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Autore: JosephineAntoniette    18/12/2010    6 recensioni
Un nuovo anno è iniziato alla Pretty Lands: Antonella per tutta l'estate ha cercato di dimenticare Nicolas,ma dovrà fare i conti con il suo passato.
Patty sta vivendo la sua storia con Matìas scoprendo nuovi orizzonti,così come Guiso e Giusy:cosa succederà?
Bruno e Pia hanno passato l'estate divisi,questo influirà nel loro rapporto?
E se Gonzalo inizia a fare "il grillo parlante" cosa accadrà?
Tutte queste domande troveranno risposte!
Personaggi: Antonella,Fabio,Bruno,Matìas,Patty,Giusy,Guido,Pia,Leandro,Bianca,Baby e tanti altri!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Un nuovo inizio
 
Un suono fastidioso e ripetitivo interruppe il silenzio che regnava nella camera. Antonella,ancora intontita,senza aprire gli occhi cercò a tastoni la sveglia e la spense girandosi sull’altro lato e provando a riaddormentarsi.
-Tesoro avanti!Oggi ricomincia la scuolaaaa!-la voce della madre,così allegra ed acuta,la strappò dal tentativo di continuare il suo dolce sogno. Si sfilò la mascherina dagli occhi e sentì la dolce voce della madre che svegliava Fabio.
Sorrise e aprì gli occhi sospirando. Ogni notte lo stesso sogno:lei era sola in una strada di campagna,arrivava un cavaliere e la portava via;ma ogni notte non riusciva a vederne il viso,sapeva solo che con lui si sentiva sicura e protetta.
Accantonò quei pensieri mentre distendeva per le braccia per stiracchiare i muscoli e lo sguardo cadde sulla divisa perfettamente stirata che era appoggiata sulla sedia:una gonna scozzese a portafoglio,una polo bianca con uno stemma rosso all’altezza del cuore e una felpa rossa.
Un nuovo anno.
Non aveva voglia di tornare a scuola;aveva passato tutta l’estate a Buenos Aires nonostante le offerte di Pia e Caterina di raggiungerle in varie località marittime.
Questa era stata la sua terapia.
Nicolas.
Quel nome non le lasciava più quel senso di vuoto e la voglia di piangere,solo un vago fastidio.
La febbre aveva lasciato il posto al raffreddore.
-Sorellina ti muovi?Vuoi scendere a fare colazione?-la voce di Fabio la convinse ad alzarsi ed andare a fare colazione.
 
Pia sorrise guardandosi allo specchio e sistemandosi il cappuccio della felpa.
Divina.
Aveva passato delle vacanze magnifiche prima in Spagna con i suoi genitori e poi al mare dai suoi nonni,Caterina l’aveva raggiunta e si era divertite come delle pazze fra shopping e discoteche.
L’unico dato negativo stava nel fatto che aveva visto pochissimo Bruno visto che lui era andato prima in Europa con sua madre e poi in America con il padre.
Sbuffò guardando la sua immagine allo specchio;si erano sentiti molto spesso attraverso la chat e Skype ma aveva voglia di vederlo,di stringerlo e baciarlo.
Si  stese un lucidalabbra trasparente sulle labbra e mimò un bacio allo specchio;tutto questo tempo lontano da Lui le aveva fatto capire quanto ne fosse innamorata.
Innamorata persa.
Aveva voglia di perdersi in quegli occhi verdi,confessargli il suo amore e sentirsi finalmente amata.
E cosa ti fa credere che lui ti ami?
Il sorriso le morì sulle labbra appena formulò il pensiero;loro stavano insieme da quasi tre mesi.
Ma negli ultimi due mesi non vi siete quasi mai visti.
Ma nell’ultimo mese di scuola erano stati molto bene.
Cosa ti fa credere che sia così?
Era stato lui a chiederle di stare insieme.
Perché aveva capito di non avere speranze con Antonella.
Quell’ultimo pensiero demolì come una ruspa tutta la sicurezza che aveva accumulato nei mesi estivi.
Antonella,la divina,con una voce e un corpo armoniosi,lunghi boccoli castani e una grinta che le permetteva di ottenere tutto quello che desiderava.
Si guardò allo specchio e,all’improvviso,l’immagine che vide non era più divina,ma quella di una ragazza mediocre infagottata nella divisa della scuola.
 
