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Autore: Lovecraft Kane    26/11/2011    3 recensioni
E' passato più di un anno ormai dalla tragica morte di Paul Gray, ma gli Slipknot sono fermi, bloccati dal trauma e dal pensiero delle reazioni dei fans. L'arrivo di una new entry darà loro la forza di affrontare il passato e andare avanti. Perchè non si può mai sopravvivere, con memorie morte nel cuore...
"So che state cercando un nuovo bassista" "Sì è così, perché... "Forse io posso aiutarvi"
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Serena! Allora?! Ti vuoi dare una mossa?! Perdi l'inizio del film!" "Sarebbe molto più facile lavarsi qui dentro se qualcuno non avesse sparso i suoi serici capelli neri in tutta la doccia!" "Cosa?! Che cazzate spari?!". La porta del bagno si aprì e Serena uscì fuori, con solo un enorme asciugamano bianco addosso: "Sei una rottura di scatole, Seven Cattivissimo" sbuffò, gettandogli in faccia l'asciugamano. Prima che Mick riuscisse a toglierselo di dosso, lei si era già infilata l'enorme T-shirt che usava per dormire, e saltava su e giù sul letto della camera d'albergo: "Lo vedi? Molto rumore per nulla! Allora, che c'è?" "Tu sei pazza. E ancora più scemo io che ti ascolto pure. E smettila di saltare, sfondi le molle!" "Lo vedi? Sei noioso! Allora, che film hai trovato?" "Wrong Turn. Il secondo" "Sì? Wow, il mio preferito!" "Lo so. Adesso siediti e stai buona". Serena si lasciò cadere sul letto, battendo la mano sul materasso: "Prego, accomodati" disse con un accento nobiliare. 
C'era una cosa, che frullava nella testa di Mick da parecchio tempo, e sentiva che quello era il momento adatto. Si sedettero a guardare il film, con Serena che intrecciava distrattamente i capelli di Mick. Lui le scostò la mano, stringendola tra le sue: "Ser, devo assolutamente chiederti una cosa" iniziò "Eh? Che c'è? Ho sbagliato qualcosa sul palco? Lo sapevo, io... " "No, no, sei stata bravissima, non preoccuparti. E' solo che..." si fermò, cercando le parole, poi si buttò "Serena... Perché quel giorno... " "Eh? Quale giorno?" "Ser, lo sai quale giorno, quindi smettila di interrompermi. Perché hai detto sì? Perché ti sei rimangiata tutto quello che avevi urlato?". Serena si scostò da lui, tirando le ginocchia al petto e nascondendoci il volto: "Perché forse ero davvero ciò che disprezzavi, anche se più o meno eravamo amici... dico prima di finire a letto con te ubriaca fradicia. Sai che ancora non mi ricordo che cosa abbiamo fatto?" "Serena. Non divagare" "Sì, scusa. Insomma... quando mi sono accorta di quello che avevamo... che avevo fatto, la prima cosa che ho sentito è stata vergogna. Tanta, tanta vergogna. Per il fatto che non credi. E in un attimo, temo che sia saltato fuori il peggio di me... e il problema è che era la vera me. Alla fine, non ero poi così diversa dai gruppi estremisti... non ero di ampie vedute come volevo. Poi però mi sono costretta a pensare. E ho capito una cosa: che ero stata bene. Che stavo bene, assieme a te. Quindi mi sono detta: 'Andiamo, Ser, perché no?'... E ho capito di essermi innamorata". Serena alzò lo sguardo, guardando il film senza vederlo: "Hai capito ora?" "Sì Ser. Adesso sì. E sono contento che tu lo abbia ammesso, alla fine. Questo spiega l'attacco isterico che ti era venuto" "Non dimenticare che ero in piena crisi pre-mestruale" "Sì sì, tutte scuse" "Mick. Adesso taci e apprezza lo splatter". Rimasero seduti a lungo, senza parlare, con solo le mani che si toccavano, finché non videro scorrere i titoli di coda: "E' sempre triste quando uccidono il cattivo" commentò Mick spegnendo la televisione "Ma almeno abbia avuto un gran bell cliff hanger finale" rispose Serena stiracchiandosi. Mick le accarezzò il braccio: "Sai, è ancora presto e nessuno di noi è stanco. Che ne dici se... " "Placa i tuoi bollenti spiriti, tesoro mio, prima devo recitare le mie preghiere" "Ma porca puttana, Ser" "Zitto e aspetta". Serena si stese sotto la coperta, dandogli la schiena. Per amore del quieto vivere, adesso non mormorava più, ma pregava nella propria testa. Mick si mise dall'altra parte, le braccia incrociate sul largo petto, in attesa. Ormai ci aveva fatto l'abitudine.
Sullo stesso piano, a qualche porta di distanza, Joey e Shawn parlavano a voce bassa: "Beh, il passo più difficile l'ha fatto. E l'abbiamo fatto anche noi" stava dicendo Shawn, giocherellando con una ciocca di capelli "Ha reagito bene, per quello che ho visto. Cioè, era in pieno panico da palcoscenico, ma dopo un po' l'ha superato. Si è comportata bene e non ha dimenticato nulla. E' stato un buon acquisto" "Sì, alla fine ci abbiamo guadagnato tutti. I fans hanno un nuovo idolo, Mick una fidanzata e noi un bassista" "Un bassista, sì...". La voce di Joey si spense un pochino, mentre si mordeva il labbro: "Ti manca, vero? Manca tanto anche a me. Era un amico così fantastico e..." "Cosa? Che cosa hai detto?" "Ho detto che mi manca il mio amico, Joey, io..." "Shawn, Shawn, ho capito! Credo di aver capito!" "Joey, mi stai facendo paura. Che ti prende?" "Era questo, Shawn. Paul era un amico. Paul era nostro amico prima di essere il nostro bassista. E qualsiasi scelta avessi fatto per questa band... non avrebbe mai cambiato i nostri sentimenti verso di lui. Mi capisci Shawn? Mi capisci?" "... Sì. Ora sì. Ci abbiamo messo un po' a capirlo, eh? Ehi, ma dove vai?" "A svegliare gli altri! Devono sapere... devono saperlo..." "Joey! Joey, torna qui! E' tardi!".
Mick stava ancora aspettando che Serena finisse, quando bussarono alla porta: "Che succede?" chiese lei, alzando la testa sopra la spalla "Stai lì, ci penso io". Mick si diresse alla porta e l'aprì, ritrovandosi di fronte un Corey molto assonnato, ma con una luce strana negli occhi: "Corey, dimmi che è qualcosa di davvero grave, perché vorrei tornare dentro in fretta, se mi capisci" "Nessun problema, fratello. E' solo che Joey ha buttato giù dal letto tutta la band per dirci una cosa..." disse Corey, indicando dietro di sè. Mick alzò la testa per vedere: vide Joey che parlava gesticolando con Sid, Chris e James abbracciati e Shawn e Craig che si davano a vicenda delle pacche sulle spalle; Corey gli disse d'un fiato quello che gli aveva riferito Joey, cercando di vincere ancora una volta le lacrime; Mick si ritrovò a dover fermare il tremito delle labbra: "Devo... devo dirlo a Serena?" "Sì. No. Non... sì, diglielo se te lo chiede. Buonanotte Mick" "'Notte Corey".
Mick rientrò e guardò verso il letto. Serena stava ancora pregando... o almeno, era quello che credeva lui. Perché non era una vera preghiera quella di Serena.
Tu continua a proteggerli, ok? Da soli non ce la fanno... cioè, sì, ci riescono, ma hanno tanto, tanto bisogno di te. Io farò la mia parte, certo, ma hanno... abbiamo bisogno di te. D'accordo?
Attese un attimo, poi sentì risuonare una risata, sconosciuta eppure familiare, e vide il bel volto di un uomo dai capelli scuri che si apriva in un sorriso, mentre muoveva una mano in un gesto di saluto. Serena rispose al sorriso, mentre Mick le toccava la spalla: "Ser? Hai finito?... Ser, ma stai piangendo? Ma la religione non vi dovrebbe aiutare? Ma porco... " "Mick, per le prossime due ore, vedi di stare zitto" "E' un invito?" "E' un ordine".
 
