Capitolo VIII
Le piume bianche e nere
parvero sciogliersi. Una forte luce giallina avvolse le membra del grosso
gabbiano, che strepitò impazzito. Le piume brillanti e lisce si ritirarono
lentamente, e nel giro di pochi attimi, parvero non esserci più. Il becco si
rimpicciolì a tal punto da scomparire nel piccolo cranio, e gli occhietti
marroni si ingrandirono di colpo. La luce dorata si intensificò, impedendo di
distinguere la sagoma che si stava creando al suo interno. Le fogli parvero
fremere, scosse dalla potente magia, e pian piano l’aria intorno al corpo
dorato si fece infuocata. Così rapidamente com’era venuta, la luce giallina si
spense, e fece ripiombare in ombra la foresta. Nel centro del gruppetto di
piante ora, c’era l’incombente e alta figura d’un uomo dai folti e arruffati
capelli bianchi. Il corpo era esile e pareva che la tunica sgualcita lo
avvolgesse come un sacco. Il volto era lungo, e le rughe, ben scavate,
delineavano nettamente la sua anziana età. La pelle delle guance era un poco flaccida
e allungata verso il basso, così come quella del collo. Gli occhi marroni erano
scavati ed evidenziati da profonde occhiaie che gli donavano un aria stanca ed
eternamente antica.
Muovendosi a scatti, e
ancora frastornato dall’uso eccessivo della sua magia, scattò in avanti e prese
a camminare per un losco sentiero che serpeggiava tra i cespugli, seguendo a
distanza il corso di un piccolo torrente.
Nella sua mente non facevano
che affollarsi le parole di Rahl. Avrebbe dovuto dire tutto a Richard quando ne
aveva la possibilità, ora era troppo tardi. Il peggio era già successo, e lui
non aveva potuto fare nulla. Era stato una marionetta di Rahl, e non se n’era
nemmeno reso conto!
Si sentiva uno stupido ed un
ipocrita, aveva commesso un errore enorme, che forse sarebbe costato la vita di
Richard, e di tutto il mondo.
Rimuginando tutto quello che
aveva visto e sentito in quei giorni, non fece altro che fomentare la sua
frustrazione. Ora era l’unico che poteva salvare il mondo, né Richard né Kahlan
ci sarebbero riusciti. Solo lui. Richard non sapeva nulla dei loschi piani di
Rahl, e si sarebbe fatto ingannare, proprio come aveva fatto lui. Così, anche
Kahlan, ormai era completamente assoggettata a Rahl, e, dalla posizione in cui
si trovava in quel momento, non avrebbe potuto fare nulla.
Per un attimo, nella sua
testa balenò un pensiero folle: Cara.
Cara era l’unica a non avere
avuto contatti con Rahl, lei non si sarebbe mai fatta ingannare da Darken Rahl.
Doveva farsi aiutare da Cara, era la sua unica ed ultima speranza. Lui solo,
non poteva fare nulla. Forse, se avesse risparmiato un poco della sua magia,
allora avrebbe potuto fare qualcosa, ma era stato un folle. Cara, poteva
aiutarlo. Solo lei.
Continuando a camminare,
veloce quanto potevano le sue gambe stanche, ricordò quello che aveva potuto
ascoltare mentre le sue vere sembianze erano celate da quelle di gabbiano, e il
doloroso ricordo di quello che aveva visto ed udito poco prima, lo tormentò.
<< Kahlan, ragazza
mia… >> borbottò sovrappensiero:<< che cosa hai fatto? Perché ti
sei fidata di lui? >>
cd
Cara si fermò fieramente,
con le gambe leggermente divaricate e i pugni ai fianchi. Davanti a lei, si
estendeva la superficie piatta e scintillante del mare, l’aria era salmastra, e
l’odore della salsedine l’avvolgeva, mettendole la nausea. Poco più in là, a
distanza di qualche metro, v’erano i Pilastri della Creazione.
Non era solita
auto-compiacersi, ma aveva fatto un ottimo lavoro. Lord Rahl sarebbe stato
molto fiero di lei.
