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Autore: space_oddity    02/04/2011    4 recensioni
"Avevamo dodici anni quando io, Mary Anne Longbottom e Lilian Cooper, le mie migliori amiche, abbiamo scoperto come nascono i bambini.
Ok, ok, ne avevamo quattordici.".
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo-.- E' un ritardo abnorme, lo so "-.-
Adesso sto postando molto velocemente quindi non posso dirvi molto, ma fra me e la mia adoratissima beta Candidalametta in questo periodo non avevamo neanche un attimo di respiro e quindi è andata così:(
A parte questo, spero che il capitolo vi piaccia e spero che non mi lincerete per il ritardoXD
Buona lettura!


Là dove non batte il sole - The Unthinkable Truth





"Un fottutissimo stronzo, ecco cos'è!"- esplode Lily, mentre una vecchietta sussulta scandalizzata al tavolino di fianco al nostro.
Le lancio un'occhiata che vorrebbe significare "Non si preoccupi, è tutto a posto", mentre Mary Anne appoggia una mano sulla spalla di Lily.
"Ok. Ora calmati."- le ordina gentilmente.
"Non mi calmo per un cazzo! Razza di bastardo. Vorrei sbattergli quella gran testa di cazzo sul pavimento e prendere un autobus e ficcarglielo su per..".

Mary Anne le tappa la bocca e osserva preoccupata la vecchietta che quasi si strozza con il succo d'arancia.

"Calmati."- ripete con una tranquillità invidiabile -"E ripetimi da capo cos'è successo, perchè onestamente non ho capito niente di quello che hai detto. E non voglio avere quella donna sulla coscienza, quindi evita aggettivi coloriti.".
Toglie cautamente la mano dalla bocca di Lily e incrocia le braccia pazientemente.
Lily prende un respiro profondo e fissa lo sguardo sul tavolino.
"Succede che quel grandissimo str..".
"A-ehm."- tossisce Mary Anne, con sguardo ammonitore.
"Oh, giusto. Quel.. Perdente, quando avevo tre anni gestiva il negozio ma lavorava anche come contabile ed è andato a Buffalo per un convegno di lavoro. E' arrivato all'hotel, ha sistemato la valigia, ha dato la dannata mancia al facchino e si è preparato perchè il giorno dopo aveva una stupida riunione. Quando si è svegliato era in ritardo, allora ha deciso di prendere un maledetto taxi e..".
"Lily."- la interrompe Mary Anne con la maggior gentilezza possibile -"Ti dispiacerebbe essere leggermente più sintetica? L'età media della vita è scesa di qualche anno nell'ultimo decennio e non credo di avere abbastanza tempo per arrivare a sentire la fine della storia.".
Lily la guarda, scocciata.
"Vuoi la sintesi? Eccotela. Dunque, ha preso un cazzo di taxi invece della macchina con autista che doveva portare lui e gli altri tre suoi colleghi, ha incontrato una puttanella che ha diviso il taxi con lui e ci è andato a letto, invece di andare al convegno.".

Io e la vecchietta del tavolo a fianco iniziamo a tossire convulsamente le nostre rispettive bibite sul tavolo.

Lily continua, implacabile:"E' tornato a casa, l'ha detto a mia mamma come se niente fosse e ha avuto anche il coraggio di dirle che dopotutto non era stato nemmeno un vero tradimento perchè era solo sesso. Solo sesso. Che razza di idiota.".
Non riesco a guardare Lily negli occhi. Mi sento male.
Insomma abbiamo passato ANNI a fare congetture di ogni tipo sul perchè Elise e Tom si fossero lasciati, ma a questo non avevo mai pensato neanche nelle mie più fervide fantasie.
Mary Anne è come pietrificata e non dice una parola. Il che, effettivamente, è un problema perchè nemmeno io ho idea di cosa diavolo fare.
Ma Mary Anne è Mary Anne.
Troverà sicuramente qualcosa di saggio ed appropriato da dire. Ne sono sicura.

".. Fottutissimo stronzo! Che gran pezzo di merda. Dio, quanto vorrei prenderlo a calci in culo in questo momento! E' assolutamente..".

