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Autore: c_underwater    10/08/2011    13 recensioni
Allooora... Bonjour! Da quanto o.o
Beh, era da un sacco che questa storia mi ribolliva in testa, e mi ci sto dedicando così tanto che ho deciso che era il caso di postarla u.u
A proposito, il titolo è provvisorio, perchè mi sembra piuttosto osceno ò.o Comunque...
Siamo al quinto anno di Harry, Ron e Hermione; il settimo per Fred e George.
Hermione è confusa, il suo cuore lotta per Ron, ma... se un'altra persona entrasse nei suoi pensieri? E se poi ci fosse anche un altro ragazzo che la manda in subbuglio?
Ah; sì, la storia è ambientata al quinto anno, mi sono documentata e tutto... Ma potrebbero esserci cose che non succedono realmente, vedi partite di Quidditch, infortuni, ecc.
Ho cercato di mantenere l'IC, ma ho fatto ciò che ho potuto :)
[Fred/Hermione]; [George/Hermione]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Tra il delirio...

Hermione si lasciò cadere su una sedia vicino a Harry. Sembrava molto stanca, come se non avesse chiuso occhio.
« Ciao, Hermione. Uova? »
« Grazie, sì » Hermione si fece servire da Harry.
« Allora, » iniziò Harry, con della pancetta in bocca, « quali sono i programmi di oggi? »
Hermione si guardò intorno. La Sala Grande non era molto affollata, era ancora presto per le colazioni. Soltanto loro e un paio di Corvonero stavano mangiando ai tavoli.
« Beh, io pensavo che sarebbe opportuno iniziare il ripasso… »
« Hermione! Siamo a marzo… »
Lei gli lanciò un’occhiataccia stile McGranitt.
« Ti ricordo che a giugno abbiamo i G.U.F.O.! »
Harry sorrise alla preoccupazione dell’amica.
« D’accordo… Però andiamo anche un’oretta al Lago » propose addentando una salsiccia.
Hermione rifletté. Harry era sicuro che l’amica stesse organizzando passo per passo la giornata.
« E va bene » borbottò infine. « Però dovremmo anche andare in Infermeria a trovare Ron. E Fred » aggiunse in fretta.
« Giusto. Andiamo ora » propose Harry.
Fecero per alzarsi e furono raggiunti subito da George, che si unì a loro, bofonchiando qualcosa sulla distrazione dei fratelli.
 
Quando entrarono in infermeria Madama Chips non c’era. Si diressero subito verso i letti candidi di Fred e Ron.
« Ciao, ragazzi! » li salutò immediatamente Ron. Sembrava essersi ripreso notevolmente: le pustole erano praticamente sparite sia dal volto che dal collo, e gli occhi avevano recuperato il luccichio naturale.
« Madama Chips è stata molto brava » spiegò Ron. « Aveva detto che potevano rimanere dei segni indelebili, invece sono tornato come nuovo. »
« Peccato, saresti stato molto più carino con tutta quella roba sulla faccia » disse George allegramente.
In quel momento Madama Chips entrò, carica di…
« Ossofast » disse col solito tono burbero. « Serve a far ricrescere le ossa, ma dovrebbe funzionare con lesioni del genere. »
Forse fu il condizionale usato da Madama Chips, o forse l’Ossofast stesso a dipingere un’espressione perplessa sul volto di Fred, e a fargli uscire un mugolio dalle labbra.
Harry lo capiva; aveva sperimentato l’Ossofast pochi anni prima, e non era stato piacevole.
Mentre entrava in una stanza il cui accesso era proibito agli studenti, Madama Chips ringhiò a George, Harry e Hermione di non stare più di due per letto.
« Da quando in qua…? »
« Siamo solo noi in tutta la stanza! » protestò George.
La Chipsfece un gesto eloquente e sparì nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Mentre Ron e Harry spiegavano a George l’incidente di Pozioni, Hermione fu costretta a spostarsi.
« Ehi, Fred » sussurrò, prendendo una sedia e accostandola al letto.
Fred aprì un occhio azzurro e tentò un sorriso stiracchiato.
« Hermione… »
« Come ti senti? »
« Mai stato meglio » rispose, provando a puntellarsi sui palmi delle mani per tirarsi su.
Alla luce del mattino, lavato e pulito, Fred sembrava – se possibile – anche messo peggio. Oltre alla spalla e il torace fasciato, aveva una caviglia immobilizzata e il volto pieno di piccoli tagli.
Hermione gli sistemò un cuscino dietro la testa.
« È come se mi avessero picchiato dappertutto… »
« Beh, sei caduto da diversi metri » disse Hermione unendo le mani in grembo. Sembrava una mamma che dava la buonanotte al figlio ammalato.
Fred chiuse gli occhi. Cercò di riaprirli, ma le palpebre si abbassarono nuovamente.
« Se vuoi tenere gli occhi chiusi non c’è problema » disse Hermione piano.
« No… Voglio vedere i tuoi occhi… perché mi piacciono. »
Hermione spalancò la bocca, interdetta, e arrossì.
Pensò che probabilmente Fred stava delirando. Non avrebbe potuto dire una cosa simile in normali condizioni.
Fred crollò definitivamente e si addormentò con un sospiro leggero.
Hermione lo guardò un po’; gli sfiorò timidamente una mano e poi tornò dagli altri, pensierosa.
« Quando ti dimettono, Ron? »
« Oggi pomeriggio » rispose lui, illuminandosi. « Mi sento in ottima forma. »
Sembrava che la loro lite fosse passata in secondo piano.
« Ottimo, veniamo a prenderti più tardi. A dopo! » disse, ed uscì trascinando fuori George e Harry.
Qualcosa le diceva che doveva rivedere Fred.


--- Spazio Autore ---

Ciaaao a tuuutti :D
Allora, eccoci qui. Già il settimo capitolo *-* Quaranta recensioni *-* 
Pensavo che la sto tirando un po' per le lunghe. Insomma, ancora non hanno capito niente, né Fred né Hermione >.< Vabbè, forse Hermione... Si sa che è sveglia u.u
Ok, sto dicendo cavolate.
Grazie, davvero, grazie a tutti :)
Spero che la storia vi stia piacendo, e che i capitoli seguenti vi piaceranno ancora di più.
_Chia
  
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