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Autore: Hachi    20/03/2006    8 recensioni
Hermione non è più la stessa dall'arrivo del misterioso ragazzo in coma portato da Silente la sera della Cerimonia di Smistamento. Il preside fa di tutto per nascondere agli studenti la presenza del giovane, perchè? E perchè da un po' di tempo a questa parte Hermione si sveglia improvvisamente nel bel mezzo della notte sentendo una voce che la chiama? Tutto questo accompagnato dai drammi d'amore di Harry e dall'arrivo della nuova insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure.
Nota: nella storia si parla di vampiri...
è la mia prima fic, quindi siate clementi! ^_^ baci Hachi
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 15 – MEMORY



Aprì gli occhi.

Nonostante fosse buio, poteva vedere con chiarezza ogni particolare della stanza. Le sottili tende bianche si muovevano appena al leggero soffio della brezza notturna e, intorno a lui, regnava un silenzio quasi assoluto, spezzato soltanto dal lontano sciabordio del mare.

Si alzò dal letto e si sistemò, abbottonandosi la camicia di seta che gli sfiorava la pelle eterea. Da qualche giorno gli erano state tolte le bende che gli fasciavano la schiena, e delle ferite che fino a quel momento gli avevano deturpato la pelle, non rimaneva più alcun segno.

Si sentiva in piene forze. E aveva sete.

Sapeva che di lì a qualche minuto sarebbe arrivato il piccolo elfo a portargli il sangue, così si rilassò e nell'attesa cominciò a girare per la stanza vuota.

Era passato poco più di un giorno dal suo risveglio...da quando aveva visto Hermione l'ultima volta. Lei gli aveva detto che sarebbe tornata presto e Louis non dubitava che l'avrebbe fatto.

Camminava lentamente, studiando ogni singolo oggetto su cui posava lo sguardo. Non aveva ancora capito bene in che genere di posto fosse finito. Sì, lo sapeva che era una scuola, Hermione gliel'aveva spiegato spesso nel periodo in cui si era presa cura di lui, ma era quella stanza che lo incuriosiva.

Si era accorto che non sorgeva mai il sole. E il clima era sempre uguale. Era come una sorta di piccolo paradiso per vampiri.

Il posto adatto per riposarsi e rilassarsi. C'era persino il servizio in camera! Ok, forse non era il momento, ma il vampiro sorrise tra sé alla propria battuta. Starò diventando pazzo? Si avvicinò ad uno scaffale ricolmo di libri e prese un volume finemente rilegato sul quale spiccava a chiare lettere d'oro il titolo: Storia di Hogwarts. Cominciò a sfogliarlo mentre si dirigeva verso il letto. Si sedette e cominciò la lettura.

Una decina di minuti dopo, Louis percepì l'arrivo di Dobby. Il piccolo esserino entrò timoroso e, deposta sul tavolo una caraffa di liquido vermiglio, si dileguò velocemente. Il vampiro posò il libro, con l'intenzione di riprendere in seguito l'interessante lettura e si avvicinò al recipiente.

Versò una parte del contenuto in un calice di cristallo e la sorseggiò lentamente. Sentiva la vita scorrergli nelle vene, il calore corrergli per tutto il corpo fino a giungere al viso colorandogli le gote di una leggera sfumatura rossiccia. Tra qualche minuto il sangue portatogli dall'elfo si sarebbe raffreddato e non avrebbe più avuto alcuna utilità, ma Louis non voleva rovinare quel momento cercando di bere il più in fretta possibile. Voleva semplicemente godersi ogni istante di quel piacere. Quando finalmente si sentì sazio, tornò sul letto e riprese a leggere.

D'un tratto sorrise. Qualcuno si stava avvicinando alla stanza e non si trattava di un elfo domestico.

Una ragazza aprì la porta e la sua minuta figura comparve nella stanza.

“Ciao!”

La voce di Louis fece sussultare Hermione che, a causa del buio, non aveva individuato subito dove si trovasse il giovane.

