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Autore: junika    20/06/2011    0 recensioni
Giovani ninja del villaggio della Foglia vengono chiamati a difendere l'umanità, minacciata di sprofondare nelle tenebre più nere
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Il mondo, da quando esiste, è sempre stato indifeso al cospetto delle forze del male. L'oscurità stringe l'uomo fra le sue spire e difficilmente ci si può liberare: un qualcosa di terrificante, misterioso, in grado di soffocare la volontà benevola degli esseri umani.
Chi è immune a tale contagio, viene chiamato a fronteggiare l'oscurità, inseguendo un destino da eroe. Ma se qualcuno si ritrovasse a dover compiere questo importante dovere contro la propria volontà?

 
La giovane maga Rina, ancora confusa dalla visione delle notte precedente, scese distrattamente le scale per scendere ai piani inferiori della locanda, così da discutere con i compagni sul da farsi. A dire la verità, in quel preciso momento aveva ben altre priorità: doveva sbigarsi, altrimenti quell'ingordo di Guido avrebbe spazzolato via anche la sua colazione.
Al pensiero di rimanere a digiuno rispese un pò di vita, precipitandosi a tutta velocità verso il salone principale della locanda.
“Se si azzarda a toccare il mio cibo, può benissimo dire addio a questo mondo!”- gridò dentro di sè la ragazza. Sbattendo violentemente la porta e spaventando il propietario e gli altri ospiti, entrò nella sala con un espressione truce dipinta sul volto. Il suo sguardo si fece molto più minaccioso quando si accorse che i sospetti di poco prima erano fondati: Guido si stava mangiando praticamente tutto, inclusa la colazione della ragazza.

Si avvicinò e si scagliò sul povero ragazzo con tutta la rabbia che aveva in corpo, mollandogli un fortissimo pugno sulla testa. Quest'ultimo perse i sensi e sbattè la testa contro il tavolo. Sedute lì vicino vi erano altre due persone che osservavano la scena con non curanza, quasi come fossero abituate a situaziono simili.
“NON OSARE MAI PIÙ MANGIARE IL MIO CIBO, HAI CAPITO?!?!?!?”- gridò lei furente -” UNA MAGA GIOVANE E CARINA COME LA SOTTOSCRITTA HA BISOGNO DI NUTRIRSI TANTO PER SCONFIGGERE I CATTIVI!!!!!”
Amelia: “Dai, calmati Rina, per favore....ci stanno guaradandi tutti....ti prego, contieni la tua ira....”
Zelgadis: “Contenere la sua ira?!?!??! Vorrai scherzare, spero! È già tanto che non abbia ancora distrutto il locale!”
Rina: “Zel”- disse lei con una vocina malefica- “vuoi essere il prossimo a finire male?!?!? Non solo il tipo che si fa molti scrupoli.....lo dovresti sapere....”
Zelgadis: “NO,NO,NO...non mi fraitendere.... sei legittimata a devastare tutto quello che vuoi....sì, sì, sì...chi sono io per farti la predica?!?!?!?!?”
Rina: “Bene, hai afferrato il concetto”- ridacchiò lei, compiaciuta del fatto di aver spaventato i propri compagni di viaggio.

Zelgadis Greyword e Amelia di Seilune: A loro il quanto mai gravoso impegno di sopportare e reprimere i continui eccessi d'ira di Rina, nonchè spettatori inermi delle disgrazie quotidiane di Guido.
Zelgadis, o Zel per gli amici, di umano possedeva soltanto la posa: la sua natura è quella di una chimera. Abbastanza alto, fisico atletico, dai capelli viola chiaro resistenti come l'acciaio e con due occhi neri e magnetici.
Ma non finisce qui, a completare l'opera un ultimo particolare, tutt'altro che insignificante: la pelle era costituita da roccia grezza.
Di certo non poteva farsi ammirare in tutto il suo splendore data la condizione in cui versava.
Indossava un abito da viandante in tinta beige, provvisto di cappuccio e di bavero per ovviare ai vari problemi che l'aspetto attuale gli procurava. Sulle spalle un lungo mantello del medesimo colore, legato sul davanti con un talismano sferico rosso.
Ai piedi aveva un paio di scarpe nere mentre attaccata alla cintura si trovava una spada magica dalla lama sottile.
Un abile combattente nonchè sciamano molto potente, dal carattere riflessivo, astuto, prudente e molto probabilmente il più normale fra gli individui seduti al quel tavolo, a prescindere dal suo aspetto esteriore.

