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Autore: Isyde    10/03/2011    4 recensioni
Serie di Brevi Storie su Millicent Bullstrode, che raccontano momenti della sua vita prima, dopo e durante la sua permanenza a nella scuola di magia, analizzando il suo rapporto difficile con gli altri compagni di casa.
Buona Lettura, Isy'.
Genere: Generale, Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Millicent Bullstrode, Serpeverde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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I Muri Vedono

 

 

 

I muri vedono.

Ne era certa, ne era convinta.

Si sentiva osservata, studiata, analizzata e persino...

Non osò pensare ad altro e strinse gli occhi finchè i muscoli non cominciarono a protestare.

Millicent si sentiva in trappola.

Si alzò bruscamente dal letto, infilò la vestaglia ed uscì fuori dalla camera da letto che stranamente convideva da sola.

Quasi come se il padrone di casa non volesse darle l'occasione di confessare.

Abilmente incarcerata fra le mura di una casa che odiava.

Scese velocemente tutti i gradini dell'imponente scala del salone ma si fermò una volta giunta al piano di sotto.

Sentiva due voci parlare con tono flebile poco distante da lei.

Sembrava stessero camminando verso la sua direzione ed in preda al panico si tuffò dietro la scala, appiattendosi di fianco a un gigantesco mobile di legno.

Per un attimo fu grata del suo aspetto, con quella camicia da notte e la vestaglia sembrava una tenda ambulante, difficilmente, nel buio della notte, l'avrebbero notata.

 

 

-Credi che parlerà, Blaise?- domandò una voce di donna che Millicent riconobbe. Era la signora Zabini.

-Non credo. Pensa ancora che parte di quello che è successo sia colpa sua. In fondo non è intervenuta quando poteva.- rispose l'altro.

Seguì uno strano silenzio in cui Millicent cominciò a pregare che non svoltassero.

-Penso che hai proprio ragione, madre. Dovrei cercare di... invogliarla a non parlare.-

La donna ridacchiò alla proprosta del figlio. -Se credi di sopportare tale incarico, prego. Quanto avrei voluto avere Pansy o almeno Daphne al suo posto. E' così...-

-Brutta ed odiosa?- suggerrì Blaise. -Concordo. Ma lei è una testimone e come tale la sua condizione va eliminata.-

-Bene. Conto su di te. Ormai la gente parla e fa congetture. Sette è un numero fastidioso, non trovi?-

-E' un buon numero mamma.- disse Blaise abbassando la voce.

Millicent sentì degli strani rumori, come della stoffa che cadeva a terra. Si sporse lentamente, tanta era la curiosità di vedere.

Sbarrò gli occhi pochi secondi dopo e ritornò bruscamente contro il muro, senza volerlo urtò con troppa violenza e il rumore sordo echeggiò in tutta la sua drammaticità.

Il petto di Millicent si spaccò in mille pezzi.

E un solo pensiero la tormentava: è finita.

 

 

-Cosa è stato?- domandò la signora Zabini guardandosi intorno, consegnò al figlio una boccetta con del liquido bianco e una bacchetta scura.

-Non lo so. Stanno tutti dormendo.-

-Ne sei sicuro?- domandò nuovamente la madre rivolgendosi al figlio che stava tranquillamente accanto a lei.

-Ho seguito il tuo consiglio, il caro e vecchio sonnifero nello champagne ha fatto effetto. Sono tutti a letto ubriachi.- rispose lui, ottenendo una carezza veloce della madre.

-E' proprio vero, tu sei mio figlio.- sibilò lei deponendogli un bacio sulla fronte. -Tieni questa bacchetta e fai quello che devi fare.- disse la madre.

La donna si voltò e s'incamminò lungo il piccolo corridoio. Improvvisamente qualcosa la convinse a spostare lo sguardo lungo l'armadio marrone.

C'erano un mucchietto di vestiti bianchi ed azzurri, li spostò con un piede domandandosi chi avesse avuto la brillante idea di spogliarsi, ma poi ricordò le parole del figlio. I giovincelli erano tutti ubriachi quella sera.

Sorrise e riprese a camminare uscendo da quella parte della casa.

E non vide quei due punti che brillavano alla tenue luce delle torce, poste sotto l'armadio.

 

 

 

 

 

 

 

____

 

Mi prosto ai vostri piedi.

Scusate per questo ignobile ritardo, chiedo immenso perdono e se vorrete vedermi alla forca, lo capirò XD

Le atmosfere s'incupiscono e io me ne vvaadddoo...

Un bacione,

Isy

 

   
 
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