<< Ho trovato questi tre piccolini tra i rami, papà…credo stiano bene, sono solo un po’ raffreddati >>. Mentre rispondeva, Linda appoggio l’asciugamano sul tavolino in soggiorno e lo scoprì, rivelando le tre piccole chipmunk.
<< Oh! Ma che tesori! >> esclamò la madre di Linda quando vide le tre piccole scoiattoline, poi prese tra le mani la più alta e dal pelo più scuro del trio, cominciando ad accarezzarla.
<< Credo siano delle femminucce…il problema è che non ho trovato la loro mamma…non vorrei che le fosse successo qualcosa… >>.
Il padre di Linda diede una rapida occhiata alle altre e cominciò a coccolare quella dal pelo arancione. Per non farla sentire un’esclusa, la ragazza fece lo stesso con la piccola e paffuta cipmunk dal pelo giallo che poco prima stava piangendo.
<< No, sono giovanissime, è vero…però credo che siano già grandi quanto basta perché badino a se stesse…credo che ormai la madre le abbia abbandonate già da qualche tempo. >>. Il padre di Linda ai suoi tempi era stato il capitano del suo gruppo di Boy Scout, quindi ne sapeva abbastanza sull’argomento.
<< Povere piccole! Sole e abbandonate così…e c’è mancato poco che quel fulmine le facesse arrosto! >> aggiunse la madre di Linda mentre continuava a coccolare la chipmunk dal pelo scuro.
<< Che cosa pensi che dovremo fare, papà? >>
<< Beh…per ora teniamole, almeno finche non passa questo temporale…prova a dar loro dell’acqua e del cibo, e magari domattina falle controllare dal veterinario…non mi sembra che siano ferite, ma è meglio essere sicuri prima di rimetterle in libertà…poi, quando il mal tempo se ne sarà andato, le porteremo al parco, sono certo che tra quegli alberi si troveranno benissimo! >>.
Poco dopo.
Linda aveva seguito alla lettera i consigli del padre. Ha dato da bere alle tre chipmunk e le ha nutrite con alcuni biscotti e la chipmunk paffuta e dal pelo giallo ha dimostrato di essere particolarmente golosa! Linda si è divertita un mondo a vederle mangiare! Saranno anche state delle signorine, ma di certo erano decisamente pasticcione con il cibo, visto che nel giro di pochi secondi avevano riempito loro stesse e il tavolo di briciole di biscotti! Mentre le lasciava finire, Linda prese dal ripostiglio la vecchia cuccia che anni prima era appartenuta al suo gatto, ora scomparso, ci mise dentro alcuni stracci e un piccolo cuscino e quando era arrivata l’ora di dormire, le portò in camera sua insieme alla cuccia, e le adagiò dentro.
Solo quando Linda entrò nel proprio letto e si coprì con le coperte, si rese conto di essere tremendamente stanca. Tra il suo lavoro da cameriera, la fuga in bicicletta dalla “tempesta del secolo” e l’eccitazione per le tre chipmunk, non si poteva certo dire che era stata la sua giornata più tranquilla. Ad ogni modo, non le andava di dormire subito. Accese la piccola lampada sul comodino di fianco al letto e prese da un cassetto un romanzo che ormai aveva quasi terminato di leggere.
Qualcuno busso alla sua porta.
<< Avanti! >>
Era suo padre.
<< Ciao cara, ho visto la luce accesa e ho capito che non stavi ancora dormendo… >> fece una breve pausa e approfittò per guardare la piccola cuccia nella quale le scoiattoline stavano dormendo.
<< Al contrario delle Chipettes…a quanto posso vedere! >>
<< Come, scusa?! Le…Chipettes?? >> chiese Linda, incuriosita da quello strano nome.
<< Ma sì…beh, ho pensato…sono femmine, giusto? Quindi, invece di Chipmunk, credo che sia più opportuno chiamarle “Chipettes”…insomma…ah, lascia stare, è solo un mio sciocco pensiero ad alta voce…volevo augurarti la buona notte >>.
<< Notte anche a te papà… >>.
Suo padre stava per chiudere la porta alla sue spalle e andarsene quando << Ah, papà! >>
<< Sì? >>
<< Sai, quel nome… “Chipettes”…non è sciocco, mi piace! >>
Suo padre sorrise, e Linda lo ricambiò. L’uomo uscì dalla stanza di sua figlia e andò nella propria, nel frattempo Linda smise di leggere il libro e guardò ancora una volta la cuccetta con le tre piccole scoiattoline che ci dormivano dentro.
<< Buona notte anche a voi, Chipettes! >> bisbigliò, poi spense la luce e andò a dormire.