4°Capitolo
- Il lato nascosto di Dean
Paige atterrò nel
salotto di
casa Halliwell, << Phoebe, ci sei? >>.
La ragazza uscì dalla
cucina
e raggiunse la sorella, << che hai scoperto?
>>.
<< E’
peggio di quel
che credevamo! >>.
<< Cioè?
Spiegati...
>> , Phoebe si mise comoda sul divano.
<< Quando sono
arrivata nel motel, Dean mi stava aspettando. Sanno tutto di noi ed ora
sanno che siamo streghe
>>, spiegò Paige nervosamente.
<< A quanto pare
avete
fatto anche le presentazioni…Dean? >> chiese
la sorella stupita e un po’
curiosa.
<< Oh, no
>>
rispose Paige, amareggiata, << Dean, già lo
conoscevo >>.
Paige si rigirò fra le
dita
il piccolo medaglione che apparteneva al cacciatore.
Andò verso la finestra e
poggiò il palmo della mano contro il vetro freddo.
Phoebe, intuì che
qualcosa
non andava, anche se il suo potere empatico non aveva più
effetto sulle sue
sorelle, c’era qualcosa di unico che le univa. Riusciva a
percepire la
tristezza della sorella minore.
<< Tesoro, ti va di
parlarne? >>, la confortò Phoebe , che ora si
trovava al suo fianco.
<< Chi sono quei
ragazzi? >>.
<< Dean e Sam
Winchester, e da quello che ho saputo poco fa, sono due cacciatori di
demoni
>> raccontò Paige.
<< Beh, problema
risolto
allora, sono dalla nostra parte >> Phoebe si
rasserenò.
<< Non capisci!? Dean
è sempre stato bravo a dire le bugie. Ogni cosa che dice,
ogni cosa che fa, è
una menzogna! Cerca di ottenere la mia fiducia, per poi pugnalarmi alle
spalle.
Guarda come suo fratello ha ucciso Bill a sangue freddo, ci stanno
mentendo!!
>>, Paige scansò la sorella e si
allontanò.
<< Mi stai
nascondendo
qualcosa, a me puoi dirlo, sono tua sorella…>>
Phoebe insistette, voleva
sapere tutta la verità.
<< Non posso fidarmi
di lui. Non voglio. E’ stato il mio primo bacio! Avevo
bisogno di lui, era
l’unico che poteva capirmi. Mi ha abbandonata, senza una
parola, senza una
lettera. L’ho aspettato a lungo, ma lui…
>> Paige finalmente si sfogò, e
ora che si era lasciata andare permise a sua sorella di avvolgerla con
un
abbraccio.
<< Oh Paige, non sei
più quella ragazza. Poi, ormai, sono passati anni. Non sei
ancora riuscita a
lasciarti questa storia alle spalle? Come mai così tanto
risentimento nei suoi
confronti? >>.
<< Credevo. Ma
rivederlo… >> Paige abbassò lo
sguardo, << a quanto pare certe
ferite non guariscono. Rimangono in un cassetto e aspettano solo di
essere
riaperte. Questa forse fa più male perché
è stata la mia prima delusione
d’amore oppure perché in quel periodo ero molto
più vulnerabile >>.
Phoebe rise, << beh
hai davanti a te l’esperta nelle delusioni d’amore.
Ti posso fare anche solo un
nome…Cole! Ma è grazie a queste che siamo
diventate ciò che ora siamo! Ci hanno
rafforzato. Secondo me devi vedere il lato positivo in tutto
ciò che il destino
ci riserva >>. Phoebe sfregò il braccio della
sorella, poi prendendola
per mano la invitò a sedersi sul divano così da
farla calmare.
<< Ora capisco
perché
hai una rubrica tutta tua >> Paige sorrise.
<< Hai provato a
parlargli, ora? Avrà avuto le sue ragioni >>.
<< Ragioni o no, non
aveva diritto di comportarsi così! Non mi fido, per quello
che ne so io, il suo
“quello buono sono io” , potrebbe essere una scusa!
>>.
<< Secondo me stiamo
affrontando una lotta inutile, ci avranno attaccate per il nostro
stesso motivo
>>.
<< Ok,
proverò a
dargli una seconda possibilità. Se è vero che
loro non sono i colpevoli di
tutto questo, ci saranno utili, ma in caso contrario… avremo
bisogno del potere
del trio! >> finì Paige, ritrovando la carica
e un po’ di serenità.
