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Autore: lilla thea    07/11/2011    3 recensioni
ciao a tutti. questa è la prima ff che scrivo. ho scelto di raccontare la storia di due attori che amo molto e della loro storia per come l'ho immaginata io. spero di non deludere nessuno o di non aver lasciato galoppare troppo la mia fantasia!
" I fan ci chiamano Robsten, ma qualunque nome non racchiuderà mai tutto ciò che siamo."
la storia è vissuta come una sorta di viaggio nel tempo ed è (finora) Rob Pov.
spero vi piaccia. e vi prego di essere onesti e criticare se lo ritenete necessario. voglio imaprare dai miei errori...grazie!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, scusate se ho postato con un po' di ritardo ma ho avuto mille cose da fare.... grazie mille a  TwiFallVampireDark per aver recensito, la mia prima recensione!!!! sono emozionata, grazie!
spero che questo capitolo vi piaccia....




Insieme

 
Facemmo finta di niente nei giorni successivi lavorando a ritmo serrato. Io perlopiù la guardavo da lontano, in quel film è più marcata la figura di Jacob, almeno all’inizio. Quando le vidi recitare la scena in cui veniva abbandonata da Edward, da me, i mesi successivi alla sua partenza, non pensai che stesse recitando. La sua sembrava una sofferenza vera, sembrava davvero che le mancasse una parte di se. Quando Chris disse stop lei mi fissò e lessi la disperazione nel suo volto. Sarei corso da lei ma arrivò lui a parlarle. Il fidanzato sempre tra le palle!
Quando finimmo le riprese tornai in albergo. Mi sentivo esausto, svuotato e soprattutto terribilmente solo come non mi accadeva da tempo. Così decisi di prendere la mia chitarra e di suonare per rilassarmi. Intonai le note della canzone che avevo scritto poco tempo prima per lei. Le parole mi erano uscite di getto quando l’avevo composta.
Sentii bussare alla mia porta dopo qualche minuto. Quando aprii me la ritrovai davanti con gli occhi lucidi. Entrò chiudendosi la porta alle spalle.
<< fallo ancora. Suonala per me. >> mi chiese con la voce tremante.
<< da quanto sei lì? >> chiesi preoccupato. Credevo di essere stato l’unico a tornare in albergo.
<< suonala ancora, ti prego. Voglio sentirla. >> mi sedetti sul letto e cominciai nervosamente a suonare. Aveva di certo capito che l’avevo scritta per lei. Oh al diavolo! Era arrivato il momento che sapesse davvero cosa provavo. Abbassai lo sguardo e iniziai a cantare.
Quando la canzone finì lei aveva gli occhi chiusi e il viso rigato di lacrime. Poggiai la chitarra a terra e le presi il volto tra le mani. Lei mi baciò con una passione non lontana dalla violenza. Stavolta avrei risposto ad ogni sua richiesta, non avrei messo a tacere il mio corpo o le mie voglie solo per assecondare la mia natura di bravo ragazzo. Non mi interessava se era impegnata, se non mi amava, la volevo, volevo stare insieme a lei più di qualunque altra cosa al mondo. E al diavolo tutto il resto!
La trascinai su di me senza staccare le labbra dalle sue e cominciai a spogliarla. Lei mi tolse la camicia e mi spinse sul letto. Si fermò mentre mi baciava e mi guardò.
<< non fermarti ti prego, non farmi questo. Non immagini quanto io ti voglia. Non m’importa delle conseguenze. >> la supplicai. Lei mi fissò per un secondo.
<< le cose non vanno con Mike. >> non quel nome, non adesso.<< io sto male con lui. >> ma che diavolo?!
<< scusami ma non mi interessa. Non voglio fare il confidente in questo momento Kris! >> le dissi arrabbiato sedendomi sul bordo del letto e mi presi il viso tra le mani.
<< io l’ho lasciato. Non sto più con lui. >> mi disse piano.
<< cosa? >>
<< ogni volta che mi avvicinavo a lui pensavo solo a te. Volevo che ci fossi tu al suo posto. >>
<< ma fino a ieri lo baciavi. >> le dissi inarcando un sopraciglio.
<< in realtà era lui a baciare me. Io gli ho chiesto un po’ di tempo. Non stiamo effettivamente insieme da prima della notte degli Oscar. >>
<< perché? >>
<< perché ho capito di non amarlo; perché sono innamorata di un altro. >> una piccola speranza si fece largo dentro di me. <<  perché sono innamorata di te. >> mi disse guardandomi appena.
<< dillo di nuovo. >>
<< ti amo Rob. >> la baciai con passione.
