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Autore: Callisto    11/01/2004    1 recensioni
8 amici, o presunti tali, un campeggio e due settimane assolutamente allucinanti. una storia che a raccontarla non sembra nemmeno vera per la serie "la realtà è meglio di Beautiful"
Genere: Azione, Comico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se siete "quelli comodi" che "state bene voi"...
Se altri vivono per niente perché i "furbi" siete voi.... vedrai che
questo posto, questo posto...
Is Beautiful!
Se siete "Ipocriti Abili"....non siete mai colpevoli
Se non state mai coi deboli, e avete buoni stomaci....
Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Noi!
 

(ed) E' sempre stato facile fare delle Ingiustizie!
Prendere, Manipolare, Fare credere!........ Ma adesso
State più attenti!
Perché ogni cosa è scritta!
E se si girano gli eserciti e spariscono gli Eroi
Se la guerra (poi adesso) cominciamo a farla noi
Non Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Voi!
(Vasco Rossi – Gli spari sopra)

 

Due settimane nell’accampamento della grande sorella e del piccolo fratello 

Parte terza

 

Visto che la Guressa non gli aveva concesso il permesso di portare la sua amica al campo, Ivan ha deciso di andare a trovarla a Termoli.

Il Guru e la Guressa sembravano approvare l’idea, ma come al solito hanno deciso di imporre le loro condizioni (lo so che sembra ridicolo e assolutamente demenziale, ma sfortunatamente è la verità).

 La condizione era che Ivan  portasse anche me ed Hermes a Termoli.

Notare che il Guru non ha chiesto né a me né a Hermes cosa ne pensassimo, ha semplicemente deciso che saremmo partiti anche noi.

 Ivan ha detto che sarebbe andato da solo ed io ho aggiunto che non era il caso che lui portasse anche me ed Hermes, in quanto non conosceva ancora Antonella, l’amica di Termoli, di persona; fino a quel momento infatti si erano sentiti solo tramite telefono e messaggi.

 Alla fine della serata la Guressa ha cambiato in parte idea.

Ha deciso che Ivan e Hermes sarebbero andati e io sarei rimasta. (Questo perché altrimenti la Beba sarebbe rimasta sola al campo, facendo il terzo incomodo tra lei e il Guru.)

 La mattina seguente Ivan è partito per Termoli. 

 Da solo.

 Onta e disonore.

 Appena la Guressa se n’è accorta ha preso il telefono, ha chiamato Ivan e si è messa a sbraitare. Probabilmente l’ha sentita  mezzo campeggio.

 Gli ha espresso tutta la sua rabbia per aver disobbedito ad un suo ordine.

Gli ha ricordato che Hermes era ROBA SUA e che lei non aveva nessuna intenzione di occuparsene. Ha aggiunto che lui si era fatto plagiare da Monica (Sarebbe troppo complicato spiegare il genere di relazione che era intercorsa tra Monica e la Guressa; basti sapere che Monica era un’amica con cui, tanto per cambiare, la Guressa aveva litigato e a cui non parlava più), che aveva perso la ragione e che una volta tornati dalle vacanze, lo avrebbe mandato a tal paese e tutta un’altra serie di carinerie di questo genere.

 Naturalmente la Guressa, con l’immancabile aiuto del Guru, come giustificazione del proprio comportamento, ha fornito a Hermes un delirante discorso sui principi   dell’amicizia. La verità è che alla  Guressa di Hermes, come persona, non è mai importato nulla. Lui le interessava semplicemente per aumentare il numero dei partecipanti ed abbassare di conseguenza il costo della vacanza.

 Quando la sera Ivan è tornato, la Guressa si era già ritirata col Guru nel camper.

La mattina dopo ha ignorato la sua presenza ed ha continuato il trattamento del silenzio fino al giorno della partita a tennis.

 Già la famosa partita a tennis, preambolo di un ulteriore disastro che sarebbe accaduto qualche giorno più tardi.

 Premettiamo che il guru aveva prenotato il campo da tennis con i soldi della cassa senza chiedere parere agli altri e che gli unici veramente interessati a giocare erano lui e la Beba.

