Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lily_Luna    23/05/2011    14 recensioni
Lei ha un pessimo ricordo di lui. E odia gli uomini per questo.
Lui ha un segreto inconfessabile, oltre che una miriade di problemi. Aggiungeteci dei cugini/amici ficcanaso, del rancore che va avanti da ben dieci anni, un capo tremendamente all'antica, cioccolato e pastelli a cera...e capirete che, a volte, il destino sa essere veramente perfido!
ULTIMO CAPITOLO POSTATO
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

15 – [Epilogue] All my loving

 

 

 

- Ti ho chiesto che cavolo ci fai tu qui!

Ron Weasley si erse in tutta la sua altezza e ci venne incontro, fissandomi truce.

- Che succede? - Immediatamente vidi molte teste (quasi tutte rosse) comparire da dietro alla madre di Rose. Tra la folla riconobbi Lily e Dominique, le quali mi riservarono uno sguardo decisamente stupito. Liam, dal canto suo, agitò la mano in direzione della sua ragazza, facendola sorridere.

Sbattei le palpebre più volte e mi schiarii la voce - Ecco…- cercai di fare un passo avanti e provai a sorridere - Mi chiamo Scorpius Malfoy…ehm, piacere.

- Malfoy! – esclamò Roxanne Weasley con un ghigno – Qual buon vento?!

- Decisamente una buona idea, quella di portarlo qui. Complimenti, Al… – sussurrò Matt ridendo. Cercai di pestargli un piede, mentre Ronald Weasley diventava sempre più rosso.

- So benissimo chi sei, non ho dimenticato la tua faccia! Ed è difficile non riconoscere un Malfoy, siete tutti uguali!

Mi sentii offeso da quelle parole, ma cercai di mantenere la calma – Beh, io….

- Tu? – mi esortò Hermione Weasley, fissandomi dritto negli occhi – Perché non entrate? Sarebbe meglio se…

- Ma certo, cari, entrate! – una donna anziana e pienotta si inserì tra gli zii di Rose e Al, tenendo tra le mani una teglia dall’aria bollente – Ho appena sfornato la torta di melassa! Su Al, entra, il nonno ci teneva così tanto a vederti!

- No! – il padre di Rose si fece avanti e mi fissò irato – Solo perché sono passati dieci anni, non credere che io ti abbia perdonato! Tu non entri qui!

- Andiamo Ron! – sbuffò la madre di Al, roteando gli occhi. Il fratello le scoccò un’occhiataccia e riportò la sua attenzione su me - Non mi interessa.

- Io non volevo disturbare…- borbottai in imbarazzo – Volevo…cercavo semplicemente Rose.

- E perché cerchi Rose? – si intromise un ragazzo alto, che riconobbi come Hugo Weasley. La sua espressione era tranquilla, ma i suoi occhi stavano analizzando attentamente ogni mio movimento, lo sapevo. Il padre di Rose annuì – Appunto, cosa vuoi da Rose?

Okay, era giunto il momento delle spiegazioni. Presi fiato e lo fissai risolutamente

- Io volevo chiederle scusa.

- Dopo dieci anni? – chiese educatamente Hermione Weasley, scoccandomi uno sguardo intenso. La sua espressione mi ricordo tremendamente Rose, ragion per cui mi lasciai sfuggire un sorriso che la fece arrossire.

- Ehi! - il signor Weasley si sporse verso la moglie e l’attirò a sé, nascondendola dietro la schiena – Non provare a fare il furbo!

Sollevai entrambe le mani – Assolutamente no! Io…

- Tu? – mi esortò il fratello di Rose. Scossi la testa – In effetti non è per questo che sono qui. Ho già chiesto scusa a Rose per quell’episodio…e sono stato ampiamente ripagato del mio gesto – con la mano mimai un pugno dritto verso il mio volto, suscitando l’ilarità dei presenti. Il padre di Rose annuì – Ottimo. Allora puoi…- sollevai una mano, interrompendolo - Un momento...dato che sono qui, posso finalmente chiedere scusa anche a voi. - Lo fissai dritto negli occhi – Mi dispiace davvero. So di avervi causato non pochi problemi, ma avevo tredici anni ed ero un piccolo idiota. A volte…non ci si rende conto di quanto una cosa possa ferire i sentimenti di qualcuno. - aggiunsi, chinando leggermente la testa.

