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Autore: NymphCalypso    01/10/2011    3 recensioni
È il settimo anno ad Hogwarts per Lily e James, e apparentemente, nulla sembra cambiato. Ma sotto la fredda coltre dell'indiffrenza, brucia un sentimento nuovo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok,ok, non uccidetemi, ve ne prego! Sono in clamoroso, assoluto, imperdonabile ritardo! Sono veramente mortificata, vi chiedo di perdonarmi ancora una volta! Pero vi piaccia anche questo capitolo!!!!!
 
 
 
Ero in ritardo! In un enorme e assoluto ritardo. In teoria avrei solo dovuto mettermi la divisa, ma Mary voleva rendersi presentabile per la cena e, mente l’aspettavo, cominciai a sistemarmi anch’io. Ma era inutile rendersi presentabile per una cena che non ci sarebbe stata: perché era sicuro che non avremmo trovato nulla da mangiare a quell’ora! “Mary! Ti vuoi dare una mossa?” urlai. “Calmati Lily, sto arrivando. Non dovresti innervosirti: non fa bene alla pelle, sai?” disse, raggiungendomi. Scendemmo in fretta le scale e cercammo dei posti liberi al tavolo dei Grifondoro. “Evans! Ti ho tenuto un posto!” orma me l’aspettavo di sentire la voce di Potter ma, stranamente, non mi sentii affatto infastidita. Mi sedetti accanto a lui e, nel vederlo, riprovai quella sensazione di calore alla bocca dello stomaco che avevo sentito quel pomeriggio. Anche questa volta cercai di non farvi caso: non era certo Potter a farmi quell’effetto, sarà stata piuttosto la fame, o qualcosa del genere. “Tieni Lily” disse porgendomi un piatto. Lily? Erano proprio rari i casi in cui mi chiamava per nome. “So che ti piacciono molto le patate al forno, e te ne ho tenuta da parte un po’, altrimenti non ne avresti più trovate.” disse. “Oh, grazie!” esclamai sorpresa. I casi in cui, invece, io non gli urlavo dietro ma, anzi, lo ringraziavo di qualcosa, erano proprio inesistenti. Ma, dopotutto, era stato così gentile con me… Per una volta potevo anche concedergli un’occasione. Mi sorrideva gentilmente, probabilmente sorpreso dal mio improvviso cambio d’atteggiamento. “ Allora” esordì “È stato bello oggi. Ti sei divertita?” chiese. “Oh, sì! E pensare che è stata la nostra ultima ‘prima gita’ !” risposi, un po’ malinconica. “Già, è difficile pensare ad periodo dopo Hogwarts.” disse. Rimanemmo in silenzio qualche secondo, poi lui disse: “Lily, ti volevo chiedere un favore. Sai il compito di Pozioni? Beh, mi chiedevo se avessi il tempo di darmi una mano.” disse. “non te lo chiederei se non fossi davvero n crisi, e tu sei la migliore i Pozioni!” aggiunse, prima che potessi aprire bocca. Allora era per quello che era così gentile? Però non ce la feci a dire di no. Accettai quasi prima di rendermene conto. “Ok, alle dieci e un quarto in sala comune?” proposi, servendomi un po’ di dessert. Appena finita la cena tornai nella Torre dei Grifondoro per riordinare gli appunti di Pozioni. Dovevamo scrivere un tema sulla legge di Golpalott e sui Veleni Compositi. Presi gli appunti ed il mio volume di Pozioni Avanzate e scesi in sala comune.
 
                                          POV
 
Finii la cena più velocemente possibile, e corsi subito su ai dormitori. Sirius, Remus e Peter, vedendo che mi allontanavo dal tavolo dei Grifondoro, mi seguirono incuriositi. “Ehi, Ramoso, che ci fai qui?” chiese Sirius. “Devo prepararmi per Pozioni, ovviamente.” dissi cercando freneticamente gli appunti e prendendo la mia copia di Pozioni Avanzate. “Ma non avevi chiesto a me di aiutarti? Avevo già preparato tutto!” disse Remus, sorpreso. “Scusa, Lunastorta! So che avevi già tutto pronto, ma ho colto l’occasione con Lily. Almeno passeremo del tempo insieme!” finii di raccogliere le mie cose, sperando di non aver dimenticato nulla. “Ora, se volete scusarmi, avrei un appuntamento in sala comune!” dissi, per poi uscire dal dormitorio. Lily non cera ancora. Presi posto su una poltrona accanto al fuoco, aprii il mio libro e l’aspettai.
 
