Se
siete "quelli comodi" che "state bene voi"...
Se altri vivono per niente perché i "furbi" siete voi.... vedrai che
questo posto, questo posto...
Is Beautiful!
Se siete "Ipocriti Abili"....non siete mai colpevoli
Se non state mai coi deboli, e avete buoni stomaci....
Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Noi!
(ed)
E' sempre stato facile fare delle Ingiustizie!
Prendere, Manipolare, Fare credere!........ Ma adesso
State più attenti!
Perché ogni cosa è scritta!
E se si girano gli eserciti e spariscono gli Eroi
Se la guerra (poi adesso) cominciamo a farla noi
Non Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Voi!
(Vasco Rossi –
Gli spari sopra)
Due settimane nell’accampamento della grande sorella e del
piccolo fratello
Parte
terza
Visto
che la Guressa non gli aveva concesso il permesso di portare la sua amica al
campo, Ivan ha deciso di andare a trovarla a Termoli.
Il Guru
e la Guressa sembravano approvare l’idea, ma come al solito hanno deciso di
imporre le loro condizioni (lo so che sembra ridicolo e assolutamente
demenziale, ma sfortunatamente è la verità).
La
condizione era che Ivan portasse
anche me ed Hermes a Termoli.
Notare
che il Guru non ha chiesto né a me né a Hermes cosa ne pensassimo, ha
semplicemente deciso che saremmo partiti anche noi.
Ivan
ha detto che sarebbe andato da solo ed io ho aggiunto che non era il caso che
lui portasse anche me ed Hermes, in quanto non conosceva ancora Antonella,
l’amica di Termoli, di persona; fino a quel momento infatti si erano sentiti
solo tramite telefono e messaggi.
Alla
fine della serata la Guressa ha cambiato in parte idea.
Ha
deciso che Ivan e Hermes sarebbero andati e io sarei rimasta. (Questo perché
altrimenti la Beba sarebbe rimasta sola al campo, facendo il terzo incomodo tra
lei e il Guru.)
La
mattina seguente Ivan è partito per Termoli.
Da
solo.
Onta
e disonore.
Appena
la Guressa se n’è accorta ha preso il telefono, ha chiamato Ivan e si è
messa a sbraitare. Probabilmente l’ha sentita
mezzo campeggio.
Gli
ha espresso tutta la sua rabbia per aver disobbedito ad un suo ordine.
Gli ha
ricordato che Hermes era ROBA SUA e
che lei non aveva nessuna intenzione di occuparsene. Ha aggiunto che lui si era
fatto plagiare da Monica (Sarebbe troppo complicato spiegare il genere di
relazione che era intercorsa tra Monica e la Guressa; basti sapere che Monica
era un’amica con cui, tanto per cambiare, la Guressa aveva litigato e a cui
non parlava più), che aveva perso la ragione e che una volta tornati dalle
vacanze, lo avrebbe mandato a tal paese
e tutta un’altra serie di carinerie di questo genere.
Naturalmente
la Guressa, con l’immancabile aiuto del Guru, come giustificazione del proprio
comportamento, ha fornito a Hermes un delirante discorso sui principi
dell’amicizia. La verità è che alla
Guressa di Hermes, come persona, non è mai importato nulla. Lui le
interessava semplicemente per aumentare il numero dei partecipanti ed abbassare
di conseguenza il costo della vacanza.
Quando
la sera Ivan è tornato, la Guressa si era già ritirata col Guru nel camper.
La
mattina dopo ha ignorato la sua presenza ed ha continuato il trattamento del
silenzio fino al giorno della partita a tennis.
Già
la famosa partita a tennis, preambolo di un ulteriore disastro che sarebbe
accaduto qualche giorno più tardi.
Premettiamo
che il guru aveva prenotato il campo da tennis con i soldi della cassa senza
chiedere parere agli altri e che gli unici veramente interessati a giocare erano
lui e la Beba.
Come
ho detto prima solo io la Guressa, il Guru e la Beba siamo andati a giocare.
Ivan e
Hermes sono rimasti all’accampamento .
