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Autore: Ella_Sella_Lella    24/08/2011    3 recensioni
Perchè non possiamo sempre parlare solo dei buoni.
Le cose brutte nella vita accadono, anche quelle belle, ma scommetteteci tutto quello che avete in tasca, che siano spiccioli, gomme da masticare o l’anello di fidanzamento più costoso del mondo, ai mezzosangue capitano sempre e solamente cose brutte. Prima di tutte e bene che spieghi alle vostre menti, di fragili, ingenui e ciechi, sopratutto ciechi, mortali cosa siano i mezzosangue, sono semplicemente una razza di creature, una spanna più alta degli uomini, una spanna più bassa degli dei, sono il frutto dell’amore proibito tra questi, dei e umani, simili in vizi e pregi, diversi in potere. I mezzosangue sono gli eroi della mitologia Greca, o Romana o Tuscia, alla fine qualunque religione politeista arcaica studierai, comprenderai che esistevano questi fantomatici Eroi, a cui i fumettisti si sono ispirati per descrivere quei divertenti machoman in calza maglia, fico no?
Buona Lettura
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Luke Castellan, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Bene, tecnicamente con il computer ancora in fase di reset, che tento disperatamente di recuperare le vecchie storie, tipo Percy Jackson e La Costellazione della Machinetta del Caffè, ma questa storia mi chiamava troppo. Allora potrebbe contenere diversi Spoiler, ma penso che per quando arriveremo ad un effettivo Spoiler, non lo sarà più, visto la mia scarsa velocità e la mia ben che nota pigrizia. Allora Mary stessa è uno spoiler perché è citata un paio di volte nel quarto libro, ma di lei non si sa davvero nulla, pensate che il fatto che si morta o meno è solo un ipotesi, mai confermata.
Il cognome è sconosciuto per questo ho scelto Unknown, cioè Sconosciuto.
È corto perché è un prologo.
Spero vi piaccia
Buona Lettura
EsL




La storia mai detta di Mary Uknow






Prologo: Chi è Mary?



Le cose brutte nella vita accadono, anche quelle belle, ma scommetteteci tutto quello che avete in tasca, che siano spiccioli, gomme da masticare o l’anello di fidanzamento più costoso del mondo, ai mezzosangue capitano sempre e solamente cose brutte. Prima di tutte e bene che spieghi alle vostre menti, di fragili, ingenui e ciechi, sopratutto ciechi, mortali cosa siano i mezzosangue, sono semplicemente una razza di creature, una spanna più alta degli uomini, una spanna più bassa degli dei, sono il frutto dell’amore proibito tra questi, dei e umani, simili in vizi e pregi, diversi in potere. I mezzosangue sono gli eroi della mitologia Greca, o Romana o Tuscia, alla fine qualunque religione politeista arcaica studierai, comprenderai che esistevano questi fantomatici Eroi, a cui i fumettisti si sono ispirati per descrivere quei divertenti machoman in calza maglia, fico no? Alle vostre spalle di comuni mortali, esiste ancora quel mondo seppellito da pagine di storia moderna, quelle storielle bislacche su dei viziosi ed umani incoscienti, chi per scuola, chi per curiosità e chi per fortuito caso vi siete ritrovati a leggere, erano veramente reali. Le profezie, i mostri e le avventure. Tutte vere, tutte attuali. E allora vi direte sarà bello esser un mezzosangue? Dipende quando può esser bello crescere senza un genitore, con l’altro che a stento riesce a mantenerti e professa di strane creature, perché ha conosciuto una divinità, con mostri che fiutano il tue odore anche a migliaia di chilometri, che non fanno altro che bramare la tua carne e quindi tu sprechi la tua vita a cercare di non farti uccidere da loro a perfezionare a vedere attraverso la Foschia, che è quello che inganna voi mortali, che vi impedisce di vedere il mondo com’è davvero, che vi fa tranquillamente trotterellare accanto ad un segugio infernale senza che la cosa vi sfiori affatto. Ma se nasci con la sfortuna di poter vedere attraverso la nebbia, vi assicuro che il mondo non potrà non pensare che siate pazzi, maggiormente se siete degli iperattivi, dislessici con il deficit dell’attenzione, com’ero io e come qualunque altro semidio che vivesse nell’universo.


