D'amore e d'ombra

E q u i l i b r i o

«È solo una questione di equilibrio, Sirius.»

«Abbiamo un nostro equilibrio in tre, ma... in quattro? Un bambino cambia tutto, Lily.»

Lily si liberò dal groviglio di braccia e gambe che la trattenevano a letto, con delicatezza, per evitare di svegliarli.

James mormorò qualcosa – qualcosa su un omelette e una fetta di bacon gigante –, e Lily gli baciò le gote e gli rimboccò le coperte prima di arrancare fino alla cabina guardaroba, in cerca di un vestito che non le stesse stretto.

«Quello ti sta bene. Il blu ti dona.»

Lily lo guardò di bieco, scocciata.

«Non fare lo stupido, Sirius, non è proprio il momento. Sembro una mongolfiera.»

Sirius sorrise, e sfilò un maglioncino viola da una gruccia.

«Beh, una mongolfiera blu e viola, Lils. Non se ne vedono tutti i giorni.»

«Forse perché l'abbinamento fa davvero schifo.»

«Forse.» Si avvicinò piano, protendendo le braccia avanti, verso le sue spalle, dove appoggiò il golf. «Sai, è da quando ci hai detto di essere incinta che io e Jamie ci chiediamo una cosa.» Le mani scivolarono lungo il collo, lungo il fianco, fino al ventre gonfio. «Chi è il padre biologico? Potremmo fare il test.»

Lily increspò appena le labbra, mentre guidava le sue mani sul pancione, in carezze che sfregavano il lino della camicia contro la pelle tirata.

«Non faremo nessun test, Sirius, perché non è importante.»

Sirius rimase in silenzio qualche momento, poi si allontanò quel che bastava per afferrare una maglietta.

«Mi chiedevo anche se...» disse piano, con ancora il braccio teso verso uno dei ripiani più alti. «Insomma, a lui che diremo? Nessuno sa la verità: tutti credono che io sia solo una scapestrato disoccupato, che sta qua a scroccare vitto e alloggio.»

«Non hanno tutti i torti.»

Sirius rise. Gli piaceva la sua lingua velenosa. I suoi capelli, i suoi occhi, il suo sguardo, il suo profumo di acquaviola e il suo sapore di caffè latte. Forse gli piaceva Lily tanto quanto James.

Lei socchiuse gli occhi, e mosse qualche goffo passo verso di lui.

«Gli diremo che la sua famiglia lo ama tanto. È questo quello che conta, no?»

«Lils?»

«Sì?»

«So come indovinare chi è il padre.»

«E sentiamo, come?»

«Se è mezzo cieco è di Jamie, se è bello e dannato è mio.»

Note dell'autrice

Lettera “E”, primissima Threesome, assolutamente senza pretese. Spero solo di non aver stravolto i personaggi ^^'

Come avrete notato ho cambiato il nome della raccolta, citando l'omonimo – e stupendo – romanzo di Isabel Allende, che consiglio caldamente.

Al solito, ringrazio chi legge e, sopratutto, chi recensisce!

A presto con la lettera “F”,

Sephora