Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Argento    22/10/2011    3 recensioni
Dunque, questa è un'idea che mi ronzava in testa da molto, molto tempo, e finalmente ho trovato il coraggio di scriverla e pubblicarla. All'inizio potrete pensare che non centri nulla con Harry Potter, ma capirete nei prossimi capitoli come si intreccia con la storia dei nostri maghi preferiti. Se la storia prende, aggiornerò ciclicamente ogni cinque giorni.
Buona lettura, e, per favore, recensite!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Chiedo scusa per l'increscioso ritardo, ma tra scuola, computer mal funzionanti e genitori fastidiosi, mi sono ritrovata a postare solo ora.




6. Purosangue o Mezzosangue? Questo è il dilemma.

Svegliarsi la mattina successiva fu come ritrovarsi in un sogno. Era spettacolare, aprire gli occhi e vedere la luce che passava dalle finestre incantate.
Essendo andata a letto presto, la sera precedente, Lyra fu una delle prime ad alzarsi.
Dopo essersi preparata andò in Sala Comune, che trovò mediamente piena. Salutò con un cenno alcuni compagni di Casa che aveva conosciuto il giorno prima e poi andò in Sala Grande per fare colazione. Notò al tavolo di Grifondoro Hermione, Harry e Ron.
Cominciò a mangiare, e dopo poco arrivarono altri Serpeverde del suo anno, compresi Draco Malfoy, Tiger, Goyle e Pansy Parkinson, che si sedette accanto a Malfoy facendogli i complimenti per qualche battuta di spirito che Lyra non aveva ascoltato. Sopra di loro si udì un fruscio, e un centinaio gufi planarono dalle finestre aperte, carichi della posta del mattino.
La ragazza non si aspettava posta da nessuno, e si stupì alquanto quando un enorme gufo grigio e nero le si posò sul polso. Staccò la lettera a lei indirizzata e, curiosa, iniziò a leggerla.

Signorina Evans,
con gran piacere le comunico che questo fine settimana l’accompagnerò personalmente a Diagon Alley per l’acquisto del materiale scolastico. Ho informato i professori che lei non possiede ancora una bacchetta, perciò in questa settimana si limiterà a osservare e studiare la teoria.
Albus Silente