 Come ho detto prima solo io la Guressa, il Guru e la Beba siamo andati a giocare.

Ivan e Hermes sono rimasti all’accampamento .

 Già durante la preparazione, la Guressa ha iniziato la prima delle sue scenate.

Si è messa a strillare contro la Beba colpevole, secondo lei, di non averle messo i calzini nella valigia.  Ne è seguita una litigata con rinfacciamenti reciproci, cui ha posto fine il Guru prestando alla Guressa un paio di calzini.

 Evidentemente alla Guressa non era passata, poiché poco dopo ha ricominciato a brontolare. Gli importanti motivi che stavano alla base della sua arrabbiatura, si possono così riassumere:

il primo era il fatto che la Beba avesse una racchetta, a suo parere, più bella.

Il secondo grave reato della sorella era, usando le sue parole, che la Beba fosse vestita da fighetta con i polsini di marca, mentre lei era vestita da campagnola.

 Capite era un reato di lesa maestà se una sua amica, un suo amico o peggio, sua sorella, aveva dei vestiti migliori dei suoi.

Non a caso quando si andava a far compere con la Guressa, lei o teneva il muso o faceva qualche commento spiacevole e poco educato, su quello che volevi comprare.

 Forse era per questo che per ogni Natale e compleanno, i suoi regali consistevano in quelli che sono stati ribattezzati “maglioncini della Guressa”.

Si trattava di maglioni di poco prezzo e di altrettanto poca qualità.

Qualità che si dimostrava dopo il terzo lavaggio quando il maglione si poteva buttare o nel migliore dei casi, usare come straccio.

 Il bello che a volte ti diceva pure dove l’aveva comprato.

 Ora a parte la poca signorilità della cosa  (d’altra parte la classe non si può insegnare, o si ha o non si ha), la Guressa aveva poco da vantarsi dei posti dove aveva fatto acquisti. Suddetti posti si riducevano ad una bancarella del mercato che stava davanti al suo ufficio (così non doveva neanche sforzarsi di cercare), famosa per la qualità estremamente scadente dei suoi capi, ed un negozio vicino ad un centro commerciale, conosciuto per i suoi prezzi bassi.

Ora nessuno regala niente e quei vestiti sono l’ideale per lavorare in campagna o per aggiustare un motore, ma non certo per essere regalati.

 Al campo da tennis le cose non sono andate meglio.

Prima il Guru ha iniziato a darmi neanche troppo velatamente, della deficiente perché non giocavo bene.

 Ora io non sono mai stata una patita dello sport, quella era la prima volta che giocavo e non ne avevo mai fatto mistero. Ero andata lì per divertirmi un po’ e del giudizio del Guru non m’importava nulla, perciò ho evitato di commentare le sue battutine.

 Anche la Guressa non era un asso nel tennis ma non la prendeva con altrettanta filosofia, ha cominciato a mettere il muso, dopo un po’ ha lasciato il gioco ed io l’ho seguita. Sono rimasti a giocare il Guru e la Beba.

 L’acido della Guressa  è salito ulteriormente.

 Finita la partita, il Guru ha iniziato a sclerare perché mancavano delle palline.

Manco fossero stati diamanti.  Dopodiché  ha continuato la Guressa incazzata col Guru, perché a suo dire, lui l’aveva ignorata per giocare con la Beba e incazzata con la Beba perché era più brava di lei a giocare. Ha cominciato a fare la povera vittima dicendo che lei era sempre esclusa e che il loro zio portava sempre la Beba a giocare e mai lei.

 Tornati all’accampamento di Ivan  e Hermes non c’era traccia.

Sul tavolo erano rimasti il pane, il coltello e la nutella, usati per i panini che avevamo mangiato prima di andare a giocare.

 L’acidità della Guressa aveva raggiunto un punto critico e minacciava di esplodere.

 Quando Ivan è tornato la Guressa gli ha chiesto spiegazioni.