- Fantastico, c’è altro? – il tono disinteressato del padre di Rose mi innervosì. Non potei impedirmi di scoccargli un’occhiata esasperata – Signor Weasley – cominciai, mentre Al mi faceva cenno di smetterla – Capisco l’astio nei confronti della mia famiglia e non la biasimo assolutamente per questo. Ma io sono Scorpius…e le posso assicurare che non c’entro nulla né con mio padre…né con mio nonno. Le ho chiesto scusa per quello che ho fatto, ragion per cui…adesso lei non potrebbe considerarmi come un normale ragazzo, che è venuto a cercare sua figlia perché…perché…beh, è innamorato di lei?

Sentii un suono strozzato provenire da qualcuno dei parenti di Rose, ma lo ignorai. La mia attenzione era stata catalizzata dal signor Weasley, il cui colorito stava diventando sempre più preoccupante. Restammo in silenzio per alcuni istanti, prima che lui spalancasse la bocca, fissandomi come se avessi appena estratto la bacchetta per lanciargli una Maledizione senza Perdono.

- Tu…tu sei…tu sei quello che ha spezzato il cuore di mia figlia! – urlò, prima di lanciarsi verso di me. Feci un passo indietro, incespicando, proprio mentre la sua mano afferrava la bacchetta dalla tasca. Sollevai le mani – Signor Weasley! Per favore..! - correndo all’indietro mi lanciai oltre Matt e Jackie, prima di cadere rovinosamente per terra.

- TRA TUTTI GLI UOMINI ESISTENTI AL MONDO HA SCELTO PROPRIO TE!!! Che cosa hai fatto alla mia bambina!?

- Signor Weasley, mi ascolti un momento…

- Ron, calmati! Stai attaccando un ragazzo!

- Ha fatto piangere Rose, l’ho vista io! Io!

- Ron accidenti! Vuoi darti una calmata? – la moglie, con un gesto davvero coraggioso, si frappose tra me e lui, allargando le braccia – Se non lo fai ti affatturo, basta!

L’uomo si bloccò con la bacchetta a mezz’aria e parve troppo stupito per aggiungere alcunché. Sbatté le palpebre un paio di volte – Hermione…

- No, Ron! Smettila di strillare e comportati da uomo adulto! Rose è abbastanza grande per difendersi da sola!

- Ascolta cosa ha da dirti questo ragazzo! – esclamò l’anziana pienotta, aiutandomi ad alzarmi – Non ho certo cresciuto un maleducato, io!

- Grazie…- borbottai, mentre lei mi sorrideva. Ron mi scoccò un’occhiataccia – Parla. Ma se quello che hai da dire non mi piacerà…

- Ron.

-…ti lascerò andare a casa…- aggiunse a fatica, facendomi una smorfia.

Annuii – Okay…beh, solo una cosa…ho incontrato Rose solo per caso, poco tempo fa. E…inizialmente lei mi detestava, davvero. E ne aveva tutto il diritto, ovviamente. Ma poi…si è offerta di darmi una mano per una cosa…e da allora…ho capito quanto fosse speciale. Solo che io non sono bravo con queste cose…così l’ho ferita di nuovo…e, come sempre, ho sbagliato. Solo che stavolta l’ho fatto per proteggermi. E anche Rose lo sa. Io…- li fissai, i Weasley, uno per uno. I loro visi non trasmettevano altro che curiosità. Erano…buoni, si vedeva. Mi strinsi nelle spalle – Pochi sanno che ho due bambini…e se ho cercato di tenere Rose lontana da me è stato solo per evitarle di…prendersi un “peso” in più. Penso che frequentare un ragazzo padre sia…un tantino complicato.

- Due bambini? – borbottò Hugo Weasley, mentre gli altri mi fissavano attoniti. Annuii – Sì.

- Tu lo sapevi? – disse Harry Potter, improvvisamente, in direzione del figlio. Al annuì – Da sempre.

- E Rosie…come l’ha presa? – chiese Hermione Weasley, confusa. Sorrisi – Può sembrare assurdo…ma, bene. Lei ha accettato tutto…

- Ma tu l’hai allontanata.