Attese che Richard la
raggiungesse alla cima della parete di roccia, poi si girò per fissarlo. Il
cercatore, aveva sulle labbra un sorrisetto soddisfatto, e i suoi occhi
scintillavano pieni di vita. << Ottimo lavora, Cara! >> le disse
fissandola per un attimo.
La Mord-Sith lo gratificò
con un sorrisetto, ma non si mostrò particolarmente eccitata:<< la
missione non sarà finita fino a quando lo squarcio non sarà completamente
riparato! >> sbottò seria:<< abbiamo la Pietra delle Lacrime, ora
ci serve Rahl! >> aggiunse irritata. Richard parve incupirsi un poco,
nell’udire quelle parole. Pensava a Kahlan tutti i giorni, ma soprattutto, lo
tormentava il pensiero di cosa, Rahl, le avesse potuto fare. Dentro di lui
montava un odio profondo, avrebbe voluto impugnare la Spada della Verità e
ucciderlo a prima vista, ma sapeva bene di non poterlo fare. Trattenne quel
moto di furia, e tornò a fissare l’oceano. Ancora una volta pensò a Kahlan, ma
quella volta, non era con Rahl. Era tra le sue braccia. La stringeva ed insieme
si godevano la spettacolare vista del mar scintillante. Come avrebbe voluto che
quel sogno sfrenato, fosse vero e reale. Sospirò, presto sarebbe stato
nuovamente insieme a lei, libero da qualunque missione. Sarebbe tornato a casa
con lei, e lì, avrebbero vissuto felici.
A volte, durante il viaggio,
aveva espresso quel desiderio con forza, ed ora, che era lì, ad un passo, gli
pareva lontanissimo. Tutto dipendeva da Darken Rahl, ora, e quella
consapevolezza, lo distruggeva. Non avrebbe mai voluto lasciare le sorti del
mondo, e della vita della donna che amava, nelle mani di quell’uomo, ma non
aveva potuto fare altro, e ancora, quel pensiero lo distruggeva. Avrebbe dovuto
fare qualcosa per impedirlo, eppure, non l’aveva fatto, non aveva trovato il
modo di salvare il mondo. Era stato uno stupido.
<< Muoviti, Richard!
>> sentì ringhiare irritata Cara:<< i Pilastri sono là! Dobbiamo
aspettare Rahl! >> sbottò, facendogli cenno di seguirla.
Richard sospirò, sarebbe
rimasto a fissare il mare tutto il tempo. Infine, riprese a camminare. Si
sentiva stanco, avevano camminato molto i quei giorni, saltando molti pasti e
dormendo poche ore a testa. Si stupì ancora una volta nel costatare la
straordinaria forza di Cara, sembrava perfettamente riposata, eppure, era lei,
quella che, tra i due, aveva riposato per minor tempo. Si diede dello stupido
per aver ceduto alla sua stanchezza. Una volta terminata la missione, si
sarebbe potuto riposare, ma non ora.
Allungò il passo e raggiunse
Cara, infine, si portarono sul bordo del dirupo, e sotto di loro, si estesa il
panorama più bello che Richard avesse mai visto.
Le onde increspavano la
superficie del mare perfettamente blu. La sabbia dorata scintillava riscaldata
al sole, ed il cielo, sembrava perdersi nell’infinità delle acque.
<< E’ magnifico…
>> mormorò Richard, in estasi. Nei Territori dell’Ovest, una vista del
genere era impossibile da trovare. Aveva sempre pensato che casa sua, fosse il
luogo più bello al mondo, ma da quando aveva intrapreso quel viaggio, si era
ricreduto. Le Terre Centrali erano un luogo magnifico, e avrebbe desiderato non
lasciarle mai, eppure, una parte di sé, era profondamente legata ai territori
dov’ era nato e cresciuto, e non voleva abbandonarli. Per la prima volta,
sentiva il suo cuore diviso. La voglia di restare, per Kahlan e per godere
ancora della magia delle Terre Centrali, in contrapposizione con la bruciante
sensazione di nostalgia. Cosa avrebbe fatto? Tutto pareva chiaro poco prima, ma
ora, non lo era più. Nulla era più come prima.