<< Dov’eri
finito?
>> disse Dean, alterato per tutte le cose che erano
successe nell’ ultima
mezz’ora.
<< Ero al telefono
con
Bobby e… >> riuscì a dire il
Winchester più alto, ancora a metà fra
l’ingresso
della stanza e il corridoio, prima di essere interrotto.
<< Si si ok, io ho
cose più importanti. Paige, è stata qui!
>>.
<< Come?
>>
<< La
strega… Paige,
ricordi? >> Dean lo incitò a ricordare .
<< Quella…
Paige?
>>, il fratello rimase a bocca aperta.
Dean prima guardò Sam
con
sguardo cupo e labbra
serrate, poi
guardò il pavimento. Non gli piaceva
particolarmente tornare su quell’argomento, soprattutto se ne
parlava con Sam.
<< La stessa Paige di
cui ti eri innamorato al liceo? >>.
<< Non esageriamo
adesso! Io… innamorato >> fece una smorfia.
<< Certo per questo,
le
settimane successive alla nostra partenza da San Francisco, eri
così assorto
nei tuoi pensieri. Per questo speravi in qualche presenza demoniaca nei
pressi
della città, sperando di ritornarci… e sempre per
questo mi hai spinto a
guardare un film, noiosissimo, solo perché la protagonista
principale si
chiamava Paige. Ah no scusa, erano banalissime
coincidenze! >>, Sam
trattenne una risatina.
<< Un magico inverno
non è noioso! >> protestò Dean.
<< Dean, non ci
casco!
Folletti danzanti e magiche storie natalizie per tutta la famiglia? Ma
a chi
vuoi darla a bere? >>, Sam ripose le armi nel grande
baule che i fratelli
portavano sempre con loro.
<< La questione
è che
lei è una strega.. prima di andarsene mi ha detto che solo
uno dei due
sopravvivrà >> Dean si fece improvvisamente
serio.
<< Dean… >>.
<< Non posso
ucciderla. Come si fa? Il solo pensiero che lei possa farsi anche solo
un
graffio.. >> continuò lui.
<< Dean…
>> Sam
lo chiamò ancora, ma Dean era perso nei suoi tormentati
pensieri.
<< No, ci
sarà
un’altra soluzione. Deve esserci >> .
<< Dean..
>>
questa volta Sam alzò la voce e finalmente ottenne le
attenzioni del fratello,
<< mi ha chiamato Bobby. Loro sono buone. Sono le streghe
del trio. Le
prescelte. Stiamo dalla stessa parte >>.
<< Non dobbiamo
ucciderle? >> chiese Dean.
<< No
>>.
<< Niente spargimenti
di sangue o cose simili? >>.
<< No
>>.
<< Non potevi dirmelo
prima? >>, Dean tirò un sospiro di sollievo.
<< Non mi fai parlare
>>.
<< Se tutto va bene,
tra mezz’ora sarò qui, e speriamo che Piper torni
in sé >> disse Phoebe
aprendo la porta d’ingresso.
<< Va bene, hai preso
l’incantesimo >> replicò Paige
seguendola.
Phoebe mostrò il
biglietto
che teneva in mano.
<< Ecco la strega
>>
comunicò l’agente di zona, schiarendosi la voce.
<< Phoebe stanno
dicendo a te? >> disse stupita Paige, <<
hai mostrato i tuoi
poteri? >>.
<< Non lo so, non
l’ho
fatto! >> , anche Phoebe era meravigliata.
<< Si è
proprio lei,
l’ho vista mentre preparava pozioni e incantesimi. Ero
nascosto dietro alla
finestra >> confermò un bambino di circa dieci
anni, indicando Phoebe.
<< Oh bene , mistero
risolto allora >> il poliziotto si avvicinò
alle due ragazze con un
grande sorriso stampato in volto, e poi sparò.
<< Cerchiamo di
tenere
la strada pulita >>.
Phoebe cadde a terra, sotto
lo sguardo di sua sorella, che non aveva potuto far nulla per evitare
l’accaduto.
<< Phoebe…
Phoebe
rispondimi! >>, Paige s’inginocchiò
e prese la sorella maggiore fra le
braccia.
Una vicina dai capelli rossi
si avvicinò a loro, << vi auguro una buona
giornata! >>, poi girò i
tacchi e con passo spedito se ne andò.
