& Astinenza &
Freddo e nobile, un guerriero,
è dei demoni cane il condottiero.
Figlio puro, il maggiore.
Verso il fratello prova rancore.
Si muove solo, per alleviare la sua sofferenza,
ma delle cose sbagliate alimenta l’essenza.
Sangue, morte e solitario silenzio,
sono un veleno peggio dell’assenzio.
Privato del padre, si astiene da tutto,
quasi fosse in un perenne lutto.
Non si ciba di nulla di essenziale:
affetto e calore li considera male.
Solo il gelo fa entrare nel cuore,
e mai lo sazia ma sempre gli duole.
Qualcosa di inaspettato poi accade,
colpa dell’intrigo di due spade?
Un piccolo sole formato da denti,
un sorriso lieve di due guance frementi.
A poco, a poco quel qualcosa lo scalda
e ne annienta la natura spavalda.
Un odore che lo invitava a gesti,
e diceva: “Ti prego, ti prego pranza!”
Era quello di una bimba dalle lerce vesti
e dall’innocente fragranza.
Non si riesce a capire il perché dell’evento,
se non ipotizzando, dando commento.
Che quel suo astenersi abbia invogliato altri ad offrire?
Eppure questa umana natura egli ancora non riesce a capire.
Fu così che forse Sesshomaru ha imparato,
che qualche volta il cuore deve esser saziato.
***
Ed anche io con questa
poesia spero
di avervi saziato per
davvero.
A lungo da parte l’ho
lasciata
ma finalmente l’ispirazione
è ritornata!
Un caro saluto ed un atteso
parere,
che da parte vostra fa
sempre piacere.
KissKiss KiraKira90
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