Lanciai la sua maglia sulla chitarra che si trovava sul pavimento e la spinsi sul letto. Lei mi tirò su di se facendomi aderire al suo corpo. Le baciai il collo e la sentivo fremere mentre la mia lingua scorreva su di lei. Le sue piccole dita torturavano i miei capelli mentre cercava con l’altra mano di togliermi la cintura.
<< aspetta un attimo. >> ansimai mentre sbottonava i miei jeans.
<< non dirmi che non ce li hai? >> la guardai imbarazzato. << oh cavoli Rob! Sei l’unico ragazzo al mondo che non tiene un preservativo nel portafogli! >> la baciai sorridendo e mi alzai per andare a chiudere la porta a chiave.
<< non è quello il problema, stavolta non ti lascio andare. Volevo solo chiudere la porta per evitare di essere disturbati. >>
<< oh. >>
<< già… >>le sussurrai mordendole il lobo. Scalciai via i miei pantaloni e sbottonai i suoi jeans attillati. La feci sedere e le sganciai il gancetto del reggiseno. Quante volte me l’ero immaginata nuda, quante volte avevo sognato quel piccolo seno sodo tra le mie mani. La guardai sentendo crescere un desiderio incontrollabile dentro di me. Kris si sdraiò incrociando le mani sul mio collo e avvicinando il mio viso al suo. Baciai le sue labbra e il collo; sentivo che deglutiva ogni volta che i miei baci si facevano più passionali e quel movimento nella sua gola mi faceva morire. Scesi con le labbra sul suo seno e la sentii gemere quando le accarezzai un capezzolo con la lingua. Inarcò la schiena e sfiorò la parte più eccitata di me. Accarezzai con la lingua il profilo del suo seno, la sua pancia piatta e l’ombelico mentre con le mani le sfilavo le coulotte nere. Si sollevò a baciarmi e indugiò con le mani sull’elastico dei miei boxer. La baciai dolcemente cercando di calmare i battiti del cuore che sembrava volesse uscirle dal petto. Si fece coraggio e mi liberò dall’intimo. Mi sollevai su di lei facendo attenzione a non schiacciare il suo bellissimo e piccolo corpo con il mio e lentamente fui dentro di lei.
Il suo alito caldo mi riempì i polmoni facendo crescere l’eccitazione. Si aggrappò alle mie spalle e mi spinse più a fondo dentro di lei gemendo ad ogni movimento. Sperai davvero che i muri non fossero sottili. Mi muovevo sopra di lei che assecondava i miei movimenti, ad ogni mia spinta il suo corpo si fletteva e le sue gambe si stringevano sulla mia schiena. Sussurrò il mio nome tra i capelli mandandomi in delirio. Si aggrappò più forte alle mie spalle ansimando ed esplose insieme a me. Mi accasciai sul suo seno sudato e ansimante. Sentivo il suo petto sollevarsi ad ogni respiro mentre le sue mani erano ancora intrecciate ai miei capelli. Restammo a lungo in quella posizione, incapaci di muovere anche un solo muscolo. Fui io il primo a rompere il silenzio.
<< ti amo Kris. Ti amo dalla prima volta che ti ho vista. >>
<< lo so. Mi dispiace. >>
<< scusa?! Io ti dico che ti amo e tu dici mi dispiace? Non sono io quello che fa discorsi contorti, di solito? >> le dissi sollevandomi per guardarla in viso. Lei ridacchiò.
<< mi dispiace non averti detto prima anch’io che ti amavo. Non aver capito prima che volevo stare con te. >> la baciai di nuovo.
<< meglio tardi che mai, no? >>
<< abbiamo perso così tanto tempo Rob. >> mi disse con gli occhi tristi.
<< allora dobbiamo recuperare signorina Stewart. Ho accumulato tanta di quella … passione repressa, chiamiamola così, da tenerti impegnata ogni giorno per i prossimi dieci anni! >>
<< solo dieci? Così pochi? >> mi stuzzicò mordendomi il labbro inferiore. Mi sdraiai trascinandola addosso a me. I suoi capelli mi facevano il solletico mentre le sue labbra esploravano il mio corpo. Era una dolce tortura sentire le sue labbra che mi lasciavano baci roventi o i suoi denti che mordevano leggeri il mio corpo.
Per mia fortuna non ero come tutti gli altri ragazzi, non tenevo un preservativo nel portafogli ma ne avevo una scatola in valigia che mi trascinavo intatta da mesi. Se avesse continuato così ne avrei avuto davvero bisogno!
Non ricordo quante volte facemmo l’amore quella notte. Ci addormentammo stremati abbracciati l’uno all’altra.








a presto!
  
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