Lui ha tranquillamente risposto che era stato a farsi la doccia e che avrebbe sparecchiato appena finito di vestirsi. La Guressa ha continuato ad inveire.

 A quel punto Ivan le ha detto che come lei era stata a giocare a tennis, lui era andato a farsi la doccia. Non l’avesse mai detto.

Per l’acredine della  Guressa quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

La Guressa ha cominciato strillare che lei aveva tutti i diritti di andare a giocare, visto che faceva sempre tutto lei e, mentre strillava, mollava ceffoni a Ivan.

 Il Guru, che era andato a farsi la doccia, attirato dalla confusione è arrivato di corsa.

Senza nemmeno chiedere cosa stesse succedendo, ha letteralmente appeso Ivan, che cercava di difendersi dalla furia della Guressa, al camper.

 Dopo un po’ la situazione si è calmata.

Il Guru ha convinto la Guressa ad una tregua temporanea con Ivan e Hermes, (non perché gli interessasse risolvere il litigio.  Semplicemente la Guressa non voleva far da mangiare per Ivan e Hermes e di conseguenza, se lo sarebbero dovuti preparare da soli. il Guru non voleva che mettessero mano in cucina, sapete com’è avrebbero potuto rompere qualcosa…..)

 Nei giorni seguenti la situazione tra Ivan e la Guressa non è migliorata e la tensione generale era aumentata.

 Un pomeriggio io, la Beba, Hermes ed Ivan eravamo nella tenda delle ragazze a chiacchierare. La Guressa è passata a dire qualcosa alla Beba.

Mentre stava andando via, Hermes le ha fatto una pernacchia, così per scherzare.

 Non l’avesse mai fatto; il Guru ha iniziato ad inveire contro di lui.

 La Guressa mostrando, una volta tanto, un minimo di buon senso, ha detto al Guru di lasciar perdere, che in fondo non le aveva fatto nulla di grave e che non era il caso di fare tutta quella scena.

 Il Guru anziché calmarsi si è infuriato ulteriormente perché, usando le sue parole, lui “difendeva lei e la sorella troia” e la Guressa anziché apprezzarlo gli andava contro.

Così si è passato dal Guru che strepitava contro Hermes, alla Guressa che gridava contro il Guru.

 Dopo una decina di minuti di grida, la Guressa si è allontanata dal campo, dirigendosi verso la spiaggia.

 Nel frattempo Hermes si era  seduto vicino al tavolo estrefatto dall’andazzo che la situazione aveva preso. Il Guru gli si è scagliato contro, lo ha preso per il collo, facendolo cadere dalla sedia e lo ha minacciato dicendogli che se qualcosa fosse successo tra lui e la Guressa, gliela avrebbe fatta pagare.

 Dopo qualche tempo Ivan è andato a cercare la Guressa.

Quando è tornato ha detto al Guru di andare da lei.

Nel momento in cui la Guressa è ricomparsa, sembrava che tutto si fosse sistemato.

Quello stesso pomeriggio siamo andati tutti insieme in piscina e la Guressa ha persino scherzato con Ivan .

 Nei pochi giorni che erano rimasti prima della partenza, non è successo niente di particolare. L’unica cosa degna di nota è che l’ultima sera siamo andati a mangiare in orrendo ristorante brasiliano, scelto dalla Guressa.

 Durante il viaggio di ritorno, il Guru ha fatto un’altra sceneggiata all’autogrill di Parma.

Si è messo a strillare che in quella regione non sapevano lavorare, che non erano stati abituati a lavorare dai loro politici, perché la signorina del bar non gli aveva servito il caffè dopo tre volte che glielo chiedeva.

 Due settimane dopo che siamo tornati dalle ferie (la settimana prima era malata) la Guressa ha detto a Ivan, per metterla in termini gentili, che non lo voleva più vedere accusandolo di essere gay, di drogarsi e un sacco di altre sciocchezze.

 Non credo che valga la pena commentare queste accuse.