Cercò con lo sguardo quello del preside al tavolo dei professori, che sorrise e ricambiò lo sguardo dagli occhiali a mezzaluna.
Allegato alla lettera, trovò anche il suo orario delle lezioni. Le aveva scelte il giorno prima, e oltre a quelle obbligatorie, ovvero Trasfigurazione, Pozioni, Incantesimi, Difesa Contro le Arti Oscure, Erbologia, Storia della Magia e Astronomia, avrebbe seguito i corsi di Cura delle Creature Magiche e Antiche Rune. Voleva essere in grado di riuscire a leggere da sola le Fiabe di Bedo il Bardo, invece di farsele tradurre da Hermione, quando sarebbe arrivato il momento.
Con un sospiro abbandonò quel pensiero, e concentrò la sua attenzione su un barbagianni posatosi sulla spalla di Malfoy, portando da casa una scorta di caramelle e dolci. Notò anche l’assenza di Edvige, e, durante il tragitto per andare a Pozioni, rimuginò su come avrebbe dovuto fare per far capire a Harry che di lei ci si poteva fidare. Una voce unticcia la riscosse dai suoi pensieri.
Davanti a lei un uomo alto ed esile, con capelli neri lunghi e sempre unti, il naso adunco e la carnagione pallida.
  << Piacere di conoscerla, signorina Evans. >>
Lyra non rispose, ma si accorse del tono di voce che aveva assunto, quando aveva pronunciato il suo cognome. Immaginava che questo lo facesse soffrire, e ne fu stranamente compiaciuta.
Prese posto in uno dei primi banchi, accanto ad un ragazzo di cui non conosceva il nome.
Piton la fissò negli occhi ancora a lungo, ma Lyra, sospettando le sue intenzioni, lo fissò altrettanto intensamente pensando - conosco il tuo segreto -  e poi distolse gli occhi. Non aveva idea di come fare per occultare i suoi pensieri, ma decise che un giorno ci sarebbe riuscita.
  << Dunque, come prima lezione, oggi preparerete una semplice Soluzione Colloborante. Pagina 50 del vostro libro. >>
  << Io non ho il libro professore. E neanche gli ingredienti. Il professor Silente mi ha comunicato che lei era già stato avvertito. >>
Piton la guardò con odio, ma non volendo togliere punti alla sua Casa, si limitò a rispondere.
  << Per questo esiste l’armadio delle scorte. Non voglio altre interruzioni. >>
Lyra si equipaggiò del necessario e cominciò a preparare la sua prima pozione. Era partita tranquilla, e in fondo le piaceva.
Lei, che veniva dallo studio di matematica, greco e latino, non riusciva a capire come mai agli studenti di Hogwarts studiare non andava giù. Per questo ammirava Hermione, capiva perfettamente perché studiasse cosi tanto.
Nel frattempo stava quasi per terminare la sua pozione. Sorrise soddisfatta mentre la pozione assumeva il colore descritto nel libro.
Pozioni non era una materia difficile, bastava seguire le indicazioni, ma Lyra si rese conto che per i Grifondoro non era affatto cosi: Piton li richiamava continuamente e senza motivo.
Dopo pozioni, s’incamminò insieme al gruppo dei serpeverde per andare a Cura delle Creature Magiche.
  << Sono appena usciti dall’uovo, cosi potete tirarli su voi! Ho pensato che poteva essere una bella ricerca! >>
  << E perché dovremmo desiderare di allevarli? >>
  << Malfoy! >>
Lui le lanciò un’occhiata malevola mentre Lyra lo fulminava con lo sguardo.
  << Voglio dire, cosa fanno? A che servono? >>
  << Quella sarà la prossima lezione, Malfoy. Oggi dovete solo darci da mangiare. >>
  << Ma come ti è saltato in mente di rispondere così a un professore? >>
  << Tu stanne fuori, stupida. >>
  << Se tu ti fai rimproverare dai professori ci tolgono punti, idiota! >>
Lui sbuffò ma non la degnò della minima attenzione.
A Lyra non importava proprio niente dei punti, ma non voleva che Hagrid e gli altri Grifondoro pensassero che lei era degna della sua Casa. Se voleva diventare loro amica doveva guadagnarsi la loro fiducia, dopotutto.
Passarono il resto dell’ora a provare a tentare gli Schiopodi in vari modi, ma sembrava fossero sprovvisti di bocca. Dopo Cura delle Creature Magiche andarono a pranzo, e dopo a Incantesimi.
  << Dunque signorina Evans, essendo lei sprovvista di bacchetta >>
Molti Serpeverde e Tassorosso, con i quali faceva lezione, si voltarono a guardarla stupefatti.
  << Le consiglio di assistere alle dimostrazioni pratiche e per la prossima volta mi porterà un tema sull’incantesimo di Appello. >>
  << Professore, posso provarci comunque? >>
  << Anche senza bacchetta? >>
  << Si >>
  << Certo, ovviamente, mia cara. >>
Molti ragazzi la fissavano ancora.
  << Disponetevi in fila e provate ad appellare, uno alla volta, i cuscini che si trovano in questa cesta. La formula è Accio. >>
Lyra era una delle ultime. Da quello che riuscì a vedere, la maggior parte dei suoi compagni di Casa erano riusciti ad appellare i cuscini. Lei era abbastanza tranquilla, l’incantesimo di Appello era tra quelli che aveva mostrato a Silente, perciò non temeva di sbagliare. Infatti, quando si trovò a cinque metri dallo scatolone che conteneva i cuscini, uno di essi schizzò verso di lei non appena ebbe pronunciato ‘Accio’.
  << Complimenti, signorina Evans, è riuscita ad appellare pur senza bacchetta, cinque punti a Serpeverde. >>
Lyra rimise il cuscino al suo posto e si avvicinò ai suoi compagni.
  << Ma come fai? >>
Questa era la voce stridula di Pansy Parkinson.
  << Non lo so. Mi riesce e basta. >>
  << Sei una Purosangue, vero? >>
Quasi tutti i serpeverde del suo anno la osservavano.
 << Perché? >>
 << Ma dai, solo un Purosangue riesce a fare queste cose! >>
 << No, affatto. >>
 << Quindi sei una Mezzosangue? >>
La voce stridula della Parkinson era passata da un’intonazione ovvia ad un ringhio.
  << Non ho detto di esserlo, ma non dirò se sono una Purosangue o una Mezzosangue. Perlomeno, non a te. >>
  << Ah, davvero? E perché? >>
  << Chissenefrega* del mio sangue! >>
Pansy Parkinson le rivolse uno sguardo omicida, poi si affrettò a raggiungere Malfoy più avanti. Coloro che erano rimasti ad ascoltare la conversazione seguirono il suo esempio, lasciando Lyra indietro, mentre quest’ultima cominciava a domandarsi se avesse fatto meglio a fingere di essere una Purosangue.

*’Chissenefrega’ non è un termine grammaticalmente corretto (o almeno, non credo che lo sia) ma l’ho trovato in uno dei libri di Harry Potter, quindi mi sono presa la libertà di usarlo.

 


 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Argento