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Autore: TheMask    26/09/2011    3 recensioni
Ciaooo gente!!! Questa è la mia prima ff, e parla del mio personaggio preferito, anche se non citato nell'anime: BB. Non sapete chi cavolo sia?? un motivo in più per leggere questa storia! In qualsiasi caso, vi siete mai chiesti cosa può succedere a un killer decagiochista mezzo morto che va alla deriva su un tronco in mezzo all'Atlntico? Nooo??? è un buon momento per farlo!!! E pensate un po' che fortuna: non ci dovete neanche pensare troppo!!! Basta leggere...
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Beyond Birthday, L, Watari | Coppie: Matt/Mello
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4; Fil di ferro

Era passato un giorno, e BB era più che mai deciso ad avere quella chitarra. Oltre al fatto che era bellissima, era diventata quasi una sfida per lui. Era anche lui un tipo mattiniero, e si ritrovò a girare verso le sei della mattina per il villaggio di bungalow, alla ricerca di quello di Mello e Matt. Dopotutto, se la cassaforte si trovava al suo esterno l’avrebbe notato.

Gironzolava da più di mezzora quando si imbatte in Nacho. Il cane avanzava con il naso a terra, la coda al celo e un andatura alquanto strana. Seguiva la pista di uno scoiattolo, che evidentemente aveva tempo da perdere, e continuava a fare giri su se stesso, zig zag, e otto enormi in mezzo alla “strada”.

Se li c’era Nacho, Mina era sicuramente nelle vicinanze, e dopo l’episodio del giorno prima, non moriva dalla voglia di vederla.

Si voltò e ricominciò a camminare. Aveva fatto si e no due passi, quando una voce lo chiamò:

“Hei, non è che hai visto un cane tipo lupo passare di qui?”

Si voltò incuriosito. Non era la voce di Mina, era più profonda, ma stava cercando Nacho…?

Era una ragazza alta più o meno come lui, quasi uguale a Mina, ma con dei capelli verde fluo, un po’ più lunghi. Aveva gli occhi neri come la pece, profondi. Li sentiva su di lui. Aveva visto degli occhi così solo in un’altra persona. Indossava dei pantaloni pieni di catene, una maglietta col teschio, e i soliti guanti a mezze dita neri. Notò che aveva un piercing al sopracciglio, oltre che quelli che aveva anche Mina. Lo guardava con fare interrogativo, e si stava anche scocciando di aspettare che aprisse la bocca.

“L’ho visto poco fa, passava di qua.”

“Grazie. Non si incontra tanta gente a quest’ora.” Poi partì alla ricerca del cane nella direzione indicata.

BB stava ancora pensando alla strana somiglianza fra la ragazza sconosciuta e Mina, quando andò quasi a sbattere contro una spessa parete metallica. La cassaforte!

Era impressionante, gigantesca, un cubo di… BB si avvicinò incredulo. Era PLATINO!!!

Il lucchetto, anch’esso di platino, aveva una serratura arzigogolata e contorta, all’apparenza impossibile da forzare. Ma BB aveva imparato a non fidarsi delle apparenze. Si avvicinò ancora di più, e notò che una volta aperto il lucchetto bisognava anche scoprire un codice a dieci cifre.

Un normale scassinatore si sentirebbe smontato di brutto a questo punto. Ma non lui. Prese in mano il lucchetto e lo esaminò con più attenzione. Se lo rigirò ben bene, e capì che gli sarebbe bastato un semplice fil di ferro. Bussò alla porta del bungalow dei diretti interessati, ma probabilmente stavano ancora dormendo. E avrebbero dormito ancora molte ore. BB non aveva voglia di aspettare. Aveva bisogno di fil di ferro. Dove trovarlo? Da L?

Ma visto il suo orgoglio, non sarebbe mai riuscito a chiedergli qualcosa. Cavoli!

Si appoggiò alla cassaforte, sospirando. In quel preciso istante, Nacho sbucò da non si capisce bene dove e gli trotterellò incontro felice. Dietro di lui veniva la sconosciuta. Non appena lo notò lo saluto con un cenno, e si appoggiò anch’ella alla cassaforte.

“È da quando sono arrivata che cerco di scassinarla. La chitarra che danno è veramente splendida, anche se suono il basso come primo strumento.”

“Hai del fil di ferro?”

“Sì perché? non penserai mica di aprirla con quello?”

BB la guardò negli occhi.

“Scommettiamo?”

Adorava le sfide. Specie se sapeva di vincere.

“D’accordo. Tieni!” Disse lei porgendogli il fil di ferro e guardandolo con curiosità.

