Lo so, sono consapevole che di qui a poco morirò. Tutto si fa attutito, tranne il dolore, quello rimane a tormentarmi ma non urlo perché non ho più voce. Lui però è deciso a sfogare tutto il suo sadismo su di me questa notte, lo leggo nei suoi occhi che brillano di una luce sinistra.   Si avvicina, non riesco più a distinguerne i movimenti, percepisco solo una folata di aria che impatta con il mio viso. Mi afferra per i capelli e mi alza appena il capo, poi serra la mano e sferra un gancio sinistro sul mio naso, un crac e un nuovo dolore. Mi ha rotto il naso, ne sono sicura. “Non ti preoccupare ho quasi finito” mi sussurra ad un orecchio premendo il pollice sulle mie labbra. Altro spasimo, altra sofferenza.  A questo punto non vedo l’ora che tutto sia finito, spero solo che faccia velocemente … Mugugno appena, ma nulla di più “Addio Jill…”. Tutto accade in fretta, Wesker colpisce con un calcio il mio ginocchio destro spezzandolo, non riesco più a muovermi, paralizzata per il dolore. Un solo colpo, rapido e preciso, mi viene inferto dietro la schiena “Addio” ripete nuovamente in tono freddo e distaccando, marcando il fatto che tra pochi minuti la mia esistenza si spegnerà come il bagliore di una lucciola. Mi lascia sola nella cella, ora che la sua brama di sangue, del mio sangue si è consumata. Ho ancora tante cose da fare, da vedere , ma non c’è più tempo per me … Il mio petto si alza e si abbassa velocemente cercando ogni singola particella di aria che entra come una stilettata nei miei polmoni. Cerco di aggrapparmi ad ogni secondo, ma ormai non ho più la percezione del mio corpo, sento solo rumori lievi e lontani e un forte sentore di sangue, anche il dolore è diventato una compagnia familiare. Il mio battito cardiaco perde un colpo, il respiro si fa più lento e meno regolare e la vista si appanna. Sorrido per salutare la vita che se ne va. Nella mia mente tornano brandelli di ricordi: rivedo i miei genitori e la mia infanzia, il primo giorno nella S.T.A.R.S., Chris … dove sei ora? Perché non sei venuto a salvarmi? Piangerai per me? L’unica cosa che rimpiango e di non averti detto ciò che provo … Addio a tutti, Jill Valentine ha terminato il suo percorso, ma sappiate che non se ne andrà in vano come un ennesima vittima di Albert Wesker, prestò anche lui sarà distrutto anche se vorrei alzarmi e raggiungerlo per infliggergli di persona la stessa sofferenza che lui ha riservato a me … ma non posso … vorrei brindare con il suo sangue … ma non posso. No! non lascerò che sia il protagonista dei miei ultimi respiri, il suo pensiero non mi accompagnerà nella tomba. Nuovamente vedo un viso davanti a me. Capelli castani, occhi profondi, barba incolta ed espressione preoccupata … Chris … sapevo che mi avresti accompagnata.  Mi sorridi e tutto ora si fa nero e il silenzio avvolge il mio mondo, no … quello che era stato il mio mondo. Chris hai posato le tue labbra sulle mie e il mio cuore ha smesso di battere.
Jill Valentine non respira più. Il corpo giace immobile e scomposto in una pozza di sangue ma sul suo volto traspare un sorriso sincero e tranquillo.