Crossover
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Autore: lord Martiya    29/12/2005    2 recensioni
Io sono folle, e questa fanfic è basata soprattutto su un anime/manga folle (The Slayers)... Non ci credete? Ebbe, sappiate che qui si parla di un demone potente quanto Phibrizio che sarà così pazzo da rubare alle sorelle Inverse ciò che non si deve rubare a una ragazza. Ed è solo l'inizio...
Genere: Dark, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Libri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo 00
Luciferus: E', ovviamente, Lucifero. Nel "Libro dei Segreti di Enoch" (un testo apocrifo della Bibbia) si parla di un angelo che, per aver pensato di "porre il suo trono sopra le nubi", fu punito venendo "scagliato in un abisso senza fondo". Nell'Apocalisse l'angelo venne identificato come il 'portatore di luce' (in latino Luciferus) e identificato con Satana, e, nella tradizione medievale, considerato il Re dei Diavoli. Ovvio il motivo per cui venga citato come equivalente di Shabranigdu nel nostro mondo.
Belial: Diavolo citato nell'Apocalisse, il suo nome significa 'uomo senza valore'. Viene descritto come dissoluto e vizioso, e, soprattutto, il suo nome è quello dell'Anticristo. E' chiaramente uno dei diavoli più potenti della tradizione cristiana. Lilith: Figura appartenente alla mitologia babilonese, è la dea del sesso e della lussuria. I primi cristiani, piuttosto timidi dal punto di vista sessuale, la identificarono come diavolo femminile incredibilmente affascinante che sfruttava le sue doti per sedurre gli uomini e procreare nuovi figli del Demonio.
Pazuzu: Demone di origine mesopotamica il cui nome significa 'colui che ammala le anime', era colui che provoca le tempeste. Nel film "L'esorcista" compare nella parte del diavolo di turno.
Seth: Divinità egizia del Caos, ed in quanto tale dio più potente della religione egizia (molto più di Ra, di Horus, divinità dell'ordine che rimediava ai suoi danni, e di Reret, dea dalla forma di ippotamo che impediva alla sua potenza di annientare l'universo), era al confine fra il bene ed il male: pur avendo assassinato Osiride (secondo Erodoto per una questione di corna, in quanto Osiride avrebbe generato Anubi da Neftis, moglie di Seth), nelle tradizioni più antiche, una volta che Iside l'aveva resuscitato, lo aiutava poi a raggiungere il Paradiso. Per lungo tempo, inoltre, fu considerato il protettore della Barca Solare, che difendeva dagli assalti del demone-serpente Apep, e dei defunti, che proteggeva dai demoni infernali. E' inoltre dio del cielo notturno (ed in quanto tale contrapposto ad Horus in quanto dio del cielo diurno), dell'oscurità e dei fenomeni naturali che la comportano, dei terremoti, del sud (ed in quanto tale era contrapposto ad Horus in quanto dio del nord) e quindi fonte del calore distruttivo del sole durante l'estate, dei deserti, del clima asiatico, delle tempeste e del cielo settentrionale, cui era associata la costellazione dell'Orsa Maggiore. Il suo culto iniziò a decadere in seguito all'identificazione del dio col dio fulmine, massima divinità degli Hyksos (invasori asiatici che dominarono il nord dell'Egitto per circa cent'anni, odiatissimi dagli Egizi benché i loro re compaiano nella lista dei faraoni come XV e XVI dinastia e probabili antenati degli Ebrei), e, benché ancora sotto la XIX dinastia fosse abbastanza importante da aver dato il nome Sethi a due faraoni e da avere il tempio più importante nella città di Pi-Ramses, la capitale di Ramses II, dalla XXII dinastia fu declassato a dio del male.
