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I
passi rimbombavano nel cortile vuoto.
Harry
camminava lentamente, senza una meta precisa.
All’improvviso
un’ombra gli sgattaiolò accanto, per fermarsi proprio di fronte a lui.
- Ciao,
Potter.
Harry
guardò incredulo l’uomo: alto, capelli biondissimi, quasi bianchi, occhi verdi,
abbastanza piacente.
Anch’egli
aveva sui quarant’anni: nel volto, nello sguardo, c’era qualcosa di familiare…
-
Draco…?
-
Si, Harry. Sono proprio io. Draco Malfoy: il ragazzo che ha fatto tutte le
scelte sbagliate. Ricordi?
Harry
deglutì. Non era piacevole essere faccia a faccia col suo vecchio nemico, per
di più c’era quello strano senso di colpa che lo attanagliava… Cosa intendeva dire
con quelle aspre parole?
-
Voi tutti, per anni, non avete fatto altro che giudicarmi: stupidi pregiudizi,
generati dalla natura della mia famiglia. Non mi avete mai domandato cosa mi
spingesse a comportarmi così. Non tu, non il tuo amico Ronald Weasley, nemmeno
Hermione. Tutti mi avete voltato le spalle, lasciandomi al mio destino. Ma non
voglio darti inutili sensi di colpa. Volevo solo chiederti un favore.
Harry
lo guardò meglio: negli occhi non aveva più quell’odio e quella paura che un
tempo lo contraddistinguevano. Era come se una calma interiore si fosse
impossessata di lui, fino a spingerlo a rivelare i suoi più intimi segreti e… A
chiedere un favore a Harry Potter?
-
Dimmi pure, Draco.
Malfoy
inspirò, trattene il fiato per un paio di secondi, poi espirò lentamente. Il
suo viso pallido fremeva: forse aveva paura di avere debiti con qualcuno?
-
Vi ho spiato, prima. Ho visto l’Esercito di Silente riformarsi, ed è stato come
se il mio cuore si stringesse sempre di più, fino a scomparire… Ecco, io… Io
sono cambiato, Harry. Vorrei unirmi a voi per sconfiggere il Signore Oscuro.
Così
dicendo scoprì il braccio sinistro: al posto del simbolo di Lord Voldemort ora
c’era una grossa cicatrice.
-
Si può smettere di essere Mangiamorte, Harry. Io non lo sono mai stato fino in
fondo.
- Perché,
Draco?
Quella
domanda ne racchiudeva altre mille: cosa aveva spinto Draco ad unirsi al Lato
Oscuro? Cosa l’aveva fatto cambiare idea?
-
Non ho avuto scelta, Potter. Ma ora ho capito di poter pensare con la mia
testa.
“Non
ho avuto scelta.”
<< Ecco la chiave di tutto. >>
Harry
si avvicinò a Draco e gli strinse la mano.
-
Benvenuto a far parte dell’Esercito di Silente.