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Autore: Greta_2097    29/05/2011    1 recensioni
Daniel,Daniel Grigori. Quel nome aveva un non so che di angelico
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Bussarono alla porta.
“Kate sono io, posso entrare?”
Oh era Arianne mi aveva fatto prendere un colpo credevo fosse mia madre!
“Sì, vieni entra!Mi hai fatto prendere un colpo! Credevo fossi mia madre!”
“No tranquilla.”Disse sorridendomi e chiudendo la porta.
“Ascolta ti ricordi Daniel Gregori?” Mi chiese poco dopo.
Daniel, certo che me lo ricordavo, quel ragazzo poco più alto di me, biondo di capelli,occhi azzurri,muscoloso e abbronzato: Un angelo ai miei occhi. Quando mi ero trovata tra le sue braccia,qualche sera prima,mi ero sentita come a casa. Ma che cosa aveva detto Daniel? Gli aveva parlato di me? Gli aveva detto qualcosa ? Che cosa? Dovevo saperlo.
Solo in quel momento mi accorsi che stavo arrossendo.
“Si, mi ricordo di lui, ti ha detto qualcosa su di me? Dico così per dire…”  Dissi con la faccia rosso pomodoro.
“ No, niente su di te, ma Miles mi ha detto che chiede spesso di te dalla sera del falò”
“Davvero?”Chiesi io stupita
“Si, ma cosa c’entra adesso? Non è che ti piace Daniel, vero? “
“No, certo che no,ma mi interessa saperlo perché… Ok, si , ammetto che un po’ mi piace, solo un pochino…”Feci un segnetto con la mano per indicare il poco interesse. Ma chi riusciva a nasconderlo? Quando si ama così tanto una persona non si riesce a nasconderlo, e poi sono pessima a mentire!
“Ah così ti piace Daniel? Sono contenta per te” Disse sedendosi sul letto vicino a me.
 “Non è facile innamorarsi, perciò sei molto fortunata”
“Grazie, ma se non dovevi dirmi questo allora che cosa ti ha detto?”
“A già, quasi dimenticavo, ha invitato me, te e Miles nel suo cottage in campagna una settimana solo noi,vuoi venire?”
“Non lo so, ci devo pensare” Dissi con aria sarcastica“Umm, si!”
In quel esatto istante scoppiammo tutte e due a ridere. Ora,però,mi sorgeva una domanda:ma i miei mi avrebbero lasciato andare?
Arrivò sera e Arianne se ne andò, era il momento giusto per chiedere il permesso ai miei genitori. Scesi la scala quatta quatta, come se fossi una spia e arrivai in cucina molto lentamente.
“Ciao, ascoltate devo chiedervi una cosa, Daniel Gregori ve ne ho parlato no? Comunque dicevamo Daniel ha invitato me, Arianne e Miles nel suo cottage in campagna per una settimana, posso andare?”Chiesi tutto d’un fiato incrociando le dita delle mani dietro alla schiena
“Vediamo, potresti farti degli amici e così ti troveresti bene qui”Disse mia madre pensando ad alta voce.Cominciarono a bisbigliare tra di loro,ma non capi niente.“La risposta è… Si”Dissero infine.
“Grazie! Via adoro,  partiamo domani e stiamo via una settimana ok? “
“Si, vai a preparare la valigia”
“Grazie!”
Chiamai Arianne e gli diedi l’ok così decidemmo di trovarci domani alla stazione verso le 8.30 del mattino, non ci sarebbe stato il problema imbarazzo perché Daniel era già al cottage, fortunatamente.
Il viaggio in treno non durò molto.
Appena arrivati al cottage, c’era Daniel ad aspettarci sulla porta, bello, biondo, perfetto, come sempre del resto.
“Ciao! Finalmente siete arrivati, bene venite vi mostro le vostre camere”
Il cottage era un’enorme casa di legno con una immensa distesa di prato da parte a tutti i lati e una piscina-laghetto termale con una sorgente naturale qualche metro lontano dalla casa.
All’interno, i muri ed il pavimento erano in legno chiaro, il salotto e la cucina  erano separati, nella parte destra della stanza c’è il salotto mentre nella parte sinistra c’è la scala che porta al piano superiore e una porta con all’interno la cucina. Al piano superiore ci sono le stanze dove dormiremo: una per me e Arianne, un’ altra per Miles e Daniel e una stanza singola con un letto matrimoniale, in tutte le camere ci sono 2 bagni e 4 letti. Nell’ultimo piano c’è un bellissimo terrazzo con un tavolo e un binocolo dove si possono ammirare le stelle.
Appena sistemate le nostre cose scendemmo per la cena, io e Daniel cucinavamo mentre Arianne e Miles andavano a pendere la legna. Era estate ,ma in montagna di sera faceva ancora freddo.
“Bene, Kate vuoi fare a fettine le verdure o cuocere la carne? Per me è uguale” Mi chiese Daniel.
“Faccio a fettine le verdure, grazie. Mi puoi dare un coltello e un’ asse di legno?”
“Certo… Ecco qua”
“Grazie! Allora cosa cuciniamo di primo?”
“Un bel piatto di pasta?”
“Perfetto! Facciamo alla carbonara?”               
“Ok”
Incominciammo a cucinare, il profumo era ottimo.
“Allora… Anche tu fai il liceo Clinton?”
“Si anche io faccio quel liceo, mi passi il pepe?” Dissi.
“Si certo…”
“Ascolta Kate, ti va se domani andassimo tutti in spiaggia? Ho già chiesto agli altri e mi hanno detto di si…”
“Ok, magari ci possiamo portare il pranzo così non dovremmo tornare indietro”
“Grande idea!” Disse lui con un sorriso, che mi fece sciogliere.
“Si, ma ho una piccola domanda: esiste una spiaggia qui?”
“Ops, ho detto spiaggia? Intendevo le terme, è una “Serra” riscaldata dove c’è una spiaggia e una specie di mare”
Il giorno seguente andammo in  questa specie di spiaggia, anzi se non me l’avesse detto non me ne sarei accorta: il soffitto in vetro era coperto dalle piante e le pareti anche, in mezzo c’era la tipica spiaggia e dopo di essa una specie di mare riscaldato e anche con le onde.
“Forte! Amico dopo questo sono in debito” Disse Miles a Daniel con aria stupefatta.
“Tranquillo amico, così andiamo a pari con tutto quello che io ti ho fatto” 
Ci fu un minuto di silenzio, poi mettemmo giù gli asciugamani.
“Bene, allora chi vuole fare una passeggiata nel bosco con me?” Disse Daniel con il suo sorriso angelico.
“Vengo io” Mi proposi.
“Ok, voi restate qui?”  Disse Daniel.   
“Si, noi restiamo qui” Disse Miles guardando prima Arianne e poi Daniel come se stessero parlando telepaticamente.