Bruno si svegliò di soprassalto per un peso che gli era piombato addosso.
-Che succede?-chiese ancora assonnato.
-Come al solito ti sei dimenticato di mettere la sveglia e,come al solito sei in ritardo- percepì vagamente  la voce del fratello,ma non appena la sua mente ebbe realizzato il significato delle parole,scattò in piedi.
-Cazzo Gonza potevi svegliarmi!Avevo promesso a Pia che ci saremmo trovati prima dell’inizio delle lezioni!-disse chiudendosi in bagno.
Gonzalo levò gli occhi al cielo –Ehi,fratellino io c’ho provato ma non ci riuscivo. Non è colpa mia se hai il sonno pesante,pensa che ho dovuto lanciarti un cuscino per farti svegliare.- disse mentre apriva l’armadio e tirava fuori la divisa scolastica del fratello lavata e stirata dalla domestica.
-Immagino il tuo dispiacere nel dover colpire il tuo caro fratellino con un cuscino. Mi passi la divisa?-rispose Bruno aprendo leggermente la porta del bagno per afferrare gli indumenti che il fratello gli reggeva.
-Visto che sarà merito mio se la tua ragazza non ti scuoierà,mi dici come va con lei?-disse Gonzalo appoggiandosi alla parete. –E’ tutta l’estate che tenti di fare il vago sull’argomento-.
-Non faccio il vago,è solo che c’è poco da raccontare perché non ci siamo quasi mai visti- urlò il fratello dall’altra stanza.
-Capisco,ma hai intenzione di rimanere con lei?-chiese Gonzalo.
Bruno aprì la porta,cercò lo zaino sotto il letto e iniziò a riempirlo di quaderni e libri;solo dopo aver finito e aver chiuso la cerniera lampo si girò verso il fratello e rispose – Sì,a me piace Pia e poi io non sono come eri te. A me non interessa avere una ragazza per una sola notte o per pochi giorni- concluse.
Sapeva di non essere stato troppo gentile con il fratello,non aveva ragione di rispondergli così. Prima dle trasferimento a Buenos Aires,nella vecchia scuola,lui era il playboy dell’istituto:ogni pochi giorni aveva una ragazza nuova. Ma da quando era arrivato qui e i suoi occhi si erano posati su Giusy,aveva completamente perso la testa per lei. Nell’ultimo anno l’aveva corteggiata spietatamente e aveva sofferto tantissimo quando lei si era fidanzata con Guido.
-Scusa Gonza,non volevo…- disse il ragazzo.
-Non preoccuparti,non importa. Dal tuo discorso devo dunque dedurre che sei cotto della tua Divina preferita?-rispose con un sorrisetto sarcastico.
Bruno sospirò. Gonzalo era sempre stato un portento per i doppi sensi.
Antonella.
Scacciò il pensiero ed uscì dalla stanza pronto ad avviarsi a scuola.
Gonzalo 1 – Bruno 0.
 
Fito spense la macchina –Siamo arrivati miei cari- disse con il suo solito tono allegro.
Antonella e Fabio scesero velocemente dalla macchina e ringraziarono la loro buona stella di essere arrivati sani e salvi a destinazione;entrambi ancora non capivano come lo zio avesse fatto a prendere la patente,era davvero un pericolo.
La ragazza si fermò e guardò la Pretty Land School of Arts;un senso di pace si infuse nel suo corpo. IN quei mesi aveva approfittato del tempo per scrivere alcune canzoni,musicate poi da Leandro che non vedeva l’ora di sottoporre a Pedro.
Era a casa.
-Anto!-si girò verso la voce che lo chiamava e fu travolta dall’abbraccio di Caterina.
-Ciao Cate-disse semplicemente una volta che l’abbraccio fu sciolto. Caterina era l’unica amica che poteva definire vera,l’unica persona su cui avrebbe potuto contare in quella scuola,escluso Patty.
Patty.
L’amica fedele,la brava persona che aveva perdonato tutte le sue trame e strategie.
Pensò a quel giorno in cui,anche la Perfida Divina,era esplosa,vinta dal dolore.
Lei era lì e l’aveva consolata.
Non aveva riso di lei.
Non l’aveva abbandonata.
-Come ti senti?-chiese Caterina guardandola.
-Divina come sempre mia cara!-rispose aprendo le braccia e sorridendo. –Fabio andiamo?-disse la ragazza avviandosi verso l’entrata.
Era tornata a casa.
 