“Ciao! Ma che buio! Non potevi accendere qualche candela? Non ti preoccupare, faccio io...” si avvicinò all'armadio e ne estrasse qualche candela che andò ad accendere provocando subito un debole bagliore.

Ora la stanza era leggermente illuminata e la ragazza poteva vedere il vampiro sul letto con la schiena appoggiata sui cuscini e un consistente volume rilegato tra le mani. La camicia lievemente aperta sul petto mostrava la sua bianca pelle e i capelli spettinati gli cadevano scomposti sulla fronte. Spostò poi lo sguardo sul tavolo dove il sangue brillava ancora nel calice semi vuoto. Non poté reprimere un certo senso di...che cosa? Disgusto? Paura? Forse entrambe, ma distolse subito i pensieri andando a posarli sulla figura che si trovava di fronte a lei.

Louis osservava i suoi movimenti. Accarezzava con lo sguardo le morbide onde dei suoi capelli seguendo con gli occhi l'esile corpo fasciato nella divisa nera della scuola andare da una parte all'altra della stanza.

Lei non era perfetta. Del resto, nessun essere umano lo era. Però era speciale e in questo lui trovava qualcosa di davvero attraente. Notò che l'espressione di Hermione era cambiata quando aveva visto il contenuto del calice, ma non se ne preoccupò troppo.

Ci era abituato e sapeva che prima o poi anche lei lo avrebbe fatto. La vide avvicinarsi ma, contrariamente alle sue aspettative, non si sedette accanto a lui, e prese invece una sedia che posizionò accanto al letto.

Rimasero in silenzio per qualche momento. Lui incapace di distoglierle gli occhi di dosso, lei improvvisamente paurosa di ciò che sarebbe accaduto.

“Senti...” Hermione cominciò timorosa, soppesando nella mente le parole adatte da usare.

“Io non conosco ancora il tuo vero nome...”

“Perché? Louis cos'ha che non va'?” rispose lui con sguardo divertito.

“No, niente! Per me va benissimo, anzi, l'ho scelto io! No, è che mi piacerebbe sapere qualcosa di più su di te: il tuo vero nome, da dove vieni...”

Lui sorrise e le rispose dolcemente:

“Il problema è...che non ricordo niente! Lo so, sembra tutto uno scherzo, ma è la verità...la mia vita è cominciata solo dal mio arrivo in questa scuola. Non ho idea di cosa mi sia accaduto prima, ma ora non ha più importanza...”

“Bene, allora lasceremo il nome Louis!"

Il vampiro annuì assorto.

“Ma che giorno è oggi?”

La ragazza non sembrò stupita dalla domanda e rispose prontamente:

“Oggi è il 25 ottobre 2006!”

Louis aggrottò la fronte nell'udire la risposta, ma non disse niente. Hermione intanto si era alzata dalla sedia e si era avvicinata alla finestra che dava sulla spiaggia.

“Certo che è un posto stupendo qui!” mormorò mentre lo sguardo vagava tra le basse onde illuminate dalla luna. L'atmosfera era davvero romantica. Per un attimo pensò a Ron, ma subito la mente tornò al ragazzo che stava a qualche metro di distanza da lei.

“Guarda cosa ho trovato!” esclamò Louis d'improvviso mostrando orgogliosamente “Storia di Hogwarts” proprio come avrebbe fatto un bambino desideroso di compiacere la madre con un suo disegno.

“È il libro che mi nominavi spesso durante il coma. Ho già cominciato a leggerlo!”

Hermione si avvicinò e finalmente si decise a sedersi accanto al vampiro. Si dimostrò interessata a ciò che il ragazzo le diceva, ma la mente era offuscata dalla troppa vicinanza di lui. Sentiva il suo profumo e avvertiva la magia che avvolgeva tutta la sua figura.

Spezzare l'incantesimo non sarebbe stato facile, rifletté Hermione, ma in quel momento non desiderava altro che farsi cullare da quel dolce torpore.

