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Autore: ily95    04/07/2011    3 recensioni
Tomas è fidanzato con Celina e a Nini non resta che accettarlo. Proprio quando pensa di essere destinata a rimanere sola, un incontro inaspettato rimischierà le carte...potrebbe essere per lei l'occasione di essere felice?
Intanto al ritrovo arriva un ragazzo misterioso, che attira l'attenzione di tutti, soprattutto quella di Martin.
[Cross-over con Floricienta]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Nini!- la chiamò il conte vedendola nel giardino. -Che stai facendo?
-Sto mettendo le mani nella terra...è un rimedio...
-Sì, va bene, indovina?- la interruppe lui. -Parker mi ha dato il permesso di restare all'Ambasciata quanto voglio! Possiamo vederci ancora, Nini.
-E'...fantastico.- rispose senza troppo entusiasmo lei, scrollandosi la terra dalle mani.
Massimo si avvicinò per baciarla ma gli squillò il cellulare. Diede un'occhiata al display.
-Scusami.- disse a Nini e si allontanò.
-Pronto?- rispose il conte. -Ah ciao, Serena. Come stai? Come? No, non ho nessun'altra, tranquilla! Miranda? E' acqua passata, lo sai!- controllò che Nini non lo stesse sentendo. -Stasera? Stasera non posso, mi dispiace. Sì, ti amo, a presto, ciao!- chiuse la telefonata.
Nini gli piaceva davvero molto ma non esisteva donna al mondo che potesse fargli rinunciare a tutte le sue "amiche". O almeno, non una donna che già conosceva.
Sfortunatamente per lui però Tomas in quel momento era uscito a prendere una boccata d'aria e lo aveva sentito.
Però restò nascosto dietro ad un albero e continuò ad osservare il conte.
Massimo ritornò da Nini e la baciò con trasporto.
Tomas dovette distogliere lo sguardo. Non riusciva a sopportare quella visione...
E comunque aveva ragione lui: quel dongiovanni del conte avrebbe fatto soffrire Nini. La sua Nini. No, non poteva permetterglielo.

Chow uscì dall'ufficio di Tomas con in mano alcuni documenti relativi all'adozione di Martin.
Sentì delle voci e si nascose dietro al divano.
-Torna a letto, Celina.- sentì Victor dire.
-Ascolta, Victor. La giardiniera ora sta con il conte ma non posso permetterle di avvicinarsi a Tomas, chiaro?
-Nini sta con il conte?- le chiese deluso il fratello.
-Sì, mi dispiace, hai perso, vai e fatti una vita!- tagliò corto la Cornacchia. -Ascolta, ho pagato il dottore perchè dicesse a Tomas che sono stata male a causa della perdita affettiva o qualche altra sciocchezza del genere! Comunque lui non mi lascerà sola proprio ora! Oggi devi passare in clinica e ritirare le analisi falsificate. Tieni.- gli ordinò, progendogli un biglietto con su scritto il nome del dottore.
-Sei sicura di quello che fai, sorellina?- chiese quello, abbassandosi gli occhiali da sole per guardarla negli occhi.
-Sicurissima.- rispose lei.
-Signorina Celina, che fa in piedi?- chiese allarmato Orazio entrando nel salone.
La donna si scambiò uno sguardo carico di panico con il fratello e poi si lasciò cadere tra le sua braccia gemendo.
-Terrificante.- esclamò il maggiordomo.
-Mia sorella voleva a tutti i costi sgranchirsi le gambe però... credo non sia il caso, no? Ora la riporto di sopra, vieni Celi.- spiegò Victor, reggendola e aiutandola a salire le scale.
Chow uscì dal suo nascondiglio.
-Strega.- mormorò. Poi si ricordò dei documenti e così corse fuori verso il ritrovo: doveva parlare con Tony e con Gaston. E più tardi, anche con suo padre.

