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Autore: Mei91    11/11/2011    1 recensioni
E se Mikan obligasse in qualche modo i professori a portare con loro in gita i suoi nuovi compagni di classe...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Qualcuno bussò alla porta ed io andai ad aprire.

Appena aprii la porta, mi trovai davanti Izumo, Ruka, e Hotaru. Sorrisi loro mestamente.

“Senti, Mikan, è la prima volta che usciamo dall’accademia e ci facciamo una gita come si deve, non mi va che voi due restiate in camera…ehm..ecco…io…” iniziò Izumo, possessore del Alice della morte, ma venne interrotto da Hotaru che concluse.

“Quello che vuole dire il ragazzone balbettante è che a noi non va che vi state rinchiusi qui dentro. Quindi Mikan, Natsume, preparatevi che ste sera si va in discoteca.” Dichiarò Hotaru voltandosi di spalle, io sorrisi. Conoscevo la mia amica e non era tipo da smancerie e balbettamenti.

“Ah, dimenticavo! Vestitevi bene, gli altri ci aspettano all’ ingresso dell’ hotel. Il professor Narumi ci ha dato il permesso per poter uscire sta sera.” Detto questo Hotaru, insieme a Ruka, si voltarono e andarono via, ma non prima che Ruka avesse salutato me e Natsume, che mi aveva raggiunto sulla porta, con un cenno della mano. Davanti a noi era rimasto solo Izumo.

“Ehi, grande capo! Tu che ne pensi?” chiese Izumo a Natsume e per poco io non scoppiai a ridere. Izumo era un colosso di persona. Alto circa un metro e ottanta, capelli neri, occhi blu mare, corpo abbastanza muscolo. Figo da far paura in poche parole, e chiamava Natsume grande capo. Lui, che era più basso di lui, ma anche abbastanza alto nel suo metro e settanta cinque contro il mio metro e sessanta.

“ Per me si può fare! Mikan?” mi chiamò e io sorrisi.

“hiihi. Per te si può fare solo perché ti sto stacciando di brutto ai video giochi. Ma, si! Uscire non può che farci bene. Il tempo di prepararci Izumo.”

Lui annuì e si voltò per tornare dagli altri.

Io, e Nat, ci preparammo in fretta. Io indossai un toppino nero a rete, sulle maniche e sulla pancia, e una fascia nera di cotone mi copriva il seno, una mini gonna di jeans, e un paio di sandali con i tacchi alti, mentre Natsume aveva indossato un paio di jeans blu e una canottiera bianca e una felpa nera che gli copriva le spalle. Era un figaccio da far paura.  Gli sorrisi, presi la mia borsa, e uscimmo dalla stanza. Con tutti i tacchi, per l’appunto alti dieci centimetri, non riuscivo a raggiungere l’altezza di Natsume, ero sempre più bassa di cinque centimetri.

Raggiungemmo gli altri e per poco non scoppia a ridere nel vedere le loro espressioni basite. Soprattutto quella di Daisuke.

“Be, che c’è?” chiese facendo finta di non comprendere la motivazione del loro sbalordimento.

“Mikan, ma ti sei vista! Sei uno splendore! Uno schianto!”

“Grazie, Daisuke, ma anche tu non sei male!” Daisuke, possessore del Alice dell’elettricità. Era un ragazzo alto, circa un metro e settanta, capelli biondi, occhi castani.

“Già, concordo in pieno!” esordì Sasuke, possessore dell’Alice dell’ oscurità, ragazzo di media altezza, capelli e occhi neri.

“hanno ragione sei…” iniziò Izumo, ma venne interrotto.

“Ok, avete finito di squadra da capo a piedi la mia ragazza, sapete che se mi arrabbio so essere molto pericoloso!” lo interruppe Natsume e io per poco con mi strozzai con la mia stessa saliva. La sua ragazza?

“Qualcuno qui è geloso fino al midollo!” esclamò Izumo prendendo in giro Natsume.

“Non sono geloso! Però, non gradisco che si squadrino le persone!” dichiarò con fare saccente Natsume, ma io lo conoscevo meglio di chiunque altro e sapevo che era geloso. Mi avvicinai a lui e gli presi una mano e mi strinsi al suo braccio.

“E a qualcuno qui, piace la gelosia del nostro Natsume!” dichiarò Kobuki e io arrossi di brutto e tentai di staccarmi da lui, ma Nat non me lo permise.

“Dai, però nemmeno Natsume scherza! E’ proprio figo sta sera.”

“Gelosa, Luna?” la istigò Tsubasa e la vidi arrossire. Che cretino.