“Ok… vieni Kate, andiamo” Disse Daniel facendo l’occhiolino a Miles e sussurrando qualcosa d’ incomprensibile.
“Si, arrivo”
Feci un cenno con la mano per salutarli e poi incominciai a camminare verso il boschetto in compagnia di Daniel.
“Allora, come facevi a sapere di questo posto?” Dissi togliendo un ramo dalla mia faccia
“I miei genitori vengono qui spesso e allora…”
“Dovrò dirlo ai miei così che possano vederlo anche loro”
“Senza offesa Kate, ma entrare qui costa 5.ooo.ooo di dollari”
“Tranquillo io sono miliardaria”
“Cosa?!? Cioè così è più chiaro”
“Come non lo sapevi? Credevo che Miles te l’avesse detto”
“A quanto pare no” Disse lui imbarazzato.
“Siamo arrivati” Concluse.
Davanti a noi c’era una specie di casetta indigena fatta di bambù e paglia.
“Vieni, entriamo”
Entrammo nell’abitazione e vidi un letto,un frigorifero e un ventilatore.
“Io vado a farmi una doccia”
Non avevo notato la piccola porta da parte al letto.
“Ok, io resto qui”
Vidi una pila di cd, ma decisi di ballare senza. Mi misi a fare qualche passo, poco dopo però inciampai e finì tra le braccia di Daniel, quelle muscolose forti calde braccia, incrociai i suoi occhi castano d’orati che cambiavano colore con il tempo, le nostre labbra si fusero come burro su una padella.
“Daniel perché mi costringi a farlo?”
Daniel mi adagiò sul letto e rispose all’individuo sconosciuto:
“Lasciami stare Locnud”
“Lo sai cosa devo fare e per lei non sarà piacevole”
“Lasciala stare!!” urlò Daniel.
Dalle sue spalle si aprirono due enormi ali bianche, Daniel saltò addosso a quel tipo e dopo ci fu una luce fortissima e non vidi più niente.       

   

  
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