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Autore: Selenite    29/03/2011    14 recensioni
Mahel è un'allegra ragazza di 16 anni, il cui nome le è stato dato dalla madre, una scrittrice di libri per ragazzi, prendendo ispirazione da un personaggio delle sue stesse storie. Nonostante Mahel odi il suo nome, si ritroverà nell'universo delle fiabe di sua madre, per aiutare il co-protagonista Lagharta alla salvezza del mondo. Sembra una storia fantasy come le altre, ma non lo è... Perchè Lagharta non è un eroe come tutti gli altri. E odia Mahel dal più profondo del suo cuore.
Ho messo rating piuttosto alto, in quanto ci sarà la presenza di alcune scene abbastanza crude. Ringrazio in anticipo per la cortesia che chiunque vorrà riservarmi nel leggere ^^
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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***

Dedicato a tutte le stupende persone che si sono preoccupate per me.
Grazie particolarmente ad Andreia e Lirin Lawliet, che mi hanno sostenuta e fatta sorridere.
Siete due persone meravigliose...e non saprei davvero come avrei potuto fare a rialzarmi senza di voi.
Grazie dei vostri consigli e della vostra dolcezza.
Saranno per sempre preziosi ricordi, dentro al mio cuore <3

***


CAPITOLO 24

La sua mano


La mattina dopo, quando Mahel aprì gli occhi nell'incommensurabile mal di testa che le si presentava nel cervello, i suoi occhi vagarono per la stanza.
Come ci era arrivata?
Vide un Lagharta rigido, in piedi, accanto alla finestra. Cercò di tirarsi a sedere, ma la testa era pesante e ricadde sul materasso, come un sacco di patate -Non mi ero addormentata nella sala da pranzo...?- chiese con voce biascicata, constatando in prima persona la sua poca affinità con il vino -Lagharta?-
-Ti ho portata io- rispose secco lui, senza guardarla in faccia, continuando a riversare il suo sguardo verso il paesaggio fuori della finestra.
-Capisco...- rispose Mahel automaticamente, tirandosi a sedere -Da quanto sei sveglio? È per caso tardi?- chiese sempre biascicando, toccandosi la testa pesante.
-No, non è tardi. E no, non ho dormito- rispose sempre secco, senza guardarla.
-E perchè?- chiese lei stupita, mettendo le gambe fuori dal letto e aspettando che tutto smettesse di girare. Doveva alzarsi meno in fretta.
-Pensavo- rispose di nuovo, per poi allontanarsi dalla finestra sospirando, avvicinandosi a lei -Mahel...- chiese mettendosi in ginocchio davanti a lei, lo sguardo teso e serio -Ricordi qualcosa di ieri sera...?-
Mahel lo guardava senza capire, ma scosse comunque la testa nel tentativo di pensarci -Mi hai fatto ubriacare e mi sono addormentata a tavola, penso-
Lagharta la fissava sempre con la stessa espressione -Tutto qui?-
Mahel lo guardava confusa -Tutto qui-
Calò il silenzio.

Non ricordava assolutamente nulla di ciò che era successo la sera prima.
Poteva dirglielo e vedere cosa succedeva. Oppure poteva tacerglielo e vedere come lui avrebbe potuto sopportare tutto quanto.
Abbassò lo sguardo e decise che per il momento non avrebbe detto una parola.

-Lagharta?- chiese Mahel toccandogli la spalla -Qualcosa non va?-
-No. Volevo solo vedere se ricordavi di aver russato- ridacchiò lui maligno.
Mahel arrossì fino alla punta dei capelli e scosse la testa -Ma no, dai, non è vero!-
-Oh si che è vero- rise ancora il guerriero, alzandosi e picchiettando sulla spada -Saluss vieni fuori un attimo-
Mentre Mahel ancora borbottava di non aver russato, di non sapere cosa fosse il russare e altre sciocchezze simili, Saluss si presentò accanto a Lagharta e non potè fare a meno di ridacchiare -Che diavolo le hai fatto?- chiese con il sorriso sulle labbra.
Lagharta la guardò e ridacchiò di nuovo -Mi sono solo vendicato-

Poi si inginocchiò a terra, di nuovo davanti a lei.
Aveva un bellissimo sorriso, constatò Mahel, perdendosi come spesso capitava nei suoi occhi. Sorrise a sua volte e fece una smorfia, sentendosi puntellare le tempie.
Le dita di Lagharta le sfiorarono le guance, le tempie, la fronte. Le labbra di Lagharta le baciarono quella fronte appena imperlata di sudore, per via dell'incredibile mal di testa che le stava percuotendo la testa.
Mahel arrossì. Mentre Saluss pronunciò un sommesso “Oh” di sorpresa, immaginandosi vagamente perchè Lagharta volesse vendicarsi a quel modo.
Il bacio che gli aveva dato Mahel doveva averlo sconvolto a tal punto da farlo arrivare a commettere quell'azione così dolce...