Già
durante la preparazione, la Guressa ha iniziato la prima delle sue scenate.
Si è
messa a strillare contro la Beba colpevole, secondo lei, di non averle messo i
calzini nella valigia. Ne è
seguita una litigata con rinfacciamenti reciproci, cui ha posto fine il Guru
prestando alla Guressa un paio di calzini.
Evidentemente
alla Guressa non era passata, poiché poco dopo ha ricominciato a brontolare.
Gli importanti motivi che stavano alla base della sua arrabbiatura, si possono
così riassumere:
il
primo era il fatto che la Beba avesse una racchetta, a suo parere, più bella.
Il
secondo grave reato della sorella era, usando le sue parole, che la Beba fosse
vestita da fighetta con i polsini di marca, mentre lei era vestita da
campagnola.
Capite
era un reato di lesa maestà se una sua amica, un suo amico o peggio, sua
sorella, aveva dei vestiti migliori dei suoi.
Non a
caso quando si andava a far compere con la Guressa, lei o teneva il muso o
faceva qualche commento spiacevole e poco educato, su quello che volevi
comprare.
Forse
era per questo che per ogni Natale e compleanno, i suoi regali consistevano in
quelli che sono stati ribattezzati “maglioncini della Guressa”.
Si
trattava di maglioni di poco prezzo e di altrettanto poca qualità.
Qualità
che si dimostrava dopo il terzo lavaggio quando il maglione si poteva buttare o
nel migliore dei casi, usare come straccio.
Il
bello che a volte ti diceva pure dove l’aveva comprato.
Ora
a parte la poca signorilità della cosa (d’altra
parte la classe non si può insegnare, o si ha o non si ha), la Guressa aveva
poco da vantarsi dei posti dove aveva fatto acquisti. Suddetti posti si
riducevano ad una bancarella del mercato che stava davanti al suo ufficio (così
non doveva neanche sforzarsi di cercare), famosa per la qualità estremamente
scadente dei suoi capi, ed un negozio vicino ad un centro commerciale,
conosciuto per i suoi prezzi bassi.
Ora
nessuno regala niente e quei vestiti sono l’ideale per lavorare in campagna o
per aggiustare un motore, ma non certo per essere regalati.
Al
campo da tennis le cose non sono andate meglio.
Prima
il Guru ha iniziato a darmi neanche troppo velatamente, della deficiente perché
non giocavo bene.
Ora
io non sono mai stata una patita dello sport, quella era la prima volta che
giocavo e non ne avevo mai fatto mistero. Ero andata lì per divertirmi un po’
e del giudizio del Guru non m’importava nulla, perciò ho evitato di
commentare le sue battutine.
Anche
la Guressa non era un asso nel tennis ma non la prendeva con altrettanta
filosofia, ha cominciato a mettere il muso, dopo un po’ ha lasciato il gioco
ed io l’ho seguita. Sono rimasti a giocare il Guru e la Beba.
L’acido
della Guressa è salito
ulteriormente.
Finita
la partita, il Guru ha iniziato a sclerare perché mancavano delle palline.
Manco
fossero stati diamanti. Dopodiché
ha continuato la Guressa incazzata col Guru, perché a suo dire, lui
l’aveva ignorata per giocare con la Beba e incazzata con la Beba perché era
più brava di lei a giocare. Ha cominciato a fare la povera vittima dicendo che
lei era sempre esclusa e che il loro zio portava sempre la Beba a giocare e mai
lei.
Tornati
all’accampamento di Ivan e Hermes
non c’era traccia.
Sul
tavolo erano rimasti il pane, il coltello e la nutella, usati per i panini che
avevamo mangiato prima di andare a giocare.
L’acidità
della Guressa aveva raggiunto un punto critico e minacciava di esplodere.
Quando
Ivan è tornato la Guressa gli ha chiesto spiegazioni.
Lui ha
tranquillamente risposto che era stato a farsi la doccia e che avrebbe
sparecchiato appena finito di vestirsi. La Guressa ha continuato ad inveire.
