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Autore: Nike96_Arts    16/10/2011    3 recensioni
STORIA SOSPESA fino a tempo indeterminato | Causa scuola
Derek è un asso della pista di atletica, ma nell'ultimo anno la sua vita ha preso un piega diversa. Dopo la morte del fratello, il padre sviluppa per lui aspettative a suo parere troppo altee lui si richiude in se stesso. Sarà l'incotro con una nuova compagna di classe a stravolgergli nuovamente la vita, forse in modo positivo.
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Derek Ashton. Ecco chi ero. Uno studente del liceo di una piccola cittadina in Minnesota. Ero il campione della scuola. L'unico in grado di superarmi era mio fratello, ma ora non c'era. Abbiamo vissuto tutta la nostra vita praticamente in simbiosi. Ognuno dipendeva dall'altro. Ma poi, all'improvviso tutto mi era stato portato via.
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Spero che questa nuova storia vi piacerà. Buona Lettura!!! :D
Genere: Drammatico, Fluff, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Allora, allora ... rieccomi qui!!! So che non è un capitolo molto lungo, ma spero di rifarmi al più presto. Cooomunque vorrei innanzitutto ringraziare SweetEchelon per l'appoggio e per aver messo questa storia tra le seguite. Un ringraziamento anche a tutti quei fantasmi che leggono ma non commentano. Ora vi lascio alla lettura di questo secondo capitolo. Bacioni e Bacini, Nike <3


 





Capitolo 2

La giornata passò così, tra sguardi timidi e nascosti; lei seduta sulla destra, al centro della classe, io nel mezzo, poco distante. Geografia. Scienze. Matematica. Le lezioni passavano ed io neanche me ne rendevo conto. Era come se tutto ruotasse attorno a lei, senza un motivo preciso, però devo ammettere che mi piaceva. Era come se riuscisse leggermente ad alleviare il dolore. Ero stanco di essere triste, di soffrire. Questo non ero io.

Finalmente la campanella squillò, mentre io continuavo a scarabocchiare, completamente disinteressato alla lezione. Scattai in piedi come una molla e misi di fretta e furia le cose nel mio zaino. Ora ero libero.

Ecco cosa era rimasto del Derek di una volta; l'assoluta mancanza di voglia che avevo della scuola. Ero stato anche convocato dalla vicepreside qualche volta. A studiare, studiavo, ma se potevo evitarmelo, non ci pensavo due volte.

Scappai via dalla porta aperta senza neanche salutare, mettendomi la cartella sulla spalla. La sentì pronunciare «Ciao» in un sussurro e, per la prima volta, mi fermai fuori la soglia della porta. Tornai in dietro per ricambiare il saluto, ma lei già non c'era più.

«Ehi fratello!» Sentii le braccia di Miles tirarmi per lo zaino, mentre ancora scrutavo la stanza vuota. Mi voltai e lo fulminai con lo sguardo e lui alzò le mani per scusarsi «Ciao Derek»

Miles era il mio migliore amico dai tempi delle elementari. Eravamo nella stessa classe, ma la nostra amicizia era sbocciata sul campo, anzi sulla pista. Era biondo, con i capelli che gli arrivavano sulle spalle, gli occhi castani e il viso ovale. Da allora eravamo sempre insieme. Lui mi definiva “fratello”, e per me era lo stesso, ma ora, per quanto mi piacesse, sentirmelo dire mi faceva torcere lo stomaco.

«Chi stai cercando?» mi chiese allungando la testa verso la porta «Nessuno» risposi malinconico, arrendendomi all'evidenza della stanza vuota. Non mi voltai per vedere la sua espressione, ma percepivo il suo sguardo confuso puntato su di me. Lo sentii alzare le spalle e prendere saldamente le mie con le mani. Mi fece voltare. Ero sicuro di avere quella tipica espressione del cartone animato colto di sorpresa «Andiamo amico. Dobbiamo andare ad allenarci» disse scuotendomi, quasi come a risvegliarmi da quello stato di trance nel quale ero caduto per qualche attimo, poi alzò l'indice e me lo puntò contro, con un sorriso «E questa volta sono sicuro di poterti battere»

Scoppiai a ridere, involontariamente «Si può sapere che hai da ridere?» mise il muso ed incrociò le braccia al petto «Scusa, è solo che … non ci credo proprio» risposi continuando a ridere anche se le risate andavano scemando. Restai sorpreso da quella mia reazione. Forse il vecchio Derek stava tornando di nuovo, pronto a lasciarsi il passato alle spalle. Anche se un po' mi sentivo in colpa.

