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Autore: Alex91    27/05/2011    6 recensioni
Papà, quando hai dato il tuo primo bacio? È stato con la mamma?
[Storia classificatasi terza al contest "Lezioni di Anatomia" indetto da Lu_Pin e concluso da foxfeina]
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Non si imbroglia con il primo bacio

Storia scritta per il contest "Lezioni di Anatomia" indetto da Lu_Pin e portato a termine da foxfeina, classificandosi terza e vincendo inoltre il  "Premio Caratterizzazione".

 

- Personaggio scelto: Ron Weasley
- Frase scelta:
Per essere veramente bello un bacio deve significare qualcosa. Deve essere con qualcuno  che non riesci a toglierti della testa, così quando le vostre labbra si toccano, l’emozione è fortissima, un bacio così caldo e profondo, da farti dimenticare di riprendere fiato. Non si imbroglia con il primo bacio… perché quando incontri la persona giusta, il primo bacio è davvero tutto!




Non si imbroglia con il primo bacio
 

Ron lo guardava con un’espressione ebete e un sorriso compiaciuto stampato sul volto.
Questa volta aveva vinto!
Era riuscito, dopo tanto tempo, a far comparire quei numeretti verdi sul display. Beh, era una piccola vittoria personale.
Controllò di nuovo il tempo segnalato sulla scatola e, euforico, premette il tasto di accensione di quell’aggeggio.
- Miseriaccia! - esclamò. Si era nuovamente azzerato tutto.
Maledicendo mentalmente, come sempre, quell’idea di Hermione, lanciò uno sguardo bramoso alla sua bacchetta. Quelli erano i giorni che più odiava!
Una volta al mese c’era la “Settimana Senza Magia”, perché Hermione voleva preservare quelle che erano le sue origini e voleva che anche la famiglia lo ricordasse.
Sarebbe stato così semplice, invece, far esplodere quei piccoli semi tutti insieme con un semplicissimo incantesimo. Osservò di nuovo la bacchetta, conservata assieme alle altre tre nella teca appesa al muro.
Ci avrebbe provato solo un’ultima volta, si disse, poi avrebbe usato la magia; Hermione stava facendo la doccia, ma lui sapeva che lo avrebbe scoperto lo stesso.
Aveva fame però.
Girò quella che aveva capito essere la manopola del tempo.
Invece no, forse si era sbagliato. Di nuovo.
Spazientito, provò a premere tutti i tasti.
- Miseriaccia! - ripetè sbattendo le mani sul piano di marmo.
Basta, avrebbe usato la magia, non poteva stare appresso a quegli stramaledetti marchingegni.
Sentì una risata limpida e si voltò; sua figlia Rose era appoggiata, a braccia incrociate, con la spalla contro lo stipite della porta della cucina e lo guardava divertita.
Da quanto era lì?
Si avvicinò e in due sole mosse azionò il microonde, la luce si accese e il piatto cominciò a girare, mentre il pacchetto dei pop-corn iniziava a gonfiarsi.
- È divertente vederti perdere la pazienza - sorrise Rose.
- Umph! - sbuffò Ron indispettito. - A cosa serve l’elettricità - almeno aveva imparato la maggior parte dei “termini tecnici” - in una casa di maghi? - borbottò.
Nel frattempo Rose aveva preso una scodella e ne aveva versato dentro il contenuto del sacchetto, porgendo al padre la merenda.
- Lo sai che la mamma ci tiene - disse Rose seguendo il padre nel salottino. - E poi, dopo tutti questi anni avresti dovuto già capire come funziona la tecnologia.
Ron rispose con un’alzatina di spalle e un borbottio indefinito. - Ne vuoi? - le chiese dopo, offrendole i pop-corn.
- No, grazie - rispose Rose, però si sedette sul divano accanto a lui. Lo guardava sovrappensiero, poi si decise a chiederglielo. - Papà, quando hai dato il tuo primo bacio? È stato con la mamma?
- No, non è stato con Hermione - rispose con un sorriso storto. - È stato durante il mio sesto anno a Hogwarts, con una mia compagna di casa. Avevamo appena vinto la partita di Quidditch contro i Serpeverde; io ero il portiere, sai, e avevo parato tutti i tiri! - ricordò orgoglioso.
Rose sorrise per l’atteggiamento del padre sulla cui faccia era comparsa la tipica espressione di quando si vantava per qualcosa.
- Comunque, - riprese - durante i festeggiamenti per la vittoria, nella nostra Sala Comune, è successo: Lavanda mi è saltata addosso baciandomi. Ecco il mio primo bacio. È stato strano inizialmente, ma piacevole. All’inizio… - agguinse enigmatico dopo. - Perché lo volevi sapere? - le chiese tornando a sorridere.
- Beh… - Rose non sapeva se parlarne con il padre, lui era stato sempre un tipo molto geloso. - Ecco, c’è un ragazzo che mi piace, del mio stesso anno - disse infine.
Proprio come aveva previsto, il volto di Ron si rabbuiò. Borbottò qualcosa che somigliava tanto a “Rose, hai quindici anni!”. - E chi è?
- Tu non è che eri molto più grande di me! - ribatté la figlia a testa alta. - Il fatto è che sono preoccupata - disse cercando di sviare l’attenzione di Ron dall’identità del ragazzo.
- Preoccupata per cosa?
C’era riuscita.
- Non proprio preoccupata, ma timorosa, in ansia; però sono anche eccitata, emozionata. Insomma, papà, ho un appuntamento - Confessò dopo. Tra Ron e Rose c’era sempre stato un ottimo rapporto, molto confidenziale. - E vorrei che fosse tutto bello, compreso il bacio - che sperava tanto ci sarebbe stato.
Ron la guardò sovrappensiero, era strano vederlo così concentrato; avrebbe voluto porle tante domande, avrebbe dovuto fare il padre e accertarsi di molte cose, ma adesso voleva solo confortare la figlia. Le rivolse un sorriso smagliante - Per essere veramente bello un bacio deve significare qualcosa. Deve essere con qualcuno che non riesci a toglierti della testa, così quando le vostre labbra si toccano, l’emozione è fortissima, un bacio così caldo e profondo, da farti dimenticare di riprendere fiato. Non si imbroglia con il primo bacio… perché quando incontri la persona giusta, il primo bacio è davvero tutto!
Era così, lei non riusciva a toglierselo dalla testa, bramava il contatto delle loro labbra. Il giorno successivo sarebbe stato l’ultimo delle vacanze di Pasqua, tornati a Hogwarts si sarebbero rivisti.
Sorrise.
- Quando mi hai parlato del bacio con, come si chiamava? Lavanda?, non ne eri così entusiasta prima.
- Perché adesso stavo pensando al mio primo bacio con la mamma - le rispose Ron felice.
- Quando è stato? - chiese Rose curiosa.
- Durante la battaglia di Hogwarts - disse lui tornando con la mente a quella sera. Quel 5 di Maggio erano successe molte cose. - È stato poco prima della fine di tutto - poco prima della morte dello zio Fred. - Lei mi è saltata con le braccia attorno al collo e io la tenevo stretta a me. Per un breve istante non esisteva più nulla a parte noi, esistevano solo le nostre labbra a contatto, i nostri respiri che si fondevano, le nostre braccia a stringerci a vicenda; come se il mondo attorno a noi si fosse fermato, come se non ci fosse più nessuna guerra. Esistevamo solo io, Hermione e il nostro primo bacio.
Erano passati ventitré anni, ma ogni volta che pensava a quel momento, Ron ricordava tutte le sensazioni che aveva provato; le provava di nuovo tutte.
Rose rise piano, non voleva interrompere quel momento di beatitudine, suo padre era incantato con espressione sognante e un sorriso enorme stampato sul viso.
Rose si alzò dal divano e Ron si riscosse.
- Ciao pa’ - lo salutò dandogli un bacio su una guancia.
- Ciao, tesoro - rispose mentre lei cominciava a salire le scale per andare in camera sua. - Ah, Rose.
- Sì? - disse fermandosi con un piede già sul gradino successivo.
- Con chi esci? - le chiese Ron geloso.
Rose rise forte questa volta. - Non te lo dico, papà - rispose con dolcezza riprendendo a salire. - Forse un giorno te lo farò vedere - la sua voce gli arrivò lontana, echeggiando nella tromba delle scale.
Ron sorrise posando la testa sul poggiaschiena. “Quanto crescono in fretta i figli!” pensò.
Era ancora scombussolato dalle sensazioni che lo avevano colto mentre raccontava a sua figlia del suo primo bacio con Hermione.
Chissà se Hermione era ancora sotto la doccia. Sorridente si alzò dal divano precipitandosi verso le scale.
La scodella con i pop-corn rimase abbandonata sul basso tavolino di vetro.









