DIARY OF AN HALF-BLOOD PRINCE;
14.O7.1967
Anche oggi sono di ritorno dal parchetto e, successivamente, da casa Evans.
Ho preso l'abitudine di guardarla sempre, e pił la guardo, pił la guarderei.
Se fino a qualche giorno fa mi accontentavo di sprazzi di vita all'interno di quel piccolo parco trasandato con la sorella, ormai non ne ho pił abbastanza.
Desidero conoscerla veramente, a fondo, desidero che Lily Evans sia a conoscenza della mia esistenza e mi apprezzi, perchč sono sicuro che una bambina con un sorriso del genere non sia in grado di odiare e disprezzare, e anche se lo fosse sento che io e lei potremmo essere veramente amici, lo sento in ogni gesto che le rubo, in ogni sguardo che mi accaparro, in ogni risata nella quale mi crogiolo.. Lo sento e ciņ mi basta.
Ho scoperto che il resto della sua famiglia non č affatto sgradevole come sua sorella, quell'imperiosa bambina che ho capito sin dal primo istante, quel genere di bambina che vuole tutto per sč, attenzione, affetto.. Il resto della famiglia non č cosģ.
La madre sorride come Lily, ed ha un colore di capelli molto simile al suo: spesso mi soffermo a guardarle parlare, e i gesti teneri che si scambiano mi tengono sospeso tra sogno e realtą.
Il padre ha i suoi occhi, ma non sono esattamente come i suoi.
I suoi occhi sono unici, non credo che nessuno mai possa possederne un doppione esatto.
Seduti a tavola parlano amorevolmente della giornata, ci sono solo sorrisi e parole teneramente sussurrate, non urla e pianti, non dolore e disprezzo.
La loro famiglia č una vera famiglia, non come la mia, č una famiglia che, se la guardi, capisci da dove viene il sorriso di Lily Evans.
Stasera sono rimasto fino a tardi, mamma e papą sono cosģ presi dai loro litigi che nemmeno si accorgono che esisto.. Sono rientrato tardi perchč sono rimasto nascosto dietro ad una siepe di peonie a guardare in alto, verso il cielo, su, nel posto occupato da Lily, tra le stelle.
Era sul terrazzo della sua camera con sua madre che le pettinava i lunghi capelli color del fuoco, e sorrideva, e guardava il cielo con quei grandi occhi sognanti, e sorrideva di nuovo..
Ho desiderato essere sua madre, per poter toccare con mano quei capelli, sentirne il profumo ed essere certo che Lily Evans non sia soltanto un sogno, o un essere accessibile solamente alle persone pił degne.
Persone migliori di me.
S.P.