-Nini, vieni via con me.- le propose Massimo.
-Cosa?- chiese stupita lei.
-Parti con me. Viaggeremo, staremo insieme...
-Ma io non posso lasciare l'Ambasciata! Qui c'è mio nonno e Nicolas e tutti i miei amici!
-E' ora che tu viva la tua vita, al di fuori di questa Ambasciata, non credi? Nini, io posso farti felice. Comunque pensaci pure con calma, non c'è fretta.
Nini annuì.
-Ora vado. A dopo.- la salutò, stampandole un bacio sulla testa.

-Si può sapere che gioco stai facendo con Nini?- chiese Tomas, intercettando il conte mentre rientrava all'Ambasciata.
-Che vuoi dire?
-Ti ho sentito prima che parlavi al telefono, è inutile fingere.
-Tomas...andiamo, tu sei come me, mi puoi capire! A me le donne piacciono molto, lo sai! Quelli come noi sono spiriti liberi! Però Nini mi affascina davvero, ha qualcosa di speciale...
L'ambasciatore fece una smorfia.
-Stai attento con lei, se la farai soffrire...
-Non ti preoccupare! Tengo davvero a lei! Infatti le ho chiesto di venire via con me!- lo informò lui.
-Come?? E lei cosa ti ha risposto?
-Non mi ha ancora risposto...ma vedrai che la convincerò.- rispose quello con un sorrisetto.
-Ma è una mia impiegata tu non puoi...
-Lasciamo che sia lei a decidere, no? Una volta per tutte...
Tomas gli lanciò un'occhiata inceneritrice per poi andare a vedere come stava Celina.

-Tony, Gaston è il gemello di Martin!- disse Chow, correndo verso il ragazzo sventolando i documenti.
Martin spuntò da dietro l'angolo.
-Che hai detto, Chow??- domandò, guardandola allibito.
Lei portò i documenti dietro la schiena e si scambiò un'occhiata con Tony mentre quest'ultimo si portò una mano alla fronte, scuotendo la testa.

-Come sta la signorina Celina?- chiese Orazio, vedendo l'ambasciatore scendere dalla scalinata.
-Insomma...stiamo aspettando i risultati delle analisi. Orazio, potresti occuparti di lei?
-Certo...Nini con il conte, Celina che sta male...questa situazione è davvero...terrificante.
-Non dirlo a me, Orazio.- sussurrò Tomas. -Non dirlo a me.

-Ah che faccio? Il conte mi ha chiesto di andare con lui...in giro per il mondo...ma non posso andarmene! Insomma qui c'è il nonno e Vicky...e Angelo e Lupe e tutti gli altri...e i bambini...e il mio Pelato. Non potrei stare senza di voi capisci, Otto?
Nini era nel pieno di un discorso con il Golden Retriever che la guardava stranito mentre lei camminava per la stanza gesticolando e parlando.
All'improvviso bussarono alla porta.
Nini aprì.
-Tomas, che ci fai qui?- chiese, trovandoselo davanti.
-Nini, non partire con Massimo.
-Un'altra delle tue scenate, Tomas?- chiese lei infastidita.
-No, non questa volta. Ascolta.- disse, premendosi le punte della dita contro le tempie. -Non puoi andare con lui.
-Perchè non potrei, scusa?
-Davvero vuoi sapere perchè?- domandò lui.
-Sì!- esclamò lei.
-Perchè ti amo, Nini!- rispose lui. Quelle parole gli arrivarono dal cuore e uscirono dalla sua bocca ancora prima di passare per il cervello. -Ti amo.- ripetè. Tanto valeva ormai confessarglielo.
-Anch'io ti amo, Pelato.- confessò lei, con un filo di voce, guardandolo negli occhi.
Lui annullò la distanza che li separava facendo unire le loro bocche e tenendola per i fianchi.
Continuarono a baciarsi.
Niente era paragonabile a quella emozione. Si chiesero come avessero potuto vivere senza. Erano solo loro due, tutto il resto non contava più.



La storia è agli sgoccioli! Come finirà tra Nini e Tomas? Mah! xD Continuate a seguirmi!
ily

  
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