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Autore: _Kidagakash_    15/09/2011    2 recensioni
[STORIA IN REVISIONE, STORIA AGGIORNATA SUL PROFILO]
. L'ho iniziata per caso, infatti ho un debole spudorato per questa coppia!
Cit. V Capitolo: "Perchè non avrei dovuto accettare?" disse retorica la riccia.
Non voleva essere una vera e propria domanda, ma fu così che Draco la interpretò.
"Perchè tra i tanti casini che ho adesso, ho paura che tu abbia vinto la sfida, Granger".
Il cuore di Hermione, in quel preciso istante, mancò un battito.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Druella Black, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Oltre Ogni Previsione Chapter 2 - La Babbana Zannuta
 

<< Non se ne parla professore! >> esclamò Malfoy guardando Lumacorno. Quest'ultimo si voltò guardando il biondino con espressione corrucciata.
Nello stesso banco! Il solo fatto che lui era un Malfoy avrebbe dovuto dirla lunga. Quel professore da quattro zellini! Come osava ordinargli di compiere un simile torto!
“Aspetta che mio padre lo venga a sapere!” pensò acido Draco.
Il Serpeverde guardava disgustato i capelli della Mezzosangue che era voltata in avanti, con espressione schifata in volto. Hermione quasi sentiva bruciare la nuca. Era perfettamente certa che Malfoy la stesse fulminando con lo sguardo.
<< Suvvia Signor Malfoy, non sia sciocco. Si sieda, da bravo.>>  gli ordinò il professore.
Hermione si passò una mano sulla fronte. Era una cosa assurda! Malfoy nel suo stesso banco!
Con gli occhi ridotti ad una fessura, Malfoy si avvicinò al banco, dopo esser rimasto immobile per qualche istante, dove la grifoncina era seduta.
Il biondo si voltò verso i sui “amici”... Tiger e Goyle, Zabini e Nott...tutti avevano preso posto vicino ad altri compagni e l'avevano lasciato solo! Come aveva potuto Blaise lasciarlo solo?
La rabbia e l'umiliazione, non solo d'esser lasciato solo ma anche il fatto che doveva sedersi accanto ad una Sanguesporco, crescevano smisuratamente.
Strinse le labbra, e si fece forza. Avanzò piano, quasi come una marcia funebre, verso la Mezzosangue, che nel frattempo guardava con un ghigno schifato, il suo odiato nemico.
Ora le toccava averlo vicino per tutta la lezione! Questa si che era una bella disdetta!
Hermione si torceva le mani, avrebbe preso volentieri a bastonate Malfoy! Tutto , ma vicino proprio non lo voleva!
Abbassò la testa sul libro mentre Draco Malfoy prendeva posto, coi denti dirignati, le narici allargate, lo sguardo fulminante e le mani calde. Si, le mani calde.
Mentre Malfoy si sedeva entrambi toccarono la matita della riccia per spostarla.
<< Vedi dove metti le mani, feccia >> sussurrò minaccioso Draco.
Hermione ormai era abituata a quei “complimenti” perciò non ci badava più. Li considerava complimenti perchè se davvero Malfoy non la sopportava e la odiava l'avrebbe evitata per tenersi alla larga da lei. Certo, non significava che il biondo si fosse preso una cotta per lei.
Tsè! Figuariamoci se Draco Lucius Malfoy potesse prendere una cotta per una Mezzosangue, o peggio, per lei. Non che lo desiderasse, certo, ma il solo pensiero aveva dell'assurdo.
<< Allora tu non toccare le mie cose, Malferret >>
A parte le frecciate che si lanciavano, Hermione aveva sempre pensato che Malfoy fosse freddo come i sotterranei di Serpeverde e di Pozioni e quel tocco caldo la fece rabbrividire. Brivido che riuscì a trattenere egreggiamente senza dare nell'occhio.
Hermione cercò di non disturbare Malfoy per tutta la lezione, cosa che non si poteva esattamente dire per Draco, che ogni tanto faceva sentire la sua presenza con uno sbuffo, qualche ghigno schifato e il tamburellare dei polpastrelli sul banco in ciliegio.