Rimessi in cammino, niente poteva essere così inquietante.
Niente poteva essere così spaventoso.
Mahel stava qualche passo dietro Lagharta, al sicuro grazie al sentiero sterrato che avevano davanti, anche il guerriero non era preoccupato per lei.
Osservava il suo arco e le parole con cui lui aveva accettato di tenerlo: “Non ti sei ancora completamente ripresa dalla sbornia, lo porto io ancora un pò”.
E osservandolo, non poteva fare a meno di pensare che fosse strano.
Quella mattina, quando i suoi occhi l'avevano guardata con tutta un'altra luce. Quando aveva preso l'arco con dolcezza, sorridendole come se avesse in un qual modo timore di lei. Il modo in cui l'aveva sfiorata per farle passare i postumi della sbornia. Tutto di lui le sembrava inusuale.
Tutto di lui le appariva, in quel momento, perfetto.
Sorrise come una bambina, osservandogli nuovamente la schiena. Quella schiena larga e grande, che lei avrebbe voluto toccare e a cui avrebbe voluto poggiarsi, perchè la sensazione di sicurezza che le trasmetteva era qualcosa di indescrivibile.
Quella sensazione nel suo cuore che non sapeva spiegare era sempre lì accanto a lei, che le ricordava c'era qualcosa di speciale che lei doveva ancora capire.
Saluss le si materializzò accanto, mentre Lagharta si voltava indietro giusto per farle una smorfia. Mahel si girò verso Saluss ed aspettò.
-Che cosa avete voi due?- chiese la ragazza sgomenta, guardando verso la fatina dal sorriso enigmatico -Saluss?-
-Niente. O meglio, io non ho nulla- ridacchiò sincera, indicando Lagharta con lo sguardo -Ma non posso parlare per lui. È il mio padrone, ma non gli leggo nella mente...-
-Oh, beh, se devo abituarmi al suo strano modo di comportarsi non c'è problema. Ma è da questa mattina che si comporta in maniera...strana...-
Saluss prese a guardare il cielo, contenta -Mahel per caso i tuoi sentimenti sono cambiati?- chiese la fatina con voce dolce.
Mahel rimase a pensarci un po' prima di rispondere.

I suoi sentimenti per Lagharta erano cambiati?
Il fatto di guardarlo sotto un'altra luce e di sorridere sempre, avere la sicurezza che lui si sarebbe aperto e che lei sarebbe stata lì. Il sapere che senza di lui si sarebbe sentita sperduta e sola...
Cosa significava tutto quello?

-Non lo so Saluss...- rispose la giovane, sorridendole -Non so neanche dire se qua mi sento finalmente a mio agio o meno...-
Saluss le si avvicinò al volto -Ti piace Colonna? Ed Emerald?-
Mahel annuì con la testa -Sono entrambe adorabili-
-La Sibilla?- chiese con dolcezza.
-Ovviamente- rispose Mahel con un sorriso -È molto dolce-
-E Alvexia?- disse con uno strano disprezzo nella voce, ricordando a se stessa ciò che aveva sentito su di lei l'ultima volta che l'aveva vista.
-La adoro- rispose Mahel, con un sorriso -Le voglio bene...-
-Io?- chiese poi con un timido rossore, come vergognandosi -Io ti piaccio?-
-Saluss tu sei stata la mia prima amica qua- disse Mahel avvicinandosela al cuore -Certo che mi piaci!-
Saluss esitò un attimo prima di porre la seguente domanda -E quindi Lagharta non ti piace, Mahel...?-
Mahel guardò la fatina e si sentì morire le parole in gola. Poi pensò che fra tutte le cose gentili che potesse dire, la verità era senza dubbio la miglior cosa.
-Io voglio molto bene a Lagharta. Insieme a te è stata la prima persona di Gaia che abbia conosciuto. Non capisco e non conosco molte cose di lui, ma posso dire con certezza che è un ragazzo straordinario. Quindi si, mi piace...-
Saluss si avvicinò all'orecchio di Mahel e le sussurrò qualcosa.

Qualcosa che la portò all'arrossire ed al borbottare timidamente un “non lo so”.

Saluss si reputò soddisfatta e le fermò dal proseguire.
-Non preoccuparti per me, qualsiasi cosa accada. Se un giorno dovessi accorgerti che Lagharta è qualcosa di più per te non pensare ai miei sentimenti-
-Ma tu c'eri molto prima di me- esordì Mahel, stupendosi delle sue stesse parole.
Saluss sorrise -Ma non sono io colei che ama. E non potrò esserlo mai...-

C'era qualcosa di strano in quel sentimento che provava nel suo cuore.
Quel calore dolce e malinconico, come se lo avesse già provato.
Si sentiva come non si era mai sentito prima.
Sentiva il borbottare sommesso della ragazza dietro di lui, di quegli occhi verdi che ogni volta lo invadevano fino al cuore. Che lo carezzavano languidamente, gentili, che volevano sapere ma aspettavano, che chiedevano ma non ad alta voce.
Che attendevano il giorno in cui lui avrebbe scambiato quello sguardo e avrebbe parlato di sé, di chi e che cosa ci fosse nel suo passato.
E sospirò.

