Capitolo
4; Fil
di
ferro
Era
passato un giorno, e BB era più che mai
deciso ad avere quella chitarra. Oltre al fatto che era bellissima, era
diventata quasi una sfida per lui. Era anche lui un tipo mattiniero, e
si
ritrovò a girare verso le sei della mattina per il villaggio
di bungalow, alla
ricerca di quello di Mello e Matt. Dopotutto, se la cassaforte si
trovava al
suo esterno l’avrebbe notato.
Gironzolava
da più di mezzora quando si
imbatte in Nacho. Il cane avanzava con il naso a terra, la coda al celo
e un
andatura alquanto strana. Seguiva la pista di uno scoiattolo, che
evidentemente
aveva tempo da perdere, e continuava a fare giri su se stesso, zig zag,
e otto
enormi in mezzo alla “strada”.
Se
li c’era Nacho, Mina era sicuramente nelle
vicinanze, e dopo l’episodio del giorno prima, non moriva
dalla voglia di
vederla.
Si
voltò e ricominciò a camminare. Aveva
fatto si e no due passi, quando una voce lo chiamò:
“Hei,
non è che hai visto un cane tipo lupo
passare di qui?”
Si
voltò incuriosito. Non era la voce di Mina,
era più profonda, ma stava cercando Nacho…?
Era
una ragazza alta più o meno come lui,
quasi uguale a Mina, ma con dei capelli verde fluo, un po’
più lunghi. Aveva
gli occhi neri come la pece, profondi. Li sentiva su di lui. Aveva
visto degli
occhi così solo in un’altra persona. Indossava dei
pantaloni pieni di catene,
una maglietta col teschio, e i soliti guanti a mezze dita neri.
Notò che aveva
un piercing al sopracciglio, oltre che quelli che aveva anche Mina. Lo
guardava
con fare interrogativo, e si stava anche scocciando di aspettare che
aprisse la
bocca.
“L’ho
visto poco fa, passava di qua.”
“Grazie.
Non si incontra tanta gente a quest’ora.”
Poi partì alla ricerca del cane nella direzione indicata.
BB
stava ancora pensando alla strana
somiglianza fra la ragazza sconosciuta e Mina, quando andò
quasi a sbattere
contro una spessa parete metallica. La cassaforte!
Era
impressionante, gigantesca, un cubo di…
BB si avvicinò incredulo. Era PLATINO!!!
Il
lucchetto, anch’esso di platino, aveva una
serratura arzigogolata e contorta, all’apparenza impossibile
da forzare. Ma BB
aveva imparato a non fidarsi delle apparenze. Si avvicinò
ancora di più, e notò
che una volta aperto il lucchetto bisognava anche scoprire un codice a
dieci
cifre.
Un
normale scassinatore si sentirebbe
smontato di brutto a questo punto. Ma non lui. Prese in mano il
lucchetto e lo
esaminò con più attenzione. Se lo
rigirò ben bene, e capì che gli sarebbe
bastato un semplice fil di ferro. Bussò alla porta del
bungalow dei diretti
interessati, ma probabilmente stavano ancora dormendo. E avrebbero
dormito
ancora molte ore. BB non aveva voglia di aspettare. Aveva bisogno di
fil di
ferro. Dove trovarlo? Da L?
Ma
visto il suo orgoglio, non sarebbe mai
riuscito a chiedergli qualcosa. Cavoli!
Si
appoggiò alla cassaforte, sospirando. In
quel preciso istante, Nacho sbucò da non si capisce bene
dove e gli trotterellò
incontro felice. Dietro di lui veniva la sconosciuta. Non appena lo
notò lo
saluto con un cenno, e si appoggiò anch’ella alla
cassaforte.
“È
da quando sono arrivata che cerco di
scassinarla. La chitarra che danno è veramente splendida,
anche se suono il
basso come primo strumento.”
“Hai
del fil di ferro?”
“Sì
perché? non penserai mica di aprirla con
quello?”
BB
la guardò negli occhi.
“Scommettiamo?”
Adorava
le sfide. Specie se sapeva di vincere.
“D’accordo.
Tieni!” Disse lei porgendogli il
fil di ferro e guardandolo con curiosità.
BB
prese il filo, e cominciò a modellarlo.
“Come
ti chiami?”
“BB”
“Che
sta per?”
“Beyond
Birthday”
“Strano
nome… aldilà della nascita… lo hai
cambiato?”
“È
sempre stato il mio nome.”