Lumacorno decise di dedicare la lezione alla teoria dei vari ingredienti delle pozioni che avrebbero prodotto nelle prossime lezioni. Inutile dire che ciò rese quell'ora interminabile, se ci aggiungiamo la presenza del biondo, che infastidiva terribilmente.
Finalmente la fine della lezione arrivò e Hermione non riuscì nemmeno a contare fino a tre che il Serpeverde era già alla porta.
Era meglio scappare prima che tutti iniziassero a parlare dell'evento più eclatante che potesse mai succedere ad Hogwarts proprio davanti ai suoi occhi. Soprattutto perchè aveva bisogno di scrollarsi le lamentele e i miagolii della Parkinson di dosso. Non avrebbe potuto sopportare di sentirsi ancor più umiliato, e così scappò in bagno.
“Meglio” - si disse Hermione spostando i ricci castani indietro con una mano.
Avere Malfoy seduto di fianco a lei, nello stesso banco, le aveva sempre fatto pensare a qualcosa di veamente tremendo, ma si sbagliava, era proprio raccapricciante. Ogni tanto lei gli rifilava qualche occhiataccia torva per fargli capire che non voleva essere disturbata, ma che Draco fosse scappato così all'improvviso, senza nemmeno insultarla o provocarla, le era sembrato davvero strano.
Prima di andare a Difesa Contro le Arti Oscure, aveva un'ora buca e se non andava errato, anche i suoi amici l'avevano.
<< Caramella Mou >> pronunciò la riccia alla Sigora Grassa. Le abitudini riguardo alle parole d'ordine non erano mai cambiate sin da quando Silente era diventato preside. I dolci erano ciò di cui andava pazzo e difficilmente una parola d'ordine era qualcosa di diverso da un dolce.
<< Prego >>, pronunciò gentile la donna nel quadro, mentre la cornice si spostava, mostrando l'apertura che l'avrebbe condotta dritta alla Sala Comune.
C'era proprio d'aspettarselo. Stupida lei che aveva pensato che per una volta quei due stessero studiando, approfittando dell'ora vuota!
<< Siete impossibili, voi due! Perchè non vi mettete a studiare, invece di ridere come dei cretini? E poi che c'è tanto da ridere? >> li guardò torva, con le mani ai fianchi.
Harry e Ron la guardarono, avevano quasi le lacrime agli occhi, un'interminabile minuto dopo, finalmente smisero.
<< Santo cielo, era ora! >> mormorò Hermione, alzando gli occhi al cielo.
Li vide fare dei grossi respiri, poi Harry parlò. << Cornelius Caramell oggi è venuto ad Hogwarts a fare domanda per una cattedra >> la informò Harry con un accenno di risata. Ron pareva non aver mai smesso, Hermione iniziava a capire il motivo per cui la notizia faceva tanto  ridere. Inutile dire che rise anche lei, dicendo: << Per quale cattedra, esattamente? >>
<< Difesa contro le Arti Oscure! >> Sputacchiò Ron, ridendo e tenendosi la pancia.
A questo punto presero tutti a ridere, così forte che quando Ginny e Neville entrarono nella Sala Comune e gli chiesero perché ridevano, gli risposero meglio che potevano, tra una risata e l'altra.  << Caramell...ahahaah...vuo...le...la cattedra … smettila! ….di... ahahahaha... Difesa … contro...le...Arti...Oscure! >>
Ginny roteò gli occhi e l'indice vicino la tempia, guardando Neville. << Sono matti >> sentenziò, mentre il viso paffuto di Neville si distese in un sorriso.
Ritornarono tutti in sé poco dopo.
<< Com'è andato l'allenamento? >>
<< Lascia perdere l'allenamento. Piuttosto, cos'è 'sta storia che condividi il banco con Malfoy? >> chiese Ron, visibilmente turbato.
Hermione emise un ringhio disperato. << Che diamine ne sapete voi? Scommetto che Pansy Parkinson non ha perso occasione di raccontarlo a tutta la Sala Grande >>
<< No, infatti >> assentì Harry.
<< Beh, non c'erano posti e Lumacorno ha deciso che doveva sedersi accanto a me. Raccapricciante, è tutto ciò che ho da dire >> disse, non riuscendo a non rabbrividire, eppure...