TERZA CLASSIFICATA

Ale91 – Non si imbroglia con il primo bacio

 

Stile: 9/10 punti

E' uno stile molto semplice, adatto sicuramente ad uno Slice of Life come questo. Riesce a seguire la realtà quotidiana, nonostante a volte sia un po' troppo portato al livello del parlato. Di piacevole lettura, sicuramente.


Grammatica: 7,5/10 punti

Ti consiglio di fare un po' più attenzione alla grammatica del testo, perché è un peccato che ti abbassi così il punteggio! "Agguinse" anziché "aggiunse", "ribatté" con l'accento sbagliato, "ventitré" senza accento e via dicendo. Occhio, mi raccomando! :)


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 punti

Assolutamente perfetta! Di Rose sappiamo poco ovviamente, è vero... ma come non immaginare la situazione ESATTAMENTE in questo modo? Ron il papà geloso, Rose la primogenita con un bellissimo rapporto con il padre. Veramente ben riusciti, entrambi!


Originalità della trama: 10/10 punti

Non avevo mai letto qualcosa del genere, e l'idea mi ha divertita non poco. La parte iniziale, poi, che fa da sfondo e da quadretto introduttivo, è assolutamente brillante! Riesce a contestualizzare benissimo la scena, rendendola realistica al massimo!


Utilizzo della frase: 10/10

Nulla da eccepire, inserita benissimo. Sembra quasi parte integrante del testo.


Gradimento personale: 5/5

Mi è piaciuta tantissimo, te ne sarai accorta. E credo che la settimana senza magia sia assolutamente una cosa da Hermione. Brava, davvero!

Totale: 51,5/55 punti

 

 

Un grazie immenso a Lu_Pin che ha indetto il meraviglioso concorso e a foxfeina che ha giudicato le storie partecipanti.

Grazie! ^_^


   
 
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