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Autore: planet    17/09/2011    2 recensioni
I momenti più dolorosi della vita hanno piccole sfaccettature, a volte di speranza, altre di un ulteriore frustazione, altre ancora esprimono un dolore così lancinante che crederesti che la lama di una spada o di un coltello nella tua carne faccia meno male. Queste sfaccettature sono simili a quelle dei diamanti, ecco il perchè del titolo. Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Perdere l’amore

Piove, anche il cielo piange la tua morte. Pioveva anche quando hai dato il tuo ultimo respiro. Due macchine, l’asfalto bagnato, un bicchiere di troppo e tutto è finito, tutto è svanito dopo l’uscita di quella galleria. Nessuno dovrebbe morire a ventuno anni, hai appena intrapreso l’arduo cammino che è la vita: il vero e primo grande amore, problemi, sofferenze ma anche gioie e soddisfazioni. Ora è troppo tardi, tardi perfino per fare congetture su ciò che hai provato, o anche solo sull’ultima cosa, parola o suono che la tua mente ha registrato. Una voce aspra, roca e monotona mi richiama alla realtà, il prete continua nella sua omelia senza dar segno di dispiacersi per la giovane vita che secondo lui il Signore ha chiamato ha sé. Io sono in disaccordo con quanto afferma quell’uomo ammantato di bianco e viola, non è Dio che ti ha tolto la vita, ma quell’assassino al volante della Ford che ti ha tagliato la strada. Lui non è morto, no, lui si è salvato. Mi è impossibile capire il perché tu sia morta e lui no, ti ha spezzato le ali, ti ha tolto il respiro, eppure lui è vivo, spontaneamente sorge una sola domanda: secondo quale giustizia?
I tuoi genitori sono straziati nell’anima e nel fisico, come deve essere doloroso perdere una figlia. Tuo padre, con gli occhi lucidi e le guance bagnate, sorregge sua moglie che austera e orgogliosa non lascia trasparire l’oceano di dolore che la pervade. Questa visione mi lacera nel profondo. Ad un tratto, un rumore, o per meglio dire, una canzone esplode nell’atmosfera di dolore di quel triste e piovoso pomeriggio di Febbraio. Una persona, evidentemente, ha dimenticato di spegnere il telefonino, e forse per vergogna o per paura che in paese si dica male di lui non lo spegne, permettendo così alle note di quella melodia di trafiggerci il cuore. La canzone è “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri, ai tuoi genitori sarà sembrato surreale, e di sicuro ha contribuito ad aumentare l’emozione che regnava in noi. La melodia ci avvolge in una nebbia di tristezza, tutte le parole, che magari avevano un altro significato in origine, sembravano adattarsi perfettamente alla situazione. L’acuto-stilettata arriva prima del previsto.
 
Perdere l’amore
 
Tuo padre e tua madre avevano perso la persona che più avevano amato al mondo, la persona per la quale avrebbero dato tutto, anche la vita se necessario. Ciò che rimane della donna che una volta chiamavi mamma crollerebbe se non fosse per la presa vigorosa dell’uomo accanto a lei. Tuo padre si copre gli occhi con la mano callosa, cerca di nascondere le lacrime che scendono copiose, ma lentamente, quella stessa mano cade nel vuoto. E’ esausto, troppo stanco anche per nascondere ciò che prova.
 
Quando si fa sera 
 
Questa frase nella canzone è una metafora, penso riguardi la vita, e la sera è intesa come la vecchiaia, ma al tuo funerale non c’è spazio per inutili metafore. Tu sei morta di sera, i tuoi genitori ti hanno persa di sera, è questo il senso che diamo a quella frase.
 
Quando un po’ di argento i capelli li colora
 
L’argento, introverso e timido, è comparso da tempo sui capelli di tuo padre, mentre tua madre ha preferito celarlo dietro la tinta, che pure ne lascia intravedere un po’.
 
Rischi di impazzire
 
Pazzi di dolore, ecco cosa siamo in questo momento. Si può impazzire per il troppo dolore? Osservando i lineamenti dei tuoi cari la risposta è certa e repentina, si. E’ difficile guarire dal dolore, è un morbo senza cura, si dice che il tempo riesca a lenire anche le peggiori ferite, ma è davvero un medicinale così portentoso?
Può scoppiarti il cuore
 
Il cuore dei tuoi genitori era già scoppiato. Aveva fatto “boom” nello stesso istante in cui il tuo non ha più prodotto alcun rumore. Quell’assassino non ha spezzato solo una vita, ma tre. Ha tolto la vita ad un’ intera famiglia.
 
Perdere l’amore e avere voglia di morire
 
La mano di tua madre sulla bara, la voce poco più di un sussurro.
-Piccola mia, presto ti stringerò di nuovo tra le mie braccia-  

 

  
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