Amelia, principessa del regno di Sailune, è una ragazzina bassa e snella, dai capelli corti neri e dai grandi occhi blu. Una persona solare, a voler essere buoni, dotata tuttavia di un'irrefrenabile parlantina, ma soprattutto di una smisurata ossessione per la giustizia, senza contare la goffaggine da primato.
Indossava un abita da viandante bianco e rosa, stretto in vita da una piccola striscia di cuoio nero senza pretese. Portava un lungo mantello bianco e degli stivaletti azzurrognoli.
Essendo una prometente utilizzatrice della magia, possiede diversi talismani, come ad esempio la pietra azzurra che ha al collo e la coda di coniglio legata sul lato sinistro della cintura.

I due, quasi innoriditi, osservarono la voracità di Rina nel mangiare quello che era rimasto sulla tavola e, una volta riempitasi per bene lo stomaco, si accinse a spiegare la propria “disavvertura” della sera precedente:
Rina: “Ragazzi, abbiamo un grossso problema”
Guido: “Hai ancora fame, per caso?”- chiese lui una volta ripresosi dal quel pugno micidiale- “non credo che potremmo permettercelo, sai, sfamarti di nuovo risulta essere parecchio costoso con le nostre esigue finanze....”
Rina: “NON MI STAVO RIFERENDO A QUELLO!!!”
Guido: “Ah, no???? E allora a che cosa? Pensavo che....”
Rina: “Questa sì che è una novità: da quando ti sei messo a pensare?
Guido: “In realtà credo di esserne sempre stato in grado, ma per qualche strana ragione me ne rendo conto solo ora...”
Zelgadis: “Di male in peggio.....Rina esploderà da un momemto all'altro...”
Amelia: “Sì, sono d'accordo”
Rina: “Se mi lasciaste parlare un attimo....dunque..... vi ricordate di Ceiphied?
Zelgadis: “Il Drago-Oceano.....come dimenticarlo.....praticamete abbiamo combattuto in suo nome tutte le nostre battaglie”
Amelia: ”Ceiphied!!!!! Il prottettore della pace e della giustizia, la luce che illumina questo mondo intriso di malvagità, colui che si adopera per garantire serenità ed armonia fra le cose esistenti....”
Guido: “Ma certo......come no...ehm......scusate......chi sarebbe?”
Rina: “Lo sapevo......mi chiedo come il fatto che il suo cervello sia completamente privo di neuroni mi stupisca ancora....Ok, cercerò di fartelo capire in maniera semplice......Ceiphied, o Drago- Oceano, rappresenta il bene.....”
Zelgadis: “.....mentre Savraniwooddo,o Demone Supremo, incarna il male...e siccome ci ritroviamo sempre a scontrastarlo.....”
Amelia:“È come se noi ci prodighiamo per la pace e per la giustizia, chiaro?”
Guido: “Ci sono! Siamo i buoni che combattono i cattivi!”
Rina: “Sì, diciamo di sì...”-sospirò sconsolata
Amelia: “Che centra il Drago- Oceano con il “grosso problema” di cui accennavi prima?”
Rina: “Sarò diretta....il caro vecchio Drago ci ha letteralmente sguinzagliati per buttarci a capofitto in una missione suicida....ovviamente non è previsto nessun compenso a lavoro terminato!!”
Zelgadis: “Magia, soldi e cibo: le uniche cose che smuovono il cuore di Rina Inverse!”
Guido: “Rina, cosa indenti easttamente con “missione suicida”?....Non sarà un qualcosa di pericoloso, vero?”
Zelgadis: “Mai sentita una domanda più ovvia di questa”
Amelia: “Non promette niente di buono”
Rina: “Ieri ho avuto una visione, o meglio, Ceiphied si è intruffolato nei miei sogni senza permesso....”
Amelia: “E quindi?”
Rina: “Ci ha affidato una missione...in pratica dobbiamo recarci nelle “Terre remote” per addestrare i 5 “Ereditari” alle arti magiche in modo tale che siano pronti allo scontro con il Demone Supremo”