Attesero con impazienza.
Richard si era perso ancora una volta nei suoi pensieri, e Cara, attendeva
immobile, con le braccia incrociate sul petto. Perché Lord Rahl non arrivava?
Mancava un ora al mezzo dì,
quando finalmente, la sagoma di Rahl apparve all’orizzonte, stagliando la
propria, sottile ombra sulla sabbia.
<< Richard! >>
la voce tonante e ruvida di un uomo squarciò l’aria, e costrinse il cercatore,
a riemergere dai suoi pensieri. L’uomo si voltò lentamente verso la fonte di
quella voce, e imitato da Cara, portò la mano alle armi.
<< Zedd! >>
tuonò il cercatore, alzandosi e andando in contro al vecchio mago, che, più
disordinato del solito ansimava per la stanchezza, con sguardo torvo e
seriamente preoccupato.
<< Non c’è tempo,
Richard! >> sbottò l’anziano, prendendo a fissa Cara:<< figliola…
>> la chiamò, mentre la Mord-Sith lo fissava con un sopracciglio alzato,
e lo sguardo cinico.
<< ho bisogno del tuo
aiuto! >> le disse lentamente, scandendo bene la parole, allargandosi in
un sorriso furbo. Durante la lunga camminata aveva partorito il suo piano, ed
ora, era sicuro di potercela fare.
<< Ma Zedd… >>
protestò Richard, alzandosi di scatto, facendo qualche passo verso di
lui:<< dimmi che succede! >> sbottò perplesso.
<< No, Richard!
>> lo interruppe il mago:<< non c’è tempo! Dobbiamo fermare Rahl!
>> disse serio.
<< Cosa ha in mente?
>> ringhiò Richard, portando la mano sull’elsa della spada:<< Kahlan
sta bene? >> chiese d’impulso.
Zedd parve rabbuiarsi. Non
poteva dire la verità a Richard, per quanto facesse male, non poteva. Trasse un
profondo respiro. Aveva già mentito troppe volte al nipote, ma doveva farlo
ancora una volta, doveva. Richard avrebbe capito e l’avrebbe perdonato. Il suo
piano avrebbe funzionato.
<< No! >>
sbottò.
Richard spalancò gli occhi,
non si sarebbe mai aspettato una risposta così secca. I suoi pensieri
spaziarono in mille direzioni, ed automaticamente fece scivolare la spada fuori
dal fodero:<< dimmi tutto! >> sbottò fissandolo arcigno. Avrebbe
ucciso Rahl,e questa volta, non gli avrebbe dato modo di sottrarsi al suo
destino:<< dimmi-tutto! >> sbottò ancora, scandendo bene le parole.
<< Kahlan è ferita!
>> mentì gravemente Zedd:<< è stata colpita da un dacra, Rahl l’ha
aiutata, ma l’ha dovuta lasciare indietro! >> spiegò.
<< L’ha lasciata sola?
Sapendo che le Sorelle dell’Oscurità la cercando? >> urlò Richard,
stringendo ancora di più l’elsa. Zedd fissò per un attimo il nipote, amava molto
Kahlan, avrebbe sofferto tantissimo se avesse scoperto la verità.
<< Calmati, Richard!
>> sbottò:<< Rahl arriverà, Kahlan non è in pericolo! Le Sorelle
dell’Oscurità cercano lui! Terrà fede al suo patto, ma architetta qualcosa di
molto peggiore! >> aggiunse.
Cara sgranò gli occhi, se
Zedd aveva scoperto tutto, allora sapeva anche di lei, doveva ucciderlo.
Estrasse la Agiel silenziosamente, e fece per avvicinarsi a lui, ma il mago si
voltò d’improvviso verso di lei, senza darle il tempo d’agire.
<< Cara, ho bisogno di
te! >> disse:<< dobbiamo fermare Rahl! Mi devi aiutare, sei l’unica
che può resistere al suo potere e schermare me e Richard! >> spiegò
velocemente, mentre la Mord-Sith pareva perplessa.
