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Autore: eleanor89    14/12/2010    21 recensioni
Questa storia racconta dei Malandrini e di tutte le persone venute a contatto con loro a Hogwarts e negli anni successivi; tanti pezzi di vita che possono avere un significato importante nelle loro esistenze o essere episodi di normale quotidianità.
Avanti e indietro nel tempo, momenti di gioia e di dolore: ecco a voi una lunatica e pessimista Lily Evans, Un Frank Longbottom calmo e che non si lascia influenzare dai suoi pazzi amici, una Alice sportiva e dura, una Mary McDonald civettuola e allegra, e naturalmente Severus Snape, Regulus Black, i Lovegood, tutto l'Ordine della Fenice, compresi i magnifici Prewett, la spaventosa Dorcas, e tanti altri ancora.
Ultimo capitolo: Come Alice soprannominò James "Capitano": "James individua Alice da sola il giorno dopo Natale e pensa che avrebbe preferito non aver stampato sulla fronte il segno di una delle pantofole pelose di Remus, che Sirius gli ha lanciato quando ha ripreso a cantare. Le pantofole sono state trasfigurate da lui – ed è abbastanza sicuro che Remus le preferisca così – ed è ingiusto che siano state usate per tentare di stroncare la sua futura carriera."
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie '70's students.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Dorcas [agosto 1980]




Stava correndo su per gli scalini più veloce che poteva; non poteva smaterializzarsi, aveva già provato, era stato un miracolo riuscire a dare la possibilità di fuggire a quei poveri diavoli coi loro bambini, lei sapeva benissimo di essere spacciata.
Dorcas saltò fuori dalla rampa di scale per correre all'altra e si trovò faccia a faccia con Glorfen, uno dei Mangiamorte, e gli tirò un pugno in pieno viso continuando a correre e schiantandolo quando era già a terra. Continuò a salire, cercando di raggiungere il tetto per non coinvolgere altri innocenti, e sentiva le grida e gli altri Mangiamorte in avvicinamento.
Sapeva che
lui era alle sue spalle, voleva uccidere Neville e Harry e lei glielo aveva impedito.

«Voglio vedere gli eredi.» dichiarò davanti alla stanza in cui riposava Lily, e la sentì ridere. Frank si stava già avvicinando col piccolo in braccio, dato che Alice riposava nella stanza vicina. Dorcas sorrise mentre accarezzava con dolcezza una guancia del piccolo e grassoccio Neville Longbottom.
«Secondo te a chi somiglia? Non me l'hai detto, ieri.» domandò lui. Aveva ancora il grosso livido lasciatogli da un pugno di Alice, perché quando le si erano rotte le acque lui si era fatto prendere dal panico e la moglie si era scocciata di vederlo correre da una parte all'altra.
«Ad Alice.» disse senza alcun dubbio, e Frank ghignò.
«Beh, le scommesse sono aperte. Io sono d'accordo con te, anche se ha i capelli scuri.»
«I capelli possono cambiare colore esattamente come gli occhi.» gli ricordò lei.
«Magari si fa biondo anche lui, chissà... Vado a riportarlo alla proprietaria.» sghignazzò.
Dorcas non l'aveva mai visto così su di giri, e doveva ammettere che era piacevole averlo intorno così. Poi si avvicinò al letto di Lily, intorno a cui c'erano Sirius e James, alle volte aveva dubbi su chi fosse il padre dei due visto il comportamento identico, e sbirciò il pargoletto nato il giorno prima.
«Ha gli occhi verdissimi...» constatò, e Lily annuì sorridendo.
«Ma come hai detto tu di solito si cambia colore...»
«Oh, non lo cambierà, ha gli occhi di sua madre. Gli serviranno visto che il poveretto sembra aver già preso il cespuglio di capelli del potenziale padre.»
«Dorcas, ti giuro che è davvero James il padre.»
«Posso prenderlo in braccio? Non lo faccio cadere, ieri ho preso anche Neville.»
Lily la guardò sorpresa: «Ma certo.»
Sirius si mosse nervosamente e lei lo notò, mentre metteva le mani intorno al fagottino, «Che ha Black?»
«È solo isterico quando si tratta di prenderlo in braccio, ha paura che si rompa.»
«Deficiente.» borbottò lei, prendendo poi Harry in braccio.
«Ciao, tesorino.» lo salutò, dondolandolo.
«C'è chi pagherebbe per sentirti tutta così carina.» commentò James, le cui guance ormai erano perennemente rosse visto quanto parlava e si agitava descrivendo ogni minimo movimento del bambino o quanto Lily fosse stata meravigliosa. Anche Frank lo faceva, in realtà, sfoggiando con orgoglio l'occhio nero procuratogli dalla moglie.
«E continuerà a voler pagare, a meno che non mi metta in braccio una creaturina innocente come questa.» ribatté lei, rivolgendosi però a Harry con voce dolce, «E se lo vai a dire a qualcuno potrai essere sicuro che Harry resterà figlio unico.»
«Beh,» commentò Lily con disinvoltura, davanti alla faccia terrorizzata del marito, «Almeno adesso l'ho convinta che sei tu il vero padre.»