Nel frattempo nel sotterraneo di Serpeverde...

<< Ti sposti?! >> Draco si portò le mani alla testa. Quella era una piattola! << Pansy, sto bane, va' via! >>
<< Ti ha trattato male Dracuccio? Ti ha toccato? >> chiese lagnosa la Parkinson.
Draco non riusciva proprio a scrollarsela di dosso. In un primo momento si chiese perché, ma la risposta era fin troppo ovvia perfino per Pansy. Lui era un Malfoy, lui era un Purosangue.
<< Pansy, senti. Sto cercando di essere gentile. Vattene. >> Era davvero strano che lo avesse detto, eppure suonare sgarbato, in quel momento gli riusciva difficile. Che si stesse rammollendo davvero?
<< Lo so che sei solo arrabbiato per ciò che è successo oggi, ma non preoccuparti, sono qui per questo... >> Pansy, con le sue dita lunghe, disegnò il contorno dello stemma di  Serpeverde cucito sulla divisa di Draco.
Aprì la mano sul suo petto e lo spinse sul divano.
<< Sono tutti impegnati, fatti tirare su di morale... >> sussurrò maliziosa all'orecchio del biondino. Lui rimase lì, senza far nulla fino a quando quelle parole lo risvegliarono. Cioè, non la voleva, non oggi e forse, mai. Aveva bisogno di stare da solo, perchè aveva cose importanti a cui pensare, cose importanti da fare... Prese la bruna per i polsi e la accasciò sul divano.
<< Sei sorda? Ho detto no. >> se Blaise l'avesse visto, avrebbe pensato che qualcuno avesse bevuto una Pozione Polisucco per fingersi lui.
A quelle parole si alzò e sgusciò fuori dal sotterraneo, scontrandosi con qualcuno, qualcuno di alto e robusto. Parli del diavolo...
<< Avrei pagato per stare al tuo posto oggi, visto che tu non puoi soffrirla. Ma non è come credi, lei è una persona fantastica. >>
Blaise. Chi altro?
<< Non mi interessa, te l'ho detto. Provaci tu se ti piace tanto... >> Draco lo guardò negli occhi che nascondevano un velato sorriso.
<< Ho da fare adesso. Ci vediamo dopo. >>
<< Sicuro >> ridacchiò Zabini, posando una mano sulla spalla del biondo amico << vedi di non finire vicino alla Granger, che ti mangia...o no? >> chiese retorico il moro mentre se ne andava. Lui adorava la Granger e Draco proprio non si spiegava il perchè. Ma Blaise era il suo migliore amico, lui poteva permettersele certe frasi, lui ormai non ci faceva nemmeno più caso.
<< Puoi dirlo forte. E' una Babbana Zannuta! >> commentò Draco con un ghigno, perlando un po' più forte per farsi sentire e allungando il collo.
<< Non le ha più le zanne, Dra'! >> disse Blaise alzando anche lui la voce, continuando a camminare, senza voltarsi.
Draco non poteva non ammettere che il suo caro amico Serpeverde aveva decisamente ragione...
Come doveva fare per levarsi quella dannata frase dalla testa? Perchè ogni cosa che diceva Blaise gli si insinuava nella mente? Perchè si era seduto accanto ad Hermio...cioè, alla Granger?
Perchè poi doveva pensarci su tanto a lungo? No, perchè doveva preoccuparsene?

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Spazio dell'autrice
Ecco, ho appena deciso di aggiungere i capitoli già scritti.
Non mi sembra il caso di tenervi sulle spine ( -_-").
Dunque, il mio ringraziamento va a chi in meno di mezz'ora mi ha dato la bellezza di 43 visualizzazioni. Non me l'aspettavo proprio *_*
Inoltre ringrazio anche MidnightShiver per avermi fatto provare il brivido della recenzione XD Grazie ancora!
Al prossimo capitolo!
 Vale :D


   
 
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