- Già. Temevo che potesse…pentirsene. Ma io non voglio tenerla lontana da me. Credevo sarebbe stato facile, invece…Perché lei mi manca; mi manca il suo sorriso, la sua dolcezza, i suoi sbalzi d’umore, il suo sguardo…e devo dirglielo adesso. – aggiunsi, guardando finalmente il signor Weasley. Per tutto il tempo avevo evitato il suo sguardo, senza accorgermi di quanto fosse cambiata la sua espressione. Il padre di Rose rimase in silenzio per chissà quanto tempo, prima di sospirare e passarsi una mano tra i capelli – Accidenti…beh…io so che Rose sa difendersi da sola, ma sappi…sappi che ti controllerò sempre. Parola di Auror. – aggiunse, mentre Jackie, Liam, Matt e Al sorridevano, dandomi pacche sulle spalle. La madre di Rose mi sorrise – La troverai al San Mungo.

- Andiamo allora! – strillò Jackie – Arrivederci a tutti!

- Ci vediamo!

- Grazie – dissi, sorridendo a tutti – Arrivederci!

- Aspettate! – Dominique si staccò dal gruppo e ci raggiunse. Mi lanciò un breve sorriso – Credo di averti sottovalutato, Malfoy. Ma adesso devi riuscire a farla sciogliere, altrimenti non ti perdonerà mai.

- Okay…grazie. – borbottai. Lei annuì e si attaccò al braccio di Liam, dandogli un bacio sulla guancia. Salutammo un’altra volta i parenti di Rose, prima di uscire di gran carriera dal cancello, pronti a smaterializzarci.

Adesso veniva la prova più dura.

 

***

 

- Okay signor Jones, applichi questa crema tre volte al giorno per una settimana; vedrà che le cicatrici scompariranno!

- Ne è certa? Non vorrei dover girare con questi morsi di serpente per il resto dei miei giorni…

- Glielo assicuro…

- Uhm, posso? Scusatemi! Rose, puoi venire per favore? – Lizzy entrò di corsa nel mio ufficio – Hai presente la signora Turpin?

Distolsi la mia attenzione dal mio ultimo – ed ipocondriaco – paziente, per dedicarmi alla nuova arrivata – Certo…è già arrivata?

- Sì, puoi raggiungerla?

Il signor Jones si alzò – La lascio, guaritrice Weasley. A presto! – cercai di sorridergli, nonostante l’idea di rivederlo presto non mi entusiasmasse – Ma certo. Buona giornata!

- Grazie…- borbottai in direzione di Lizzy, che sorrise – Non so se la signora Turpin sia meglio di lui… - aggiunse, non appena l’anziano uscì fuori. Allargai le braccia e lei ridacchiò.

- Mi sembri un po’ stressata, Rosie…hai parlato con Johnson? – buttò lì la mia amica, fissando con noncuranza oltre la finestra. Mi strinsi nelle spalle ed abbozzai un sorriso – No, perché sto bene. Non sono stressata. – aggiunsi, aprendo la porta. Sentii il suo sospiro, ma né io, né lei aggiungemmo altro. Non avevo voglia di parlarne, tanto era inutile. E poi…strano ma vero, parlarne con mio padre mi avrebbe aiutato.

- Salve signora Turpin, come stiamo oggi? - la vecchietta mi sorrise – Oh, abbastanza bene, grazie. Solo che stamattina sono andata a casa di mia nipote…sa, lei ha due figlie di circa dieci anni…e…- ma sì, cosa importava? Lo avrei dimenticato…chissà quando ci saremmo rivisti?

-…e proprio mentre litigavano, una scintilla rossa mi ha inavvertitamente sfiorato…e se…ma cosa è tutto questo trambusto? – l’anziana donna si sporse, fissando il corridoio oltre le mie spalle. Mi voltai; in effetti sotto stavano facendo parecchio chiasso – Forse un’emergenza…- borbottai, dirigendomi in quella direzione, verso le scale. Sentivo passi affrettati e voci indistinte. Molti pazienti si affacciarono dalle porte, mentre altri – più coraggiosi – si sporsero proprio come me.

