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Autore: jenny88    04/06/2006    1 recensioni
un amore grande da sempre nell'aria ma da altrettanto taciuto, nasce, cresce e si sviluppa tramite una corrispondenza epistolare senza fine. Spesso guardarsi negli occhi è ciò che di più arduo esiste.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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SCORCI DI PURA GIOIA

 

 

° credi che mi bocceranno°?

 

Alzo gli occhi sulla ragazzina bionda che mi pone questa domanda così penosa solo dopo la terza o quarta volta che me la ripete.

Non so perché non riesco a togliermi dalla testa Ron, penso a quanto possa mai equivalere il “tempo” che gli serve per pensare al nostro rapporto, conoscendolo almeno due o tre ere glaciali…

Come diavolo farò una volta che ricominceranno le lezioni?

Non riusciremo a spiccicare parola, già lo so, e questo gli farà optare per il patologico mantenimento della nostra amicizia, ma d’altro canto, se nulla cambiasse, se provassi a fingere lo stesso rapporto che c’era tra di noi prima della mia lettera, lo porterei alla stessa decisione.

 

…Se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente, mai non vorrai, rovinare un così bel rapporto

 

Maledettissima canzone, la odio con tutto il cuore ed ho paura che Ronald l’abbia presa come un precetto di vita, se potessi la cancellerei dalla storia della musica.

 

La biondina del terzo anno a cui mi sono presa la paternità di dare ripetizioni mi scuote appena la spalla.

 

*Oh, bè, si, certamente Becky*…

Solo dopo che lei scoppia in un fiume di lacrime mi rendo conto della domanda che mi ha fatto, contrariamente ad ogni mia regola non stavo prestando minimamente attenzione.

 

*Oh Mio Dio, perdonami, ero soprapensiero, devi stare tranquilla, vedrai che insieme riusciremo a recuperare*!

 

Se la McGonagall venisse a conoscenza della superficialità con cui sto trattando una dei ragazzi che mi ha affidato, mi caccerebbe a pedate dall’incarico e potrò benissimo dire addio a tutti i crediti per il M.A.G.O di fine anno che mi ha promesso.

 

Un po’ titubante Becky rimette il naso sulla versione di antiche rune che le sto dando una mano a tradurre, il programma del terzo anno è davvero difficile, non lo ricordavo così, però a suo tempo passavo tutte le versioni del compito a Ron, e “salvarlo” mi rendeva immensamente felice anche se poi gli rompevo le scatole su quanto copiare fosse sbagliato.

Ricordo che ero fiera di lui quando riusciva a strappare qualche sufficienza, non di me che gli avevo passato il compito, di lui, solamente di lui.

 

Ogni cosa me lo ricorda, e non è ancora successo nulla…

 

Sono talmente rimbambita che non mi rendo neppure conto che un gufetto maldestro ha buttato giù dal tavolo di questa locanda di Hogsmeade gran parte dei miei appunti.

Solamente sentendo Becky che ride di gusto ne avverto la presenza e il cuore comincia a battermi.

Lo libero dal foglietto di carta che tiene legato ad una zampina e tremante lo apro.

 

Sono davanti alla serra di erbologia, puoi scendere un attimo per favore? Ron.

 

Perché?? Perché proprio ora che sono impegnata? La McGonagall mi aveva anche proposto di interrompere le ripetizioni per la durata delle vacanze di Natale, ma io testarda ho dovuto dire di no! E ora non posso proprio piantare in asso questa ragazza.

Con il cuore letteralmente in gola rispondo velocemente.

 

Ron sono in una locanda di Hogsmeade, passo io più tardi…

 

Leotordo è partito, il cuore ha cominciato a battere come un tamburo, ero stra eccitata, sicura del suo amabile “restiamo amici” come risposta, ma pregna di adrenalina addosso.

 

°”Alexandròs apetanon” che vuol dire Hermione°?

 

°Oh, ma è ovvio, accusativo, e dativo congiunto, regola prima della baritonesi delle ossitone°!

 

Devo essermi davvero bevuta il cervello, persino Becky, che di antiche rune non ha mai capito nulla strabuzza gli occhi imbarazzata per ciò che ho detto.