Mi allontano con discrezione da loro e do dei colpetti sulla schiena della vecchietta per salvarla da un biscotto alla vaniglia che dev'essersi incastrato da qualche parte nella sua trachea.
Mentre la guardo sputare briciole sul tavolino di plastica e ascolto i turpiloqui di Lily e Mary Anne a tavolo a fianco, riesco a pensare solo due cose.
Uno: Tom è davvero uno stronzo.
Due: Mary Anne E' Mary Anne. Dovevo aspettarmelo. Ma adesso si calmerà, consolerà Lily e la farà tornare alla ragione. Ne sono sicura.


Dopo tre ore ho imparato imprecazioni che non ho mai sentito prima, incluse alcune che credo siano state inventate per l'occasione e io ed Agnes, la vecchietta dei biscotti sputacchiati, siamo diventate amiche.
La saluto, esausta, mentre usciamo finalmente dall'ospedale. L'unica cosa che mi consola è che, se non altro, ora finalmente ce ne andremo dritte filate a casa mia e potrò rilassarmi. Prenderemo un film, ci sistemeremo sul divano e mangeremo un quintale di popcorn. Lily e Mary Anne non faranno obiezioni.
Ne sono sicura.




..Dio, sono proprio un'illusa.
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"Cosa vuol dire "Probabilmente me ne sono dimenticata"?!"- sbraita furiosa la voce di James dal mio cellulare.
Sospiro.
"Vuol dire esattamente quello che ho detto, James."- rispondo stancamente. -"Ci sono stati dei.. Mh, problemi e mi è completamente passato di mente. Scusa.".
" 'Scusa?!' "- ripete, incredulo -"Uno sta qui, bloccato su un letto d'ospedale, disperato..".
"Non esagerare."- preciso, piccata -"E' solo una gamba rotta..".
"Non mi interrompere."- sbotta, tutto infervorato -"Mi avevi promesso che saresti tornata a trovarmi prima di andare via, mi hai illuso e poi hai anche il coraggio di dirmi che te ne sei dimenticata. Non me lo sarei mai aspettato da te.".
Pausa.
"E' un comportamento inqualificabile. Inqualificabile."- conclude in tono asciutto.
"James."- replico in tono serio -"Tu lo sai che dovrei essere io la fidanzatina isterica qui, vero?".
Lo sento inspirare bruscamente.
"Qui dove? Perchè al momento tu sei nella tua casa al caldo e al sicuro, mentre io sono qui bloccato su un letto d'ospedale, disperato e sol..".
"Qui, in senso metaforico."- lo interrompo in fretta, prima che mi inondi con un'altra sfuriata priva di senso -"Cioè, qui nella coppia intendo."- conludo, cercando di rimanere seria.
Silenzio.
".. Mi hai appena dato della fidanzatina isterica?"- chiede, scandalizzato.
Soffoco una risatina.
"E ti sento che stai ridendo."- precisa in tono imbronciato.
Improvvisamente, nitido come in una fotografia, riesco ad immaginarmelo con la mascella contratta e le soppraciglia aggrottate, mentre tiene il telefono incastrato tra la spalla e il collo e batte nervosamente con il piede sul pavimento. A momenti dovrebbe iniziare a sbuffare.
"Bah."- replica puntualmente con uno sbuffo irritato, come se mi avesse letto nel pensiero-"Sei impossibile.".
Soffoco una risatina scuotendo la testa e poi, prima che riesca a formulare un pensiero coerente, glielo dico.
"Ti amo, lo sai?".
Cala il silenzio.
Cazzo.
CAZZO.
"Ehm.. Mh, James? Sei.. Sei ancora lì?".
Ancora silenzio.
".. James?".
"Ehm, sì. Ci sono."- mi risponde finalmente dopo alcuni lunghissimi istanti.
"Oh."- replico impacciata. -"Mh. Bene.".
Dall'altro capo del telefono sento dei colpetti di tosse imbarazzati.
"Senti, posso chiederti una cosa?"- chiede improvvisamente, con un urgenza inaspettata che mi fa rimpiangere l'incertezza di prima.
"Certo."- rispondo, un po' in ansia -"Dimmi.".
"Tu.. Ecco.. Prima, quello che hai detto..".
"James, non importa."- replico frettolosamente -"Sul serio, non è imp..".
"L'hai detto solo per farmi zittire? Insomma, lo pensavi davvero oppure volevi solo trovare un modo per tapparmi la bocca?".
Rimango senza parole. Per circa dieci secondi.
".. Ma sei cretino?!"- replico sconvolta -"Ma.. Dico, ti sembro il tipo che ti direbbe così giusto per farti tacere?".
James rimane ancora in silenzio per qualche istante.