Era in ritardo:tutta colpa di sua madre che era stata mezzora in bagno a prepararsi,aveva ripassato l’arringa finale e infine aveva imboccato il viale che,a quell’ora,sicuramente era intasato dal traffico.
-Eccoci siamo arrivate-disse la donna accostando la macchina al marciapiede.
-ok,ciao mamma a stasera-disse la ragazza scendendo velocemente di macchina senza degnare la donna di uno sguardo.
Lo cercò per tutto il cortile davanti alla scuola ed infine…lo vide.
Bello.
-Bruno-chiamò agitando la mano.
Il ragazzo la vide e sul suo volto si disegnò un sorriso.
Gentile.
Pia corse incontro al ragazzo,al suo ragazzo e gli si gettò fra le braccia.
Premuroso.
Si alzò sulle punte e  poggiò le sue labbra su quelle del ragazzo,rimanendo leggermente delusa quando lui si staccò senza approfondire il contatto.
Perché Bruno Molina oltre ad essere bello,gentile e premuroso baciava come un dio.
Pia arrossì a quel pensiero.
-Tutto bene?-chiese il ragazzo.
-Ora si-rispose lei prendendo la mano del ragazzo e sorridendogli.
Sarebbe stato un anno magnifico.
-Ragazzi!-la voce di Caterina la portò alla realtà e sorrise vedendo la sua amica venir loro incontro.
Qualcosa le appassì dentro quando vide lei.
 
Qualcosa all’altezza della gola gli si bloccò.
Lunghi boccoli castani fermati da una fascia rossa.
-Hello!-disse Antonella muovendo una mano a mo’ di saluto.
Occhioni ammalianti.
-Ciao!-disse Pia lasciando la mia mano e avvicinandosi a lei per baciarla su entrambe le guance sia lei,sia Pia,sia Fabio.
-Ciao-risposi io riuscendo a non dare alla mia voce nessuna inflessione.
-Come stai?Cosa hai fatto questa estate?-chiese Pia.
-Quest’estate sono stata qui,a Buenos Aires, e mi sono buttata anima e corpo su nuove canzoni .Quest’anno le Popolari non avranno scampo.-rispose allegra la ragazza.
Bugiarda.
Conoscevo Antonella e sapevo quando mentiva,avevo visto il suo vero io quando piangeva disperata per Nicolas. Era molto diversa dalla ragazza spavalda e sicura di sé che mostrava al mondo esterno.
Le sorrisi.
-A proposito delle Loosers , io vado in classe,non vorrei rovinare il nuovo anno incontrandone subito qualcuna!-disse prima di entrare nell’edificio seguita da Caterina e Fabio.
Il ragazzo la seguì con lo sguardo fino a quando non sparì dentro l’edificio.
-Bruno andiamo anche noi?-chiese Pia.
Bruno si girò,le sorrise e le passò un braccio intorno alle spalle.
-Andiamo tesoro-disse dolce.
 
-Non sono carini?-disse Patty guardando i ragazzi andare via abbracciati.
-Si,lo sono,sembra che l’amore abbia fatto bene a Pia.-rispose Matías prendendo la mano della ragazza.
Patty strinse forte la mano del ragazzo e guardando l’edificio ripensò ad un anno prima quando aveva visto per la prima volta la Pretty Land School of Arts insieme a Leandro.
Quanto tempo era passato? Un anno o un secolo? Adesso era felice..
Aveva una famiglia.
Aveva un padre.
Aveva Matías.
Aveva le Popolari.
Aveva Antonella.
Ancora non riusciva a credere di aver fatto pace con lei;semplicemente un giorno era passata da casa sua,spinta puramente dall’istinto e l’aveva trovata seduta sul letto mentre cercava di comporre una nuova canzone.
I loro sguardi si erano incrociati a Antonella era scoppiata a piangere e aveva iniziato a raccontare.
Del padre che l’aveva abbandonata.
Della madre  che invece di pensare a rifarsi una vita cercava persone cui aggrapparsi come un parassita.
Del fratello che aveva trovato l’amore.
E di come lei avesse perso il suo.
Patty non aveva mai creduto alla Perfida Divina nonostante Giusy sostenesse che in Tontonella non ci fosse traccia di bontà.
Patty sospirò;lei l’aveva vista quella bontà,lei aveva visto Antonella disperata e fragile e l’aveva consolata.
Dopo quel giorno Antonella non aveva più toccato l’argomento,quando erano uscite insieme era tornata la ragazza sicura e spigliata di un tempo,ma non l’aveva più insultata né ferita.
-A cosa pensi,amore?-chiese Matías.
-Penso che dobbiamo sbrigarci o arriveremo in ritardo-disse Patty.
L’unica cosa che Antonella aveva detto quel giorno,dopo essersi calmata,era che nessuno doveva sapere.
Nemmeno Matías.
 
Angolo Autrice
Questa è la mia prima fan fiction su “Il mondo di Patty”.Sarà una long fiction,anche se ancora non so di quanti capitoli si comporrà.
Grazie per  aver letto il primo capitolo,se viva fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio a tutti!
  
  
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