A
quel punto Ivan le ha detto che come lei era stata a giocare a tennis, lui era
andato a farsi la doccia. Non l’avesse mai detto.
Per
l’acredine della Guressa quella
è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
La
Guressa ha cominciato strillare che lei aveva tutti i diritti di andare a
giocare, visto che faceva sempre tutto lei e, mentre strillava, mollava ceffoni
a Ivan.
Il
Guru, che era andato a farsi la doccia, attirato dalla confusione è arrivato di
corsa.
Senza
nemmeno chiedere cosa stesse succedendo, ha letteralmente appeso Ivan, che
cercava di difendersi dalla furia della Guressa, al camper.
Dopo
un po’ la situazione si è calmata.
Il Guru
ha convinto la Guressa ad una tregua temporanea con Ivan e Hermes, (non perché
gli interessasse risolvere il litigio. Semplicemente
la Guressa non voleva far da mangiare per Ivan e Hermes e di conseguenza, se lo
sarebbero dovuti preparare da soli. il Guru non voleva che mettessero mano in
cucina, sapete com’è avrebbero potuto rompere qualcosa…..)
Nei
giorni seguenti la situazione tra Ivan e la Guressa non è migliorata e la
tensione generale era aumentata.
Un
pomeriggio io, la Beba, Hermes ed Ivan eravamo nella tenda delle ragazze a
chiacchierare. La Guressa è passata a dire qualcosa alla Beba.
Mentre
stava andando via, Hermes le ha fatto una pernacchia, così per scherzare.
Non
l’avesse mai fatto; il Guru ha iniziato ad inveire contro di lui.
La
Guressa mostrando, una volta tanto, un minimo di buon senso, ha detto al Guru di
lasciar perdere, che in fondo non le aveva fatto nulla di grave e che non era il
caso di fare tutta quella scena.
Il
Guru anziché calmarsi si è infuriato ulteriormente perché, usando le sue
parole, lui “difendeva lei e la sorella troia” e la Guressa anziché
apprezzarlo gli andava contro.
Così
si è passato dal Guru che strepitava contro Hermes, alla Guressa che gridava
contro il Guru.
Dopo
una decina di minuti di grida, la Guressa si è allontanata dal campo,
dirigendosi verso la spiaggia.
Nel
frattempo Hermes si era seduto
vicino al tavolo estrefatto dall’andazzo che la situazione aveva preso. Il
Guru gli si è scagliato contro, lo ha preso per il collo, facendolo cadere
dalla sedia e lo ha minacciato dicendogli che se qualcosa fosse successo tra lui
e la Guressa, gliela avrebbe fatta pagare.
Dopo
qualche tempo Ivan è andato a cercare la Guressa.
Quando
è tornato ha detto al Guru di andare da lei.
Nel
momento in cui la Guressa è ricomparsa, sembrava che tutto si fosse sistemato.
Quello
stesso pomeriggio siamo andati tutti insieme in piscina e la Guressa ha persino
scherzato con Ivan .
Nei
pochi giorni che erano rimasti prima della partenza, non è successo niente di
particolare. L’unica cosa degna di nota è che l’ultima sera siamo andati a
mangiare in orrendo ristorante brasiliano, scelto dalla Guressa.
Durante
il viaggio di ritorno, il Guru ha fatto un’altra sceneggiata all’autogrill
di Parma.
Si è
messo a strillare che in quella regione non sapevano lavorare, che non erano
stati abituati a lavorare dai loro politici, perché la signorina del bar non
gli aveva servito il caffè dopo tre volte che glielo chiedeva.
Due
settimane dopo che siamo tornati dalle ferie (la settimana prima era malata) la
Guressa ha detto a Ivan, per metterla in termini gentili, che non lo voleva più
vedere accusandolo di essere gay, di drogarsi e un sacco di altre sciocchezze.
Non
credo che valga la pena commentare queste accuse.
Poco
tempo dopo anch’io ho smesso di vedere la Guressa dopo aver passato una serata
a sentire la Guressa, la Beba e polla, che sparlavano di Ivan, Hermes e di un
altro ragazzo che non era stato in ferie con noi (fortuna sua..).