Perchè i giorni vanno e vengono, ma i miei sentimenti per te rimarrano per sempre. Un ultimo bacio, prima che me ne vada... asciuga le tue lacrime, è ora di lasciarti andare.
Perché i giorni vanno e vengono, ma i miei sentimenti per te rimarrano per sempre.
 
Perché ci avevano messo tanto, troppo tempo a capirlo? Serena non avrebbe mai sostituito Paul. Nessuno avrebbe mai sostituito Paul. Ci sarebbe stato un altro bassista, ma sarebbe venuto dopo Paul, senza cancellarne mai la memoria. E nessuno, niente e nessuno avrebbe mai cancellato il fatto che Paul era un amico. 
Era questo. Così semplice e perciò così difficile da capire.
 
E siamo arrivati purtroppo alla fine... mi è piaciuto molto scrivere questa storia, e ringrazio tutti coloro che hanno avuto lo sbatti di leggerla. Ve ne sono infinitamente grata.
Fatemi sapere che cosa pensate di questo capitolo, se è degno di essere il capitolo conclusivo. La canzone del titolo e del pezzettino tradotto è la dolcissima Forever dei Papa Roach. 
Un sentito ringraziamento a tutti voi, nell'ordine: Kumiko_Chan, Undertaker, pwhore, prudence­_78, M kolme, Prusskij_Lazur, LadyGuns56, tappolina e the_queen_of snow per le recensioni e per aver seguito la storia. E' bello per un autore avere tante persone interessate ai propri parti mentali... Spero che, se scriverò un'altra storia, potrò ritrovare tanta gente come voi. Un saluto dalla vostra Sapphiria Kane!
  
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