“No, per niente!” dichiarò Luna risentita.

Tutti scoppiarono a ridere e piano piano ci avviammo verso le discoteche. Però, mi accorsi che in una delle stanze del Hotel, il professor Narumi ci osserva con un sorriso beffardo in volto. Che vorrà dire poi? Ignorai quel piccolo particolare e camminando un po’, io sempre aggrappata al braccio di Natsume,  giungemmo al Bluemoon, il locale, pub, e discoteca più in voga del momento, in sicilia.

Entrammo e il locale era pienissimo.

“Ragazzi, per favore, non ci perdiamo di vista, non utilizzate i vostri poteri e state attenti. “ dichiari preoccupata. Izumo sorrise, si avvicinò a me, mi staccò da Natsume e io gemetti di  disappunto, mi prese in braccio, mi abbraccio stretta e mi disse con tranquillità.

“Sta tranquilla Mikan, non ci allontaneremo nemmeno di un passo da te. Ti voglio bene.” Dichiarò prima di stamparmi un bacio sulla guancia. Io arrossi di brutto e vidi Natsume fremere. Appena Izumo mi rimise a terra, io corsi velocemente da Natsume e mi riattaccai al suo braccio. Lo vidi sorridere. Ruka mi osservava sorridendo e io ricambiai il suo sorriso. Cominciammo a ballare e come promesso i miei amici non si allontanarono dal gruppo.

“Ma chi è questo figaccione!” una ragazza bionda, con due tette enormi si avvicinò ad Izumo. Vidi Izumo indietreggiare. Avevo capito da tempo che Luna e Izumo, si volevano bene e quella ragazza li aveva disturbati mentre stavano per baciarsi. Non sono stupida, e ho capito che quella ha volutamente interrotto quel momento magico. Vidi Izumo che si erse in protezione di Luna. Izumo non poteva sapere come erano le ragazze senza Alice, visto che era all’ accademia da quando aveva due anni, quindi toccava a me proteggerlo.

Vidi la ragazza cominciare a toccare il petto di Izumo stringendogli i capezzoli. Non so come, visto che nel locale c’era un frastuono allucinante, ma lo sentii gemere di disappunto. Mi staccai da Natsume  che mi seguì, e raggiunsi Izumo.

“Ehi, Izumo, che stai facendo? Lasci la tua ragazza sola? Guarda che Luna non  ti aspetterà tutta la vita!” gridai e la ragazza staccò le mani dal suo petto.

“Mikan…”

“Lo so, amico mio, ti salvo io! Tu reggimi il gioco!” gli sussurrai e lui comprese.

“E che ci vuoi fare, questa qui mi ha interrotto sul più bello!” esclamò Izumo e io per poco non presi a ridere.

“Be, vedi di tornare da lei!” dichiarai indicando Luna al bancone degli alcolici. Izumo corse da lei.

“E tu, ti le tue zampaccie lontane dai miei amici e…” iniziai dando le spalle alla ragazza per vedere che combinava Izumo e ciò che vidi mi fece sorridere. Izumo aveva afferrato Luna per le spalle e l’aveva baciata. Però, appena mi voltai vidi, la ragazza bionda Strusciarsi su Natsume. Non ci vidi più dalla rabbia.

“E sta lontana dal mio ragazzo, zoccola!” urlai staccando dalle sue grinfie Natsume che sospirò di sollievo e mi abbracciò da dietro.

“Zoccola a chi? Puttanella!” urlò la ragazza.

“Puttanella a me? Fino a prova contraria sei tu che ti strusci su ragazzi impegnati, ti consiglio di sparire o ti friggo viva!” dichiarai facendo apparire una palla di elettricità sulla mia mano destra. Si, per sbaglio tempo addietro avevo rubato  un po’ dell’Alice di Daisuke. La ragazza mi guardò infuriata. Era ubriaca e non avrebbe ricordato nulla la mattina successiva, ma Nat mi costrinse a nascondere il mio potere e la ragazza se ne andò sbeffeggiando.

“Che antipatica!” urlai.

“Tesoro  mio, grazie. Mikan, io ti amo!” dichiarò Natsume e il mio cuore perse un battito.

“Anche io ti amo.” Gli risposi e il bacio che susseguì fu il più bello di tutta la mia vita.

Appena Natsume si staccò da me mi disse.

“Chiamo gli altri, andiamo via di qua e ci andiamo a mangiare una pizza. E bello averti come ragazza!” mi sussurrò Natsume prima di sparire per andare a chiamare gli altri.

Oh, miei Kami ! Ero la ragazza di Natsume Hyuga.

To be continued

   
 
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