Una tempesta di emozioni diverse percorse il suo corpo, nella consapevolezza che il Tempio di Pietra non era poi così lontano.
Che presto la principessina avrebbe affrontato la sua prima prova, qualsiasi sarebbe stata, e avrebbe messo alla prova la sua natura in quel mondo.
E anche davanti ai suoi occhi.

Voltandosi verso di lei, quindi, Lagharta sorrise.
Ricercò i suoi occhi chiari e limpidi, bellissimi e timidi insieme, che scrutavano sempre tutto con curiosità e con ammirazione. Era troppo carina.
Nella speranza che il tempo insieme divenisse uno dei suoi ricordi più preziosi, una volta tornata indietro, Lagharta decise che qualsiasi cosa fosse successa, lui non avrebbe mai corrotto il suo cuore puro e genuino.
E si stupì di come, pensando a tutto questo, si definì bene nella sua testa la parola rassegnazione.

-Che cosa c'è?- chiese Mahel, arrossendo leggermente.
-Niente- rispose Lagharta, continuando a fissarla -Penso solo che tu sia molto carina, principessina. E che quel bacio di ieri sera sia stato molto audace- concluse con un sorriso malizioso, vedendo il volto di Mahel colorarsi di rosso porpora e Saluss scoppiare in risa isteriche, alla scoperta di ciò che era realmente successo.
-Baciato?!- borbottò Mahel in preda al panico, nascondendosi il viso tra le mani -Baciato come? Oh mio dio!!!-
-Tranquilla, è stato solo un innocente bacio sulle labbra. Niente che le Ninfe del Lago del Cielo non mi abbiano dato per curarmi dai veleni durante il mio allenamento- rispose lui scoppiando a sua volta a ridere, sapendo che le sue parole non avrebbero alleggerito il peso che Mahel si sarebbe comunque portata dietro per un po'.
-Mi...mi dispiace tanto! Ora capisco perchè mi chiedevi continuamente se ricordavo, mi spiace io...-
-Shh- sibilò quindi il guerriero, allungandole la mano e sorridendo -Non è mica la fine del mondo. Tu non sei innamorata di me, no?- le chiese lui, divenendo serio e guardandola in attesa di una risposta -Vero?-
Mahel guardò la mano e lo sguardo di Lagharta, non sapendo come rispondere. Esitò un attimo, guardando Saluss, poi annuì con la testa -Si. Sei una persona importante per me, ma...non ti vedo sotto quella luce...-

Sentì come se gli avesse detto una bugia. E lui credette di averne sentita una.
La sua mano rimase comunque porta verso di lei, perchè aveva fiducia nelle sue parole.
Nell'afferrare la mano del guerriero, entrambi sentirono un sussulto. Qualcosa che arrivò persino al cuore di Saluss.
Tutti e tre pensarono, anche se solo per un istante, che quella risposta di Mahel fosse assolutamente una bugia.



***

Non è stato un periodo bellissimo per me (questa one-shot, in cui scrivo del dolore di una ragazza attraverso il mio, lo dimostra). Ho dovuto dar fondo a tutte le mie riserve di ottimismo, per superare questo brutto avvenimento: e ne sto uscendo. Con l'affetto di tutte le persone che amo e di due splendide ragazze che mi hanno rivolto parole SPLENDIDE. E a cui mi sono sentita così grata, da aver loro dedicato questo capitolo.
Tutto si può superare. Tutto si può affrontare e vincere. Basta avere molta pazienza e molta speranza. E anche l'aiuto di chi si ama è fondamentale. Penso che questo non sia l'anno giusto per me, ma voglio arrivare in fondo e dire "Ce l'ho fatta" con un bel sorriso. E ce la posso fare ^^
Grazie a tutti coloro che hanno commentato lo scorso capitolo e a cui dovrei aver già risposto. Se ho saltato qualcuno, ditemelo pure! Grazie anche alle 51 persone che hanno inserito la storia fra le preferite, le 72 che l'hanno inserita tra le seguite e le 17 che l'hanno inserita tra quelle da ricordare. Grazie anche alle persone che leggono solamente e che nonostante tutto, così facendo, mi supportano. Siete meravigliosi!
Grazie per tutto quello che fate sempre con me. Grazie perchè mi sopportate, grazie perchè mi rivolgete sempre belle parole. Grazie semplicemente, perchè senza di voi non troverei la forza di mettermi al pc e fare tutto ciò che faccio...ed è per me la più grande delle soddisfazioni!
Spero di rivedervi tutti quanti al prossimo capitolo. Come sempre...
Con affetto e devozione,
Selenite =)
  
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