 

Alla fine dalla nostra versione è risultato che i maghi della Cornovaglia erano riusciti tutti a sposarsi con la moglie di Alessandro magno che essendo morto a ILIO, dall’ade scatenava l’ira funesta.

 

Raccolgo i libri in fretta e furia…

*Scusami Becky, facciamo una pausa, tra mezz’ora sono di nuovo qui. Ti prego non dire nulla alla McGonagall*!

Scappo via prima che possa in qualche modo controbattere.

 

Corro, non potete immaginare quanto veloce, la distanza tra Hogsmeade e Hogwarts mi sembra incolmabile, troppa.

 

Per la strada mi faccio mille domande, prego il signore in cui ho sempre creduto vagamente con tutte le mie forze, per la prima volta lo venero, ma ciò che riesco a dire è solo “ti prego, ti prego, ti prego, l’ho aspettato così tanto”…

Mi specchio in tutte le vetrine, sono in tuta ed ho i capelli sporchi, ottimo direi…

Mi salva solo il fatto che Ron mi conosce, lo sa che mettermi in tiro non è da me.

 

Appropinquandomi ad una delle serre di erbologia di fermo un attimo, sia per tirare il fiato sia per constatare che ci siamo, svoltato l’angolo non si potrà più fuggire, è il fatidico “momento della verità”.

 

Ronald è in piedi, il freddo non sembra disturbarlo, è sempre lui eppure mi sembra più che mai diverso, vedendomi mi guarda attonito, è freddo…

 

*Wow, pensavo che fosse arrivata Lavanda prima di me… scusa il ritardo*!

 

Sospira.

“No, non c’è Lavanda”…

Mi risponde severo.

 

*Ah, meno male*!

Si vede che non so proprio che dire eh?

 

“Senti Hermione io ho riflettuto e”…

 

*Ah, ok, dimmi*!

 

“Voglio stare con te”!

 

Ci sono dei momenti in cui senti la vita cambiare, ma non solo idealmente, senti proprio qualcosa dentro di te che si sposta, un rovesciamento dell’ordine dei tuoi organi, una leggerezza impagabile.

Forse si chiama felicità e dura solo un attimo, poi te ne rendi conto, e devi combattere altri mille anni per cercarla.

 

Comunque comincio a farfugliare.

*Oh, bè, si, una decisione molto affrettata direi, wow, non mi ero accorta che verso sera questo posto è così buio, dovrebbero progettare un sistema di illuminazione un po’ più efficace… non credi*?

 

“Certo! Ora possiamo baciarci”?

Taglia corto Ron imbarazzato, si vede benissimo che non è abituato a situazioni del genere.

 

*C… credo di si*!

 

Un attimo, in un attimo siamo io e lui e ci stiamo baciando.

Mio Dio, sono troppo imbranata, non so minimamente farlo.

Dunque questo è il suo sapore, il nostro sapore. Siamo Ron e Hermione, l’uno ha voglia dell’altra, il momento che ho aspettato per anni è arrivato e si consuma in un freddo tramonto invernale.

Non credo che scorderò mai questo due gennaio duemilasei, qualsiasi cosa mi accada.

 

Non scorderò mai le mie mani inesperte immerse nei suoi capelli rossi, le sue da imbranato che mi accarezzano, movimenti sincopati e veloci, di chi si è desiderato per un lasso eccessivo di tempo, ed ora finalmente può toccarsi senza menzogne, misteri, sentimenti taciuti.

 

*Sei davvero tu*?

Gli dico portando la sua fronte contro la mia.

Annuisce sorridendo timidamente.

 

*Avevo paura che mi avresti detto che volevi rimanere mio amico per sempre*!

Mi bacia di nuovo, in effetti non c’è una risposta migliore e più concreta a questa mia affermazione.

 

Le mie mani sono entrambe intrecciate nelle sue, è un momento che voglio vivere per sempre…

 

 

 

Volevo dire a Janice, la mia Jhosephina che senza di lei non so come farei! Tesoro i tuoi commenti sul blog mi tirano troppo su!!^^ TI ADORO!!!!

ODDIO QUANTI RICORDI IN QST CAPITOLO!

 

  
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