Anpu: In egiziano antico il suo nome significa semplicemente "sciacallo", e di sciacallo ha la testa. Noto in Italia come Anubi, è il dio che apre ai defunti le vie per l'Aldilà, proteggendoli dai demoni e, se non erano dichiarati empi dal tribunale di Osiride, da Ammut (il Divoratore), mostro in parte ippopotamo ed in parte leone che divora le anime. Era anche ritenuto l'inventore del processo di imbalsamazione e della mummificazione, ed in quanto tale in parte responsabile della resurrezione di Osiride. I miti lo ritengono sicuramente figlio della dea Neftis, ma cambiano i padri: secondo alcuni è figlio di Seth (del quale la dea era la moglie), per altri di Osiride (e secondo Erodoto è questo il motivo per cui Seth uccise Osiride).
Molok: Divinità degli ammoniti (un popolo abitante nel deserto fra Egitto e Mesopotamia), era considerato dio del sole, ed il suo culto prevedeva il sacrificio dei figli primogeniti.
Satana: Il suo nome significa "Avversario", e nell'Antico Testamento appare come messaggero di Dio e come suo compagno di giochi (Libro di Giobbe), oltre che come persecutore dell'umanità allo scopo di metterla alla prova (Sempre nel Libro di Giobbe). Nel "Libro di Enoch" (altro testo apocrifo della Bibbia) compare invece come 'figlio del Signore' e capo di un gruppo di angeli che scese sulla Terra per sedurre le mogli degli uomini, gruppo poi sconfitto dagli 'Angeli Vendicatori' ma non annientato, in quanto fu loro concesso di restare sulla Terra per esercitare il proprio dominio sugli uomini fino all'avvento del Messia. Solo con il Nuovo Testamento Satana diventa il Diavolo (termine di origine greca che significa, guarda caso, 'avversario') come lo intendiamo noi e nemico numero 1 degli uomini, ma nell'Apocalisse viene identificato con Lucifero. Nella tradizione medievale viene invece declassato a diavolo sottoposto a quest'ultimo. Viene associato al capro, e spesso viene descritto come un uomo con testa e piedi caprini.
Baal: Principale divinità dei Filistei, nella tradizione cristiana diventa invece uno dei diavoli più potenti e generale degli eserciti infernali. Astaroth: Nell'Apocalisse è il numero 2 di Lucifero e suo complice nell'ordire la ribellione contro Dio. La tradizione medievale l'ha invece trasformato in un semplice 'granduca' e 'tesoriere' dell'Inferno.
Baalzebub: Letteralmente 'Signore delle Mosche', in origine era un altro nome del dio Baal, da lui separato nella tradizione cristiana, che lo trasformò in uno dei diavoli più potenti e secondo solo a Satana e a Lucifero.
Belfagor: Creatura della tradizione moabita (altra popolazione del deserto fra Egitto e Mesopotamia), era il demone della fecondità maschile e l'ispiratore di culti lussuriosi.
Azazel: Figura di origine semitica, è il capo dei demoni del deserto. Ancora oggi, nella festa dello Yom Kippur, gli Ebrei liberano in suo nome un 'capro espiatorio' perché porti con se i loro peccati.
Asmodeo: Demone di origine persiana, è un semplice tentatore.
Behemot: Demone piuttosto idiota, è divoratore e goloso e viene raffigurato in forma di vari animali, fra cui l'elefante.

