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Autore: Natalie_S    12/07/2006    1 recensioni
Un'ex allieva di Snape diventa una spia per l'ordine della fenice, ma presto la sua lealtà inizia a vacillare...
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo bussai alla porta dei Malfoy: l’ufficio di Lucius era all’interno della casa.
Mi aprì un elfo domestico, che si apprestò a mostrarmi la strada.
Per giungere al piano superiore dovevo passare davanti al ritratto della vecchia con la cuffia di pizzo. Notai con sollievo che questa volta russava sonoramente. Le passai davanti con molta cautela, quasi in punta di piedi…
“ANCORA TU?? SPERAVO AVESSI LA DECENZA DI NON PRESENTARTI Più IN QUESTA CASA!!” Il ritratto si era svegliato, la voce rimbombava per gli ampi corridoi.
“IO SO RICONOSCERE UNA POCO DI BUONO QUANDO NE VEDO UNA!!!”
La cuffia le era caduta di traverso sulla faccia, chiaramente furiosa.
L’elfo cercava disperatamente quanto vanamente di calmarla.
“NON OSARE METTERE PIEDE IN…”
“Wilhelmina! Non importunare la mia collaboratrice!” Lucius apparve in cima alle scale, gelido e minaccioso. Il ritratto si placò immediatamente.
Io ero paralizzata dall’imbarazzo. Sapevo che non era colpa mia, ma vederlo arrabbiato mi aveva reso ancora più nervosa e intimorita di quanto già non fossi.
La sua voce si addolcì immediatamente quando mi raggiunse:”Lo so, ogni tanto prende di mira qualcuno. La nonna di Narcissa non aveva un buon carattere neanche quando era viva.” mettendomi una mano sulla schiena mi pilotò verso il suo ufficio, visto che ero ancora impietrita “Ho cercato di far togliere quel quadro –inopportuno- tante volte, ma mia moglie è così affezionata...”.
Entrai nello studio: era una sala imponente, dalle pareti ricoperte di libri, quadri e vasi, per non parlare di numerosi oggetti che non riuscivo a identificare.
Vicino a un’ampia finestra dai vetri cattedrali c’era una grande scrivania ingombra di carte. Dall’altro lato della stanza ce n’era un’altra più piccola, ancora quasi vuota.
Sarebbe stato un lavoro davvero gomito a gomito, pensai.
Malfoy si sedette alla scrivania e incominciò a parlarmi di affari.
Il mio compito sarebbe stato quello di gestire i suoi appuntamenti, smistare la posta, occuparmi delle pratiche burocratiche e via dicendo.
Era in pratica il lavoro di una segretaria, ma mi permetteva di avere accesso tutti i documenti di Malfoy, il quale mi aveva esplicitamente invitata a riorganizzare il grande schedario della biblioteca.
“Del resto” aveva osservato, sollevando un angolo della bocca “le informazioni davvero riservate non sono quelle scritte sulla carta”.
Passai il resto della mattinata a riordinare documenti, la maggior parte provenienti da banche e borse di tutto il mondo. Mi permisero di farmi un quadro generale sugli affari di Malfoy, che sembravano ancora più vasti di come Snape li aveva descritti.
Trovai anche alcuni fogli ingialliti, che sembravano essere stati gettati nei cassetti molti anni fa: erano relativi a una serie di interrogatori, risalenti a dieci anni prima, quando aveva evitato Azkaban convincendo gli auror che era stato colpito dalla maledizione imperius. Li stavo appunto leggendo con attenzione quando, alzando lo sguardo, vidi Malfoy davanti a me.
“Qualche problema organizzativo, signorina?”
Misi via le pergamene, avvampando: “No… suppongo che…ehm… questi vadano tra i …documenti personali”. Aveva visto di cosa si trattava?
Mi giudicava troppo indiscreta?
Malfoy si limitò a sollevare un sopracciglio e tornò alla propria scrivania.
   
 
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