- Ma che succede? – Lizzy mi affiancò, proprio mentre un gruppo di persone si fermava sotto la rampa di scale che portava al nostro piano.

- Ma che…- spalancai la bocca alla vista di Al, che cercava di spiegare qualcosa a Mark della sicurezza, Jackie e Matt che battibeccavano, Liam e Dominique che ridevano come pazzi e…

- Rose!

Scorpius era lì in mezzo e mi fissava con urgenza, mentre alcuni curiosi pazienti dei piani sottostanti si accalcavano accanto a lui. Lizzy, la signora Turpin e tutti i presenti si voltarono verso di me, stupiti.

- Ma sta parlando con lei? – borbottò una ragazza ricoperta di bende da capo a piedi. Arrossii – Che cosa ci fai qui? – balbettai, confusa. Scorpius, ignorando la confusione attorno a lui, si fece un po’ avanti, rischiando quasi di cadere lungo disteso.

- So che non dovrei essere qui.

- Infatti! Questo è un ospedale! – sbottò un guaritore del secondo piano, prontamente zittito dai presenti. Scorpius annuì – Lo so…solo che ci sono cose che vanno fatte immediatamente. Ho aspettato troppo tempo.

Scossi la testa – Non è necessario che…- ma lui mi inchiodò con uno sguardo tremendamente serio e determinato. – Invece sì, Rose. Perché so perfettamente di essermi comportato da stronzo. Ma…l’ho fatto solo perché avevo una paura fottuta di perdere la testa per te. Ma mentre mi dicevo che non dovevo, non potevo stare con te…ero già perdutamente innamorato. Così adesso sono qui, davanti ad una folla di gente che probabilmente mi sta odiando, solo per te. Per dimostrarti che…non voglio più essere un codardo. – prese un respiro profondo, prima di sorridere – Io ti amo Rose. Perdonami.

A quel punto cadde il silenzio. Sapevo che tutti mi stavano fissando, in attesa di una mia reazione.

Potevo perdonarlo?

Improvvisamente qualcuno mi mollò una gomitata. Stupita, mi voltai verso la signora Turpin, che mi stava squadrando con aria di sufficienza – Ma cosa aspetti ancora? È venuto fin qui per chiederti scusa, per dirti che ti ama…corri, no?

“In amore non si è mai abbastanza stupidi Rose; questa però è una cosa che impari col tempo.”

Sì, decisamente potevo.

Sollevai di scatto la testa e, finalmente, scoppiai a ridere. Mi feci strada tra le persone e praticamente mi lanciai giù dalle scale, ritrovandomi ad un palmo da lui.

- Scorpius Malfoy…- mi avvicinai, scuotendo la testa.

- Sì?

- Tu sei un idiota…- mormorai, circondandolo con le braccia -…ma forse è anche per questo che ti amo!

Tutti scoppiarono a ridere e presero ad applaudire, ma io quasi non me ne resi conto; ero troppo impegnata a rispondere ad un bacio mozzafiato.

 

 

 

*****

 

- Jingle Bells, jingle bells, Jingle all the way…

- Ah, Al ti prego smettila! Sei pessimo…- esclamò Matt, cullando tra le braccia la piccola Penny. Mio cugino sbuffò, tuffando una mano nel vassoio che Jackie stava trasportando – Quanto sei antipatico…sorridi, è Natale!

- Lo so, grazie, ma tu sei così stonato da farmi venire il mal di stomaco…

- Ehi, voi due! Smettetela, state dando un pessimo esempio ai bambini! – sibilai, mentre Kate e Jack ridevano. Erano seduti sul divano, accanto a Scorpius e lo stavano costringendo ad indossare un ridicolo cappello da Babbo Natale.

- Dai papà! Sei bello con questo!

- Sì Scorpius, sei veramente affascinante con quella robaccia rossa sulla testa – disse Dominique, provocando l’ilarità generale.

- Dominique, sei sempre così gentile…

- Solo per te, carissimo! 

- Ehi! BUON NATALE!!! - Liam spuntò dalle fiamme del camino, spargendo fuliggine sul tappeto. I bambini saltarono in piedi – I regaliii! Adesso che c’è lo zio Liam possiamo aprirli!