Chi sono io? Io sono una mezzosangue, nata e cresciuta, per la maggior parte del tempo (e stranamente non morta) a Roma, ma non quella romantica, ricca di storia, con i monumenti e tanto magica, ma quella simpatica cittadina del Texas, chiamata Roma-Los Saenza, il punto di contatto tra gli Stati Uniti e il Messico, ergo se vorreste farvi espatriare, sareste dovuti passare da quelle parti. Bene, ma torniamo a me, visto che per la prima volta sono riuscita a ritagliare finalmente lo spazio che mi sono da sempre meritata. Dunque sono una mezzosangue, anzi sarebbe meglio dire, che ero una mezzosangue, ma questa cosa è puramente relativa, nata e vissuta in Texas, con il proprio adorabile, stressato e di precoce calvizie padre, Jeff. Un uomo buono e dolce, che nella vita avrebbe potuto fare grandi cose, peccato abbia incontrato mia madre, La Dea, è poi che Ade ci ha trovato in lei, si era una dea, ergo era una potente e forte signora, ma insomma, ho visto le foto, non era tutta questa bellezza, peccato fosse intelligente, troppo intelligente, direi più che altro furba ed ingegnosa, diceva sempre Papà, ma io l’avevo sempre considerata ingannevole. Perché quella donna Jade Sherbowsky, alias Ate, era la dea dell’inganno. Ingannò papà, inganno gli dei, ma mai me, non so perché, mi si è presentata davanti per tutta la vita sempre con tante diverse facce, perché? Perché gli dei non potevano incontrare la loro mortale progenie, ma quanto possono interessare a mia madre le regole? Niente, ergo, ha sempre cercato di essere presente, no come le mamme delle mie amiche, che da bambine gli acconciavano i capelli e gli facevano i boccoli, compravano vestitini osceni e le facevano girare come le piccole principesse. No, mia madre compariva solo per farmi sapere che lei ci teneva a me, che c’era, ciò non la esonerava dalla sua missione di rendere la vita degli uomini, me e mio padre compresi, un disastro.


Ma non voglio parlare di Ate, l’unica volta che nella bolgia dell’inferno sono riuscita a trovarmi un pubblico disposto ad ascoltarmi, che alla fine e si composto solo da mortali, che da morti si sono ritrovati ombre ed hanno scoperto che tutto quello in cui credevano era una bufala e allora hanno deciso di ascoltare me per capirci un po’, anche se non sembrano poi così ineteressati. Be, è un pubblico scarno, ma almeno c’è. Dunque è la mia ora. E il momento che qualcuno senta la storia della mia vita, o almeno la storia di una parte di essa, quella che ho vissuto davvero, quella per cui sono stata fiera di morire, non vi nascondo che vorrei tornare tra i vivi, ma senza alcun dubbio sono stata soddisfatta di me. Siete pronti a sentire come la mia vita orinaria, se bene fossi una mezzosangue, sia cambiata dopo aver conosciuto un biondo vestito così di classe che sembrava un fotomodello alla riunione degli ex allievi di Hardavard? Spero di si, perché la storia parla di questo, di come sia cambiata totalmente la mia vita. A proposito ho dimenticato di dirvi chi ero, anzi sono, diciamo che sono defunta, ma non ho mica cessato di esistere, qualcuno nella terra di mezzo si ricorderà ancora che sono esistita, spero. Comunque io sono, ero o quel che volete, Mary Unknown, che non è il mio vero cognome, ma era il modo in cui mi presentavo quando ero in vita, nella mia vera vita.
   
 
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