Capitolo 01
Iblis: Nel Corano, Dio, dopo aver creato l'uomo da fango impastato col suo sputo, ordina due volte alle altre creature di inchinarsi e adorarlo, e per due volte un angelo si rifiuta di farlo e viene punito con l'esilio. Il nome di quest'angelo, equivalente islamico di Lucifero e di Satana, è Iblis.

Secondo Intermezzo Storico
Marion Janet Quant: Il nome di questo personaggio è un omaggio a Marion Zimmer Bradley, una celebre autrice fantasy moderna, e a miss Quant, l'inventrice della minigonna (tenete conto che sono un maschio). Janet, invece, è stato il primo nome inglese che mi è venuto in mente. Avalon: Nel ciclo arturiano è il misterioso luogo in cui regnava Morgana ed in cui la maga trasportò Artù morente e lo addormentò curandolo, in attesa che questi si svegliasse perché l'Inghilterra aveva bisogno di lui. Ovviamente, finora re Artù non è mai tornato da Avalon (anche se risulta curioso che il nome del primo duca di Wellington, il vincitore di Napoleone, fosse Arthur Wellesley).
Medea: Nipote della maga Circe, è la donna più pericolosa della mitologia greca, nonché il mio personaggio mitologico preferito. Maga essa stessa, per amore di Giasone insegnò a questi come scamparla dalle prove di Eeta e come sconfiggere il drago che custodiva il Vello d'Oro, uccidendo poi il proprio fratello mentre fuggiva assieme a Giasone. A Iolco il re Pelia, che aveva imposto l'impresa a Giasone come condizione per restituirgli il regno paterno, si rifiutò di cedere la corona, e quindi la maga fece sapere alle figlie del re che se lo avessero sgozzato, fatto a pezzi e bollito avrebbe potuto resuscitarlo più giovane e forte, spingendole a compiere il parricidio e, ovviamente, rifiutandosi di riportarlo in vita. Costretta a fuggire a Corinto assieme a Giasone, là visse con lui per molti anni ed ebbe da lui due figli, finchè un giorno Giasone, stupidamente, non la tradì, decidendo di ripudiarla per sposare Glauce (creusa secondo altre fonti), la figlia del re locale. Per vendetta Medea spedì i figli da Glauce con una tunica ed una corona che, non appena indossati, bruciarono viva la sventurata principessa ed il padre che aveva cercato di salvarla. Poi, su un carro trainato da draghi, fuggì ad Atene, non senza aver ucciso in modo orribile i propri figli sotto gli occhi di Giasone, provocandone il suicidio (secondo altre fonti l'infanticidio sarebbe opera dei corinzi, infuriati perché i due bambini avevano portato la tunica e la corona stregate e perché non potevano prendersela con Medea, già scappata, e con Giasone, già suicida). Ad Atene la maga stregò il re Egeo, da cui ebbe un figlio di nome Medo (mitologico capostipite dei Medi e dei Persiani), e fu la vera governante della città finché non giunse Teseo, che la scacciò. Da allora non si ebbero più notizie della maga psicotica.

Capitolo 05
Bastone di elettro: Per gli antichi maghi-sacerdoti egizi era tradizione portare, come insegna, bastoni rivestiti di elettro (una lega naturale di oro e argento), che si ritenevano dotati di poteri magici (lo scettro pastorale Heka (parola che in egizio vuol dire 'magia') del Faraone era ritenuto talmente carico di energia magica che nessuno, a parte il Faraone regnante, poteva toccarlo senza rischiare di essere fulminato). A parte il particolare del rivestimento, è antica tradizione per i maghi portare bastoni come insegna (i druidi avevano sette tipi di bastone, uno per ogni livello di potere magico raggiunto), dai quali nacque, nel Medio Evo, la credenza della bacchetta magica.
Benu: Nell'antico Egitto con questo nome si identificava sia l'airone che la Fenice, descritta come un enorme airone blu dalla vita eterna che lascia l'Aldilà ogni 1500 anni per porsi sull'obelisco sacro del tempio di Ra ad Heliopolis.
Numero 6: Il diavolo è tradizionalmente ritenuto una sorta di 'doppio' malefico di Dio. Il suo numero, quindi, non può che essere il 6, il doppio di 3 (il numero di Dio). Non è casuale il numero di campanelli sul bastone di Iblis.
Dama del Lago: Nel ciclo Arturiano è una grande fata, che donò Excalibur ad Artù dopo che questi ruppe Loockwana (nelle leggende più antiche è questa la spada che Artù estrasse dalla roccia) e la tutrice (o madre) di Lancillotto.

Capitolo 06
Numero 9: Se il 3 è il numero di Dio, il nove (3 volte 3) è ancora più associato a Dio e alla creazione. Non è un caso che i nove campanelli sul bastone siano uno dei segni di riconoscimento del clero di LON.
  
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