                                          POV
 
Usci dal dormitorio, e mi accorsi che Potter era già lì ad aspettarmi, aveva già aperto il libro. Mi accomodai accanto a lui. “ Allora, Potter, sei riuscito a capito un po’ di più?” gli chiesi. “Mi prendi in giro Evans? Lo sai che per me leggere in arabo sarebbe più semplice che studiare Pozioni .”rispose. Sorrisi, e cominciai a spiegare: “Allora, la Terza Legge di Golpalott spiega come…” ma in sala comune c’era davvero molta confusione, e vedevo che lui faceva fatica a concentrarsi. Molti ragazzi stavano giocando a Spara schiocco, altri chiacchieravano animatamente dalle poltrone, Black stava mostrando una nuova trovata a Remus e Peter, e, proprio accanto a noi, Noah ed Allie, due ragazzi del nostro anno sedevano l’una in braccio all’altro, con le bocche incollate. Ma dopo dieci minuti che parlavo, anch’io ero distratta. Chiusi il libro di scatto, con un’espressione seccata. Potter mi guardò con uno sguardo di scuse, ma del resto non era colpa sua se cera tutta quella confusione. “Aspetta qui!” disse e, prima che potessi anche solo aprir bocca, sparì nel dormitorio maschile. Se credeva che sarei salita nel loro dormitorio si sbagliava di grosso. Ma Potter tornò poco dopo, tenendo stretto qualcosa. “Vieni!” mi disse sotto voce, aprendo il ritratto della Signora Grassa. “Conosco un posto dove potremo studiare indisturbati: ” “Ma sei impazzito? E se ci vedessero violare il coprifuoco?” “Tranquilla non ci vedranno! Fidati.” Disse l’ultima parola fissandomi intensamente negli occhi. Ok avrei ascoltato il suo piano geniale e, al limite, sarei rientrata immediatamente. Non mi avrebbe visto nessuno! Dovevo essere davvero folle… “Vieni con me Lily” disse, appena il ritratto si chiuse. “Non ci vedranno!” Mi mostrò quello che aveva in mano: sembrava un normalissimo mantello, ma era di colore argenteo… no, non poteva essere un… Lui se lo gettò sulle spalle e il suo corpo sparì. Questo spiegava molte malefatte mai collegate a loro. “Come l’hai avuto?” domandai sussurrando. “Era di mio padre.” Bisbigliò lui di rimando. Il mio buon senso e la mia condizione di Prefetto mi dicevano di rifiutare ma, ancora una volta, mi trovai ad accettare. Dovetti stringermi a lui per stare sotto al Mantello. A contatto con la sua pelle mi tornò quella sensazione alla bocca dello stomaco. Cominciai a chiedermi se non fosse lui a procurarmi quella sensazione. “Ecco, qui non avremo problemi e potremo studiare indisturbati.” Disse, interrompendo il filo dei miei pensieri. “La Stanza delle Necessità.” rispose al mio sguardo interrogativo. Non c’ero mai stata, ma sapevo di cosa si trattava. Aveva davvero pensato a tutto: c’era un tavolo pieno di rotoli di pergamena, con due candele accese per la luce, due comode poltroncine simili a quelle della sala comune, una libreria colma di libri e manuali di Pozioni, un altro tavolo con un calderone ed un armadio contenente ingredienti, strumenti e fialette per le pozioni. “Wow, quasi meglio dell’aula di Lumacorno!” risi io. In un posto così avrei davvero potuto sbizzarrirmi. Mi diressi verso le due poltroncine. “ Ok, riprendiamo da dove eravamo rimasti.” dissi. Lui si sedette accanto a me e aprì il suo libro. Parlammo della Terza Legge di Golpalott per circa mezz’ora, poi, mentre stavo per cambiare capitolo e rivolgere l’attenzione all’argomento più delicato, lui mi guardò negli occhi e mi disse: “ Scusa, Lily! Scusami davvero.” Lo guardai confusa, non capendo a cosa si riferisse. “Per questi sette anni, per tutte le volte che ti ho chiesto di uscire, per le volte che ti ho messo in imbarazzo. Insomma, scusa!” disse. Pensai che mi stesse prendendo in giro, ma dal suo tono capii che era serio. Mi sentii un po’ in imbarazzo. “Sai, dalla prima volta che ti ho visto, ho capito che dovevo stare vicino a te; il tuo fascino mi aveva incantato!” sta’volta non mi guardò in faccia, sembrava che parlasse con qualcun altro.  Ora ero davvero in imbarazzo. “Perdonami.” si affrettò a dire, notando che ero arrossita. “Beh, sì… vogliamo continuare?” cercai di cambiare argomento. Per un’altra ora andammo avanti, ma entrambi cominciavamo a sentire la stanchezza, ed avevamo bisogno di una pausa. Fu di Potter l’idea. Fece apparire due tazze di the fumante, ed altre due poltrone. Io presi la mia tazza, pensando che ci sarebbe stato bene un buon libro. Subito la stanza fece apparire una libreria con i miei libri preferiti. Presi il libro che stavo leggendo a casa: “I passi dell’amore”, di Nicholas Sparks. “Nicolas Sparks? Uno scrittore babbano?” chiese, vedendo cosa leggevo. “Oh, sì. È il io scrittore preferito!” “Non pensavo che avessi anche tu un lato romantico, Evans.”disse, guardandomi come se mi stesse studiando “Ci sono molte cose che non sai di me, Potter” risposi misteriosa, “Ma di solito la tengo nascosto.” Ripresi a leggere, ma dovemmo interrompere la nostra pausa ben presto, perché avremmo fatto troppo tardi. Finimmo quasi a mezzanotte e mezza, non dovevo essere molto in me per acconsentire ad andare in giro a quell’ora! “Grazie, Lily!” disse Potter mentre riordinava i suoi appunti. La sua voce mi risvegliò dalle mie riflessioni, gli risposi con un sorriso stanco, non avevo quasi più la fora per parlare. Volevo assolutamente tornare nel mio dormitorio. Mi strinsi a lui sotto il Mantello, e ci affrettammo verso la torre di Grifondoro.
 
