AVARIZIA-FRED WEASLEY
M'irrigidisco bruscamente.
Ti sei allontanata per troppo tempo...ma dove sei?!?!
Mi guardo intorno rapidamente.
Eccoti.
Ti vedo, vicino a dei ragazzi.
Sono i nostri compagni di Casa di Grifondoro; ti ascoltano e ridono a crepapelle mentre tu continui a parlare, con quella tua vocetta squillante che i professori trovano così irritante.
Sei bellissima, come sempre del resto.
Ogni volta che squoti distrattamente le spalle la pioggia di riccioli color cioccolato che non riesci mai a pettinare ti saltella allegramente intorno alla nuca.
I tuoi grandi occhi castani si soffermano su ciascun ragazzino, mentre sei tutta intenta a raccontare qualcosa di molto divertente.
Loro ti sono vicini, troppo vicini, a mio parere.
Non devono starti così vicini.
E poi perché diamine sei andata a parlare con loro?!?!
Loro non ti servono.
Non hai bisogno di loro.
Hai me.
Io non ti basto?!?!
Certo che ti basto.
A cosa ti servono altri ragazzi, quando hai me sempre vicino, in ogni momento del giorno, ad ogni ora, in ogni minuto?!?!
A niente.
Difatti non devi allontanarti. Devi restare dov'è il tuo posto.
Accanto a me.
Mi avvicino, veloce.
Senza dire nulla stringo rapidamente il tuo braccio.
Non hai nemmeno il tempo di dire una parola che ti trascino via con me.
Tu non opponi resistenza. Ti limiti a lanciarmi un'occhiata maliziosa.
Non importa chi erano quelli.
Non importa di cosa tu stessi parlando.
Non importa se a malapena li conosci.
Tu sei MIA.
E non ho intenzione di condividerti con nessuno.
Mi appartieni, perché noi due siamo una cosa sola.
Non voglio mai più lasciarti andare.
E tu non te ne andrai mai, mai più, perché SEI MIA.
Ti stringo a braccetto più forte, preso da una malsana AVARIZIA.
M'irrigidisco bruscamente.
Ti sei allontanata per troppo tempo...ma dove sei?!?!
Mi guardo intorno rapidamente.
Eccoti.
Ti vedo, vicino a dei ragazzi.
Sono i nostri compagni di Casa di Grifondoro; ti ascoltano e ridono a crepapelle mentre tu continui a parlare, con quella tua vocetta squillante che i professori trovano così irritante.
Sei bellissima, come sempre del resto.
Ogni volta che squoti distrattamente le spalle la pioggia di riccioli color cioccolato che non riesci mai a pettinare ti saltella allegramente intorno alla nuca.
I tuoi grandi occhi castani si soffermano su ciascun ragazzino, mentre sei tutta intenta a raccontare qualcosa di molto divertente.
Loro ti sono vicini, troppo vicini, a mio parere.
Non devono starti così vicini.
E poi perché diamine sei andata a parlare con loro?!?!
Loro non ti servono.
Non hai bisogno di loro.
Hai me.
Io non ti basto?!?!
Certo che ti basto.
A cosa ti servono altri ragazzi, quando hai me sempre vicino, in ogni momento del giorno, ad ogni ora, in ogni minuto?!?!
A niente.
Difatti non devi allontanarti. Devi restare dov'è il tuo posto.
Accanto a me.
Mi avvicino, veloce.
Senza dire nulla stringo rapidamente il tuo braccio.
Non hai nemmeno il tempo di dire una parola che ti trascino via con me.
Tu non opponi resistenza. Ti limiti a lanciarmi un'occhiata maliziosa.
Non importa chi erano quelli.
Non importa di cosa tu stessi parlando.
Non importa se a malapena li conosci.
Tu sei MIA.
E non ho intenzione di condividerti con nessuno.
Mi appartieni, perché noi due siamo una cosa sola.
Non voglio mai più lasciarti andare.
E tu non te ne andrai mai, mai più, perché SEI MIA.
Ti stringo a braccetto più forte, preso da una malsana AVARIZIA.