I tre rimasero di stucco sentendo le parole della ragazza. Nel mondo della magia e degli incatesimi la storia degli “Ereditari” era considerata un tabù, un argomento sul quale non si poteva assolutamente esprimersi.
Guido: “Terre Remote.....mai sentite...dove si trovano?”
Zelgadis: “Devo averne sentito parlare....sì non c'è alcun dubbio”
Rina: ”Cosa sai al riguardo Zel?”
Zelgadis: ”Qualche tempo fa ho ascoltato involontariamente una conversazione nella quale i due interlocutori discutevano sul modo più sicuro per raggiungere le “Terre Remote”....”
Rina: “Continua”
Zelgadis: “Da ciò che ho potuto sentire, le “Terre Remote” ora come ora sono conosciute con il nome di “Cinque grandi terre ninja”
Amelia: “...Non ho la più pallida idea di dove siano....e noi dovremmo cercara qualcuno in un posto enorme e soprattutto ignoto?!?!?!?
Guido: “È davvero un bel problema, non c'è che dire...sì sì....è davvero un bel problema...”
Rina: “Guido, abbiamo afferrato il concetto.....adesso, se non ti dispiace....DACCI UN TAGLIO!!!”
Guido: “Le nostre possibiltà di riuscita si aggirano sotto lo zero”
Zelgadis: ”Non sarei così pessimista....perchè noi...... abbiamo una metà ben precisa...”
Amelia: “Sul serio?”
Zelgadis: “I due tizi hanno accennato anche ad un villaggio...mi pare si chiamasse “Konoha”....Un luogo alquanto interessante.”

Con le ultime parole, la chimera catturò definitivamente l'attenzione dei compagni, apprestandosi a svelare ai presenti i trascorsi del Villaggio della Foglia.
Zelgadis: “ Molti anni fa, Konoha fu attaccata dalla Volpe a Nove Code, un demone potententissimo in grado, con ilo solo movimento delle sue code, di spainare le montagne e provocare terremoti.
Valorosi ninja tentarono di contrastare il potente demone ma solo uno possedeva davvero tutte le qualità per potergli tenere testa: Minati Namikaze, quarto Hokage del Villaggio.
Lo scontro fu cruento e prima di morire, Minato sigillò la Volpe nel corpo del figlio affinchè tale mostruosità non recasse più sofferenza a nessuno.”
Rina: “Interessante.....un villaggio con un passato oscuro.....la location ideale dove reclutare coloro che hanno il dovere di salvare il mondo da Savraniwoodoo...bel colpo Ceiphied, stavolta ti sei proprio superato....”
Guido: “In che senso scusa?”
Amelia: “Ehm...te lo spieghiamo più tardi, ok Guido?”
Zelgadis: “Detto questo.....Rina, che intenzioni hai?”
Rina: “Se devo rispondere sinceramente, l'intera faccenda mi intriga, non solo per la storia della Volpe, ma anche per quanto concerne agli “Ereditari”
Amelia: “Potrebbe essere l'occassione propizia per scoprire la verità su di loro e perchè qui non si possono nemmeno nominare!”
Rina: “E poi...”
Guido: “Oddio...riconosco lo sguardo.....sta per dirlo!!!”
Rina: “Chissà quanti tesori e quante cibi deliziosi ci saranno là!!!”
Amelia: “È incorreggibile!!!!!!!”
Zelgadis: “Mi sembrava strano....”
Rina: “Bene, la decisione appare chiara ed unanime.....Si parte per le Cinque grandi terre ninja! Konoha, stiamo arrivando!”

Ceiphied aveva ottenuto nuovamente i loro servigi, si sarebbero recati verso destinazioni sconosciute per dare un consistente contributo alla causa patrocinata dal Drago-Oceano: ormai si potevano tranquillamente considerare paladini ufficiali della pace e della giustizia.
Un'altra avventura alle porte, una civiltà differente, luoghi misteriosi e mille domande, un inguaribile curiosità riempiva gli animi di Rina e dei suoi compagni di viaggio.
Non sussistevano motivi validi per indugiare ancora, o almeno così credevano.
Guido: “Ragazzi, scusatemi se faccio il guastafeste....ma...in che modo ci orienteremo se siamo diretti in un territorio nel quale non abbiamo mai messo piede? Io la butto lì: secondo me una mappa costituirebbe un aiuto concreto....o no?”

 

   
 
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