<< Richard, so che per
te è difficile! >> riprese Zedd, disinteressandosi della Mord-Sith, che
rimase immobile, indecisa. Dunque Zedd non sapeva nulla?
<< ma Kahlan sta bene,
mi devi credere, Rahl non l’ha toccata con un dito! Io so come rimettere
apposto le cose, ma ho bisogno di Cara e della Pietra, sai che ti direi tutto,
ma non c’è tempo… tu devi stare qui, Richard! Resta qui, fa quello che ti dico,
e tutto si aggiusterà! >> lo fissò intensamente e parve incupirsi ancora
di più:<< stai pronto ad impugnare le armi… >> concluse seriamente.
<< Ma Zedd io…
>> cercò di dire Richard, ma Zedd lo bloccò con un gesto.
<< Niente domande,
ragazzo mio! >> disse voltandosi, facendo cenno a Cara di
seguirlo:<< presto Rahl sarà qui! Fa come ti ho detto, Richard! Ne va
delle sorti del mondo, e della sorte di Kahlan! Devi stare qui ed intrattenere
Rahl fino a quando io e Cara non saremo pronti, allora estrai la spada e usala,
se necessario… >> fece una pausa e gli allungo una mano sotto gli
occhio:<< e ora dammi la Pietra! >> aggiunse. Richard apparve
titubate. Zedd non era mai stato tanto enigmatico prima, gli aveva sempre detto
tutto, perché doveva mentigli proprio ora? Estrasse velocemente la Pietra delle
Lacrime da un sacchetto che portava appeso al cintura, e la porse al mago. Zedd
l’esaminò per un breve periodo di tempo, mettendola contro la luce del sole,
poi, gli diede una pacca gentile sulle spalle, gli sorrise e si voltò, facendo
cenno a Cara di seguirlo.
Cara gettò un ultima
occhiata a Rahl, che si avvicinava sempre più, aveva eseguito i suoi ordini, ma
non poteva evitare di fare quello che le diceva Zedd, avrebbe attirato i suoi
sospetti. L’avrebbe ucciso. Molto presto. Lo seguì silenziosamente fino ad un
gruppo di alberi un poco più spostati dalla parete di roccia, poi, Zedd si
fermò e la prese per la spalle, fissandola.
<< Cara! >> le
disse serio:<< ascoltami bene, quello che sto per dirti è
importantissimo! >> Cara finse di annuire perplessa.
<< Rahl ha in mente un
piano, Richard non sa nulla, e non mi può aiutare, presto si scatenerà una
lotta, e tu, hai un ruolo fondamentale, dovrai schermarmi dal potere di Rahl,
perché io non ne sono più in grado. Ho perso gran parte della mai magia
nell’incantesimo per spiare Kahlan. E ora ho bisogno di te! >> Cara annuì,
non capiva alla perfezione quello che il suo padrone aveva in mente, ma se
quello che Rahl le aveva detto molte notti addietro era vero, allora Zedd
sapeva tutto, e lei, doveva fare qualcosa:<< cosa devo fare? >>
chiese impaziente.
Zedd si allargò in un
sorriso:<< sapevo di potermi fidare di te! >> disse:<< Cara,
tu devi… >> prese a spiegare.
dc
Rahl si impose in tutta la
sua statura davanti a Richard, che lo fissava famelico, con la spada saldamente
in pugno.
<< Dimmi dove si trova
Kahlan! >> sbottò in un ringhio, alzando la lama della spada.
Rahl sogghignò:<< la
cara Kahlan è rimasta indietro, è stata ferita! >> disse con
freddezza:<< e ora dammi la Pietra! >>.
<< No! >> disse
Richard:<< tu ora mi porti da lei, poi io ti do la Pietra! >>
sbottò.
Rahl parve divertito, ma non
si scompose minimamente:<< ho bisogno della Pietra! >>
sbottò:<< Kahlan sta arrivando! Guarda tu stesso se non mi credi!
>> disse, allungando un braccio in direzione della spiaggia sottostante.