BB prese il filo, e cominciò a modellarlo.

“Come ti chiami?”

“BB”

“Che sta per?”

“Beyond Birthday”

“Strano nome… aldilà della nascita… lo hai cambiato?”

“È sempre stato il mio nome.”

“Io mi chiamo Miranda”

Intanto BB si era avvicinato al  lucchetto, e stava armeggiando quasi distrattamente col filo. Miranda lo guardava. Era la gemella di Mina, e frequentava l’università di matematica. Poche settimane prima, era saltata al volo sulla nave rifornimento ed era tornata a casa a sistemare “alcune cose” con il suo attuale ragazzo(che ora aveva un occhio nero, ma l’amava ancora), ed era tornata il giorno prima.

Quella mattina Mina, doveva fare una spedizione sull’isola con dei compagni, e aveva affidato il cane alla gemella ritornata(se Nacho fosse entrato nel fitto bosco non ne sarebbe più uscito: c’erano una quantità enorme di piccoli animali che il cane avrebbe trovato un interessante variazione ai soliti  scoiattoli).

BB aveva quasi finito. Miranda lo osservava con curiosità, chiedendosi come facesse quel ragazzo a saper scassinare una serratura.

“Di che università sei?”

“Ho finito l’università l’anno scorso.”

“…”

CLACK!

“Cosa..? L’hai aperta sul serio??? No, non ci posso credere!!! Come hai fatto???”

BB adorava le sfide. Specie quando vinceva. Rimaneva solo il codice. Inclinò la testa pensando intensamente. Voleva azzeccarla al primo colpo.

“Se vuoi col codice posso aiutarti, faccio matematica, ci potrei riuscire… emm… mi stai ascoltando?”

BB non la sentiva. Era molto concentrato, vedeva solo i numeri. Miranda lo guardò storto.

“Hei! BB mi senti? Yuuuhuuu!!!”

BB SVEGLIA!!!”

“Cosa… che… accidenti aspetta un momento, c’ero quasi!”

Miranda, leggermente scocciata dalla brusca risposta, e scettica sul fatto che si riuscisse a indovinare il codice squadrandolo intensamente, lo guardò ancora peggio.

BB aveva bisogno di molta concentrazione. E una sola cosa gliela poteva dare: la marmellata! Ne tirò quindi fuori un vasetto, e vi intinse avidamente la mano, guadagnandosi la più profonda curiosità di Miranda, che rimase a guardarlo peggio che se fosse stato un lombrico volante a pois arancioni sceso in terra da Marte lasciando un arcobaleno dietro di se.

Nonostante ciò, non disse niente, curiosa di sapere cosa sarebbe successo. Il ragazzo aveva preso a borbottare fittamente equazioni su equazioni, talmente complicate che nemmeno lei le capiva. Ad un certo punto BB assunse un’aria trionfante e urlò a pieni polmoni:

AHA!!!!

Miranda saltò per aria. Nel tempo che ci mise a tirarsi su, BB aveva composto la combinazione e stava aprendo con gioia la cassaforte. Era talmente stupita che non riuscì neanche a scoccargli lo sguardo omicida che si sarebbe meritato.

BB avanzò verso la porta del bungalow, deciso a buttarla giù se necessario. Voleva assolutamente avere la sua chitarra ora!

Stava per bussare quando Mello uscì come una furia travolgendolo.

“CHI È QUEL CRETINO AL CUBO CHE URLA ALLE QUATTRO DI MATTINA!!!!! ARRRGGGHHH!!!”

BB si alzò leggermente scocciato e lo prese per la spalla e lo voltò verso di lui.

“Sono io. Ho aperto la vostra cassaforte quindi dammi le chiavi della diavoletta. Tra l’altro sono le sette…”

Sfoggio persino uno sguardo da “non ammetto repliche perché ho ragione io hahaha, non provare a contraddirmi o ti spacco la faccia beota”

Mello lo guardò un po’ stupito e Miranda si chiese perché facesse lo stesso effetto a tutti.

“La chiave te la darei volentieri, ma abbiamo perso anche quella perciò apritela da solo. Tanto vedo che sei capace”

BB lo mollò soddisfatto dandogli una leggera spinta che lo rispedì nel  bungalow, insieme alla porta. Si udì un sommesso “hei!” e poi più niente.

Il ragazzo si avviò verso la sala strumenti senza un’occhiata per Miranda, che lo seguì per curiosità.

Nacho era allegro come non mai: nessuno aveva badato a lui per un bel po’ e lui ne aveva approfittato per andare in cerca di scoiattoli. Che bella era la vita!!!

  
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