Miles continuava a tenermi il muso «Andiamo, non te la sarai presa?» di tutta risposta quello cominciò a correre, gridando «Vediamo chi arriva prima alla pista» Inutile dire che sono stato io il primo ad arrivare.

«Allora,chi è il più veloce?» gli urlai ridendo mentre svoltava l'ultimo angolo per raggiungermi, evidentemente sfinito. Continuando a ridere mi voltai ad ammirare il paesaggio. L'enorme pista rossa incorniciava il campo degli allenamenti di football, gli spalti con i seggiolini rossi circondavano il tutto. Il mio sguardo si soffermò su una ragazza dai capelli castani legati. Portava un completino blu e giallo, come la mia divisa, diviso in pantaloncini corti che le fasciavano le cosce e un corpetto che le lasciava scoperta la pancia piatta.

«T-tu!» rispose Miles poggiandomi la mano sulla spalla ansimando, dicendo tutto in un unico sospiro pesante «Che … che stai guardando?» non mi mossi e lui seguì il mio sguardo fino ad incontrare il corpo della ragazza «Wow … chi è?» Io continuavo a fissarla, pur sapendo che non era una cosa educata, ma non potevo crederci «Ronnie» sussurrai e Miles sgranò gli occhi «Tu la conosci?» Scrollai la testa e, per la prima volta da quando l'avevo vista, guardai Miles in faccia «Si, bhè più o meno … mi è caduta addosso stamattina» Il sopracciglio alzato di Miles mostrava quanto la curiosità lo stesse stuzzicando. Voleva sapere di più «Era in ritardo e … e ci siamo scontrati» Miles scoppiò a ridere e si diresse verso gli spogliatoi, a destra della pista da corsa. Lo seguii, ma Ronnie si accorse di me e mi corse in contro «Ciao!»

«Ciao» ricambiai «Anche tu corri?» Ma che razza di domanda «Si. Mio padre, poi, è riuscito ad entrare tra gli allenatori della scuola, quindi mi allena lui» mi disse indicando un uomo stempiato con una maglietta blu che guardava il cronometro «Oh» mormorai «Scusa, ma posso sapere come ti chiami? Non sono riuscita a capirlo in classe»

Mi ci volle qualche secondo di troppo per elaborare ciò che mi aveva chiesto «Derek» risposi poi in automatico «Derek? Aspetta … tu sei quel Derek?» alzai un sopracciglio confuso «Dipende da di chi stai parlando» le risposi, anche se avevo capito cosa intendesse dire «Ashton, il campione della scuola» disse lei mettendosi le mani sui fianchi. Io feci spallucce annuendo. Lei alzò una mano, improvvisamente attratta dalle sue unghie, corte ma perfette «Che hanno di così interessante?» chiesi scettico «Io sono più veloce» sbottò lei ignorando la mia domanda e senza distogliere lo sguardo dalle dita.

Sgranai gli occhi e veci un verso divertito. Se c'era una cosa in cui sicuro non poteva battermi, per quanto si allenasse, era la corsa. C'è l'avevo nel sangue. Le mi squadrò accigliata «Pensi che non ne sia capace?»

«No, no ...» dissi poco convinto e lei affilò lo sguardo «Un momento … questo è il tuo modo per sfidarmi?» lei rimase un attimo spiazzata, ma poi si riprese «Mah, perchè no?» disse incrociando le braccia al petto.

«Derek, ma ti vuoi muovere?» La voce di Miles riecheggiava per il campo, quasi esasperata «Arrivo» gli urlai di rimando. Mi voltai in tempo per vedere Ronnie che tornava da suo padre «Alle cinque fuori dagli spogliatoi» mi disse «Ti aspetto» poi si bloccò all'improvviso, come se si fosse appena ricordata di una cosa importante «Non tardare» disse poi voltandosi e puntandomi un dito contro. Io mi porta la mano sinistra al petto, l'altra alzata di fronte a lei «Parola d'onore»

The Writer's Corner
Bene, bene ... che caratterino questa Ronnie, eh? Chissà come andrà a finire la gara e come Derek gestira la cosa (e la ragazza xD) Please Review xD <3

  
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