“Io
mi chiamo Miranda”
Intanto
BB si era avvicinato al lucchetto,
e stava armeggiando quasi
distrattamente col filo. Miranda lo guardava. Era la gemella di Mina, e
frequentava l’università di matematica. Poche
settimane prima, era saltata al
volo sulla nave rifornimento ed era tornata a casa a sistemare
“alcune cose”
con il suo attuale ragazzo(che ora aveva un occhio nero, ma
l’amava ancora), ed
era tornata il giorno prima.
Quella
mattina Mina, doveva fare una
spedizione sull’isola con dei compagni, e aveva affidato il
cane alla gemella
ritornata(se Nacho fosse entrato nel fitto bosco non ne sarebbe
più uscito:
c’erano una quantità enorme di piccoli animali che
il cane avrebbe trovato un
interessante variazione ai soliti
scoiattoli).
BB
aveva quasi finito. Miranda lo osservava
con curiosità, chiedendosi come facesse quel ragazzo a saper
scassinare una
serratura.
“Di
che università sei?”
“Ho
finito l’università l’anno
scorso.”
“…”
CLACK!
“Cosa..?
L’hai aperta sul serio??? No, non ci
posso credere!!! Come hai fatto???”
BB
adorava le sfide. Specie quando vinceva. Rimaneva
solo il codice. Inclinò la testa pensando intensamente.
Voleva azzeccarla al
primo colpo.
“Se
vuoi col codice posso aiutarti, faccio
matematica, ci potrei riuscire… emm… mi stai
ascoltando?”
BB
non la sentiva. Era molto concentrato,
vedeva solo i numeri. Miranda lo guardò storto.
“Hei!
BB mi senti? Yuuuhuuu!!!”
“BB
SVEGLIA!!!”
“Cosa…
che… accidenti aspetta un momento, c’ero
quasi!”
Miranda,
leggermente scocciata dalla brusca
risposta, e scettica sul fatto che si riuscisse a indovinare il codice
squadrandolo
intensamente, lo guardò ancora peggio.
BB
aveva bisogno di molta concentrazione. E una
sola cosa gliela poteva dare: la marmellata! Ne tirò quindi
fuori un vasetto, e
vi intinse avidamente la mano, guadagnandosi la più profonda
curiosità di
Miranda, che rimase a guardarlo peggio che se fosse stato un lombrico
volante a
pois arancioni sceso in terra da Marte lasciando un arcobaleno dietro
di se.
Nonostante
ciò, non disse niente, curiosa di
sapere cosa sarebbe successo. Il ragazzo aveva preso a borbottare
fittamente
equazioni su equazioni, talmente complicate che nemmeno lei le capiva.
Ad un
certo punto BB assunse un’aria trionfante e urlò a
pieni polmoni:
“AHA!!!!”
Miranda
saltò per aria. Nel tempo che ci mise
a tirarsi su, BB aveva composto la combinazione e stava aprendo con
gioia la
cassaforte. Era talmente stupita che non riuscì neanche a
scoccargli lo sguardo
omicida che si sarebbe meritato.
BB
avanzò verso la porta del bungalow, deciso
a buttarla giù se necessario. Voleva assolutamente avere la
sua chitarra ora!
Stava
per bussare quando Mello uscì come una
furia travolgendolo.
“CHI
È QUEL CRETINO AL CUBO CHE URLA ALLE
QUATTRO DI MATTINA!!!!! ARRRGGGHHH!!!”
BB
si alzò leggermente scocciato e lo prese
per la spalla e lo voltò verso di lui.
“Sono
io. Ho aperto la vostra cassaforte
quindi dammi le chiavi della diavoletta. Tra l’altro sono le
sette…”
Sfoggio
persino uno sguardo da “non ammetto
repliche perché ho ragione io hahaha, non provare a
contraddirmi o ti spacco la
faccia beota”
Mello
lo guardò un po’ stupito e Miranda si
chiese perché facesse lo stesso effetto a tutti.
“La
chiave te la darei volentieri, ma abbiamo
perso anche quella perciò apritela da solo. Tanto vedo che
sei capace”
BB
lo mollò soddisfatto dandogli una leggera
spinta che lo rispedì nel
bungalow,
insieme alla porta. Si udì un sommesso
“hei!” e poi più niente.
Il
ragazzo si avviò verso la sala strumenti
senza un’occhiata per Miranda, che lo seguì per
curiosità.
Nacho
era allegro come non mai: nessuno aveva
badato a lui per un bel po’ e lui ne aveva approfittato per
andare in cerca di
scoiattoli. Che bella era la vita!!!