Anche
Hermes, che inizialmente era dalla loro parte, ha smesso di vederle dopo aver
saputo quello che dicevano di lui. Ora non vuol neanche sentire il loro nome.
Io,
Ivan ed Hermes, siamo tuttora amici.
Con
Davide ci vediamo meno ma siamo comunque in buoni rapporti.
Secondo
le ultime notizie, il Guru e la Guressa sono ancora insieme.
Se non
si lasciano prima, probabilmente finiranno per essere una di quelle coppie che
fanno la felicità dei negozi di casalinghi; quelle che quando litigano si
tirano piatti, pentole e suppellettili varie.
La
Beba si vanta in giro di essere diventata capo-chef, malgrado non abbia ancora
finito la scuola. Probabilmente nella realtà starà facendo qualche stage in
cui al massimo, si occupa di tagliare le verdure.
Se
invece, è veramente capo-chef vorrei proprio provare il suo ristorante.
Infatti,
i casi sono due:
1)
Eccelle a tal punto che ha sorpassato persone con anni di esperienza alle
spalle.
2)
Il ristorante che l’ha assunta non poteva permettersi niente di meglio.
In
entrambi i casi sarebbe, nel bene o nel male, un’esperienza indimenticabile.
Di
Polla non sappiamo nulla, l’ultima volta è stata vista qualche mese fa in
compagnia della Beba. Se non l’hanno già eliminata, lo faranno presto.
Dopo
aver litigato con la Guressa, Ivan ed io abbiamo ritrovato altri “eliminati”
e siamo tutti molto più felici.
Inoltre,
da quando lei non c’è più, abbiamo visitato un sacco di posti nuovi, in
Italia e all’estero, e da ogni
posto mandiamo loro una cartolina.
E
no nessuna di queste conteneva quella parola di dieci lettere che comincia con
v.
Solo
una cartolina scritta da delle ragazze inglesi, amiche della fidanzata di Ivan,
a cui avevamo raccontato la storia delle sorelle Bocconi e che avevano visto le
loro foto, conteneva varie ingiurie in inglese.
Unicamente
le persone volgari e prive di conoscenza dell’italiano ricorrono agli insulti,
Specie nel linguaggio scritto. Si può raggiungere il medesimo scopo anche con
la gentilezza. Dopo tutto la vita è questione di punti di vista.
Abbiamo
incontrato le due sorelle poche volte da quando abbiamo litigato, c’è stata
anche la possibilità, che poi non è andata in porto, che uno dei nostri amici
finisse a lavorare nella Ditta in cui si guadagna il pane la Guressa.
Quest’estate
per un po’ siamo anche stati nello stesso luogo in cui erano in vacanza il
Guru e la Guressa, ma i nostri cammini non si sono incrociati.
Un vero
peccato, sarebbe stato divertente se fosse accaduto.
La
loro acidità non sembra migliorata con il tempo.
Ultimamente
sono comparse misteriose scritte
contro Ivan sugli autobus del suo paese e sempre Ivan, si è trovato le gomme
della macchina bucate.
Quando
ho saputo delle scritte sugli autobus mi sono fatta una risata. Non credevo che
qualcuno potesse cadere tanto in basso. I bambini dell’elementari ricorrono ad
atti di vandalismo di questo genere. Nessuna persona adulta con un minimo di
dignità e rispetto di sé farebbe una cosa simile.
Spero
che la Guressa sia contenta di quella che ha ottenuto perché ormai non può più
tornare indietro. Desidero in ogni caso porgerle i più sentiti ringraziamenti
da parte mia e degli altri, perché da quando lei non c’è più, è come se si
fosse aperto un nuovo mondo.
Un
mondo dove amicizia non significa obbedienza assoluta, dove non esistono musi
lunghi e sceneggiate, dove le opinioni di ogni componente del gruppo hanno pari
importanza e dove chiarire un litigio significa confrontarsi civilmente e
raggiungere compromessi.
Fine