Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: tYTy    31/12/2010    2 recensioni
0_Prologo.
1_Il lupo e il sangue Nero.
2_L'incontro.
3_Amiru Ikamura.
4_Verità e Legami.
5_Nuove conoscenze.
6_Sulla barca.
7_Ragazzo misterioso.
Dall'ultimo capitolo pubblicato:
Lo schermo iniziò a lampeggiare. I soliti pallini viola indicavano un Demone non lontano dal centro di Tokyo. Taruto aveva tutta l'intenzione di non avvicinarsi per nulla al mondo a quel posto, per non rischiare di ripetere l'esperienza del pipistrello gigante. Purtroppo Pai pensava di fare l'esatto contrario.

-ATTENZIONE- Il titolo della fanfiction prima era We Against...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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cap 8 wa BUON ANNO! Tra poco saremo nel 2011!
Scusatemi, non aggiorno da tanto, ma avevo perso il capitolo ^^".
Spero che vi piaccia.
Il prossimo che sbaglia il verbo avere è morto. In senso figurato.

Lo schermo iniziò a lampeggiare. I soliti pallini viola indicavano un Demone non lontano dal centro di Tokyo. Taruto aveva tutta l'intenzione di non avvicinarsi per nulla al mondo a quel posto, per non rischiare di ripetere l'esperienza del pipistrello gigante. Purtroppo Pai pensava di fare l'esatto contrario.


Remipe era un ragazzo (o uomo, dato che la sua età non era facilmente intuibile) alto e asciutto. La sua pelle era abbastanza scura, ricci neri gli coprivano la fronte. Si vedeva al primo sguardo che non era umano, anche se il suo aspetto non aveva nulla d'insolito o strano. Di questo però la gente non sembrava curarsi, forse stregata da qualche incantesimo, forse troppo felice a causa della morte del Demone.
«Grazie di cuore, signore, lei ha salvato la nostra città!» disse una donna stringendosi a lui con le lacrime agli occhi.
«Dovere, miss,» le rispose sorridendo.
Per farsi spiegare qualcosa e anche per gratitudine, gli abitanti di Tokyo che avevano assistito alla scena cercarono di regalargli soldi oppure offrigli da mangiare o da bere. Arrivato a un certo punto non poté più rifiutare i doni, sarebbe stato scortese, così per sdebitarsi si mostrò intenzionato a dire loro cos'erano quei mostri che tanto li terrorizzavano e da chi erano mandati lì. Prima però, dato che aveva fame, accettò l'offerta di un famoso barista e si fece accompagnare a mangiare da lui.


Nel frattempo, in Italia, la collega (sottoposta & quasi schiava, a dire la verità) del nostro don Giovanni stava raccogliendo informazioni a proposito di una barca di nostra conoscenza. Sì, proprio quella dove abbiamo lasciato (*) la squadra Mew Mew e compagnia bella.
Beh, a differenza di Remipe, lei stava lavorando veramente per la loro missione, ma - ci avrebbe scommesso tutti i suoi averi! - il merito sarebbe stato dato tutto a quel belloccio scansafatiche. Il solo contributo che dava lui era raccontar bugie e fare il simpaticone con le vittime.
Così facendo era avanzato di grado già diverse volte. Non gli bastava, evidentemente, che gli fosse dato del "lei", ora anche il "voi" si doveva usare. Era sicura che se avesse pronunciato un altro "vostra signoria" la sua lingua si sarebbe impiccata, come minimo avrebbe scioperato.
Intanto lei doveva cercare dei mocciosi che non riusciva a trovare in alcun modo e dei quali non conosceva l'identità.
Prima o poi gliele avrebbe fatte pagare tutte.