"Oh"- replica infine senza nessuna inflessione -"Oh. Giusto.".
Mi schiarisco la voce imbarazzata mentre sento le guance diventare sempre più calde.
Accidenti a lui. Non poteva semplicemente rispondermi "Anch'io" e farla finita?
Dio, non saremo mai una coppia normale.

" Sì, beh, ora dovrei proprio.. Mh, dovrei proprio andare James. Ci vediamo. 'Notte."- borbotto in tono acido.
"Sì, giusto. Buonanotte."- Pausa. -".. Chastity?".
Soffoco uno sbadiglio:"Sì?".
"Ti amo anch'io.".
Lo sbadiglio mi si blocca in gola e per un pelo non faccio cadere la cornetta del telefono.
L'ha detto. L'ha detto davvero!
L'HA DETTO DAVVERO!
Ok, ok. Ho l'occasione di dimostrare che possiamo esserlo.
Possiamo essere una coppia normale. Una coppia che non deve necessariamente fare un infarto per dirsi una cosa semplice come "Ti amo".
Devo trovare una risposta degna.

"Sì, anch'io" è abbastanza giusta, ma mi sembra un po' troppo riduttiva.
"Sì, ti amo anch'io"? Vedi sopra, ma questa è troppo lunga.
"Oh, James" detto alla Rossella O'Hara fa troppo soap opera.
"Non so che dire"..? No, per favore, ditemi che non l'ho pensato veramente.

Ho le palpitazioni così ravvicinate che quasi non sento la mia stessa voce ma riesco a rispondergli, con un filo di voce:"Tu sai benissimo che non te lo ripeterò mai più se mi fai passare quest'inferno ogni volta che te lo dico, vero?".
Idiota.
IDIOTA.
Ma da dove mi è uscita? Ho ucciso tutto il romanticismo che..
James scoppia a ridere.
"Sì, lo so. Mi sa che dopotutto non siamo tagliati per fare la coppia normale, cara.".
"Già, lo penso anch'io, caro."- replico, sorridendo -"Beh, adesso scappo davvero. Buonanotte James.".
"Buonanotte Chastity"- lo sento mormorare mentre termino la chiamata e ritorno al presente.
Presente piuttosto oscuro, a dirla tutta.

"No, Lily, mi rifiuto di lasciartelo fare! E' una cosa stupida, violenta e antisociale. E probabilmente è anche illegale.".
Mi avvio verso Lily e Mary Anne che è paonazza.
"Togli il "probabilmente"- ribatto stancamente -"E' illegale.". Siamo in piedi nel parcheggio sul retro dell'ospedale, davanti alla Cadillac nera e lucida di Tom. Beh, ad onor del vero ora non è più del tutto nera, ma è piena di graffi di vernice rossa(trasferita dalla carrozzeria del camion, penso con un brivido) sulla fiancata. E non è nemmeno più lucida.
Comunque.
"Lily,"- continuo, mentre la vedo prendere un sasso con aria risoluta -"E' già abbastanza rovinata così. Non pensi che sia già stato punito abbastanza? Ha fatto un'incidente con un camion. Un camion."- sottolineo, scandendo le parole.
Lily mi lancia un'occhiata annoiata e si dirige ancora più convinta verso la macchina.
"Voglio regolare i conti. E' un mio diritto, no?"- replica con la massima naturalezza, mentre con un sasso ridicolmente piccolo tenta di ammaccare un parafango che ha visto giorni migliori. Io osservo desolata quel che resta della Cadillac, che sembra ricambiare il mio sguardo con un sospiro.
Lancio uno sguardo a Mary Anne che mi guarda, impotente.
"Oh, beh, ormai il danno è fatto."- replica lei scrollando le spalle.
"Nessuno se ne accorgerà comunque."- ribatto ad alta voce in risposta alla Cadillac e passo rassegnata a Lily le mie chiavi di casa.
E, mentre rimaniamo sedute sul marciapiede ad assistere allo scempio, con la coda dell'occhio vedo passare Agnes che mi guarda scandalizzata e si allontana di fretta senza voltarsi.


Ecco la fine di una bella amicizia.





Eccolo qui! Grazie a tutti per la pazienza, al prossimo!:)

  
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