- Grazie dell’accoglienza eh…- ribatté quello un po’ risentito. Domi rise.

- Sono solo bambini tesoro…io sono felice che tu sia qui!

- Oh Sì, anche io tesorino! Picci-picci!

- Matt…tu mi fai paura…

- State facendo un caos assurdo, ora basta! Penny dorme!

- Che palle, Jackie!

- Ehi…- Scorpius mi si avvicinò sorridendo – vieni con me? – mi prese per mano, portandomi proprio davanti all’albero di Natale.

- Bambini, venite in cucina! Guardate, sto sfornando i biscotti allo zenzero! – esclamò improvvisamente Jackie, lanciandoci un’occhiata complice. Anche gli altri si alzarono dai rispettivi posti – Veniamo anche noi!

Jack e Kate lasciarono immediatamente i giochi per raggiungere gli “zii” – I biscotti!!! Possiamo decorarli con le caramelle?

- Ma certo…

- E lo zucchero?

Eravamo rimasti soli. Mi voltai verso il mio ragazzo, confusa – Che succede?

- Siediti qui…- mi fece accomodare sotto l’albero illuminato e si sedette proprio davanti a me. I suoi occhi erano sereni e pieni di allegria – Ho una cosa per te.

- Cosa? Non dovevi…mi hai già regalato quei…- posò un dito sulle mie labbra e, senza aspettare oltre, tirò fuori dalla tasca una scatoletta blu.

- Sì…beh, questa mi sa che è una cosa diversa…- balbettai. Lui mi lanciò una finta occhiataccia

- Fammi concentrare, Weasley!

Mi lasciai sfuggire una risatina agitata, mentre il mio cuore faceva una capriola. Lui deglutì e mi fissò dritto negli occhi – Rose…so che forse è presto, solo l’anno scorso io ero qui, da solo, a mandarti pigiami tramite Al…e adesso invece siamo insieme…è una cosa pazzesca, vero? Forse è una mossa azzardata, ma sento che è la cosa più giusta da fare…ho sconfitto i miei demoni personali e so che con te posso farcela. Per questo ti chiedo…vuoi sposarmi? – nel dirlo aprì la scatoletta, rivelando un anello d’oro bianco con una piccola pietra blu. Era semplice ma bellissimo.

- Io…sì, certo che sì! – gridai, prima di saltargli al collo per abbracciarlo. Lui scoppiò a ridere e, in quell’istante, tutti uscirono dalla cucina, gridando parole sconnesse.

- Ha detto di sì?

- Ma è magnifico!

- Roseeee! Verrai a vivere con noi?

Incrociai lo sguardo di Al, che mi regalò un sorriso sinceramente felice, poi ritornai a guardare Scorpius che, con qualche difficoltà data dalla nostra posizione, stava cercando di infilarmi l’anello al dito.

Scoppiai a ridere e lo baciai. Non mi ero mai sentita così felice.

 




Ciao!!! Ebbene sì...ce l'ho fatta a postare non troppo in ritardo! Ecco a voi il capitolo finale, corredato di epilogo...(che, come avrete sicuramente capito, è ambientato un anno dopo...a Natale! ) e che epilogo! xD
Vi giuro che descrivere le scene di Scorpius alla Tana è stato davvero difficile! Non sono molto convinta infatti, ma, vi giuro, ci ho lavorato tantissimo...e questo è quello che ne è uscito alla fine! Spero non sia troppo orrido : / !
A parte questo...volevo ringraziarvi tutti...avete letto questa storia, l'avete aggiunta tra le preferite, le seguite e le ricordate...avete commentato e mi avete dato sempre la forza per andare avanti...siete speciali! :D GRAZIE DI CUORE!
Tornerò molto presto (Prestissimissimo) con una nuova storia...MOOOLTO probabilmente sarà una Rose/Scorpius (ho già in mente tuttooo!) e spero continuerete a seguirmi!
Vi mando tantissimi baci!

GRAZIE DI TUTTOOOOO!
                                                                                                     Lily_Luna

PS: Il titolo è lo stesso della canzone dei Beatles! Ascoltatela se vi va, perché ne vale la pena... <3
  
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lily_Luna