Saltò nell'ultima rampa, col fiatone, e infine spalancò la porta che dava al tetto, correndo verso il bordo. Pensò di buttarsi e morire così, di sicuro sarebbe stato l'unico modo di essere certa di avere una fine indolore e veloce, ma poi il suo orgoglio ebbe la meglio: sarebbe morta combattendo, bacchetta alla mano e occhi negli occhi con Voldemort o con chiunque fosse il suo avversario.
E poi Voldemort arrivò, seguito dai Mangiamorte che avevano rallentato, tutti in avida attesa. Si disposero in semicerchio intorno a lei, che salì con un piede sul cornicione. Uno dei suoi seguaci si tolse la maschera e lei riconobbe lo zio.
«Sapevo che saresti stato in prima fila.»
«Non me lo sarei perso per nulla al mondo, ho atteso fin troppo.»
«Per forza dovevi attendere, nessuno di voi feccia aveva le palle e il potere di contrastarmi. Dovevate aspettare che paparino corresse a liberarvi del problema.»
«Dorcas Meadowes... Solita lingua lunga.» constatò Voldemort, interrompendo la loro discussione.
«Voldemort, solito sangue meno puro del mio nonostante la tua arroganza genocida.»
Al crucio che seguì lei pensò che fosse comunque valsa la pena di fare quella battuta. Avrebbe voluto ringraziare Dumbledore per avergli detto delle vere origini di Voldemort, era un peccato che non l'avrebbe più visto.

Dorcas era tornata fuori e si era nascosta; nessuno aveva ordinato a lei in persona di tenere d'occhio l'ospedale, ma non avrebbe lasciato nulla al caso.
Moody diceva sempre “vigilanza costante” e lei pensava che avesse ragione.
Fu così che notò all'istante la presenza di troppi infermieri che non conosceva, tutti vicino alla caffetteria, e anche un uomo biondo che guardava l'ospedale e gli era familiare.
Che fosse un Mangiamorte?
Per buona misura decise di entrare a fare un giro, tirandosi il cappuccio stretto sulla testa, e aveva appena messo piede in ospedale quando vide un gruppo di infermieri salire le scale. Lei accelerò il passo e seguendoli arrivò sino al piano di Lily e Alice.
Prese la bacchetta e il gruppo di infermieri si voltò di scatto, scagliandole contro ogni genere di maledizione.

Si rialzò, barcollando per un momento e rendendosi conto che un altro passo l'avrebbe portata di sotto.
Il suo sguardo andò agli altri Mangiamorte, alcuni dalle vesti ancora rovinate dai suoi stessi precedenti attacchi, altri sanguinanti e uno di loro che aveva perso la maschera, che aveva già visto...

«Mangiamorte!» gridò, e Sirius era già accanto a lei. C'era anche Edgar, che duellava abilmente contro uno di loro.
«Sirius, aiuta James! Edgar, va da Frank! Dovete tutti uscire, sta arrivando anche Voldemort!»
Un Mangiamorte a sentir chiamare il nome del suo Signore così bruscamente finì col sussultare, lei ne approfittò e un attimo dopo lui fu a terra, morto. Era Travers.
«L'Ordine?»
«Ho già mandato un patronus, VAI!»
Sirius corse e Dorcas affrontò un gruppo di Mangiamorte da sola; per fortuna non mancava né di abilità né di sicurezza, perciò non esitò neppure un secondo.
«Come facciamo? Non possiamo smaterializzarci dal san Mungo! Non in questo piano e non con dei bambini!» gridò Frank, che teneva Alice tra le braccia. Dorcas vide che lei stringeva Neville e piangeva dal terrore.
«Sentite, seguitemi, vi apro io la strada e voi uscite!»
«Sei sicura di farcela?» domandò James, anche lui aveva preso Lily in braccio e il piccolo Harry era tra loro.
«Non c'è altra scelta!»
«Ci siamo anche noi!» disse Sirius.
«Vi guardiamo le spalle! Andiamo!» disse anche Edgar.
Dorcas pensò che non avrebbe mai scordato la paura che l'aveva colta, per la prima volta dopo tanto tempo, al pensiero che uno di quei fasci di luce potesse raggiungere quei due bambini che erano il futuro di tutti loro.
E poi si trovarono ancora circondati e videro Voldemort arrivare, annunciato da urla e lampi di luce verde.
«Vado io.» disse Dorcas.
«Ma...» cominciò Edgar.
«No! Vado io, voi due dovete proteggere i bambini mentre loro hanno le mani occupate! L'Ordine, Dumbledore, stanno tutti arrivando, quindi andate!»