Discussero del libro. Louis era davvero affascinato dalla storia della scuola ed Hermione era esaltata dal fatto di aver trovato finalmente una persona disposta ad ascoltarla seriamente. Il suo miglior pubblicò si era limitato per ora a Ginny, che ogni volta annuiva educatamente alle spiegazioni dell'amica, ma non sembrava così “presa” dall'argomento.

Hermione sì rabbuiò improvvisamente al pensiero del litigio e Louis se ne accorse subito.

“Cosa c'è?”

“Niente, niente!” si affrettò lei a rispondere. Voleva evitare di dare problemi al ragazzo che si era da poco svegliato dal coma. Ma uno sguardo e capì subito che poteva confidarsi con lui.

“Ecco, il fatto è che ho litigato con Ginny, la sorella di Ron. È la mia migliore amica e io ho combinato un pasticcio e così c'è stato un malinteso. Uff, non so come farò...”

Louis le prese la mano e avvicinò impercettibilmente il viso a quello della ragazza.

“Non preoccuparti, vedrai che tutto si risolverà. Se è veramente la tua migliore amica, saprà capirti e perdonarti.”

Hermione sembrò confortata da quelle parole e sorrise tristemente.

“Speriamo che tu abbia ragione.”

Calò il silenzio. Le loro mani ancora intrecciate. Non c'era più tensione, adesso, né imbarazzo.

Rimasero così per qualche minuto. Poi Hermione parlò:

“Poco fa sono stata nell'ufficio di Silente”

“Sì...L'ho incontrato. È rimasto un po' sorpreso nel vedermi in piedi, ma è stato molto gentile. L'ho ringraziato, sai, per avermi portato qui”

“Ma tu non ti ricordi proprio niente? Cioè, di quando Silente ti ha portato qui?”

“No, ho solo vaghi ricordi della mia semi-incoscienza. Le tue parole mi arrivavano da lontano, ma mi confortavano e mi tenevano ancorato a questo mondo. Tutto quello che so me lo hai raccontato tu. Dovrò chiedergli spiegazioni la prossima volta che lo incontrerò.”

“Sì...” Hermione assentì pensierosa. Non voleva essere proprio lei a dovergli raccontare di come Silente lo avesse salvato e in quali condizioni si trovasse allora. Non le sembrava giusto assumersi quel compito. Il preside avrebbe saputo dare le risposte al momento giusto, così decise di non parlargli del pensatoio.

“Ti ha detto qualcosa sui tuoi poteri?” chiese invece al vampiro.

“I miei poteri? No, non abbiamo avuto modo di parlare a lungo. È andato via quasi subito” rispose Louis.

“Be', mi ha raccomandato di dirti che non dovresti usarli per un po'...”

“Perchè?” il vampiro sembrava confuso.

“Non lo so” mentì la ragazza.

“Se dici che posso fidarmi, allora farò quello che dice Silente”

“Sì, puoi fidarti”

I due parlarono ancora per qualche minuto, poi, la ragazza si congedò.

“Ci vediamo presto. Tu intanto riposati, ok?”

“Ok. Ti aspetterò”

Così Hermione lasciò la stanza lasciando il vampiro solo con i suoi pensieri.


*****

“Un concorso?”

“Sì, a quanto pare l'insegnante di Babbanologia ha insistito per far istituire una sorta di concorso per il Re e la reginetta del ballo, che in questo caso sarebbe la festa di Halloween...cosa ne pensi?”

Quella mattina, l'argomento di conversazione generale era il “Ballo di Halloween”, il nome modificato per l'occasione, con relativa elezione del Re e della Reginetta della serata. La notizia era stata riportata in ciascuna bacheca delle quattro case e aveva suscitato il clamore di tutti.

Era davvero un'idea insolita, ma fu accolta con grande gioia dalla maggior parte degli studenti. Del resto, se esisteva il Torneo Tremaghi, perché non istituire il concorso di “Mago e Strega del Ballo?”. Sarebbe stato anche meno “mortalmente pericolo” del torneo, quindi...

L'addetto alle iscrizioni era Gazza.

Il compito si rivelò davvero arduo. Folle di ragazzi urlanti si accalcavano davanti all'ufficio del guardiano, in attesa di apporre il proprio nome e quello del proprio partner nella lista dei candidati.