Taruto era aggrappato a una delle tante colonne che fluttuavano nel verde della dimensione aliena.
«Pai, dobbiamo proprio andarci? Dico dal Demone,» si lamentò il piccolo, con un tono alquanto preoccupato.
«Sì. Bisogna raccogliere dati e informazioni su di loro. Sappiamo tutto sul conto di quegl'esseri, ma per mezzo di storie o leggende, nessuno lo ha mai verificato con dati sul campo. Comunque non combatteremo contro di loro, ci limiteremo a osservarli da lontano.»
Decisamente controvoglia ma anche un po' rassicurato dall'ultima frase, il piccolino stava quasi per teletrasportarsi sul posto insieme al fratello, quando i due pallini viola, che fino a qualche minuto prima indicavano la posizione del mostro, sparirono.
L'alieno viola sogghignò compiaciuto. A quanto pare era ora di sperimentare il suo piano.
«... Sono morti?» chiese il fratellino alquanto stupito.
«Ho costruito il rilevatore in modo che fosse il più accurato possibile, ha una precisione del 99,78 %. Dubito che quello di prima sia stato un falso allarme, sono sicuramente scomparsi,» spiegò, infastidito dalle domande a ripetizione che era costretto a sopportare.
«Ma un Demone può essere ucciso solo da chi l'ha creato oppure dal sangue di un Timano!» protestò lui. Nel primo caso, perché creare uno di quegl'esseri per ucciderlo pochi minuti dopo? nel secondo, che ci faceva un Timano (**) sulla Terra, appurato che la misteriosa Mew Mew appena comparsa che sembrava possedere il sangue di uno di loro era dall'altra parte del mondo?
«Beh, sarà ad ogni modo un incontro fruttuoso per noi!» proclamò l'altro soddisfatto.
«L'esperto qui sei tu, io a cosa ti servo? Poi, dato che questa è una parte importante del piano, non ci dovrebbe essere anche Kisshu con noi?»
«Quella testa calda ci sarebbe solo d'intralcio, in una delicata operazione di osservazione come la nostra.»
Non c'era modo di scampare a un nuovo incontro ravvicinato con un essere di chissà quale natura, per cui Taruto fu costretto a seguire il fratello.


«Se insistete così tanto, non posso che accontentarvi.»
Remipe stava comodamente seduto a gambe incrociate sulla poltroncina di un bar rinomato nel centro città di Tokyo.
«Dunque, voi volete sapere chi ha causato tutto questo trambusto. Vi avverto che non capirete subito, è una storia complicata.»
Lo divertiva lasciare nell'ansia quegli stupidissimi esseri umani. Tanto per prendere tempo, si accese una sigaretta e iniziò a fumarla molto lentamente, concentrandosi con un finto grandissimo interesse sui disegni che il fumo faceva nell'aria. Lo sguardo che aveva in quel momento era piuttosto inquietante, da diavolo, quindi la gente non osava disturbarlo mentre lui se la rideva sotto i baffi.
Finalmente buttò via il mozzicone, si mise le mani sui fianchi e guardò il suo piccolo pubblico.
«La colpa è tutta dei Silma. Essi sono esseri dotati di poteri magici che grazie a uno speciale incantesimo prendono l'aspetto umano. Fino ad ora hanno sempre vissuto tra di voi pacificamente, però, adesso che state diventando un po' troppi per i loro gusti, hanno deciso di sterminarvi tutti.»
Gli ascoltatori lo guardavano increduli. Dietro a un cespuglio poco lontano, Pai e Taruto facevano altrettanto.
"Strano, le leggende che ci raccontavano da bambini non erano poi così inventate, a quanto pare" pensò l'alieno più grande "anche se il ragazzo che abbiamo davanti sta sicuramente mentendo. Ha evocato i Demoni e poi li ha distrutti subito dopo per assicurarsi la fiducia di chi ha assistito all'evento. Piano semplice, ma credo proprio che stia funzionando. Chissà che cosa ha in mente..."
Anche il bambino stava rimuginando, probabilmente i suoi pensieri erano molto simili a quelli del fratello maggiore.
Remipe passò un po' di tempo a cercare di convincere che quello che stava dicendo era vero, poi disse che aveva un impegno urgente e fece per andarsene.
I due alieni cercarono di prenderlo appena ebbe svoltato l'angolo, lui però era già sparito. Teletrasporto, forse? Quel ragazzo rimaneva avvolto nel mistero.


Aspettava novità dalla sua sottoposta, ma lei a quanto pare non aveva nessuna intenzione di raccontargliele: non faceva rapporto ormai da un bel pezzo. Decise così di farsi vivo lui, chiamandola a una cabina telefonica che sapeva trovarsi vicino al luoco in cui era la ragazza.
«Jiiko, hai trovato gli obbiettivi?»
«No, vostra Signoria Remipe, ma ci sono molto vicina.» gli comunicò la ragazza.
«Bene, perché quando avrai finito ho trovato un nuovo compito da affidarti.»


I nostri amici, ignari di avere sulle loro tracce un'avversaria pericolosissima, continuavano a combattere sulla barca contro Kisshu.


(*) Abbiamo = io e il narratore. O forse siamo la stessa persona? Visto e considerato che è l'unico personaggio che non mi si rivolta contro e mi asseconda sempre...
(**) Timano = razza aliena (oddio, così mi sembra Ben 10 XD) inventata da me, non dello stesso tipo di quella degli altri due. Il loro sangue uccide i Demoni. Il capitano di Amiru appartiene a questa razza, e l'artiglio piumato è fatto con il suo sangue.
  
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