<< Qualcuno ci aiuti,
vi prego! Per favore… Leo…Leo
>>
gridò disperata Paige.
L’angelo bianco
però non
rispose alla chiamata disperata di Paige, così la ragazza
trascinò in casa la
sorella, chiuse la porta alle sue spalle e una volta assicuratasi che
non ci
fossero occhi indiscreti nei paraggi, la orbitò sul divano.
Phoebe perdeva molto sangue,
e il suo viso era diventato molto pallido.
<< Leo, è
urgente,
vieni subito! >> gridò Paige a denti stretti,
guardando il soffitto.
Finalmente la stanza si
illuminò, e apparve Leo.
<< Grazie al cielo,
Leo, le hanno sparato. Guariscila presto! >>.
<< Che è
successo?
>>.
<< L’agente
di zona le
ha sparato a bruciapelo, hanno scoperto che è una strega. Ed
il bello è che
nessuno ha battuto ciglio>> spiegò velocemente
Paige, mentre Leo
raggiungeva la ragazza in fin di vita.
<< Ah , quindi
è
arrivata la sua ora. Che fiori preferisce Phoebe? Ti aiuto ad
organizzarle il
funerale >> disse Leo.
Paige non riusciva a credere
alle sue parole, << Leo ma cosa stai dicendo? Presto fai
qualcosa,
guariscila! >>.
<< Non posso, si
è
fatta scoprire e questa è la punizione adatta. Non ci resta
che aspettare
>> , Leo mise una mano sulla fronte di Phoebe,
<< addio Phoebe, ci
mancherai >>.
<< Ti prego, dimmi
che
stai scherzando >> la strega più giovane si
avvicinò al cognato.
<< Stai attenta
Paige,
se dovessero scoprire anche te… >>.
<< Leo, riprenditi!
>> disse Paige scuotendolo.
<< Come tuo angelo
bianco ti consiglio di rilassarti. Ora devo andare >> Leo
orbitò via.
<< No, aspetta. Leo!
>>, Paige batté un piede a terra, per
scaricare la sua rabbia e mantenere
la concentrazione.
<< Ok, niente panico.
Pensa Paige, pensa! Cosa farebbe Piper al tuo posto? >>,
borbottò fra
sé Paige.
Paige tornò in salotto,
con
bende e tutto l’occorrente per curare Phoebe.
In quell’istante
però i
vetri della finestra andarono in frantumi e caddero sul pavimento.
Un alto ragazzo entrò in
casa,
pensando che nella stanza non ci fosse nessuno.
<< Ancora voi!
>> disse Paige, facendo cadere gli oggetti che teneva fra
le mani,
<< non ho proprio tempo da perdere. Lampada
>> Paige chiamò a se
l’oggetto e poi lo lanciò contro la nuca del
ragazzo.
Sam cadde a terra ancora
prima di accorgersi di quello che stava succedendo.
Poi fu la volta di Dean, che
però avendo visto l’accaduto, fu preparato e con i
riflessi pronti schivò il
vaso che Paige gli aveva lanciato con mira precisa.
<< Wo- oh, calma
Paige,
veniamo in pace >> Dean mostrò le mani,
<< come vedi sono disarmato
>>.
<< Senti esci subito
da casa mia, ora non posso >> Paige alzò la
voce contro il ragazzo dagli
occhi verdi.
<< Paige è
tutto un
malinteso, lasciami solo spiegare… siamo dalla stessa parte
>>.
<< Dammi la forza e
la
magia, per far sì che questo cacciatore…
>>, Paige iniziò a pronunciare
una formula inventata su due piedi.
<< Paige, maledizione
ascoltami>> Dean con uno scatto le fu difronte e la prese
per un braccio,
<< vuoi capire che non voglio farti del male?!
>>.
Dean, poi, fu catturato e
distratto da Phoebe che giaceva immobile sul divano, <<
Oh cielo, che è
successo? >>.
<< Avete ottenuto
ciò
che volevate. Il vostro perverso sortilegio ha fatto effetto. Le hanno
sparato
>> , Paige si liberò dalla morsa di Dean e
andò a raccogliere le garze.
<< Donne! So che
siete
cocciute, ma una come te non l’ho mai incontrata!
>> cercò di spiegarsi
per l’ennesima volta Dean.
<< Di me puoi
fidarti.
Lasci che ti aiuti, ti prego >> la supplicò
Dean.
( Continua…)