Gli occhi di Dorcas si spalancarono, mentre Voldemort diceva: «Sei pronta?»
«Sta zitto un momento.» ribatté lei, e poté vedere i Mangiamorte dal viso scoperto spalancare la bocca, «Io ti conosco! Tu... tu eri...»
Era con Peter, l'aveva visto una settimana prima che si fermava a sussurrargli qualcosa a Diagon Alley. Lei non si era fermata a salutarlo, perché lui non le piaceva affatto, e ora capiva chi fosse la spia nell'Ordine, tutto tornava.
«Wormtail?» domandò, perché chiamarlo per nome era disgustoso, e soltanto Voldemort capì di cosa stesse parlando. Invece che ucciderla all'istante per la sua impudenza, scoppiò a ridere malvagiamente.
«Non avrai modo di comunicarlo a nessuno.»
Dorcas si rese conto di aver rischiato di perdere la bacchetta, tanto era grande l'orrore e anche la pietà per James, che aveva appena avuto un bambino e rischiava di perderlo per colpa di quello che considerava uno dei suoi migliori amici. Le venne la nausea, e fu quasi felice di sapere che sarebbe morta di lì a poco lasciando quel mondo troppo sporco. Sperò soltanto che quelle nuove famiglie felici non la seguissero tanto presto.
«Avada Kedavra!» urlarono entrambi, e i due getti verdi si equivalsero e deviarono l'un l'altro. Uno colpì un Mangiamorte dai capelli rossi, l'altro volò oltre l'ospedale.
«Avada Kedavra!» ripeterono, e questa volta tutti i Mangiamorte pararono il colpo con i loro incantesimi di protezione. Vide Voldemort storcere la bocca e scagliarle contro un incantesimo, lei scartò di lato e quando poté prepararsi a lanciare un altra Maledizione, vide la luce verde arrivarle contro e attraversarle il petto.

«Dorcas!» chiamò Lily con voce straziata.
Lei si voltò, e poi inaspettatamente sorrise.
«Gideon mi sta aspettando già da troppo tempo, e gli devo dire due paroline...»
«Potrebbero non seguirti.» provò a protestare Sirius, per convincerla ad andare con loro.
«Oh, lo faranno. Sono Dorcas Meadowes, Black.»
E poi si chinò e baciò Harry e Neville sulla fronte, solleticandoli con le sue treccine, e James, che aveva un braccio sotto le ginocchia di Lily, le premette una mano contro il fianco come per salutarla.
«Ci vediamo il più tardi possibile. Salutatemi Remus e Marlene.»
E poi si voltò e si allontanò di corsa, attaccando il gruppo di Mangiamorte che si trovava davanti e scagliandone tre contro Voldemort, che se ne liberò con un gesto della bacchetta prima che potessero sfiorarlo.
Lei guardò indietro e vide passare una fenice argentata fuori dalla finestra, segno che Dumbledore era arrivato e li stava cercando. Di sicuro lui avrebbe potuto creare una passaporta per portare via i bambini senza rischi; il resto dell'Ordine doveva essere arrivato.
«NO!» gridò Voldemort, che doveva aver visto lo stesso.
«Troppo tardi per loro, se ne sono andati prima che attraversassi quella porta.» mentì lei, beffarda.
«Ma non troppo tardi per te.» ribatté lui, alzando la bacchetta.
Dorcas scattò verso le scale.
Ben presto avrebbe potuto tirare un bel pugno a Fabian e Gideon per averla preceduta, e questo era consolante.










Ho in mente già un'altra ventina di storie da scrivere, il problema è che tra quelle in inglese, la FredHermione e il fatto che in teoria dovrei studiare, non so bene quando potrò farlo! Per ora c'è anche un'altra su Remus e Tonks che pubblicherò presto!
Mi spiace dire che Gideon non aveva la più pallida idea di cosa provasse Dorcas, si può dire che fosse cretino quanto Ron al quinto-sesto, per cui non ci sarebbe mai arrivato da solo neppure se lei fosse stata più esplicita. Mentre Dorcas non aveva ragione di dirlo (ma alla domanda diretta “ma io ti piaccio” avrebbe risposto “sì” senza problemi).
Dato che anche nell'altra storia ho messo un paio di immagini sceme fatte ovviamente da me, lo faccio anche qui.

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/hs694.snc4/63398_148774648507218_100001240500692_306358_3514160_n.jpg

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/hs1200.snc4/155256_148785191839497_100001240500692_306429_4156685_n.jpg

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/hs1170.snc4/154223_148774571840559_100001240500692_306352_434399_n.jpg

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/hs620.snc4/58075_148774635173886_100001240500692_306357_24397_n.jpg



   
 
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