“Che stupidata!”

Ronald Weasley fissava con aria di rimprovero i branchi di ragazzine ridacchianti in giro per i corridoi. Il suo umore non era granché migliorato dalla sera precedente ed ogni occasione era buona per urlare qualcosa contro gli studenti più piccoli abusando della sua carica di prefetto.

“Dai, Ron, non è così male! Ci si divertirà!” Harry tentava inutilmente di risollevare il morale dell'amico, ma era una missione quasi impossibile.

“Non è così male?! Ma vuoi scherzare? Ho appena subìto una delusione amorosa e tu mi dici che un ballo per coppiette stupide non è così male?!”

“Scusa...”

Harry preferì non aggiungere altro, timoroso di scatenare in Ron una qualche strana reazione assassino-suicida. Intanto, però, aveva notato Ginny seduta al tavolo dei Grifondoro. Le sorrise e lei ricambiò formulando con le labbra la frase: “dopo dobbiamo parlare”. Lui annuì e andò a sedersi accanto al fratello.

Hermione arrivò poco dopo. Salutò Harry e rivolse a Ron uno sguardo tristissimo. La ragazza non sapeva cosa fare..cosa dire per risolvere la questione. Silenziosamente prese a fare colazione.

“Herm, hai sentito del concorso?” cominciò Harry con tono solare tentando di alleggerire la tensione.

“Sì, e trovo che sia un'idea piuttosto stupida” rispose lei continuando a mangiare indifferente.

“Ah...vedo che tu e Ron siete d'accordo su qualcosa...Be' allora, ehm...cosa farete per la serata?”

“Io proporrei di fare un salto alla festa di Nick-quasi-senza-testa. Ci divertiremo molto di più” rispose sarcasticamente Ron senza alzare lo sguardo dal suo piatto.

Hermione non osava dire niente. Era una situazione davvero difficile e il punto era che non avevano litigato, ma si erano solamente baciati! Era una questione da prendere con delicatezza.

“Ehm...senti, Ron” cominciò a bassa voce rivolta al ragazzo, “mi dispiace per quello che è successo ieri. Mi hai preso alla sprovvista. Scusami ti prego, non voglio che la nostra amicizia si incrini in questo modo...”

Harry fissava i due, in attesa della risposta dell'amico. Ron smise di imburrare la sua fetta di pane e fissò i suoi occhi in quelli della ragazza.

“No, scusami tu. Non avrei dovuto farlo. Anch'io voglio che la nostra amicizia continui normalmente.”

I due si sorrisero e, nonostante rimanesse una traccia di amarezza, Ron sembrò più rilassato.

“Ok, allora ci vediamo dopo. Io devo parlare un attimo con Ginny.” Hermione se ne andò lasciando i ragazzi a finire la colazione.

Avevano fatto pace. Più o meno, pensò Harry che aveva assistito alla scena senza intromettersi. Chissà come si sarebbe evoluto adesso il loro rapporto. Fino a quel momento aveva sempre creduto che Ron ed Hermione si piacessero a vicenda, ma a quanto pareva non era così.

Lasciò perdere la questione. Aveva ben altro a cui pensare. Avrebbe voluto partecipare al ballo con Ginny, ma non poteva certo prendere e andare così, senza dire niente al fratello della sua ragazza! Doveva trovare una soluzione.


******

“Ehi, Ginny”

“Ciao, Hermione”

Hermione si sedette accanto alla rossa, incapace di cominciare il discorso che si era preparata per l'occasione. Infatti Ginny aveva un'aria un po' fredda e aveva demolito le speranze della ragazza di farsi perdonare. Nonostante tutto, cominciò con le scuse.

“Gin, volevo chiederti scusa per ieri. Non era mia intenzione farti arrabbiare. Io...volevo solo...”

“Herm, lo so che non avevi cattive intenzioni” la interruppe Ginny guardandola negli occhi.

“ti ho già perdonata...”

Hermione sembrò sorpresa e subito abbracciò la ragazza sollevata.