 Poco tempo dopo anch’io ho smesso di vedere la Guressa dopo aver passato una serata a sentire la Guressa, la Beba e polla, che sparlavano di Ivan, Hermes e di un altro ragazzo che non era stato in ferie con noi (fortuna sua..).

 Anche Hermes, che inizialmente era dalla loro parte, ha smesso di vederle dopo aver saputo quello che dicevano di lui. Ora non vuol neanche sentire il loro nome.

 Io, Ivan ed Hermes, siamo tuttora amici.

Con Davide ci vediamo meno ma siamo comunque in buoni rapporti.

 Secondo le ultime notizie, il Guru e la Guressa sono ancora insieme.

Se non si lasciano prima, probabilmente finiranno per essere una di quelle coppie che fanno la felicità dei negozi di casalinghi; quelle che quando litigano si tirano piatti, pentole e suppellettili varie.

 La Beba si vanta in giro di essere diventata capo-chef, malgrado non abbia ancora finito la scuola. Probabilmente nella realtà starà facendo qualche stage in cui al massimo, si occupa di tagliare le verdure.

 Se invece, è veramente capo-chef vorrei proprio provare il suo ristorante.

Infatti, i casi sono due:

 1)      Eccelle a tal punto che ha sorpassato persone con anni di esperienza alle spalle.

 2)    Il ristorante che l’ha assunta non poteva permettersi niente di meglio.

 In entrambi i casi sarebbe, nel bene o nel male, un’esperienza indimenticabile.

 Di Polla non sappiamo nulla, l’ultima volta è stata vista qualche mese fa in compagnia della Beba. Se non l’hanno già eliminata, lo faranno presto.

 Dopo aver litigato con la Guressa, Ivan ed io abbiamo ritrovato altri “eliminati”  e siamo tutti molto più felici.

Inoltre, da quando lei non c’è più, abbiamo visitato un sacco di posti nuovi, in Italia e  all’estero, e da ogni posto mandiamo loro una cartolina.

 E no nessuna di queste conteneva quella parola di dieci lettere che comincia con v.

Solo una cartolina scritta da delle ragazze inglesi, amiche della fidanzata di Ivan, a cui avevamo raccontato la storia delle sorelle Bocconi e che avevano visto le loro foto, conteneva varie ingiurie in inglese.

 Unicamente le persone volgari e prive di conoscenza dell’italiano ricorrono agli insulti, Specie nel linguaggio scritto. Si può raggiungere il medesimo scopo anche con la gentilezza. Dopo tutto la vita è questione di punti di vista.

 Abbiamo incontrato le due sorelle poche volte da quando abbiamo litigato, c’è stata anche la possibilità, che poi non è andata in porto, che uno dei nostri amici finisse a lavorare nella Ditta in cui si guadagna il pane la Guressa.

 Quest’estate per un po’ siamo anche stati nello stesso luogo in cui erano in vacanza il Guru e la Guressa, ma i nostri cammini non si sono incrociati.

Un vero peccato, sarebbe stato divertente se fosse accaduto.

 La loro acidità non sembra migliorata con il tempo.

 Ultimamente sono comparse misteriose scritte contro Ivan sugli autobus del suo paese e sempre Ivan, si è trovato le gomme della macchina bucate.

 Quando ho saputo delle scritte sugli autobus mi sono fatta una risata. Non credevo che qualcuno potesse cadere tanto in basso. I bambini dell’elementari ricorrono ad atti di vandalismo di questo genere. Nessuna persona adulta con un minimo di dignità e rispetto di sé farebbe una cosa simile.

 Spero che la Guressa sia contenta di quella che ha ottenuto perché ormai non può più tornare indietro. Desidero in ogni caso porgerle i più sentiti ringraziamenti da parte mia e degli altri, perché da quando lei non c’è più, è come se si fosse aperto un nuovo mondo.

 Un mondo dove amicizia non significa obbedienza assoluta, dove non esistono musi lunghi e sceneggiate, dove le opinioni di ogni componente del gruppo hanno pari importanza e dove chiarire un litigio significa confrontarsi civilmente e raggiungere compromessi.

Fine

  
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