Richard indugiò. Non sapeva
cosa aveva in mente Rahl. Anche Zedd gli aveva detto che Kahlan stava bene, ma
non poteva, non riusciva a crederci se non lo vedeva persona. Votò lentamente
lo sguardo verso il punto indicato da Rahl, e di lontano… intravide una macchia
bianca avvicinarsi lentamente. I suoi occhi ebbero un sussulto. Era Kahlan. Era
viva, stava bene, Zedd non aveva mentito!
Si voltò di scatto, e
incontrò il sorrisetto arcigno di Rahl:<< A me la Pietra, se non ti
dispiace… >> disse in tono di beffa, allungando un braccio verso il
fratello.
Richard fissò il palmo della
mano di Rahl, poi alzò lentamente gli occhi, con sguardo divertito.
<< Non ce l’ho!
>> ammise lentamente:<< non ho trovato la Pietra della Lacrime!
>> disse.
Lo sguardo di Rahl si velò
di sorpresa, poi, il suo atteggiamento tornò ad essere fiero. Con un sospiro
trattenne il moto di rabbia che provava in quel momento:<< dammi la
Pietra, Richard! Adesso! >> sbottò con voce irritata, poi riprese la
solita rabbia contenuta, tipica della sua stirpe:<< o preferisci che
tutto il mondo muoia! >> cercò di ricattare:<< Kahlan morirà!
>> disse, fissandolo furbamente.
Richard parve consapevole,
annuì lentamente:<< anche io morirò, e potremmo stare insieme… >>
disse.
Rahl sogghignò e
sospirò:<< a che gioco stai giocando, Richard? >> sbottò.
Richard sogghignò:<< a
nessuno… >> prese a spiegare con semplicità:<< non ho trovato la
Pietra delle Lacrime, la bussola non mi ha portato a nulla! >> aggiunse.
Rahl lo fissò intensamente,
sapeva con certezza che Richard aveva la Pietra, le sue seguaci l’avevano ben
servito.
<< Non temo la morte…
>> disse il cercatore, seriamente:<< Kahlan ed io potremmo stare
insieme, per sempre! >> continuò convinto.
Rahl sogghignò:<<
dov’è Cara? >> chiese:<< e il mago? >> sbottò, poi il suo
tono di voce divenne famelico:<< mi credi davvero così stupido, Richard!
>> tuonò tra i denti.
<< Cara è morta!
>> disse Richard semplicemente:<< stavamo cercando la Pietra, e lei
è morta, la maga ha quasi sopraffatto anche me… >> spiegò.
Rahl sospirò:<< e
immagino che il mago si sia sacrificato per proteggere la vita del cercatore…
vero? >> fece una pausa troppo breve per dare, a Richard, il tempo di parlare:<<
pensi davvero che io creda anche, solo ad una parole delle tue,
fratellino? >> sbottò.
Richard sospirò:<<
Zedd è tornato ad Aydindrill, al Mastio del Mago dove cercherà di trovare un
altro modo per salvare il mondo… >> disse:<< come vedi, sei meno
indispensabile di quanto credi! >> sbottò.
Rahl ridacchiò:<< Ti
sei sempre creduto furbo, Richard! >> disse, mentre un sorrisetto gli si
materializzava sulle labbra.
Da un punto lontano,
provenne un urlò strozzato, e Richard si rese conto che proveniva dal punto in
cui Zedd e Cara stavano aspettando il momento giusto per intervenire. Fece per
scattare in avanti, ma Rahl lo bloccò con un gesto.
<< A me la Pietra, se
non ti dispiace… >>.
cd
Eccoci qui, i tre capitoli finali… VIII, IX e X…
Ringrazio tutti per le recensioni, belle come al
solito…
Vi rubo qualche minuto, il Mastio del Mago (non
so se citato nella serie) è un palazzo, dove, anticamente, vivevano i maghi
delle Terre Centrali, dove si trovano volumi antichi e costrutti magici di
tutti i tipi, tra cui la Spada della Verità.
Ecco, ora vi lascio…
Un saluto…
Hivy!!