“Oh, grazie Gin! Sei davvero così generosa! Sono stata una stupida, lo so”

Ginny rispose all'abbraccio, ma poi prese le mani dell'altra e aggiunse con tono serio:

“Però devi capire che si tratta della mia vita. Ci sono già mia madre e i miei fratelli che si intromettono abbastanza, non ti ci mettere anche tu!”

L'altra, con le lacrime agli occhi annuì ridendo e la riabbracciò.

“Meno male che abbiamo risolto...stavo malissimo all'idea del nostro litigio. Allora, cosa avete intenzione di fare tu ed Harry per la festa?”

“Non lo so ancora. Dopo ne parlerò con lui, ma non sarà una cosa semplice. Sai, con Ron...”

“Sì, lo so. Sarà dura convincerlo che non sei più una bambina. Ma ricorda che se avete bisogno di aiuto ci sono sempre io!”

“Grazie mille! Ora devo andare da Harry. Dobbiamo discutere della cosa prima che comincino le lezioni. Ci vediamo dopo!”

“Ciao!”

Hermione era felice adesso. Aveva risolto con Ron, con Ginny e inoltre quella notte avrebbe rivisto il suo Louis. Con il sorriso sulle labbra si alzò e tornò al suo posto accanto a Ron.

Chiacchierò allegramente con lui e poi si diresse verso la biblioteca dove aveva il tempo per scegliere qualche nuovo libro da leggere per la settimana.

Non si accorse dello sguardo triste che la seguì fino alla porta della Sala Grande.


*****

Flash.

Una luce fortissima gli colpì gli occhi facendogli portare la mano a coprirgli il viso. Notò di avere le braccia nude; i polsi portavano grigi anelli di metallo legati ad una catena attaccata al muro.

Un altro flash.

Questa volta un urlo accompagnò la luce. La sua vista era annebbiata e il corpo era intorpidito dalla scomoda posizione.

Riuscì comunque a vedere un gruppo di persone al centro della stanza. In mano avevano delle bacchette e le agitavano contemporaneamente pronunciando oscuri incantesimi in lingue che non riusciva a comprendere.

Le urla si fecero più forti e poi...più nulla.

Le figure vestite di nero si mossero e finalmente egli poté vedere ciò che avevano nascosto alla sua vista: un corpo che giaceva inerte sul freddo pavimento di pietra.

Allora Louis si svegliò.




Note:

Allora, non mi volete tanto bene?!? cioè, voglio dire che velocità, no?? ^__^ solo due settimane! E dire che ho messo da parte lo studio per poter scrivere il capitolo! Questo in particolare non era semplice da scrivere perché ci sono parti più complesse della storia. Comunque il prossimo ce l'ho già tutta in testa mi piace molto! Il titolo è IMPREVISTI DI HALLOWEEN! ...^^...provate a immaginare che imprevisti saranno! Ih ih ih! Poi, cosa posso dire? In questo capitolo ho risolto un po' qualche problema...mi dispiaceva lasciare la povera Hermione in quella situazione...a proposito, avete notato questa frase: “Non si accorse dello sguardo triste che la seguì fino alla porta della Sala Grande”...avete capito, vero? ^^ vabbè...allora visto che non so cosa scrivere passerei ai ringraziamenti...come al solito un GRAZIE INFINITO a tutti coloro che leggono la mia fanfiction anche senza recensire! Quante recensioni l'ultima volta! Ma grazie!!! io amo le recensioni, lo sapete? Su su...che così alimentante la mia voglia di scrivere e io mi velocizzo! ^__^ (sporco ricatto...o recensite o sciopero!!!)..

