Capitolo 18.
Era
oramai arrivato il giorno di tornare a Hogwarts i bagagli erano
pronti davanti alla porta e Molly era pronta con mille sacchetti per
il pranzo dei Ragazzi. Sorrise emozionata. Le sarebbero mancati
tutti.
Eli
scende le scale mano nella mano con George. George non smetteva mai
di guardarla, per lui era la cosa più bella che il cielo potesse
avergli dato.
Si
avviarono a King's Cross.
Il
treno sul binaro 9 e 3/4 era li che li aspettava, come un vecchio
amico pronto a riabbracciarli.
Salirono
e come al solito cercarono una cabina per stare tutti insieme.
Ron,
Hermione, Harry, Fred, George e Elizabeth.
Ginny
era entrata insieme a Luna e Neville in un'altra cabina.
Eli
uscì nel corridoio per andare a prendere un po' di gelatine tutti i
gusti + 1 per gli altri.
Si
aprì una porta, una chioma bionda le apparì davanti.
Draco.
Dal
giorno del loro incontro non si erano risentiti.
Draco
rimase immobile, Eli accennò un sorriso.
-Em.
Ciao.- Si avvicinò.
-Ciao.-
disse lui abbssando lo sguardo, gli faceva sempre un effetto strano
rivederla.
-Come
stai?- domandò afferrando un paio di pacchetti e pagando la signora
del carrello.
-Bene
tu?- rispose continuando a tenere gli occhi bassi.
-Meglio.-
rispose. Gli tirò su il viso -Draco sono io. Non essere imbarazzato
in mia presenza. Sono io ricordi?- sorrise.
Draco
accennò un mezzo sorriso.
-Bè
hai ragione. Em.. Forse è meglio che io vada.-
-Concordo
pienamente con te Malfoy.- una voce da Dietro Elizabeth li
interruppe. George era andato a dire a Eli di comprare qualche
Cioccorana, lanciò un'occhiataccia a Draco e prese la mano di Eli.
Draco
guardò le loro mani unite e poi si girò.
-Ciao
Eli.-
-ciao
Draco.-
Elizabeth
staccò la mano da quella di George.
-Idiota-
alzò gli occhi al cielo e tornò in cabina, diede agli altri le
gelatine e si mise al finestrino. Non rivolse per un po' la parola a
George. Ma.. Come dire.. Era molto convincente per farsi perdonare.
Le
baciava il collo.
Sorrise
e si voltò baciandolo.
Si
alzò e scesero dirigendosi al castello.
In
Sala Grande come al solito il banchetto era enorme e Ron ci si fiondò
sopra sotto lo sguardo disgustato di Hermione.
Tutti
sorridevano ed erano emozionati per essere di nuovo a Casa.
Eli
lanciava occhiate dispiaciute verso Draco, non le piaceva quando
George si comportava così. L'unica cosa positiva era che almeno un
po' era geloso.
Sorrise
a quel pensiero.
Finito
di mangiare si diresse con George in Sala Comune, tutti erano stanchi
per il viaggio e andarono a letto presto. George accompagnò
Elizabeth alle scale del dormitorio, stettero molto a baciarsi sotto
lo sguardo perplesso di Fred.
-Muoviti
– lo strattonò via. -notte Elizabeth- esclamò George.
Eli
salì le scale. Si mise sul letto a baldacchino e iniziò a dormire.
..
Una
ragazza. Una ragazza stava baciando George. Chi era la ragazza ? Chi
era. No. Ancora Lei. Pansy. No.
..
Eli
si svegliò urlando. Era piena notte e non riusciva a dormire
l'incubo l'aveva scossa.
Si
alzò e in punta di piedi si diresse nel dormitorio maschile.
Doveva
controllare George. Doveva.
Salì
le scale e entrò nella stanza di George.
Fred
e Dean dormivano profondamente.
George
si svegliò non appena sentì un cigolio. Aveva il sonno leggero.
-Ehi.-
la prese per la vita -sto sognando?- domandò sorridendo -che ci fai
qua?-
Lei
lo guardò incrociando le braccia.
-Ho
sognato che ti baciavi con Pansy- disse seria.
George
rise piano.
-Io
e Pansy. Na non è il mio tipo.- le fece l'occhiolino.
-E
chi è il tuo tipo?-
-Tu-
la prese e la trascinò sul letto sotto di sé. Sorridevano entrambi.
Iniziò a baciarle il collo.
-Ti
amo- sussurrò George.
Si voltà verso George. Il suo cuore batteva a mille. Gli
accarezzò il viso. Era davvero bellissimo. Si distese sul letto,
attirndo George al suo corpo, sorrise e lui la baciò sul collo,
il respiro era sempre più affannosso. Lui la amava
così tanto e lei amava lui.
Dopo poco erano uno sopra all'altro, George non poteva smettere di baciarla.
In un attimo un esplosione di piacere li avvolse.
Erano finalmente e veramente l'uno dell'altra.
George era Suo.
Elizabeth era Sua.
Sorrisero un ultima volta e si addormetarono così Uniti.