciale, il ritmo del loro amore... entrambi sapevano che da quel momento in poi niente li avrebbe separati, e nessuno dei due avrebbe potuto desiderare di più...

 

-Dai Michael smettila!!Ah! Ah! Ah! dai smettila di farmi il solletico!! Ok hai ragione l'ho fatto apposta. Contento?- disse una ragazza dai capelli rossi sdraiata sul divano della Stanza delle Necessità. Un ragazzo era seduto accanto a lei e fino a quel momento le stava facendo il solletico. -Ah, allora ammetti! E perchè lo avresti fatto?. chiese Michael all'improvviso serio. -l'ho fatto per vedere la tua reazione!!- rispose Ginny ridendo come una matta. Michael assunse un'espressione seria e si chino per baciarla. Mancava poco perchè le loro bocche si sfiorassero. -Quindi te avresti fatto l'oca con Dean Thomas per farmi ingelosire?- chiese ancora , sussurrando. -Non proprio l'oca ma sì lo scopo era quello... volevo vedere quanto ci tenevi a me!- rispose Ginny sussurrando a sua volta e lanciandogli uno sguardo intenso. Michael sospirò lievemente e le lanciò uno sguardo esasperato... -io ti amo tesoro mio!- le soffiò sulle labbra e eliminò la distanza tra loro con un bacio mozzafiato. Ginny soffocò i suoi sensi di colpa e si lasciò andare al bacio.

 

Intanto nella biblioteca un ragazzo stava ribollendo dalla rabbia a causa di una ragazza. "Cosa ho fatto di male? Perché diamine si è dovuta innamorare di lui. Io potevo darle tutto ciò che voleva! Mi sento così...così.." -Scusa? Potresti passarmi quel libro? non ci arrivo!- disse una voce timida, interrompendo i suoi pensieri. Levò lo sguardo dal tavolo e vide una ragazza bionda, alta e magra, dagli occhi castani sorridergli. Subito le sorrise e si alzò per prenderle il libro. Quello sguardo... la ragazza sembrava dirgli ehi ci sono io, puoi parlarmene. Sentì un'emozione strana, un'emozione che non aveva mai sentito in presenza di Luna. -Tu sei Neville Paciock... 5° anno, Grifondoro, vero? Io sono Hannah Abbott, Tassorosso!- disse la ragazza dopo averlo ringraziato. Neville annuì impacciato. -Sì, piacere!- -Beh grazie per l'aiuto!! A presto!- disse Hannah sorridendogli raggiante e voltandosi per andarsene. Neville rimase lì impalato a fissare il punto dove fino a pochi minuti prima stava una ragazza bellissima che gli sorrideva. Sì domandò se non era magari il destino...no lui non aveva mai creduto a quelle cose... no lui amava Luna e avrebbe fatto di tutto per averla!

 

Non riusciva a capire... Quando chiudeva gli occhi il ricordo delle emozione passate lo travolgevano facendoli una confusione incredibile. Durante le vacanze di Natale si era convinto di essere arrivato a una conclusione ma ora, dopo averla rivista, quella sicurezza aveva iniziato a vacillare... Hermione, Lavanda, Seamus... Qual'era la persona più significante per lui? Come in risposta qualcuno bussò alla del dormitorio. Ron aprì gli occhi e fissò la porta come se volesse riconoscere il visitatore attraverso il legno. -Sì?- chiese con voce ferma. La porta si aprì e Hermione apparve sulla soglia , intimidita. In effetti era da prima delle vacanze che non si parlavano... -Ciao! Posso entrare?- chiese titubante. Ron annuì sorridendole e avvampando allo stesso tempo. Ma cosa gli succedeva? Era la sua migliore amica, era normale che lo venisse a trovare lì nel suo dormitorio, lo avevano fatto molte volte, anche in assenza di Harry. Ma se le cose erano cambiate? si chiese Ron mentre osservava la ragazza chiudere la porta e sedersi sul letto vicino a lui. Lei iniziò a fissarlo di tanto in tanto, a disagio e Ron capì da quei gesti di dover essere il primo a parlare. La fissò e cercando di controllare il suo respiro si decise a parlare. -Allora, come mai questa visita?- le chiese. -Noi dobbiamo parlare!- rispose lei tutto d'un fiato e fissando attentamente la porta di fronte a se. -Lo so già di cosa vuoi parlare- disse Ron sicuro. Hermione si voltò, un'espressione alterata sul viso. -No Ron, non lo sai! Non sai che ti amo e che mi fa male vederti sempre insieme alla Brown! Non sai che ho una confusione incredibile in testa riguardo a noi due!- disse nervosa. Ron rimase a guardarla basita..Era quella la risposta? Era Hermione la chiave di tutto? e Seamus? Decise di esprimere i suoi dubbi.. dopotutto, nonostante quella situazione era ancora la sua migliore amica....

FINE CAPITOLO

 

SPAZIO AUTRICE:

INTANTO VOLEVO CHIEDERE SCUSA PER IL RITARDO E VOLEVO RINGRAZIARE CHI AVEVA LETTO IL CAPITOLO 4... SPERO CHE LA MIA STORIA VI PIACCIA E PERFAVORE RECENSITE!!CIO...VEROGRANGER!

   
 
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