Funkia: ciao! Grazie per la recensione, fa sempre piacere! ^^ e poi, in effetti questa ff sta prendendo una piega stile horror...non avevo idea che la storia sarebbe andata avanti così, ma per adesso mi piace molto...per Ron ed Hermione: io la capisco un po'. Dopo tutti quegli anni che lo ha aspettato, si presenta un ragazzo bellissimo di cui lei si prende cura...ma non tutto è ancora definito..Ron avrà ancora una certa importanza....ih ih niente spoiler...
Ayko: e rieccomi! E più veloce del solito, visto? Mi dispiaceva far aspettare così tanto i lettori di Waiting, così mi ci sono messa d'impegno e mi sono fatta venire con la forza l'ispirazione! Scherzo, più o meno avevo già l'idea in testa, ma dovevo metterci la voglia...^^”...alla fine però ce l'ho fatta! Ci vediamo al prossimo capitolo! Sarà una specie di capitolo di transizione..un po' più “leggera”...baciotti!
Musicman: un aggiornamento a tempo di record, visto? ^^ ma come sono brava! Ok, la smetto, è tutto il tempo che mi auto-complimento...-__-...comunque...hai visto che finale?! È molto stile Alias...prendo spunto dal mio mitico JJ!!! ...lovelove... ho creato ancora più mistero di prima, vero? Eh eh...come sono sadica...mi piace la suspence...allora, ci vediamo al prossimo capitolo, che cercherò di scrivere il prima possibile..ciao!!
Wilandra: che bello! Non ci ho messo la formazione di un sistema solare!!! ih ih ih ..^^.. per il forum non ti preoccupare! Anch'io ultimamente ho molto da fare e quindi ti capisco perfettamente! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto come il 14...^__^...non vedo l'ora di scrivere il prossimo! Per la storia di Ron ed Hermione..vedrai cosa accadrà...Bacioni, Hachi
Samantha Potter: grazie per i complimenti! Sono contenta che ti piaccia...spero che continuerai a seguirla perché adesso si entrerà nel vivo della storia! Un bacione
Giuggia89: che sei scema lo sappiamo già...-___-...ma dai, scherzo! Te lo dici già da sola..non c'è bisogno che te lo dica io! Comunque, non ti preoccupare, scrivi pure i tuoi dubbi sui capitoli, lo sai che scherzo quando dico che sei una disfattista...con le tue critiche posso migliorarmi...questo capitolo era molto difficile da scrivere, ma ho fatto veramente del mio meglio...Louis è bello, intelligente e si fa anche le battute da solo..hai visto che amore! È il mio uomo ideale! A parte il piccolo vizio di bere il sangue, ma nessuno è perfetto (come me! n.d.Giuggia)...vabbè...cos'altro posso dire...non ci vediamo da una settimana e ora ne passerà un'altra prima di un giorno libero per entrambe..ah..che nostalgia...dai, questo fine settimana dobbiamo uscire! Capito? Bacionissimiiiiii
Ciccia: grazie mille per i complimenti! Fammi sapere cosa ne pensi di questo e dei prossimi capitoli! Ciaooo!
AlyssFleur12: sono contenta che i capitoli ti siano piaciuti! Continua a seguire Waiting for the night e vedrai come si evolveranno le cose tra Ron-Hermione-Louis...^__^...
Julychan: ciaooooo!!!!! voglio vedere la fanlist!!!! se vuoi ti posso aiutare in qualcosina!!! ..^^.. a parte questo ho visto che hai proprio da fare! Il blog? Voglio vederloooo!!! dammi tutti i link! Ok, basta con questi punti esclamativi..ho aggiornato piuttosto velocemente e spero di continuare così...non vedo l'ora di leggere cosa ne pensi di questo capitolo...Ho notato che la reazione di Hermione al bacio ha deluso un bel po' di persone..ehh..la mente umana è davvero strana...soprattutto quella di Hermione..il tempo ci darà le risposte...(Hachi in versione “grande saggio” ..^^..)(..-__-..n.d.Tutti)(..^^”..) ci vediamo prestissimo...baciotti

Finito! Penso che pubblicherò più o meno sempre il lunedì (non ogni lunedì, ovviamente, ma il lunedì in generale) perché di solito ho tempo solo la domenica per scrivere, quindi.. detto questo, vi saluto e vi aspetto al prossimo capitolo: IMPREVISTI DI HALLOWEEN... bacionissimi,

Hachi

  
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