                                          POV
 
“Allora, beh… grazie ancora e buona notte!” la salutai, una volta arrivati in sala comune. Salii in dormitorio e subito tre volti eccitati mi fissarono, ponendomi tutti la stessa, tacita domanda: “Cos’è successo?”. “Sei pregato di raccontarci tutto!” disse Sirius. “Beh, niente di che! Sai, abbiamo solo studiato e parlato un po’, ma davvero, niente di ciò che ti aspettavi, Sir!” Non volevo raccontar loro di ciò che le avevo confessato, e non avevo idea della ragione. Mi infilai a letto e volsi le spalle ai miei amici. “Domattina vogliamo i dettagli!” disse Remus, con un tono che non ammetteva repliche. Io borbottai qualcosa, ma la mia mente viaggiava. Come mi era saltato in testa di dire quella cosa a Lily? Poteva anche essere evidente, ma non era certo il caso di dirlo alla diretta interessata! Logicamente non l’avevo messo in programma, Ma la verita è che in quel momento non stavo proprio pensando a cosa dire, ho sentito il bisogno di dirlo e mi è salito alla bocca prima che potessi realizzare quanto fosse pessima quell’idea. Speravo solo di non aver rovinato tutto! Tra quelle considerazioni mi addormenta, sfinito, ma non dormii affatto sonni tranquilli!
 
                                          POV
 
“Lily!” urlarono in coro Mary e Alice. “Shh!” le zittii io. “Ma dove sei stata? Pensavamo fossi a cena, ma quando siamo salite non ti abbiamo trovata!” Alice era particolarmente irritata e completamente incurante del fatto che tutti dormissero. “Beh, sì, scusatemi ragazze. Io… stavo aiutando Potter con Pozioni…” cercai di scusarmi, pregando mentalmente che non sentissero il nome di… “OoH, Potter!” Mary era al settimo cielo. “Mary, calma! Abbiamo solo studiato!” “Lils, mi sembra già un miracolo che vi siate rivolti la parola!” rispose entusiasta “Questa è la prova che Dio esiste! Allora, forniscici i dettagli, prego!” “Ora no, Mary. Sono molto stanca, ne parleremo domani!” Mi fissarono tutte e tre con espressione delusa, ma non cedetti. Mi cambiai e mi infilai sotto le coperte, voltando le spalle alle mie amiche. La mia mente viaggiava: pensavo a ciò che mi aveva detto Potter. Certo, era stato molto carino, ma ora non sapevo come comportarmi. Con quei pensieri mi addormentai, ma non dormii affatto sonni tranquilli!
 
 
 
 
 
Commento dell’“Autrice””: Spero che con questo capitolo mi sia fatta perdonare!!!! Inoltre devo aggiungere che la frase “dovevo starti vicino, il tuo fascino mi aveva incantato” l’ho presa dal film “The Notbook, le pagine della nostra vita”!!!!! un bacio a tutti, recensite numerosii!!!!!!!!!
NymphCalypso                                       
   
 
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